Zabaione

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Zabaione
Zabaione in coppa con biscotto
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
Diffusionemondiale
Dettagli
Categoriadolce
RiconoscimentoP.A.T.
Settorepaste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria
Ingredienti principaliuova (tuorlo), zucchero, vino liquoroso

Lo zabaione, o per ipercorrettismo zabaglione,[1][2] è una crema dolce e spumosa a base di uova (tuorlo), zucchero e vino o vino liquoroso. Diede origine, in Italia, a noti liquori come il Vov e lo Zabov, entrambi marchi registrati. Il primo è del 1845 mentre il secondo risale all'ultimo dopoguerra. La ricetta è oggi diffusa in molti luoghi, legandosi ai diversi vini liquorosi tradizionali (Porto, Marsala, Xeres, Rivesaltes, Moscato). Dal 2015 rientra tra i prodotti agroalimentari tradizionali piemontesi.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo zabaione è una preparazione che vanta parecchi secoli di storia. Tuttavia, come accade per molte ricette il cui ricordo si perde nei secoli, sulla sua origine sono sorte molte leggende; una di esse narra che l'invenzione risalirebbe al 1471 e sarebbe opera del capitano di ventura Giovan Paolo Baglioni.[4]

Un'altra tradizione affermata sostiene invece che la ricetta sia stata introdotta nel XVI secolo a Torino: chiamata inizialmente crema di San Baylon, sarebbe divenuta in seguito semplicemente Sambayon[5] per ricordare il francescano san Pasquale Baylón, santo protettore di cuochi e pasticceri.[4][6]

Secondo altre teorie, il nome zabaione potrebbe derivare da zabaja, bevanda dolce consumata in passato a Venezia e proveniente dalla costa illirica.[7]

Caratteristiche e preparazione[modifica | modifica wikitesto]

Lo zabaione viene preparato a caldo, a bagnomaria, e montato sino ad essere ben soffice con una frusta da cucina. Accompagna tagli di gelato alla crema, alcuni biscotti come le paste di meliga e le lingue di gatto, oltre ad alcune torte di noci e nocciole; è la base principale del ripieno della torta Ostiglia. È una preparazione diffusa in molti paesi d'Europa, comune tanto nella cucina casalinga quanto nelle cucine dei migliori chef.[8]

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Una possibile variante dello zabaione è la faldacchiera, una salsa a base di uova e zucchero usata come ripieno per dolci pugliesi come il pesce natalizio e l'agnello pasquale.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vocabolario Treccani
  2. ^ zabaione, su dizionario.rai.it.
  3. ^ Mipaaf, su politicheagricole.it. URL consultato il 22 agosto 2017.
  4. ^ a b Andrea Tibaldi, Zabaione o zabaglione, in Cibo360.it. URL consultato il 18 dicembre 2017.
  5. ^ Tuttora in piemontese lo zabaione si chiama sambajon.
  6. ^ Lo Zabaione Archiviato il 6 maggio 2014 in Internet Archive.
  7. ^ Walter Pedrotti, Tisane, liquori e grappe, Giunti Editore, pag. 82.
  8. ^ Ricetta dello Zabaione sul sito Giallo Zafferano
  9. ^ Autori vari, Dizionario delle cucine regionali italiane, Slow Food, 2010, p. 252.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]