Contrada della Lupa

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima contrada di Milano, vedi Contrada della Lupa (Milano).
Contrada della Lupa
Contrade di Siena
StemmaCampo di paesaggio con una lupa coronata all'antica con i gemelli Romolo e Remo, i quali tengono un pennoncello bianco e nero. Lo stemma è bordato di argento e di rosso, con croci di color rosso e argento
ColoriBianco e nero listato di arancione
MottoEt Urbis et Senae signum et decus
Patronosan Rocco (16 agosto)
Compagnie militariSan Donato presso la Chiesa, Sant'Andrea
TerzoTerzo di Camollia
SedeVia Vallerozzi, 63 - 53100 Siena
MuseoMuseo della contrada della Lupa
via di Vallerozzi, 63
Oratoriooratorio di San Rocco
Palio di Siena
Vittorie37 (per il Comune)
40 (per la Contrada)
Ultima: 16 agosto 2018
Alleatenessuna
RivaliIstrice
ContradaioliLupaioli
DirigenzaPriore: Carlo Piperno (dal 2019)
Capitano: Giulio Bruni (dal 2022)
PeriodicoRomolo e Remo
Mappa di localizzazione della Contrada della Lupa
Mappa di localizzazione della Contrada della Lupa
Oratorio di San Rocco dopo la vittoria del 2 luglio 2016

La Contrada della Lupa è una delle diciassette suddivisioni storiche della città toscana di Siena. Prende parte al Palio di Siena.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Le strade all'epoca del Bando[modifica | modifica wikitesto]

Il Bando di Violante di Baviera (1730) determina la suddivisione territoriale delle diciassette Contrade di Siena facendo riferimento ai palazzi e ai loro proprietari dell'epoca, basandosi quindi sulle costruzioni più che sulle strade. Esso viene ancora oggi considerato la disposizione di base per determinare gli effettivi confini delle Contrade. Secondo il Bando relativo alla Nuova divisione dei confini delle Contrade, il territorio della Contrada della Lupa} è delimitato dalle seguenti vie e palazzi:

"Lupa. n. 14 - Dalla porta Ovile a man destra tenga quel piano fino in faccia alla chiesa di San Biagio e di lì per ambe le parti occupando la via di Valerozzi si conduca nella via maestra, e di lì tenendo la via della Posta a man destra si porti in faccia al razzo o cantonata, della piaggetta che porta alla Lizza; dalla parte di San Donato occupi le case a sinistra e per la via maestra salendo in Dogana e Ruota e scendendo alla piazza della Badia comprenda a sinistra le due chiese di San Michele e scendendo per la piaggetta abbracci la via della Stufa secca, mezza la piazza dalla parte del convento di Santa Petronilla con tutta la via di San Bastiano e del convento di San Lorenzo e per tutta Fonte nuova ritorni al piano d'Ovile."

Le strade ai nostri giorni[modifica | modifica wikitesto]

Le strade che attualmente fanno parte del territorio della Contrada sono le seguenti:

  • Pian d'Ovile
  • via di Fontenuova
  • piazza dell'Abbadia (parte)
  • piazza Salimbeni (parte)
  • vicolo di Borgo Franco
  • vicolo del Lavatoio

Palazzi e monumenti[modifica | modifica wikitesto]

La Lupa nel Palio[modifica | modifica wikitesto]

Alla Lupa sono attribuite 37 vittorie, l'ultima delle quali ottenuta il 16 agosto 2018.

Nel 1785 la Lupa fece cappotto con i fantini Isidoro Bianchini detto Dorino (2 luglio) e Angelo Pacchiani detto Pacchiano (17 agosto). Nel 2016 la Contrada mette a segno una doppia impresa: oltre a perdere il poco onorevole titolo di nonna il 2 luglio, riesce a centrare un altro storico cappotto il 16 agosto, con lo stesso fantino (Jonatan Bartoletti detto Scompiglio) e lo stesso cavallo (Preziosa Penelope): nel corso dei secoli, era accaduto solamente alla Tartuca nel 1933 (con Fernando Leoni detto Ganascia su Folco).

Gli aneddoti[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni trenta Aquila, Drago, Lupa e Montone diedero vita ad una stretta alleanza chiamata "Piccola Quadruplice". Le quattro Contrade iniziarono a conquistare una notevole serie di vittorie, al punto da attirare l'attenzione delle consorelle più grandi, specie della Torre, che all'epoca era la "nonna".

