Domenico Bassi (barnabita)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Domenico Bassi

Domenico Bassi (Piancastagnaio, 1875Firenze, 1940) è stato un religioso e pedagogista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Studiò dapprima a Perugia nella Scuola apostolica dei padri barnabiti, poi nel Seminario arcivescovile. Nel 1898 fu ordinato sacerdote e nel 1899 entrò nei Barnabiti e fu destinato al collegio La Querce di Firenze, come insegnante di latino e greco nel locale ginnasio liceo.

Durante la prima guerra mondiale fu aiuto cappellano militare nell'ospedale della Croce Rossa di Firenze e fu rettore in seguito sempre del collegio La Querce (1920-1928). Fece parte per nove anni del Consiglio superiore della pubblica istruzione.

Nel 1931 fu eletto visitatore della provincia romana della sua congregazione.

Pensiero[modifica | modifica wikitesto]

Padre Domenico Bassi nella sua ricerca di carattere pedagogico, e educativo in senso più generale, considerò i principali problemi educativi, familiari e scolastici in armonia con il dettato evangelico. Si oppose al "naturalismo pedagogico", che metteva in primo piano l'esigenza di tener conto della natura umana nell'opera educativa, in quanto riteneva che fosse in errore nel non tener conto della dimensione religiosa. Secondo padre Bassi «...la Grazia non distrugge la natura, ma la eleva, la perfeziona e quindi la presuppone». Era anche contrario ad un'autorità imposta senza discutere e la sua formula educativa si può riassumere in "Autorità (del pedagogo) nel rispetto della libertà (del discepolo)"[1]. Riteneva che l'amore, ossia il concetto cristiano della carità, costituisse il valore fondamentale dell'educazione, ispirandosi a sant'Agostino[2].

Secondo padre Bassi, nel compito educativo dovevano avere uguali compiti i genitori e la famiglia da un lato ed il maestro. Questi avrebbe dovuto possedere le «...doti richieste dal La Salle agli educatori: la gravità, il silenzio, l'umiltà, la saggezza, la prudenza, la pazienza, il ritegno, la dolcezza, lo zelo, la vigilanza, la generosità, la pietà»[3].

Anche negli studi su autori della classicità antica (Seneca, Plutarco, Quintiliano) tese a mettere in luce i valori morali ed educativi che, pur nel contesto pagano, trovavano affinità di vedute con la morale cristiana.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Scrisse numerosi articoli (in particolare per le riviste Levana, Studium, Educazione nazionale, Rassegna nazionale, La nuova scuola italiana, Vita e pensiero, Catechesi, Scuola italiana moderna) e libri su argomenti morali legati alla cultura classica (in particolare in relazione a Seneca, Plutarco, Agostino di Ippona), su personaggi della patristica cristiana, sulla religione e sull'educazione.

Argomenti morali e classicità antica[modifica | modifica wikitesto]

  • Seneca a Lucilio: studi e saggi, A. Razzolini, Firenze, 1912.
  • Seneca morale, A. Razzolini, Firenze, 1914.
  • Dai discorsi di Epitteto, A. Razzolini, Firenze, 1915.
  • Seneca. La morale, scelta dai trattati e dalle lettere a Lucilio, Vallecchi, Firenze, 1924.
  • Il pensiero morale, pedagogico e religioso di Plutarco, Vallecchi, Firenze, 1927.
  • Lucio Anneo Seneca. Saggi di filosofia e di vita romana. Introduzione e commento, Tipografia G. Pirola, 1928.
  • Quintiliano maestro, Le Monnier, Firenze, 1930.

Patristica[modifica | modifica wikitesto]

  • Il pensiero di S. Agostino (Lib. Ed. Relig: Fr. Ferrari, Roma 1929);
  • Per la saggezza cristiana con S. Agostino (Lib. Ed. Fior.Firenze 1930);
  • S. Agostino, “De magistero” e “De vera religione”, introduzione e commento, Vallecchi editore, Firenze 1930
  • S. Agostino, “La menzogna”, introduzione e versione dal testo latino, Società editrice “Gioventù Italica”, Roma 1930
  • S. Agostino “L'utilità di credere” (introduzione, testo e note), Società editrice internazionale, Torino 1936
  • S. Ambrogio di Milano. De officiis ministrorum, Edizioni Cantagalli, Siena 1936
  • S. Agostino, “De vera religione” (introduzione e commento), La Nuova Italia editrice, Firenze 1938

Pedagogia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gli altri, Società tipografica editrice cooperativa, Città di castello, 1910.
  • Noi: saggi di educazione personale, Società tipografica editrice cooperativa, Città di castello, 1911.
  • In famiglia, Vallecchi, Firenze, 1926.
  • La saggezza nell'educazione, La Nuova Italia, Firenze, 1927.
  • Studi di storia della pedagogia, Tipografia editrice Laziale, Roma, 1929.
  • Doveri dell'insegnante (da, Domenico Bassi e altri La moralità e la professione), Libreria editrice Fiorentina, 1934.
  • Saggi di educazione, La Nuova Italia, Firenze, 1934.
  • Il Maestro e i maestri, Tipografia editrice Laziale, Roma 1939.

Religione[modifica | modifica wikitesto]

  • Attorno alla culla di Gesù, Libreria Salesiana editrice, Firenze, 1904.
  • Le ultime parole del martire, Libreria Salesiana editrice, Firenze, 1905.
  • Religione interna, Libreria Salesiana editrice, Firenze, 1906.
  • Catechismo (Lezioni di religione) Collegio La Querce, 1906-1907.
  • Il Vangelo per i giovani, A. Razzolini editore, Firenze, 1911.
  • Il Vangelo della Domenica per il soldato: religione e patria, Tipografia domenicana, Firenze, 1915.
  • Maria nel poema di Dante, Libreria editrice Fiorentina, 1931.
  • La mia lampada, Le Monnier editore, Firenze, 1932.
  • L'etica cristiana nel “Discorso della Montagna”, Le Monnier, Firenze, 1933.
  • La barricata, Libreria F.Ferrari Casa editrice, Roma, 1936.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Domenico Bassi, In famiglia cit.
  2. ^ E. Garin, in AA.VV., 1942, citato in bibliografia).
  3. ^ S. Bucci, già citato; Domenico Bassi, Il maestro dei maestri

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Ferretti, "Domenico Bassi", in Nuova Antologia, ottobre 1940;
  • Cesare M. Riva, Il padre Domenico Bassi barnabita, Tipografia Giuntina, Firenze 1941;
  • AA.VV., Padre Domenico Bassi barnabita, Le Monnier editore, Firenze 1942;
  • I. Clerici, L'educazione della gioventù, Editrice Ancora, Milano 1950.

Enciclopedie[modifica | modifica wikitesto]

  • Enciclopedia pedagogica, Abaco-Buzzati, volume I, pp. 1528-1531.
  • Grande dizionario enciclopedico, UTET, p.770.
  • Grande Dizionario Enciclopedico Appendice 1964, UTET, p. 138.
  • Enciclopedia Italiana Treccani, p. 715.
  • Dizionario Enciclopedico Italiano, p. 119.
  • Enciclopedia Italiana della pedagogia e della Scuola, Curcio, p. 244.
  • Grande Enciclopedia Curcio, p. 487.
  • Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano, p. 985.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN88816535 · ISNI (EN0000 0000 6244 0811 · SBN CUBV014639 · BAV 495/147765 · WorldCat Identities (ENviaf-88816535