Palizzi

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Palizzi
comune
Palizzi – Stemma
Palizzi – Bandiera
Palizzi – Veduta
Palizzi – Veduta
Palizzi superiore
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Città metropolitana Reggio Calabria
Amministrazione
SindacoUmberto Felice Nocera (lista civica) dal 5-10-2021
Territorio
Coordinate37°58′N 15°59′E / 37.966667°N 15.983333°E37.966667; 15.983333 (Palizzi)
Altitudine272 m s.l.m.
Superficie52,62 km²
Abitanti2 017[1] (31-10-2021)
Densità38,33 ab./km²
FrazioniPalizzi Marina, Palizzi Superiore, Pietrapennata, Spropoli
Comuni confinantiBova, Bova Marina, Brancaleone, Staiti
Altre informazioni
Cod. postale89030
Prefisso0965
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT080056
Cod. catastaleG277
TargaRC
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Nome abitantipalizzesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Palizzi
Palizzi
Palizzi – Mappa
Palizzi – Mappa
Posizione del comune di Palizzi all'interno della città metropolitana di Reggio Calabria
Sito istituzionale

Palizzi è un comune italiano di 2 017 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria.

Geografia fisica[edit | edit source]

Territorio[edit | edit source]

Centro agricolo del versante meridionale dell'Aspromonte, situato sul fianco destro della media valle della fiumara omonima, tra il monte Grappida (682 m) e il monte Carruso (619 m). L'abitato si raggruppa ai piedi di uno spuntone roccioso coronato dai resti di un castello. Il suo territorio comprende le quattro frazioni di:

  • Palizzi Superiore
  • Pietrapennata, posta a 673 metri s.l.m. sull'Aspromonte meridionale
  • Spropoli, ad ovest del Capo Spartivento

Nonché la località abitata di Contrada Gruda, situata sul litorale.

Calanchi bianchi di Palizzi Marina[edit | edit source]

Dal punto di vista geologico i calanchi bianchi di Palizzi Marina sono dei calcari marnosi misti ad argille formatisi in seguito al deposito di organismi marini sul fondo dello Jonio che un tempo sommergeva queste aree.

Origini del nome[edit | edit source]

La città prende il nome dalla famiglia Palizzi.

Storia[edit | edit source]

Tra i siti paleolitici più antichi d'Europa, villaggio esteso con continuità abitativa risalente a 800 000 anni[senza fonte] fa, e Monte Gunì - vi sono similitudini col sito di Caselle di Maida. Rinvenimenti sporadici di punte musteriane di 30 000 anni fa.

Per il neolitico sono moltissimi i siti della facies culturale detta di Steninello, con produzione litica e ceramica di pregevole valore artistico decorata con rombi e losanghe. Presenti diversi siti del neolitico medio e finale. L'età del rame e della prima età del bronzo sono oltremodo presenti con originalità culturali che dovranno essere studiate.

Dalla fine del VII secolo a.C. Palizzi ha avuto un ruolo importante in quanto confine tra il territorio di Reggio e Locri. Negli ultimi tempi il confine è stato accettato grazie al lavoro dell'archeologo onorario S. Stranges, che ha rilevato nel corso di un ventennio una fitte rete di siti di entrambe le appartenenze, definendo con chiarezza la netta linea di demarcazione tra i territori delle due grandi e antiche repubbliche.

Ricordato solo nel XV secolo come feudo dei Ruffo, fu in seguito dei d'Aragona d'Ayerbe, dai quali passò ai Colonna nel 1580. Nel 1654 entrava nel dominio degli Arduino, i quali nel 1662 ottenevano il titolo di principe; in ultimo (1784-1806) fu dei De Blasio cui veniva concesso il titolo di barone.

La parrocchiale ha subito nel 1960 un rifacimento quasi completo: sussiste l'abside sinistra, elemento di grande importanza, consistente in uno spazio quadrato, racchiuso entro una sorta di torre in miniatura pure quadrata e coronato da una cupola che all'interno rivela la sua origine medievale. La chiesa possiede inoltre una statua di Sant'Anna, difficilmente databile per il suo stile arcaico, ma probabilmente del Cinquecento.

Il castello di origini medievali, fu rifatto come palazzo in grandiose e semplici forme nel Seicento. Molto pittoresco è anche il centro di Pietrapennata, di carattere alpestre; la chiesa di origine medievale (basiliana), ma rifatta nei secoli XV-XVI, conserva la Madonna dell'Alica, statua di marmo alabastrino del Cinquecento.

La tesi su quale delle fiumare del versante jonico reggino fosse il fiume Alece (o Alice, dal greco Αλήξ, Halex, "salato") - confine naturale tra le due polis magnogreche di Reggio e Locri Epizefiri - è dibattuta da tempo. Alcuni studiosi ritengono fosse l'Amendolea, altri la Fiumara di Palizzi. L'importanza strategica del confine naturale era enorme, poiché divideva le due più importanti città magnogreche della zona. Dopo molti scontri le due città stabilirono tacitamente il loro confine proprio sul corso d'acqua.

Dice a tal proposito il geografo greco Strabone (I secolo a.C.):

«Il fiume Alece, che divide il territorio di Rhegion dalla Locride passando attraverso una profonda valle, ha questa particolarità riguardo alle cicale: quelle sulla riva locrese cantano, mentre quelle sull'altra riva non hanno voce. Si congettura che ciò ne sia la causa: le seconde si troverebbero in un luogo ombroso, cosicché le loro membrane sarebbero sempre umide e non si distenderebbero mai; le prime, invece, stando in un luogo soleggiato, avrebbero le membrane asciutte e simili al corno, così da essere ben adatte ad emettere il suono.»

