Gaby

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Gaby
comune
(IT) Comune di Gaby
(FR) Commune de Gaby
Gaby – Stemma
Gaby – Bandiera
Gaby – Veduta
Gaby – Veduta
Il monumento ai caduti, il municipio e la scuola elementare
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoFrancesco Valerio (lista civica Pour le Pays) dal 26-11-2018
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate45°42′16″N 7°53′02″E / 45.704444°N 7.883889°E45.704444; 7.883889 (Gaby)
Altitudine1 047 m s.l.m.
Superficie32,17 km²
Abitanti450[1] (31-12-2020)
Densità13,99 ab./km²
FrazioniBouri, Chanton Desor, Chanton Desout, Chef-lieu (capoluogo), Crusmato, Gattinéry, Gruba, Niel, Pont-de-Trentaz, Rubin, Serta Desor, Serta Desout, Tzendelabò, Pro du Toucco, Yair Desout, Moulin, Palatz, Halberpein, Voury, Yair Desor, Zappegly, Zuino
Comuni confinantiAndorno Micca (BI), Brusson, Callabiana (BI), Gressoney-Saint-Jean, Issime, Piedicavallo (BI), Rassa (VC), Sagliano Micca (BI)
Altre informazioni
Cod. postale11020
Prefisso0125
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007029
Cod. catastaleD839
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 803 GG[3]
Nome abitanti(IT) gabesi
(FR) gabençois
(patois) gabistre
(töitschu) oberlännera
Patronosan Michele
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gaby
Gaby
Gaby – Mappa
Gaby – Mappa
Posizione del comune di Gaby all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Gaby (Goaby[4] o lou Gòby[5] in patois valdostano, Goobi o z'Überlann in töitschu) è un comune italiano di 450 abitanti[1] della Valle d'Aosta. Si trova nella valle del Lys (o valle di Gressoney).

Il punto più alto del territorio comunale è raggiunto dal Mont Néry (3.075 m), verso ovest, al confine con i comuni di Issime e Brusson.

Geografia fisica[edit | edit source]

Territorio[edit | edit source]

Gaby si trova nella valle del Lys, tra i comuni di Issime e di Gressoney-Saint-Jean. A Nord è chiuso dalle Alpi Biellesi.

Il vallone di Niel, a monte del capoluogo, famoso per la cascata del torrente Niel (28 metri), costituì nel passato il passaggio naturale per i commerci con il vercellese e con il biellese. Dalla frazione di Niel partono mulattiere e sentieri escursionistici per le cime e i valichi alpini che delimitano il territorio comunale: Colle Lazoney, Punta Tre Vescovi, il Colle della Mologna Grande, che collega la Valle del Lys con la Valle Cervo in Piemonte, e il Colle della Mologna Piccola.

Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa).[6]

Origini del nome[edit | edit source]

Contrariamente alle regole di pronuncia della lingua francese standard, l'accento del toponimo Gaby va posto sulla penultima sillaba, e non sull'ultima ("Gàby"), secondo la pronuncia del patois valdostano locale.

Il toponimo Gaby sembra derivare[senza fonte] da:

  • Gabbio, voce indicante una proprietà privata e chiusa (dal latino cavea);
  • Gabiens, antica famiglia nobile del Monferrato;
  • Gauw, voce alemanna che significa cantone.

Storia[edit | edit source]

Il primo nucleo abitato fu probabilmente quello di Lihrla, dove si trovano oggi le rovine di una casaforte, utilizzata come lazzaretto durante l'epidemia di peste del 1630.

Il centro si spostò in seguito a Kiamourseyra, sede dell'attuale capoluogo.

Gaby è stato un feudo dei Vallaise durante il XIV secolo, e venne ceduto in seguito ai nobili locali Troc-Drisquer, proprietari della casaforte di Palatz, risalente al 1632 secondo un'iscrizione in lingua tedesca rinvenuta su una trave del tetto: "Der Hans Driszquer hat das glassen machen und der maister Hans Goyet hetz gmachet im iar MDCXXXII" (= Jean Trenta l’ha fatta costruire e il capomastro Hans Goyet l’ha costruita nell’anno 1632). Da notare che l'odierno cognome gabençois Trentaz (pron. Trenta) deriva dalla francesizzazione di Dris(z)quer, che rimanda al tedesco Dreiziger (= lett. "il trentesimo")[7].