Per il Palio di luglio 1937 si profilò un compatto schieramento teso a favorire il successo torraiolo. A quella carriera partecipavano Aquila, Drago e Lupa, che dopo ferventi trattative raggiunsero l'accordo con la Torre, ben prima della tratta che avrebbe deciso l'esito della corsa. Ma il 29 giugno la sorte non fu assai benevola e cambiò le carte in tavola: la Torre ebbe Rondinella, cavalla assai inferiore al fortissimo Ruello toccato alla rivale Onda; della "Piccola Quadruplice" l'unica baciata dalla fortuna fu la Lupa, altra grande favorita con il cavallo Folco. Nonostante ciò la dirigenza torraiola non si scoraggiò e iniziò a lavorare con le sue alleate, specie con la Lupa che, avendo il miglior cavallo, avrebbe dovuto giocare un ruolo determinante. Ma quando tutto sembrava deciso accadde qualcosa di imprevisto che stravolse tutti i piani della Torre. Il patto doveva infatti rimanere segreto, ma già nella serata del 1º luglio circolavano strane voci: sembra che fu il Priore della Torre a farsi sfuggire qualche parola di troppo, ormai certo della vittoria. L'intero lavoro saltò in pochi minuti, rimettendo tutto in gioco, tra l'altro all'insaputa di molti che ritenevano ormai tutto concluso. Il fantino lupaiolo Tripolino fu avvisato all'ultimo momento di tirare a vincere, senza ricevere alcuna spiegazione su questo improvviso cambio di strategia. Alla mossa la Torre partì bene, ma il binomio lupaiolo era nettamente superiore, e per Tripolino e Folco non fu difficile recuperare e vincere. A Palio concluso i torraioli inferociti si riversarono nel territorio lupaiolo, dando vita a scontri con i vincitori. Le due contrade non diventarono tuttavia rivali, per quanto vi fossero tutti i presupposti, e negli anni seguenti ripresero i tradizionali rapporti di neutralità.

La rivalità con l'Istrice[modifica | modifica wikitesto]

Prima che nascesse la loro recente quanto accesa rivalità, Lupa ed Istrice erano addirittura alleate.

Furono delle banali questioni di confine, nate negli anni trenta per una disputa di pochi metri, a far nascere i primi dissidi. Per far tornare i rapporti sereni fu istituita una commissione, che però non riuscì a far accordare le parti.

La tensione salì fino ai due Palii del 1935, quando a luglio vinse la Lupa e ad agosto l'Istrice, in entrambi i casi con il cavallo Ruello. I Numeri Unici editi in quelle occasioni dalle due Contrade riportarono serie rivendicazioni reciproche e i classici sfottò palieschi che caratterizzano ogni rivalità senese: rivalità che da allora non si è mai placata.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Grazie alla presenza nel proprio stemma della lupa con i gemelli Romolo e Remo, la contrada è gemellata con la città di Roma.

Vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Le seguenti sono le vittorie riconosciute ufficialmente alla Lupa dal Comune di Siena e attestate nell'Albo delle vittorie del Palio di Siena.

