Agenzia Riccardo Finzi... praticamente detective

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Agenzia Riccardo Finzi... praticamente detective
Renato Pozzetto e Maurizio Gueli in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1979
Durata78 minuti
Rapporto1.78:1
Generecommedia, giallo
RegiaBruno Corbucci
SoggettoMario Amendola, Bruno Corbucci
SceneggiaturaMario Amendola, Bruno Corbucci
ProduttoreGalliano Juso
Casa di produzioneCinemaster
Distribuzione in italianoTitanus
FotografiaGiovanni Ciarlo
MontaggioDaniele Alabiso
MusicheGuido De Angelis, Maurizio De Angelis
CostumiSilvio Laurenzi
TruccoFabrizio Sforza
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Agenzia Riccardo Finzi... praticamente detective è un film italiano del 1979, diretto da Bruno Corbucci.[1][2]

Il film è tratto dal romanzo Agenzia Investigativa Riccardo Finzi di Luciano Secchi, meglio noto come Max Bunker, uscito nel 1978[2] e primo libro di una serie che vede protagonista il detective Riccardo Finzi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Riccardo Finzi è uno scalcinato investigatore privato che arriva a Milano in cerca di fortuna.

Nella sua seconda sera in città, incontra Susy che lo invita a casa sua salvo poi cacciarlo in malo modo quando riceve una misteriosa telefonata. Di Susy non si hanno più notizie fino a quando Riccardo legge sul giornale della morte di una ragazza che riconosce come Susy (in realtà Pierpaola) dall'orologio e dalle scarpe che portava quando è morta.

Inizia così la sua prima indagine aiutato anche dal suo fedele assistente, l'appuntato in pensione Giuseppe Marchini, detto Ciammarica (che in dialetto abruzzese significa "lumaca", soprannome coniato da un maresciallo abruzzese suo superiore ai tempi del servizio nell'Arma).

Dopo una lunga indagine, i colpevoli si riveleranno essere la matrigna della vittima ed il suo amante, che verranno smascherati grazie ad un abile trucco.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film uscì nelle sale cinematografiche italiane il 21 dicembre 1979. In seguito venne riedito nel 1982, e per il rilancio promozionale furono stampate delle locandine nelle quali il titolo del film, a caratteri cubitali, era «Elamadooona!!!» (dal noto tormentone di Pozzetto), seguito dal titolo vero e proprio in caratteri più piccoli.[3]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Nel film, Pozzetto pronuncia la battuta: «Io sono del Monza, non riusciremo mai a venire in Serie A», che per i successivi quarant'anni, per i tifosi della suddetta squadra di calcio, si tramutò in una sorta di "maledizione" visti i ripetuti tentativi falliti di promozione nella massima serie. La "maledizione di Pozzetto" sarà sfatata soltanto nella stagione 2021-2022.[4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paolo Mereghetti, Il Mereghetti, B.C. Dalai Editore, 2010, ISBN 88-6073-626-9.
  2. ^ a b Luca Crovi, Tutti i colori del giallo, Marsilio, 2002, ISBN 88-317-7913-3.
  3. ^ Poster del film (JPG) (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2018).
  4. ^ Renato Pozzetto: "Mai in A", la "maledizione" che ha condannato il Monza, su liberoquotidiano.it. URL consultato il 7 giugno 2022.
  5. ^ La "maledizione" di Renato è stata eliminata: il Monza è in serie A, su monzatoday.it. URL consultato il 7 giugno 2022.

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