La nemica

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La nemica
Elisa Cegani e Frank Latimore in una foto di scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1952
Durata90 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico, sentimentale
RegiaGiorgio Bianchi
SoggettoDario Niccodemi
SceneggiaturaGiorgio Bianchi, Ermanno Donati, Sergio Donati, Alberto Vecchietti, Fede Arnaud
ProduttoreLuigi Carpentieri, Ermanno Donati
Casa di produzioneAthena cinematografica
Distribuzione in italianoRank Film
FotografiaCarlo Montuori
MontaggioMario Serandrei
MusicheCarlo Rustichelli, dirette da Fernando Previtali
ScenografiaMario Chiari
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

La nemica è un film del 1952, diretto da Giorgio Bianchi, tratto dall'omonima opera teatrale di Dario Niccodemi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Roberto e Gastone sono cresciuti come fratelli, in realtà il primo è figlio illegittimo del duca che in punto di morte ha chiesto alla moglie Anna di accettare come figlio suo. Mentre tutti apprezzano il buon cuore e la generosità di Roberto, solo Anna si dimostra ostile nei suoi confronti, non accetta infatti l'idea che il titolo e i possedimenti passino al figlio illegittimo e non a suo figlio Gastone. La duchessa ha anche intenzione di fare sposare il figlio Gastone a Fiorenza, figlia di un diplomatico, ma la ragazza è interessata a Roberto, così come l'intrigante Marta, figlia del notaio di famiglia e quindi a conoscenza dei loro segreti.

Anche Roberto è innamorato di Fiorenza e soffre per l'ostilità di Anna, Marta fa alcune allusioni circa la sua nascita e lui crede che sia figlio di Anna e di un suo amore illegittimo e affronta la donna dicendole di non amarla di meno pur se lei non è stata fedele al padre. A questo punto Anna svela tutta la verità a Roberto che, disperato, parte per la guerra, seguito dal fratello Gastone che però rimane ucciso.

Ora Anna ha un unico figlio, l'illegittimo Roberto, che finalmente accoglie come proprio, e con cui condividerà lo struggente ricordo di Gastone.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola, di genere drammatico-sentimentale, rientra nel filone comunemente detto strappalacrime, molto in voga in Italia tra il pubblico negli anni del secondo dopoguerra (1945-1955), in seguito indicato dalla critica con il termine neorealismo d'appendice.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola venne distribuita nelle sale cinematografiche italiane il 26 novembre del 1952.

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Incasso accertato a tutto il 31 marzo 1959: 563.279.031 lire dell'epoca, che ne fecero il quarto maggior incasso dell'anno.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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