N° vittoria Data Fantino Cavallo
1 2 luglio 1696 Giuseppe Galardi detto Pelliccino Pecoraio
Vittorie nel XVII secolo: 1
2 16 agosto 1703 Benedetto Bartaletti detto Stregone Capitanello
3 2 luglio 1723 Giovanni Cappannini detto Capanna Cervio
4 16 agosto 1727 Giovanni Cappannini detto Capanna Baio di Siena
5 2 luglio 1728 Jacomo Mazzini detto Cerrino Morello di Monteroni
6 2 luglio 1740 Giovanni Rossi detto Ministro Baio scuro di Buonconvento
7 4 luglio 1751 Antonio da Massa detto Maremmano Sauro del Mensani
8 16 agosto 1756 Antonio Giovannetti detto Bastianone Sauro delle Donzelle
9 16 agosto 1758 Antonio Giovannetti detto Bastianone Sauro di Giuseppe Giannotti
10 16 agosto 1775 Mattia Mancini detto Bastiancino Sauro di Antonio Amaddii
11 2 luglio 1785 Isidoro Bianchini detto Dorino Baio dorato di Giuseppe Palagi
12 17 agosto 1785 Arcangiolo Pacchiani detto Pacchiano Morello di Luigi Fanciulli
Vittorie nel XVIII secolo: 11
13 16 agosto 1809 Tommaso Felloni detto Biggéri Morello di Domenico Pianigiani
14 17 agosto 1817 Filippo Rossi detto Vecchia Castagno bruciato di Giovanni Grandi
15 2 luglio 1820 Matteo Brandani detto Brandino Baio di Giovanni Soldatini
16 18 agosto 1833 Giovanni Brandani detto Pipistrello Morello di Lorenzo Iacopi (scosso)
17 16 agosto 1841 Francesco Bianchini detto Campanino Tosato
18 2 luglio 1854 Pietro Locchi detto Paolaccino Morello stellino di Giovanni Paciarelli
19 15 agosto 1867 Mario Bernini detto Bachicche Baio di Emilio Cecconi
20 17 agosto 1876 Antonio Salmoria detto Leggerino Storno del Pisani
21 2 luglio 1883 Dante Tavanti detto Il Citto Morello di Giovanni Carlini
22 16 agosto 1889 Ansano Giovannelli detto Ansanello Sedan
23 16 agosto 1899 Angelo Volpi detto Bellino Baia fiore in fronte di Ernesto Fabbri
Vittorie nel XIX secolo: 11
24 18 agosto 1907 Palio straordinario corso con cavalli scossi Gobba
25 4 luglio 1909 Domenico Fradiacono detto Scansino Baia dorata di Guido Sampieri
26 16 agosto 1912 Alfonso Menichetti detto Nappa Sauro di Benvenuto Fineschi
27 2 luglio 1923 Angelo Serio detto Pirulino Baietta
28 2 luglio 1935 Tripoli Torrini detto Tripolino Ruello
29 2 luglio 1937 Tripoli Torrini detto Tripolino Folco
30 2 luglio 1945 Lorenzo Provvedi detto Renzino Mughetto
31 16 agosto 1948 Albano Nucciotti detto Ranco Noce
32 2 luglio 1952 Ivan Magnani detto Il Terribile Niduzza
33 2 luglio 1973 Rosario Pecoraro detto Tristezza Panezio
34 2 luglio 1989 Dario Colagè detto Il Bufera Vipera (scosso)
Vittorie nel XX secolo: 11
35 2 luglio 2016 Jonatan Bartoletti detto Scompiglio Preziosa Penelope
36 16 agosto 2016 Jonatan Bartoletti detto Scompiglio Preziosa Penelope
37 16 agosto 2018 Giuseppe Zedde detto Gingillo Porto Alabe
Vittorie nel XXI secolo: 3

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

  • I fantini più vittoriosi per la Lupa nella storia del Palio sono Capanna, Bastianone, Tripolino e Scompiglio, con 2 successi ciascuno.
  • Brandino è il fantino che ha corso più Palii per la Lupa: 8 (di cui uno vinto).[1]
  • Sono 25 i fantini che hanno esordito correndo nella Lupa. Due di essi sono riusciti a vincere in occasione del debutto con il giubbetto bianconero: Renzino, il 2 luglio 1945, e Il Bufera, il 2 luglio 1989.[2]
  • Il cavallo più vittorioso per la Lupa è Preziosa Penelope, con 2 successi.
  • I cavalli che hanno corso più carriere per la contrada di Vallerozzi sono Archetta e Danubio, con 3 Palii disputati ciascuno.[3]
  • La Lupa ha "fatto cappotto", cioè ha vinto entrambi i Palii ordinari dello stesso anno, due volte: nel 1785 e nel 2016.
  • Con 37 vittorie, la Lupa è all'undicesimo posto tra le Contrade per numero di Palii ufficiali vinti, alla pari con il Bruco.
  • La Lupa ha vinto 35 Palii ordinari (ripartiti nel numero di 18 a luglio e 17 ad agosto) e 2 Palii straordinari.
  • La Lupa ha vinto due volte con il cavallo scosso: il 18 agosto 1833 e il 2 luglio 1989; a tali vittorie, si aggiunge quella riportata nella carriera del 18 agosto 1907, disputata senza fantini.
  • La Lupa ha ricevuto tre volte la "cuffia" (cioè, è stata la Contrada che non vinceva da più tempo): dal 2 luglio 1796 (quando la ricevette dall'Aquila) al 16 agosto 1809 (allorché la cedette al Drago); dal 2 luglio 1963 (cuffia ricevuta dalla Pantera) al 2 luglio 1973 (cuffia ceduta al Leocorno); e dal 16 agosto 2009 (cuffia ricevuta dalla Civetta) al 2 luglio 2016 (cuffia ceduta all'Aquila). In quest'ultima occasione la Lupa divenne la prima, e ad oggi unica, contrada ad essersi tolta la cuffia e aver fatto cappotto nello stesso anno.
  • Il periodo più lungo senza vittorie per la Lupa fu dal 2 luglio 1989 al 2 luglio 2016, per un totale di 27 anni.[4] Nell'intervallo dal 2 luglio 1952 al 2 luglio 1973, la Contrada stabilì il suo record negativo di Palii persi consecutivamente: 30.[5]