Gaby ha fatto parte per secoli del comune di Issime, con il nome di Issime-Saint-Michel (ufficiale), o Überlann (localmente, in Töitschu), mentre l'attuale Issime si chiamava Issime-Saint-Jacques. Il feudo di Gaby, che comprendeva il vallone di Niel e il territorio fino al Pont-de-Trentaz, fu ceduto dai nobili de Vallaise ai nobili locali Troc-Drisquer.

Lo statuto di comune autonomo fu conferito nel 1952 grazie all'azione di Mgr. Jean-Joconde Stévenin, sindaco di Aosta, sebbene le parrocchie furono divise già nel 1786, con l'istituzione della parrocchiale di San Michele Arcangelo[8].

Simboli[edit | edit source]

Lo stemma e il gonfalone comunali sono stati approvati con deliberazione del consiglio comunale del 24 aprile 1992.

«Inquartato: nel primo di nero, al leone d'argento, armato e linguato di rosso; nel secondo, di verde alla bilancia d'argento; nel terzo, fasciato di rosso e argento, caricato nella prima fascia d'argento di una crocetta patente di rosso accompagnata ai lati da due stelle a cinque punte dello stesso; nel quarto d'azzurro, al giglio d'oro. Accompagna lo scudo un nastro d'argento con il motto dei Vallaise: festina lente. Corona civica del rango di Città.»

Il primo quarto riproduce lo stemma del Ducato di Aosta; la bilancia del è un attributo dell'arcangelo Michele, patrono della parrocchia locale, istituita dal vescovo di Aosta Paolo Giuseppe Solaro il 24 novembre 1786; il terzo quarto riporta lo stemma dei signori di Vallaise e d'Arnad, che dal XII secolo dominò su quasi tutta la valle di Gressoney e su gran parte della bassa valle della Dora Baltea; il giglio, in francese fleur de lis, si riferisce al nome del torrente Lys. Festina lente è il motto della famiglia Vallaise.[9]

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di nero, al rettangolo di bianco cucito e caricato dello stemma del Comune.

Monumenti e luoghi d'interesse[edit | edit source]

Società[edit | edit source]

Evoluzione demografica[edit | edit source]

Abitanti censiti[10]

Lingue e dialetti[edit | edit source]

Gaby rappresenta un'isola linguistica di patois francoprovenzale nella valle del Lys, dove notoriamente viene parlata la lingua walser, nelle sue due varianti titsch e töitschu, di origine germanica. Tale anomalia si deve all'epidemia di peste del 1637: durante tale epidemia, la popolazione walser di Gaby venne drasticamente decimata. Negli anni successivi la popolazione francofona della bassa valle andò a ripopolare il comune. Segni delle radici walser del paese sono ancora riscontrabili nei numerosi rascard sparsi per tutto il territorio comunale, in particolare nel vallone di Niel.

Oltre ad essere trilingue italiano-francese-tedesco (lingue di istruzione ufficiali per i comuni della valle del Lys), e a parlare il patois, in virtù della vicinanza geografica e dei rapporti storici con l'adiacente Valsesia e con il Canavese, la popolazione locale parla anche il piemontese.

Tradizioni e folclore[edit | edit source]

Il costume femminile[edit | edit source]

Il tipico costume femminile nasce nel secolo XIX prendendo ispirazione dagli abiti della vicina Savoia. Originariamente era destinato a fungere da abito da sposa e da cerimonia, esso veniva personalmente confezionato da colei che era poi destinata ad utilizzarlo.[11] La tradizione vuole che l'abito fosse talmente personale che esso avrebbe dovuto scomparire alla morte della donna che lo aveva cucito.[11] I colori dominanti del vestito in sé sono il nero e il bianco, è però usanza ravvivare l'abito con l'aggiunta di un foulard e di un grembiule dai colori più vivaci. Attualmente il costume viene normalmente usato dalle donne di Gaby durante le cerimonie pubbliche, quali battesimi, matrimoni o funerali.

Cultura[edit | edit source]

Citazioni[edit | edit source]

Il torrente Lys nell'Ottocento ispirò Giosuè Carducci, il quale inserì nei suoi Idilli alpini la poesia L'ostessa di Gaby.

