Monzuno

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Monzuno
comune
Monzuno – Stemma
Monzuno – Bandiera
Monzuno – Veduta
Monzuno – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Città metropolitana Bologna
Amministrazione
SindacoBruno Pasquini (lista civica di centro-destra Dimmi) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°17′N 11°16′E / 44.283333°N 11.266667°E44.283333; 11.266667 (Monzuno)
Altitudine621 m s.l.m.
Superficie65,01 km²
Abitanti6 391[1] (31-10-2023)
Densità98,31 ab./km²
FrazioniBologna, Brento, Ca' di Giulietta, Carbonarolo, Gabbiano, La Trappola, Lodole, Montorio, Pian di Lama, Rioveggio, San Niccolò, San Rocco, Selve, Trasasso, Vado, Valle
Comuni confinantiGrizzana Morandi, Loiano, Marzabotto, Monghidoro, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro, Sasso Marconi
Altre informazioni
Cod. postale40036
Prefisso051
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT037044
Cod. catastaleF706
TargaBO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 835 GG[3]
Nome abitantimonzunesi
Patronosan Luigi
Giorno festivoultima domenica di agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Monzuno
Monzuno
Monzuno – Mappa
Monzuno – Mappa
Posizione del comune di Monzuno nella città metropolitana di Bologna
Sito istituzionale

Monzuno (Munżón in dialetto bolognese montano medio[4]) è un comune italiano di 6 391 abitanti[1] della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna.

È uno dei comuni membri dell'Unione dell'Appennino Bolognese.

La chiesa di San Giovanni Evangelista

Geografia fisica[edit | edit source]

Territorio[edit | edit source]

Stazione di villeggiatura a ridosso del versante settentrionale di Monte Venere sullo spartiacque del Setta, Sambro e Savena in una successione di groppe montagnose e di pendici ricche di fratte e di boschi cedui. Interessanti escursioni a Monte Venere (966 m), a Monte Adone (654 m) e nel vicino Parco Storico Monte Sole dove è avvenuto l'Eccidio di Monte Sole.

Clima[edit | edit source]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Monzuno.

Storia[edit | edit source]

Nella zona sono molte le reminiscenze pagane: diversi toponimi ricordano infatti divinità della religione romana e lo stesso nome del paese potrebbe essere la trasformazione di Mons Jovis, Monte di Giove, o di Mons Junonis, Monte di Giunone. Più probabilmente il nome deriva dal latino "mons" [monte] da cui i vari Monzone, Montione, ecc. che troviamo numerosi nell'intero territorio nazionale. In località Monte Castello esisteva un tempo un antico castello, distrutto nell'autunno del 1376 dai bolognesi durante la cosiddetta "guerra di Monzuno". Successivamente la terra di Monzuno fu centro di un importante dominio feudale, sede di un'alta magistratura, di un rinomato ospedale e giurisdizione di un autorevole vicariato, successivamente trasformato in podesteria. Per Monzuno passava una delle più battute vie di collegamento fra Bologna e Firenze.

La strada, secondo le consuetudini degli antichi tracciati, seguiva il percorso di cresta anziché il corso delle valli e passava per Monterumici, Monzuno, Trasasso, Le Croci, Cedrecchia, per volgere poi verso la Toscana. Dopo l'apertura della strada della Futa l'antica strada veniva abbandonata con conseguente danno del dominio feudale di Monzuno. Recenti studi e saggi a opera di due appassionati di storia locale e di archeologia, Cesare Agostini e Franco Santi, hanno riportato alla luce numerose tracce della strada di epoca romana, oggi nota come Flaminia militare, che conduceva da Bologna ad Arezzo passando per Fiesole. Dal 1914 al 1934 il comune fu interessato dalla costruzione della Direttissima, la nuova linea ferroviaria Bologna-Firenze. L'attraversamento del Setta diede luogo alla costruzione del ponte più lungo della linea, 320 m su 14 archi.

Una frazione del comune di Monzuno, Vado, situata sulla riva destra del torrente Setta, fu in gran parte distrutta durante i bombardamenti aerei del maggio 1944 a causa della presenza nel paese del viadotto ferroviario della Direttissima. Il capoluogo, situato sulla montagna che domina il Setta, non subì gravi danni e conserva tuttora in parte il carattere originale che ha perduto Vado. Quest'ultimo infatti fu rapidamente ricostruito sulle rovine, seguendo lo schema del paese precedente, ma ad un livello superiore di qualche metro. Monzuno oggi è punto di passaggio sulla Via degli Dei, un trekking che congiunge Bologna con Firenze ripercorrendo buona parte del tracciato della Flaminia militare, frequentato ogni anno da migliaia di viaggiatori.