Monumenti e luoghi d'interesse[edit | edit source]

Il castello[edit | edit source]

Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Palizzi.

Il Castello domina Palizzi Superiore elevandosi su una mastodontica rocca. È stato dichiarato Monumento Nazionale dal Ministero ai Beni culturali. Non si hanno notizie certe relative alla data di costruzione dell'edificio, ma su una lapide posta all'ingresso si legge in latino che nel 1580 era "cadente per vecchiaia". Nel 1751 venne ricostruito dalla famiglia Colonna. Nel 1866 fu ristrutturato e ampliato per volontà del barone Tiberio de Blasio. Nel 1943 Carlo de Blasio vi si rifugiò, quando Reggio venne bombardata dagli anglo-americani. Da un certificato del Mastro d'atti di Palizzi, Saverio Grimaldi, risulta che nel 1751 il castello era cinto da mura con due torrioni. All'interno c'era una grande scala con una sola finestra, la cucina "con sua ciminera focolare", una camera con soffitto di tavole rotto, "un'antecamera anche rustica insuffitata di tavole", una serie di altre stanze, magazzini e cantine. Ancora visibili i muri perimetrali (su cui si notano una serie di finestre ogivali), parte della mura di cinta e una torre illuminata da due finestre ogivali. All'interno lo stemma dei Colonna e, scavate nella viva roccia, le carceri.

Fontana commemorativa a Bruno Misefari[edit | edit source]

Nel 1973 è stata edificata a Palizzi Superiore una fontana commemorativa in onore di Bruno Misefari. Realizzata in pietra bianca calcarea, è situata nella piazza principale del Comune. Nella roccia della fontana è posizionata una lapide di marmo nero del Belgio, contenente le ossa dell'"anarchico di Calabria"[3].

Società[edit | edit source]

Evoluzione demografica[edit | edit source]

Abitanti censiti[4]

Geografia antropica[edit | edit source]

Frazioni[edit | edit source]

Le frazioni sono: Palizzi Marina (1.906 abitanti), Palizzi Superiore (301 abitanti), Pietrapennata (112 abitanti), Spropoli (276 abitanti).

Economia[edit | edit source]

Nella parte alta del territorio comunale è in uso presso alcune famiglie confezionare tessuti di fibre di ginestra con telai propri. Vi è una distilleria di essenze di bergamotto e gelsomino. Una cava di marmo per usi ornamentali è sul territorio. Praticata anche la pesca e la pastorizia.

Infrastrutture e trasporti[edit | edit source]

È attualmente in costruzione la variante della SS 106 Jonica.

Amministrazione[edit | edit source]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
20 gennaio 1988 25 maggio 1991 Vincenzo Crea Partito Comunista Italiano Sindaco [5]
28 luglio 1991 23 settembre 1991 Anna Aida Bruzzese Commissario prefettizio [6]
23 settembre 1991 6 dicembre 1991 Anna Aida Bruzzese Commissario straordinario [7]
18 dicembre 1991 28 giugno 1993 Leone Calenda Partito Socialista Italiano Sindaco [8][9]
24 agosto 1993 10 dicembre 1993 Antonio Fontana Partito Socialista Italiano Sindaco [10]
6 febbraio 1994 18 novembre 1996 Francesco Lucianò Democrazia Cristiana Sindaco [11]
18 novembre 1996 14 maggio 2001 Franco Plutino Lista civica di centro-sinistra Sindaco [12]
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Francesco Lucianò Lista civica[13] Sindaco [14]
30 maggio 2006 17 maggio 2011 Giovanni Nocera Lista civica di centro-sinistra Sindaco [15]
17 maggio 2011 10 luglio 2013 Sandro Autolitano Lista civica[16] Sindaco [17][18]
10 luglio 2013 5 agosto 2013 Eugenio Barillà Commissario prefettizio [19]
5 agosto 2013 27 maggio 2014 Eugenio Barillà Commissario straordinario [20]
27 maggio 2014 3 maggio 2019 Arturo Walter Scerbo Lista civica[21] Sindaco [22][23]
3 maggio 2019
3 maggio 2019
3 maggio 2019
22 ottobre 2019
5 ottobre 2021
5 ottobre 2021
22 ottobre 2019
5 ottobre 2021
Michela Fabio
Cosimo Facchiano
Maria Adele Maio
Marco Oteri
Commissari straordinari [24][25][26][27]
5 ottobre 2021 in carica Umberto Felice Nocera Lista civica[28] Sindaco [29]

Note[edit | edit source]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Bruno Misèfari, su Biblioteca Franco Serantini. URL consultato il 6 ottobre 2021.
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  6. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  7. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  8. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  9. ^ Eligendo Archivio - Comunali 24/11/1991, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  10. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  11. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  12. ^ Eligendo Archivio - Comunali 17/11/1996, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  13. ^ Alleanza democratica
  14. ^ Eligendo Archivio - Comunali 13/05/2001, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  15. ^ Eligendo Archivio - Comunali 28/05/2006, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  16. ^ Città presente
  17. ^ Eligendo Archivio - Comunali 15/05/2011, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  18. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  19. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  20. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  21. ^ Palizzi città futura
  22. ^ Eligendo Archivio - Comunali 25/05/2014, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  23. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  24. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  25. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  26. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  27. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.
  28. ^ Per cambiare Palizzi
  29. ^ Eligendo Archivio - Comunali 03/10/2021, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 31 agosto 2023.

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