Coordinate: 44°48′13″N 10°19′07″E

Oltretorrente

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando il romanzo di Pino Cacucci, vedi Oltretorrente (romanzo).
Oltretorrente
Targa nel quartiere Oltretorrente sui fatti del 1922
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Emilia-Romagna
Provincia  Parma
Città Parma
Circoscrizione2
Codice postale43125
Abitanti8 473[1] ab. (2019)
Mappa dei quartieri di Parma
Mappa dei quartieri di Parma

Mappa dei quartieri di Parma

L'Oltretorrente è un antico quartiere popolare di Parma.

Lo stesso argomento in dettaglio: Evoluzione urbanistica di Parma e Difesa di Parma del 1922.

Iniziò a svilupparsi significativamente nel XIII secolo, dopo l'alluvione del 1177 che spostò a ovest il corso del torrente Parma distruggendo molte abitazioni del borgo Capo di Ponte e ne seguirono diverse modifiche urbanistiche. Nel XVI secolo Parma diventò la capitale di uno Stato e l'Oltretorrente vide la costruzione di un grande giardino che in seguito sarebbe diventato il Parco Ducale. Nel 1922 la città divenne teatro di una resistenza armata alle squadre fasciste che, dopo cinque giorni di combattimenti, risultò vittoriosa. Questa resistenza divenne nota come le barricate del '22.

Caratteristiche

[modifica | modifica wikitesto]
Quartiere Oltretorrente visto dal Lungoparma. Sulla destra è visibile il Ponte di Mezzo.
Panoramica dell'Oltretorrente in una giornata invernale

Situato di là dall'acqua (cioè di là dalla Parma) rispetto al centro della città, su una superficie globale di 1,1 km², tra il torrente Baganza e la linea ferroviaria Parma-La Spezia, è detto anche "Parma Vecchia", pur non essendo antico quanto il nucleo di origine romana. Durante il ventennio fascista venne in parte demolito. Questo risanamento fu decretato non solo per ragioni di salubrità ambientale ma anche per questioni politiche. Gli spazi creati vennero impostati su assi ortogonali, snaturando la storia di un antico tessuto abitativo medievale. Addirittura via Costituente venne creata con l'intenzione di svolgervi le grandi parate militari. È così che sono scomparsi alcuni tra i borghi più caratteristici di Parma, tra cui borgo delle Carra, borgo San Basilide, borgo Salici, borgo dei Minelli, sostituiti da palazzoni anni 40/50.

Borgo Paglia. Sulla sinistra è visibile un muro perimetrale, di colore rossastro, della Chiesa di San Giuseppe.

Durante la guerra venne bombardata la chiesa di Santa Teresa, a cui fece seguito il totale abbattimento di quello che ne restava e dell'intero convento. L'opera di distruzione è comunque proseguita anche nel dopoguerra, con la demolizione dell'intero isolato delimitato dalla chiesa dell'Annunziata, borgo Poi, via D'Azeglio, borgo Marodolo, e con la distruzione della Chiesa di San Giovanni a Capo Ponte e di Santa Maria di borgo Taschieri e del suo campanile che si affacciava su via D'Azeglio ed era stato utilizzato nel 1922 come vedetta sull'intero quartiere.
Nonostante tutte queste perdite, l'Oltretorrente conserva ancora angoli tra i più suggestivi di Parma, caratterizzati da case semplici ma molto pittoresche.

La denominazione di "Parma Vecchia" nacque nel XVI secolo, quando i Farnese operarono un consistente rinnovamento edilizio nel centro cittadino, che iniziò a essere chiamato "Parma Nuova". Nelle sue, spesso misere, abitazioni l'Oltretorrente ha ospitato sempre gli abitanti più lontani e diversi, tanto che, anticamente, alcune aree erano dette Scozia o Svizzera.
Anche ai giorni nostri è il quartiere cittadino con la maggiore concentrazione di immigrati stranieri.

Questa vocazione all'ospitalità ha fatto di Parma Vecchia la parte più colorita, sanguigna e generosa della città. Nei borghi echeggiano ancora le gesta degli Arditi del Popolo di Guido Picelli, le barricate contro il fascismo del 1922, la figura storica di padre Lino Maupas, ora beato.