Onorificenze[edit | edit source]

Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Comune strategicamente importante, situato sulla linea "Gotica", partecipò, con eroico coraggio, indomito spirito patriottico e altissima dignità morale, alla guerra di Liberazione, subendo deportazioni e feroci rappresaglie nazifasciste e continui bombardamenti che causarono la morte di numerosissimi cittadini, tra cui donne vecchi e bambini, e la quasi totale distruzione dell'abitato. Col ritorno della pace, la popolazione tutta, nel dare luminoso esempio di generosità umana e manifestando elevate virtù civiche, intraprendeva la difficile opera di ricostruzione al fine di assicurare la continuità della vita civile.»
— Monzuno (BO), luglio 1944-aprile 1945[5]

Monumenti e luoghi d'interesse[edit | edit source]

Architetture religiose[edit | edit source]

Nel territorio comunale hanno sede le seguenti chiese:

  • Cuore Immacolato di Maria di Rioveggio
    • Chiesa di San Michele Arcangelo di Brigola
    • Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Montorio
  • Sant'Ansano di Brento
  • San Giacomo di Gabbiano
  • San Giovanni Battista di Vado
    • Chiesa di Santa Maria Assunta di Lama di Setta
  • San Giovanni Evangelista di Monzuno
    • Chiesa della Beata Vergine delle Campagne
    • Chiesa della Madonna della Cavaliera
    • Chiesa di Santa Maria delle Selve
    • Oratorio della Madonna del Buonconsiglio
  • San Martino di Trasasso

Architetture militari[edit | edit source]

  • Torre di Montorio
  • Castello dei Cavalieri di S. Stefano a Montorio

Società[edit | edit source]

Evoluzione demografica[edit | edit source]

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere[edit | edit source]

Al1 gennaio 2023 la popolazione straniera era pari a 675 persone, pari al 10,73% dei residenti.[7]

Cultura[edit | edit source]

  • Pinacoteca Archivio Nino Bertocchi - Lea Colliva[8]

Infrastrutture e trasporti[edit | edit source]

Il comune è servito dal casello Rioveggio dell'autostrada A1, che si trova nella località omonima ed è collegato a Monzuno tramite la strada provinciale 38. Per Vado e Rioveggio passa la provinciale 325, già strada statale 325 di Val di Setta e Val di Bisenzio.

La stazione, in località Vado, è raggiungibile dal capoluogo comunale con la strada provinciale 59.

Amministrazione[edit | edit source]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2 giugno 1985 10 giugno 1990 Gianpiero Calzolari Partito Comunista Italiano Sindaco [9]
10 giugno 1990 23 dicembre 1991 Gianpiero Calzolari Partito Comunista Italiano Sindaco [9]
23 dicembre 1991 24 aprile 1995 Domenico Musolesi Partito Democratico della Sinistra Sindaco [9]
24 aprile 1995 24 gennaio 1999 Franca Berti - Sindaco [9]
15 giugno 1999 14 giugno 2004 Andrea Marchi centro-sinistra Sindaco [9]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Andrea Marchi centro-sinistra Sindaco [9]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Marco Mastacchi lista civica di centro-destra Sindaco [9]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Marco Mastacchi lista civica di centro-destra: Dimmi Sindaco [9]
27 maggio 2019 in carica Bruno Pasquini lista civica di centro-destra: Dimmi Sindaco [9]

Note[edit | edit source]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Luigi Lepri, Daniele Vitali (a cura di), Dizionario Bolognese Italiano / Italiano-Bolognese, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 348-354, ISBN 978-88-8342-594-3.
  5. ^ http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=144330
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it.
  8. ^ Pinacoteca Archivio Nino Bertocchi - Lea Colliva, su www.cittametropolitana.bo.it, ultimo aggiornamento 28 agosto 2023. URL consultato il 4 settembre 2023.
  9. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[edit | edit source]

  • Diario di Paese / Mario Marri / Ed. Aspasia 1994 / con una presentazione dell'antropologa Michela Taddei Saltini
  • Monzuno e la valle del savena / Ed. Cassa Rurale ed Artigiana di Monzuno 1991 / Formato 30x21 pagg. 126
  • Monzuno / Giuseppe Coccolini / Ed. Comune di Monzuno 1975 / pagg. 165
  • Il nostro Vado / Renato Mazzanti, Giorgio Quadri / Ed. Gruppo di Studi Savena Setta Sambro 2007 / pagg. 307
  • Monzuno Territorio e beni culturali di un'area comunale dell'Appenino bolognese / Ed. Comune di Monzuno 1974 / pagg. 191

Voci correlate[edit | edit source]

Altri progetti[edit | edit source]

Collegamenti esterni[edit | edit source]

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