Ittireddu

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Ittireddu
comune
(IT) Ittirèddu
(SC) Itirèddu
Ittireddu – Stemma
Ittireddu – Veduta
Ittireddu – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Sassari
Amministrazione
SindacoFranco Campus (lista civica) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 26-10-2020)
Territorio
Coordinate40°32′39.71″N 8°54′07.72″E / 40.544363°N 8.902144°E40.544363; 8.902144 (Ittireddu)
Altitudine313 m s.l.m.
Superficie23,69 km²
Abitanti463[1] (31-12-2023)
Densità19,54 ab./km²
Comuni confinantiBonorva, Mores, Nughedu San Nicolò, Ozieri
Altre informazioni
Cod. postale07010
Prefisso079
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT090032
Cod. catastaleE376
TargaSS
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) ittireddesi
(SC) itireddesos
Patronosan Giacomo
Giorno festivo25 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ittireddu
Ittireddu
Ittireddu – Mappa
Ittireddu – Mappa
Posizione del comune di Ittireddu nella provincia di Sassari
Sito istituzionale

Ittireddu (Itirèddu in sardo) è un comune italiano di 463 abitanti della provincia di Sassari, nell'antica regione del Logudoro.

Geografia fisica[edit | edit source]

Territorio[edit | edit source]

Il paese si estende su una collina denominata monte Ruiu, che significa " monte rosso".

Il paese, circondato da rilievi di origine vulcanica, fu l'epicentro del terremoto del Logudoro nel 1870, il più forte mai rilevato sulla terraferma in Sardegna dall'Istituto nazionale di geofisica, con una potenza stimata del 5º-6º grado della scala Mercalli.

Storia[edit | edit source]

Ceramica nuragica, contenitore con decorazione geometrica dal nuraghe Funtana

Il territorio è stato abitato in epoca neolitica, nuragica, romana e bizantina, per la presenza di numerose testimonianze archeologiche.

L'abitato attuale è di origine medievale. Appartenne al giudicato di Torres, e fece parte della curatoria di Ardara o di Oppia, e d era parte per lungo tempo alla diocesi di Sorres, passata poi sotto il governo di quella Turritana e, più tardi, di quella di Bisarcio e di Ozieri. Alla caduta del giudicato (1259) fu governato inizialmente alla famiglia genovese dei Doria, e in seguito passò al giudicato di Arborea; sconfitti gli arborensi nel 1420, passò sotto il dominio aragonese che ne fece un feudo affidato ai Centelles. Intorno all'anno 1000 sul monte Zuighe esisteva probabilmente un borgo e un castello, di cui parla il Lamarmora, che non esisteva già più all'arrivo degli aragonesi. Tra il 1462 e il 1519 fu unito al ducato di Monte Acuto e da quel momento le sue vicende furono legate alla Signoria di Oliva. Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839 con la soppressione del sistema feudale voluta dai Savoia.

Simboli[edit | edit source]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Ittireddu sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 2866 del 14 novembre 1978.[3]

«Stemma d'azzurro, ai monti Ruini, Zuighe e Lisiri al naturale; sul secondo un castello d'oro, torricellato di due torri quadrate; su campagna d'argento, un cerbiatto al naturale, fermo. Sotto lo scudo, su lista d'azzurro, con le estremità bifide e svolazzanti, la leggenda in caratteri maiuscoli d'oro: ITIRI FUSTI ALVOS. Ornamenti esteriori da Comune.[4]»

Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e d'azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[edit | edit source]

Architetture religiose[edit | edit source]

Siti archeologici[edit | edit source]

Ponte Ezzu

Società[edit | edit source]

Evoluzione demografica[edit | edit source]

Abitanti censiti[5]

Lingua e dialetti[edit | edit source]

La variante del sardo parlata a Ittireddu è quella logudorese settentrionale.

Cultura[edit | edit source]

Musei[edit | edit source]

  • Civico museo archeologico ed etnografico nella sezione archeologica sono esposti reperti che vanno dalla preistoria fino al medioevo. Nella sezione etnografica sono visibili reperti attinenti alla cultura tradizionale riguardante: il lavoro contadino, la pastorizia e le varie tecniche di preparazione e lavorazione degli alimenti (latte, panificazione e dolci), e delle tecniche relative all'intreccio, filatura e tessitura.
Necropoli di Partulesi

Amministrazione[edit | edit source]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 16 aprile 2000 Antonio Deledda liste civiche di centro-sinistra Sindaco [6]
16 aprile 2000 8 maggio 2005 Antonio Deledda lista civica Sindaco [7]
8 maggio 2005 30 maggio 2010 Mariano Gavino Appeddu lista civica Sindaco [8]
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Rosolino Petretto lista civica "Progredire Rinnovando" Sindaco [9]
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Franco Campus lista civica "Progredire Rinnovando" Sindaco [10]
26 ottobre 2020 in carica Franco Campus lista civica "Per Ittireddu progetto futuro" Sindaco [11]

Gemellaggi[edit | edit source]

Costume tradizionale

Note[edit | edit source]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Ittireddu, decreto 1978-11-14 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 luglio 2022.
  4. ^ Comune di Ittireddu, Manuale di immagine coordinata, p. 3. URL consultato il 24 luglio 2022.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  7. ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  8. ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  9. ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  10. ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  11. ^ Comunali 25/10/2020 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 25 gennaio 2021.

Bibliografia[edit | edit source]

Voci correlate[edit | edit source]

Altri progetti[edit | edit source]

Collegamenti esterni[edit | edit source]

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