«E verde e fosca l'alpe, e limpido e fresco è il mattino, e traverso gli abeti tremola d'oro il sole. Cantan gli uccelli a prova, stormiscono le cascatelle, precipita la scesa nel vallone di Niel. […]»

Economia[edit | edit source]

Come in molti comuni valdostani anche nel comune di Gaby si produce energia idroelettrica. La centrale di Zuino, in gestione alla CVA, sfrutta le acque dei torrenti Lys e Fòrkòbach.[12]

Amministrazione[edit | edit source]

Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Walser.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1º giugno 1985 1º giugno 1990 Ferruccio Ropele - Sindaco [13]
1º giugno 1990 29 maggio 1995 Edmond Freppa Union Valdôtaine Sindaco [13]
29 maggio 1995 22 settembre 1995 Giacomo Jaccond Union Valdôtaine Sindaco [13]
22 settembre 1995 8 maggio 2000 Daniele Jaccond Union Valdôtaine Sindaco [13]
8 maggio 2000 19 maggio 2003 Benito Mostacchi lista civica Sindaco [13]
11 novembre 2003 10 novembre 2008 Mauro Stévenin Union Valdôtaine Sindaco [13]
10 novembre 2008 15 febbraio 2010 Emilio Bastrenta lista civica Sindaco [13]
1º marzo 2010 11 novembre 2013 Pierluigi Ropele lista civica Sindaco [13]
22 novembre 2013 25 novembre 2018 Pierluigi Ropele Sindaco [13]
26 novembre 2018 in carica Francesco Valerio lista civica Sindaco [13]

Sport[edit | edit source]

Nel comune di Gaby si svolge la Marcia degli Alpini - Memorial Leonardo Follis.

Galleria d'immagini[edit | edit source]

Note[edit | edit source]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 291, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Jolanda Stévenin, Prouverbi é préléngon a la nouhtra mouda - Proverbes et phrases idiomatiques dans le parler de Gaby, Aoste : Imprimerie valdôtaine, 2011, 9788886523943.
  6. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, su abspace.it.
  7. ^ Joseph-Gabriel Rivolin, Les noms des familles valdôtaines, Le messager valdôtain : almanach illustré, Imprimerie valdôtaine, 2015.
  8. ^ Oggetto del Consiglio n. 17 del 14 marzo 1952 - Verbale
  9. ^ Comune di Gaby, Statuto comunale (PDF), Allegato B - Stemma del Comune di Gaby.
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  11. ^ a b Histoire, su comune.gaby.ao.it.
  12. ^ CVA, Gli impianti, su cva-ao.it. URL consultato il 1º novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  13. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[edit | edit source]

  • Gaby entre passé et avenir, Aosta: La Vallée, 1982
  • Jolanda Stévenin, I cinquant'anni del comune di Gaby, Aosta: Tipografia valdostana, 2002
  • Jolanda Stévenin, Gaby les traces du passé: les gens, les oeuvres, les jours d'une petite communauté au coeur de la Vallée du Lys, Quart: Musumeci, 1993
  • Jolanda Stévenin, Une pierre énigmatique de Gaby: une ancienne maison du XVIIIème siècle révéle l'activité de ses anciens habitants, in Pagine della Valle d'Aosta, fascicolo 7, dicembre 1997, pp. 52–53
  • Jolanda Stévenin, Prouverbi e préléngon a la nouhtra mouda: proverbi e detti popolari nella parlata di Gaby, Aosta: Tipografia valdostana, 2011
  • Jolanda Stévenin, Rien que le souvenir: Gaby, histoire d'hier et d'avant-hier, Quart: Musumeci, 1988
  • Jolanda Stévenin, Gens du Gaby: les mentalités, Aoste: Imprimerie valdôtaine, 1997
  • Jolanda Stévenin, Au pays ensorcelé: contes de Gaby et de ses alentours, Quart: Musumeci, 1990
  • Guido Cavalli, Trent'anni a Gaby: Gaby, = Trente ans à Gaby, 13 agosto 1995, Quart: Musumeci, 1995
  • Jolanda Stévenin, Notre-Dame des Grâces: un pèlerinage de la vallée du Lys, Aoste: Imprimerie valdôtaine, 2008
  • Guida Rurale della Valle d'Aosta. Comunità Montana Mont Rose - Walser, Alta Valle del Lys, Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali - Regione Autonoma Valle d'Aosta, 2009.

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