Serranus scriba

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Sciarrano

Serranus scriba
Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Osteichthyes
Superordine Acanthopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Percoidei
Famiglia Serranidae
Genere Serranus
Specie S. scriba
Nomenclatura binomiale
Serranus scriba
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Holocentrus argus Spinola, 1807
Holocentrus maroccanus Bloch & Schneider, 1801
Holocentrus moroccanus Bloch & Schneider, 1801
Paracentropristis scriba (Linnaeus, 1758)
Perca scriba Linnaeus, 1758
Serranus papilionaceus Valenciennes, 1832 (synonym)

Lo sciarrano[1] (Serranus scriba Linnaeus, 1758), conosciuto anche con i nomi di sciarrano scrittura, boccaccia e buddace,[2] è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Serranidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Popola il Mar Mediterraneo, dove è molto comune[3], e il Mar Nero nonché la parte orientale dell'oceano Atlantico, dal golfo di Biscaglia alla Mauritania[4].

Predilige i fondali rocciosi e le praterie di Posidonia oceanica. È un pesce quasi esclusivamente costiero e, sebbene si conoscano catture a 200 metri di profondità, normalmente è raro incontrarlo sotto i 30[3][4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Lo sciarrano ha un aspetto simile a quello della perchia ma con il muso più appuntito, la fronte dritta e bocca leggermente più grande[5].

La livrea è variabile ma generalmente presenta un colore di fondo rossiccio o brunastro che diviene via via più chiaro sui fianchi e sul ventre dove è presente una caratteristica macchia di colore azzurro più o meno scuro. Sono presenti 5-7 fasce verticali brune accoppiate a due a due che non raggiungono il ventre. La coda ed il peduncolo caudale sono di colore giallo. Sulla parte superiore della testa e sulla gola sono presenti delle sottili linee azzurre e aranciate intrecciate che possono assomigliare ad una scrittura da cui il nome specifico scriba. Sulla testa sono presenti anche delle macchie rossastre[3][5][6].

Raggiunge 36 cm di lunghezza massima, normalmente si ferma a 25 cm[4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie solitaria, spiccatamente territoriale. Difende con aggressività il proprio territorio dalle intrusioni di suoi conspecifici. Al contrario della perchia è un animale piuttosto diffidente. Quando è in procinto di attaccare una preda assume una caratteristica posizione obliqua con la testa rivolta in alto[6].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

È una specie ermafrodita, in cui uova e sperma arrivano a maturazione contemporaneamente, anche se non si ha mai l'autofecondazione. Le uova vengono deposte tra le rocce nei pressi delle coste nei mesi primaverili ed estivi[3][4][5].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre prevalentemente di piccoli pesci (particolarmente latterini)[6] e crostacei[4], occasionalmente anche di policheti e molluschi. Si nutre anche dei resti del pasto dei polpi: la sua presenza è quindi spesso indice della vicinanza di uno di essi[6].

Predatori[modifica | modifica wikitesto]

È predato fra gli altri dallo Scorfano rosso[4].

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Come la perchia si cattura molto spesso con tramagli e nasse e abbocca facilmente alle lenze innescate con esche animali di qualunque tipo, anche se predilige piccoli molluschi e piccoli vermi.[6].

La carne è buona ma le piccole dimensioni fanno sì che non abbia un mercato specifico finendo nel misto di pesce di scoglio per la zuppa di pesce[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it.
  2. ^ Serranus scriba: FishBase, su fishbase.in.
  3. ^ a b c d Enrico Tortonese, Osteichthyes, Bologna, Calderini, 1975.
  4. ^ a b c d e f (EN) (EN) Serranus scriba, su FishBase. URL consultato il 31.03.2014.
  5. ^ a b c Patrick Louisy, Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo, a cura di Trainito, Egidio, Milano, Il Castello, 2006, ISBN 88-8039-472-X.
  6. ^ a b c d e f Francesco Costa, Atlante dei pesci dei mari italiani, Milano, Mursia, ISBN 88-425-1003-3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Costa, F., 1991 Atlante dei pesci dei mari italiani. Gruppo Ugo Mursia Editore S.p.A. Milano, Italy. 438 p.
  • Soljan, T., 1975 I pesci dell'Adriatico. Arnoldo Mondadori Editore, Verona, Italy.
  • Smith, C.L., 1981 Serranidae. In: W. Fischer, G. Bianchi and W.B. Scott (eds.) FAO species identification sheets for fishery purposes. Eastern Central Atlantic; fishing areas 34, 47 (in part). Department of Fisheries and Oceans Canada and FAO.
  • Bauchot, M.-L., 1987 Poissons osseux. p. 891-1421. In: W. Fischer, M.L. Bauchot and M. Schneider (eds.) Fiches FAO d'identification pour les besoins de la pêche. (rev. 1). Méditerranée et mer Noire. Zone de pêche 37. Vol. II. Commission des Communautés Européennes and FAO, Rome.
  • Arculeo, M., C. Froglia and S. Riggio. Food partitioning between Serranus scriba and Scorpaena porcus (Perciformes) on the infralittoral ground of the south Tyrrhenian Sea. Cybium, 1993; 17(3): 251-258.

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