Tricoma

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Gemma e scapo della specie Stylidium. Sono mostrati tricomi che possono intrappolare e uccidere gli insetti.
Tricoma in una foglia di geranio al microscopio

I tricomi, dal greco "crescita di peli", sono sottili escrescenze o appendici di piante e protisti. I tricomi possono avere strutture e funzioni diverse, alcuni esempi sono i capelli o i peli, peli ghiandolari, squame e papille; (peli e papille hanno importanza farmacognostica).

Tricomi assorbenti[modifica | modifica wikitesto]

Il tricoma assorbente può essere chiamato anche tricopompa dal botanico tedesco Mez (1904). È la chiave di volta per l'epifitismo delle specie del genere Tillandsia.

Il tricoma delle Tillandsia è una struttura pluricellulare a forma di chiodo: composta da uno scudo a sviluppo orizzontale che si sovrappone all'epidermide fogliare e di un asse verticale che penetra nel mesofillo a diretto rapporto con esso. L'acqua che entra in contatto con la foglia viene assorbita dalla cellule periferiche dello scudo (queste sono morte e quindi piene d'aria) e da queste passa a quelle centrali per poi essere trasportata per tutto l'organismo.

La frequenza dei tricomi sull'epidermide e lo sviluppo del loro scudo variano da specie a specie contribuendo a condizionarne l'ambiente.

Quando la pianta è asciutta gli scudi dei tricomi tengono i bordi (ali) sollevati tanto da impartire alla foglia un colore grigio ben visibile all'occhio, quando essa viene bagnata le ali scendono aderendo alla superficie fogliare che riacquista il verde brillante.

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