Vittorie attribuite[modifica | modifica wikitesto]

La Lupa si attribuisce 40 vittorie, tre in più rispetto a quelle riconosciutele dal Comune:[6]

N° vittoria Data Fantino Cavallo
1 1° agosto 1595 ? ?
2 2 luglio 1615 ? ?
3 2 luglio 1664 Simone Mastacchi detto Mone ?

Altre vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Seguono le vittorie documentate della Lupa in manifestazioni diverse dal Palio alla tonda disputato in Piazza del Campo.

Tipologia Data Note
Palio rionale ? giugno 1591 Carriera indetta dal Valdimontone[7]
Bufalata 1 agosto 1599 Carriera organizzata dall'Onda[8]
Bufalata 1631 -

Masgalano[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Masgalano.
Alfieri (a sinistra) e tamburini (a destra) della Lupa.

La Lupa ha vinto per otto volte[9][10] il Masgalano, premio destinato alla Comparsa ritenuta dall'apposita giuria la migliore per eleganza, dignità di portamento e coordinazione nella Passeggiata che precede ciascuno dei due Palii disputati nello stesso anno.

Numero Palio/
Anno[11]
Committente Autore Dedica
1 16 agosto 1952 Accademia dei Rozzi Vittorio Zani -
2 1974 Sorelle dei poveri di Santa Caterina da Siena Bottega Orafa Italiana Al primo centenario della fondazione della congregazione e alla fondatrice Savina Petrilli
3 1976 Azienda Autonoma di Turismo di Siena Bottega Orafa Italiana Sessantesimo anniversario della Scuola di lingua e cultura italiana per stranieri
4 1993 Amministrazione Provinciale di Siena Fabio Belleschi -
5 1994 Associazione di Pubblica Assistenza di Siena Alberto Inglesi Primo centenario della fondazione dell'Associazione di Pubblica Assistenza di Siena
6 1998 Comitato Senesi extramoenia Pier Luigi Olla -
7 2010 Associazione Volontari Ospedialieri di Siena Pier Luigi Olla -
8 2012 Società di Contrada Studenti dell'Istituto d'Arte "Duccio di Buoninsegna" di Siena -

Minimasgalano[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 1973, nel mese di ottobre si celebra la manifestazione del "Minimasgalano", nata su iniziativa della Torre e riservata ai bambini di tutte le contrade che alla data del 31 ottobre dell'anno in corso non abbiano ancora compiuto 14 anni.

Una giuria di sei membri (tutti facenti parte del Comitato Amici del Palio) valuta la comparsa di ogni contrada, composta da un tamburino e due alfieri, i quali si esibiscono in Piazza del Campo nelle fasi previste per l'assegnazione del Masgalano.[12]

La Lupa si è aggiudicata il premio tre volte.

Numero Anno Committente Autore
1 1991 Letizia Regoli Roberto Barbagli
2 1997 Caterina Cafarelli e Marcello Bellini Comitato Amici del Palio
3 2008 Riccardo Pucci UISP - sezione di Siena

Numeri Unici[modifica | modifica wikitesto]

Il Numero Unico è una speciale pubblicazione con cui tradizionalmente una Contrada celebra la vittoria di un Palio.

Il primo Numero Unico fu pubblicato dal Nicchio in seguito alla sua vittoria al Palio del 16 agosto 1932. Buona parte dei successivi Palii disputati negli anni '30 e tutti i Palii disputati a partire dal secondo dopoguerra sono stati celebrati dalla contrada vincitrice con la pubblicazione di un Numero Unico.[13]

Dai primi esemplari, piccoli opuscoli consistenti di poche decine di pagine, si è progressivamente giunti a veri e propri libri arricchiti da centinaia di fotografie e contenenti articoli sulla carriera vittoriosa e sui suoi protagonisti, pillole sulla storia della Contrada e gli immancabili scherni all'eventuale avversaria.

