Leggia

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Leggia
frazione
Leggia – Stemma
Leggia – Veduta
Leggia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Grigioni
RegioneMoesa
ComuneGrono
Territorio
Coordinate46°15′47″N 9°09′54″E / 46.263056°N 9.165°E46.263056; 9.165 (Leggia)
Altitudine337 m s.l.m.
Superficie9,15 km²
Abitanti138 (2015)
Densità15,08 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale6556
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS3833
TargaGR
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Leggia
Leggia
Sito istituzionale

Leggia (toponimo italiano; in lombardo Lègia[senza fonte]) è una frazione di 138 abitanti del comune svizzero di Grono, nella regione Moesa (Canton Grigioni).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Leggia è situato in Val Mesolcina, sulla sponda destra della Moesa; dista 16 km da Bellinzona e 101 km da Coira. Il punto più elevato della frazione è la cima del Pizzo Paglia (2 593 m s.l.m.), che segna il confine con Cama.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del comune di Leggia prima degli accorpamenti comunali del 2017

Già comune autonomo che si estendeva per 9,18 km², il 1º gennaio[senza fonte] 2017 è stato al comune di Grono assieme all'altro comune soppresso di Verdabbio[1][2].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[3]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

la stazione di Leggia

Le uscite autostradali più vicine sono Roveredo (3,5 km), verso sud, e Lostallo (7,5 km), verso nord, entrambe sulla A13/E43. Leggia è stata servita dalla stazione ferroviaria omonima della Ferrovia Mesolcinese (linea Castione-Cama), smantellata.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Cesare Santi, Leggia, in Dizionario storico della Svizzera, 22 giugno 2017. URL consultato il 17 agosto 2022.
  2. ^ Storia, su grono.ch, sito istituzionale del comune di Grono. URL consultato il 17 agosto 2022.
    La nuova Grono diventa realtà, su tio.ch, 1º settembre 2016. URL consultato il 17 agosto 2022.
  3. ^ Dizionario storico della Svizzera

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980
  • AA. VV., Storia dei Grigioni, 3 volumi, Collana «Storia dei Grigioni», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2000
  • AA. VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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