Maschera (professione)

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La maschera è una figura professionale dell'ambito teatrale o cinematografico (o in altri locali di pubblico spettacolo) che si occupa dell'accoglienza del pubblico.[1]

Note anche con l'espressione generica di "Personale di sala", le maschere si preoccupano di controllare gli ingressi e verificare il possesso del biglietto, accompagnano poi gli spettatori al proprio posto e si assicurano che il pubblico mantenga un comportamento adeguato nel corso della rappresentazione, restando sempre disponibili per fornire eventuali informazioni.[2][3] A questi incarichi di base si aggiungono poi la gestione del servizio guardaroba, la distribuzione di materiale informativo e altre mansioni variabili a seconda dell'Istituto che si prende in esame.[4] Inoltre, le maschere devono sapere gestire gli imprevisti ed essere informate sulle misure anti-incendio.[5]

All'interno dell'Organigramma dell'Associazione o della Fondazione le maschere figurano spesso alle dipendenze dei responsabili delle funzioni Comunicazione o Organizzazione.[6]

Si tratta quindi essenzialmente di una figura di presenza per arricchire l'immagine e la reputazione del teatro stesso. Infatti in base alla loro presenza, al loro numero e alla loro uniforme, caratteristica di ciascun ente, il teatro sceglie di comunicare al pubblico un determinato grado di accoglienza o di prestigio.[7] Queste figure sono pertanto presenti in misura massiccia all'interno di realtà quali i Teatri di Tradizione e le Fondazioni Lirico-sinfoniche, dove fanno sfoggio di uniformi eleganti e ricercate, mentre sono quasi del tutto assenti nei teatri di Associazioni no-profit di piccole dimensioni.[8]

Origine del termine[modifica | modifica wikitesto]

L'uso del termine deriva dalla tradizione del teatro veneziano del Settecento, dove gli inservienti – addetti al controllo del biglietto e all'accompagnamento dello spettatore al suo posto – portavano la maschera e il tricorno, proprio come i commedianti.[4]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene il personale non indossi più la maschera veneziana, questo deve indossare un'uniforme per essere facilmente riconoscibile dagli spettatori e per dare un certo tono al teatro stesso.[9] Ciò vale sia per il teatro sia per il cinema.

Nei teatri, affinché la maschera sia riconoscibile, la scelta del vestiario ricade il più delle volte sul formale bianco e nero, per tutto il personale. È molto comune l'uso di camicia bianca, giacca nera[5][10][11], pantaloni neri e scarpe nere,[5][11][12] cui talvolta si può aggiungere una cravatta nera[5][12] o colorata, ad esempio rossa,[11][13] o il farfallino.[12] Tuttavia, sono possibili variazioni, come la gonna nera per le donne[11] in luogo del pantalone nero. Altre volte anche la camicia è nera o è sostituita da una maglia nera,[5] mentre altri teatri fanno uso di giacche e pantaloni blu scuri.[13]

Nei cinema, invece, se si tratta di catene, il personale veste casual e diventa riconoscibile grazie a una polo che porta il marchio della catena.[14]

Per poter occupare questo ruolo, non è necessario aver frequentato nessuna scuola specifica o corso di formazione.[10]

Le maschere di solito iniziano a lavorare un’ora prima dello spettacolo e terminano all’uscita di tutti gli spettatori dal teatro. Per questo motivo non si riesce ad andare oltre ad un part time, che corrisponde a circa 4 o 5 ore di lavoro. Perciò è un lavoro scelto soprattutto dai giovani che studiano o hanno un altro lavoro nelle restanti ore e che vogliono arrotondare il proprio stipendio; oppure è più in generale scelto dagli amanti del teatro, poiché si ha la possibilità di poter assistere gratuitamente agli spettacoli teatrali rappresentati.[2]

Lo stipendio medio è di 7 € - 8 €/ora.[15]

Infine, è possibile ricoprire il ruolo di maschera durante l'alternanza scuola-lavoro per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.[12][16]

Nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

Nelle altre lingue, per il personale del pubblico spettacolo, non esiste un termine distintivo come in italiano. In spagnolo si usa "accomodador", sia per la maschera sia per l'usciere. In inglese si usa "usher" (usciere, maschera) o il generico "theatre staff" (personale di sala).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gioacchino Ruocco, SALA D'ATTESA 1: Mestieri quasi scomparsi: la maschera., su SALA D'ATTESA 1, sabato 17 dicembre 2011. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  2. ^ a b Redazione, Come diventare maschera per il teatro, su Gazzetta del lavoro, 14 giugno 2015. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  3. ^ Il Teatro La Scala assume: si cercano personale di sala e impiegati, su MilanoToday. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  4. ^ a b màschera - Treccani, su Treccani. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  5. ^ a b c d e Professione maschere: cosa significa essere «il sorriso» del Teatro Regio, su gazzettadiparma.it.
  6. ^ Risposta Facile, Diventare una maschera a teatro, su Risposta Facile, 23 dicembre 2010. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  7. ^ https://lavoroefinanza.soldionline.it/come-diventare-maschera-per-il-teatro-192363.html
  8. ^ Copia archiviata, su formazioneteatrale.com. URL consultato l'11 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2021).
  9. ^ Come diventare maschera per il teatro, su lavoroefinanza.soldionline.it.
  10. ^ a b Maschera (Professione): di cosa si occupa e come diventarne una, su hostess-promoter.com.
  11. ^ a b c d Casi di successo, su animania.it.
  12. ^ a b c d Alternanza scuola-lavoro: l’esperienza degli studenti in Teatro, su nuovoteatroverdi.com.
  13. ^ a b Il Donizetti offre lavoro: il teatro ha bisogno di maschere, su primabergamo.it.
  14. ^ The Space Cinema: nuove offerte di lavoro nei multisala del circuito, su lavorare.net.
  15. ^ Stipendi per maschera, Italia, su glassdoor.it.
  16. ^ PACTA - PROGETTI ED ATTIVITÀ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A MILANO E HINTERLAND MILANESE, su pacta.org.

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