Il primo Numero Unico della Lupa fu "Et Urbis et Senae signum et decus", edito a celebrare la conquista del Palio del 2 luglio 1935.

Alla successiva vittoria del 2 luglio 1937 non seguì la pubblicazione del Numero Unico, che tuttavia la Lupa ha ripreso ininterrottamente dal successo nella carriera del 2 luglio 1945. In occasione del cappotto del 2016, la contrada di Vallerozzi pubblicò un solo Numero Unico, relativo a entrambe le vittorie di quell'anno.

In totale, la Lupa ha pubblicato otto Numeri Unici, l'ultimo in occasione della conquista del Palio del 16 agosto 2018.[14]

Numero Palio Titolo
1 2 luglio 1935 Et Urbis et Senae signum et decus
2 2 luglio 1945 Romolo e Remo presentano
3 16 agosto 1948 Ci risiamo...
4 2 luglio 1952 Che famiglia!
5 2 luglio 1973 Vent'anni dopo
6 2 luglio 1989 Regina
7 2 luglio e 16 agosto 2016 Duemilasedici
8 16 agosto 2018 Sottosopra

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I fantini più fedeli al Palio di Siena, su Il Palio.org. URL consultato il 5 aprile 2024.
  2. ^ Fantini - Primo Palio, su Il Palio.org. URL consultato il 5 aprile 2024.
  3. ^ Orlando Papei, I cavalli più fedeli - Lupa, su Il Palio.org. URL consultato il 5 aprile 2024.
  4. ^ I digiuni superiori ai 30 anni, su Il Palio.org. URL consultato il 5 aprile 2024.
  5. ^ Orlando Papei, Massimo numero di Palii persi consecutivamente, su Il Palio.org. URL consultato il 5 aprile 2024.
  6. ^ Le vittorie, su Contrada della Lupa. URL consultato il 5 aprile 2024.
  7. ^ Palio (non ufficiale) di ??/06/1581, su Archivio del Palio di Siena. URL consultato il 5 aprile 2024.
  8. ^ Bufalata (non ufficiale) di domenica, 1 agosto 1599, su Archivio del Palio di Siena. URL consultato il 5 aprile 2024.
  9. ^ Aldo Giannetti, I Masgalani, su Il Palio.org. URL consultato il 5 aprile 2024.
  10. ^ La Lupa non ha mai vinto un Masgalano e un Palio nello stesso anno (o, fino a quando fu assegnato un Masgalano per ogni Palio, in quella medesima carriera), impresa riuscita solo alla Torre (1961), al Drago (1966) e alla Chiocciola (1983). Nel 1952 la Lupa vinse il Palio di luglio, ma si aggiudicò il Masgalano relativo alla carriera di agosto.
  11. ^ A partire dalla sua istituzione (in occasione del Palio del 16 agosto 1950) fino a tutto il 1959, per ogni Palio (ordinario o straordinario) disputato nel medesimo anno veniva assegnato un Masgalano. Dal 1960 al 1969 è stato conferito un Masgalano per ogni biennio, e quindi in relazione a quattro Palii ordinari, più un ulteriore Masgalano per ogni Palio straordinario. A partire dal 1970 fino ad oggi, il Masgalano viene assegnato annualmente e fa riferimento ai Palii ordinari di quell'anno; per ogni Palio straordinario viene attribuito un ulteriore Masgalano. Per tale motivo, il Masgalano vinto dalla Lupa nel 1952 fa riferimento al solo Palio di agosto, mentre i sette Masgalani successivi sono relativi ad entrambe le carriere ordinarie del relativo anno.
  12. ^ Aldo Giannetti, Il Minimasgalano, su Il Palio.org.
  13. ^ Fanno eccezione gli anni dei cappotti della Tartuca (1933), della Giraffa (1997) e della stessa Lupa (2016), in occasione di ciascuno dei quali ognuna di queste contrade celebrò l'impresa pubblicando un solo Numero Unico.
  14. ^ I Numeri Unici delle Contrade - Lupa, su Il Palio.org.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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