Chiesa di Santa Maria del Quartiere

«In Parma, nella parte ultra-torrente, havvi il vero proletariato, una plebe povera, viziosa, formata dall’emigrazione dei contadini dei comuni rurali, attratti alla città dalle tradizioni delle elemosine della cessata coorte di Maria Luigia che era munificentissima, dai vantaggi dei molti stabilimenti di beneficenza, e dalla facilità di poter accattare e di vivere senza grande fatica. Quella plebe in momenti di crisi può essere un pericolo, quando un agitatore audace lasciasse sperare migliori destini: essa non ha opinioni politiche di sorta, solo aspira a vivere e migliorare le proprie condizioni; essa non può essere redenta se non coll’opera civilizzatrice dell’istruzione, ed a questo tendono le cure delle Autorità, onde formare buoni e utili cittadini, sottraendoli ai deleteri influssi dei novatori politici, agli apostoli delle nuove idee sociali»

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
Monumento a Corridoni

L'Oltretorrente ospita vari edifici di interesse architettonico e storico:

Interno della chiesa di San Giacomo Maggiore

Uno dei timbri fortemente identificativi del quartiere risiede nella gastronomia: fin dal XIX secolo l’Oltretorrente si caratterizza infatti per la fitta presenza di osterie[2][3][4] (un tempo recanti la tipica insegna Vino e cucina), botteghe e drogherie strettamente radicate alla tradizione popolare[5]: accanto ai ristoranti storici[6], piccoli negozi di spezie, pasta, salse, tè, biscotti in scatole di latta, selezioni di cioccolato, barattoli di caramelle costituiscono un unicum di attività a conduzione familiare tramandate di generazione in generazione[7].

  • Oltretorrente. Libri: conservare, consultare, scrivere e leggere come tradizione, carattere, valore e occasione.

Curatori: Guido Conti, Luca Farinotti.

Contributi: Antonio Riccardi,Tobias Jones, Paolo Cioni (Mattioli 1885), Manuela Cacchioli (MUP Editore), Cecilia Mutti (Berti Editore), Roberto Spocci.

Parma città d’oro, Fondazione Cariparma[8]

  1. ^ Bilancio Demografico - Slide Bilancio demografico 31_12_2019, su comune.parma.it. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  2. ^ Repubblica.it, Anna del Molinetto, quella di "al me' pipèin d'or", su La Parma di Giò. URL consultato il 5 aprile 2024.
  3. ^ Chiude Aldo «il matto», un pezzo di parmigianità, su www.gazzettadiparma.it, 1º marzo 2015. URL consultato il 5 aprile 2024.
  4. ^ Repubblica.it, Osterie di una volta: venerdì e sabato passeggiata in Oltretorrente, su Parma Oltretorrente. URL consultato il 5 aprile 2024.
  5. ^ L'Oltretorrente in una guida di viaggio: itinerari e racconti alla scoperta del quartiere mito, su la Repubblica, 3 dicembre 2021. URL consultato il 5 aprile 2024.
  6. ^ Operaviva, su Make Me Italy, 21 ottobre 2023. URL consultato il 5 aprile 2024.
  7. ^ Drogheria Viani, su Parma Made In. URL consultato il 5 aprile 2024.
  8. ^ Libri, su Fondazione Cariparma. URL consultato il 12 febbraio 2023.
  • Pino Cacucci, Oltretorrente, le giornate memorabili delle barricate del 22. Feltrinelli Editore, 2005. ISBN 88-07-81869-8, ISBN 978-88-07-81869-1.
  • Manuela Catarsi, Ilenia Malavasi, L'Oltretorrente di Parma Romana Nuovi dati dallo scavo archeologico di Borgo Fornovo. Casa editrice "All'Insegna del Giglio"
  • Antonella Iaschi, Beatrice Fontana, Fabrizio Frabetti, Il padrone dell'Ospedale Vecchio (e altre storie di quartiere). Maccari editore, 2004.
  • Margherita Becchetti, Fuochi oltre il ponte. Rivolte e conflitti sociali a Parma. 1868-1915, DeriveApprodi, Roma 2013.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Parma: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Parma