Pollock (film)

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Pollock
Una scena del film
Titolo originalePollock
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2000
Durata122 min
Generebiografico, drammatico
RegiaEd Harris
SoggettoSteven Naifeh, Gregory White Smith
SceneggiaturaBarbara Turner, Susan Emshwiller
ProduttoreHeiner Bastian, Fred Berner, Jon Kilik, Ed Harris, Candy Trabacco, Cecilia Kate Roque, James Francis Trezza
Produttore esecutivoJoseph Allen, Peter Brant
Casa di produzioneBrant-Allen, Fred Berner Films, Pollock Films, Zeke Productions
Distribuzione in italianoColumbia TriStar Films Italia (2000)
FotografiaLisa Rinzler
MontaggioKathryn Himoff
Effetti specialiMark Bero, Steven Kirshoff
MusicheJeff Beal
ScenografiaMark Friedberg, Teresa Mastropierro, Carolyn Cartwright, David C. Robinson
CostumiDavid C. Robinson
TruccoMichal Bigger, Marilyn Carbone, Mitch Ely, Kelly Gleason, Linda Grimes, Lori Hicks, Paul Huntley, Michele Paris, John Quaglia, Jeffrey Sacino, James Sarzotti, Peggy Schierholz
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Pollock (Pollock) è un film del 2000, prodotto, diretto e interpretato da Ed Harris; si tratta della sua prima opera da regista. Il soggetto è tratto dal volume Pollock: an American Saga (1989) di Steven Neifeh e Gregory White Smith. Il film di Ed Harris è una delle più recenti "biopic" sull'arte e tra le migliori accolte dalla critica. La pellicola è stata presentata al Festival di Venezia del 2000 in prima mondiale, ma il film è arrivato nelle sale italiane solo nel maggio del 2003.

Ed Harris covava il progetto di un film su Pollock da diversi anni, infatti la passione per l'artista deriva da un libro sul pittore regalatogli dal padre in giovane età. Il regista ha cercato di mostrare tutti i risvolti del processo creativo messo in atto dal pittore e per farlo si è messo in gioco in prima persona, esplorando i diversi materiali usati e le tecniche pittoriche. Infatti durante il film l'attore-regista ha dovuto realmente dipingere simulando l'action painting di Pollock, aiutato anche da una impressionante somiglianza fisica con l'artista statunitense.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1950 l'artista Jackson Pollock (1912-1956) è ripreso a firmare autografi durante un vernissage alla Betty Person Gallery mostra recensita dalla rivista Life; il pittore è all'apice della sua carriera. Si tratta, però, solo di un flash perché la trama del film ritorna indietro di nove anni quando ancora Pollock era alla ricerca del successo. Durante questo periodo conosce Lee Krasner, una giovane artista con la quale dividerà uno spazio espositivo, la quale diventerà più tardi sua moglie. Nel 1942 avviene il secondo incontro che cambierà la sua vita, quello con Peggy Guggenheim; la collezionista gli commissiona un grande quadro per la sua nuova casa, offre all'artista uno stipendio e la possibilità di fare la sua prima mostra personale. Il film prosegue mostrando gli alti e bassi della vita di Pollock, dovuti per altro alla depressione e al suo alcolismo. Nel 1943 l'artista, dopo una delle sue crisi, decide di trasferirsi a Long Island con Lee; proprio qui nel 1947 Pollock arriva al dripping, la tecnica per cui è diventato poi famoso.

Quando Lee vede la sua prima opera realizzata con questa tecnica afferma "Ce l'hai fatta, Pollock: c'è un abisso con il passato!" Questo risulta un punto di svolta del film, il pittore sembra aver trovato la sua strada, perlomeno dal punto di vista creativo (rimangono infatti i problemi con l'alcool e l'uso di psicofarmaci) e infatti nel 1949 la rivista Life pubblica una sua intervista. Si ritorna poi alla scena iniziale del film nel quale viene ripreso il culmine del successo dell'artista. Il film arriva direttamente al 1955, saltando la fase più discendente dell'artista, e si conclude mostrando la fine del rapporto di Pollock con la moglie Lee e la sua prematura morte a causa di un incidente d'auto insieme alla sua nuova giovane amante. Il film si conclude con una didascalia finale nella quale viene spiegato che Lee Krasner si occupò del patrimonio del marito per altri 28 anni, nei quali realizzò inoltre le sue opere migliori.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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