Gilbert U-238 Atomic Energy Laboratory

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confezione aperta del Gilbert U-238 Atomic Energy Laboratory

Il Gilbert U-238 Atomic Energy Laboratory fu un laboratorio giocattolo progettato per consentire ai bambini di creare e osservare reazioni chimiche nucleari utilizzando materiale radioattivo. L'Atomic Energy Lab fu realizzato dalla AC Gilbert Company nel 1950.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L’“euforia atomica”[2] diede un forte impulso ai film di fantascienza e portò anche allo sviluppo di giocattoli con componenti radioattivi come il Gilbert U-238. Quando fu lanciato sul mercato, il laboratorio per l'energia atomica era uno dei prodotti leader sul mercato dei kit sperimentali in termini di volume di fornitura e numero di oltre 150 esperimenti possibili.[3][4] Furono realizzate due versioni del kit dal contenuto identico.[5] Quando la produzione fu interrotta dopo soli due anni, erano stati venduti meno di 5000 kit di esperimenti.[3] La sua commercializzazione durò così poco a causa dell'alto prezzo di vendita e della sua complicata modalità di gioco.[5] Il Gilbert U-238 Atomic Energy Laboratory non fu l'unico gioco contenente uranio ad essere commercializzato; la concorrente fabbrica Porter Chemical Company mise in vendita, nello stesso periodo, due simili set venduti al più basso prezzo di $10 e $25 ciascuno.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

camera a nebbia Gilbert

Il laboratorio conteneva una camera a nebbia che permetteva allo spettatore di osservare le particelle alfa che viaggiavano a 12.000 miglia al secondo (19.000.000 m/s), uno spintariscopio che mostrava i risultati della disintegrazione radioattiva su uno schermo fluorescente e un elettroscopio che misurava la radioattività di diverse sostanze nel set. Le istruzioni incoraggiavano la pulizia del laboratorio avvertendo gli utenti di non rompere i sigilli su tre dei barattoli dei campioni di minerale, perché "tendono a sfaldarsi e sbriciolarsi e si correrebbe il rischio di avere minerale radioattivo sparso nel proprio laboratorio. Questo aumenterà il livello della radiazione di fondo naturale", compromettendo così i risultati degli esperimenti distorcendo le prestazioni del contatore Geiger.[6]

Contenuto della confezione[modifica | modifica wikitesto]

Il set, originariamente venduto per $ 49,50, era custodito in una scatola dalle dimensioni di 25X16½X5[4] e conteneva:

Pericoli[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006, la pubblicazione di cultura pop Radar Magazine ha definito il set da laboratorio uno dei "10 giocattoli più pericolosi di tutti i tempi", a causa del materiale radioattivo che conteneva. Non sono stati studiati gli effetti che l'esposizione al materiale radioattivo ha potuto causare nei bambini ma è noto che l'isotopo U-238 è causa di tumori, leucemie e linfomi.[9]

Mentre le avvertenze pubblicate nel manuale tranquillizzavano i genitori dei bambini sottolineando che i pericoli della radioattività erano spesso sopravvalutati e che il gioco non era pericoloso, purché non fossero stati aperti i barattoli contenenti il materiale radioattivo che non doveva essere disperso per casa. Il pieghevole, inoltre, evidenziava che la radioattività avrebbe, nel futuro, alimentato i sottomarini, curato il cancro e reso il cibo migliore; nel frattempo invitava a ignorare le "fastidiose dicerie circa la pericolosità delle radiazioni".[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Museo della radioattività, su www.museodellaradioattivita.it. URL consultato il 6 maggio 2024.
  2. ^ (DE) Ein besonderes Spielzeug: Das Gilbert U-238 Atomic Energy Lab von 1952 - Deutsches Museum, su blog.deutsches-museum.de, 5 giugno 2015. URL consultato il 6 maggio 2024.
  3. ^ a b c d (EN) Fun—and Uranium—for the Whole Family in This 1950s Science Kit - IEEE Spectrum, su spectrum.ieee.org. URL consultato il 6 maggio 2024.
  4. ^ a b c d (EN) Atomic Energy Lab (PDF), p. 8.
  5. ^ a b (EN) Gilbert U-238 Atomic Energy Lab (1950-1951), su Museum of Radiation and Radioactivity. URL consultato il 6 maggio 2024.
  6. ^ (EN) Gilbert Atomic Energy - Part I, su science-notebook.com. URL consultato il 6 maggio 2024.
  7. ^ Ralph Eugene Lapp ha partecipato al Progetto Manhattan.
  8. ^ Il generale Leslie Groves è stato direttore del Progetto Manhattan.
  9. ^ (EN) Features: Radar Online, su web.archive.org, 16 dicembre 2006. URL consultato il 6 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2006).
  10. ^ (EN) Bruce Watson, The man who changed how boys and toys were made, New York, Viking, 2002, pp. 179–181, ISBN 978-0670031344.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]