Agugliaro

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Agugliaro
comune
Agugliaro – Stemma
Agugliaro – Bandiera
Agugliaro – Veduta
Agugliaro – Veduta
Chiesa di San Bortolo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Vicenza
Amministrazione
SindacoMassimo Borghettini (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°20′N 11°35′E / 45.333333°N 11.583333°E45.333333; 11.583333 (Agugliaro)
Altitudine13 m s.l.m.
Superficie14,7 km²
Abitanti1 391[2] (30-11-2020)
Densità94,63 ab./km²
Frazioninessuna

Località: Finale, Sopralacqua[1]

Comuni confinantiAlbettone, Campiglia dei Berici, Lozzo Atestino (PD), Noventa Vicentina, Sossano, Vo' (PD)
Altre informazioni
Cod. postale36020
Prefisso0444
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT024001
Cod. catastaleA093
TargaVI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 259 GG[4]
Nome abitantiagugliaresi
Patronosan Bartolomeo
Giorno festivo24 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Agugliaro
Agugliaro
Agugliaro – Mappa
Agugliaro – Mappa
Posizione del comune di Agugliaro all'interno della provincia di Vicenza
Sito istituzionale

Agugliaro (Agujàro o Lagugiàro in veneto[5][6]) è un comune italiano di 1 391 abitanti[2] della provincia di Vicenza in Veneto. Si trova nel Basso Vicentino, ai confini con la provincia di Padova. È ubicato fra i Colli Berici ed i Colli Euganei.

Geografia fisica[edit | edit source]

Totalmente pianeggiante e ricco di canali, il paese è posizionato fra i Colli Berici e i Colli Euganei.

Origini del nome[edit | edit source]

Il nome della località deriva presumibilmente dal latino aquillarium, un chiaro riferimento alle acque di cui è ricca la zona. È infatti stretto il legame fra il paese e l'acqua, considerando il fatto che è attraversato da vari canali e che un tempo vi passava anche il Bacchiglione, prima della rotta del fiume che i Vicentini perpetrarono a danno dei Padovani. In alcune mappe del XVI secolo, il paese viene riportato come Lagugiaro.

Storia[edit | edit source]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del territorio vicentino.

Medioevo[edit | edit source]

Il toponimo non consente di intravedere alcunché circa il castello, che pur dev'essere un tempo qui esistito; qualche indizio forse potrebbe essere rinvenuto nell'area delle antiche residenze dei Fracanzan e dei Pigafetta.[7][8]

L'unico documento che afferma l'esistenza del castello è un atto di investitura, fatta dal vescovo Altigrado nel 1306 e confermata nel 1316 dal suo successore Sperandio, in favore di Donnino da Parma. Dal documento appare chiaro non solo che esisteva un antico castello con cinta, ma anche che tale castello era posto all'estremità del paese, ai confini con i possedimenti di Nicolò da Lozzo, in un centro primitivo di 23 casette, poi abbandonato forse a causa del fatto che il luogo era soggetto a frequenti inondazioni.[8][9]

È anche difficile stabilire l'ubicazione esatta del castello; in ogni caso esso doveva sorgere a sud est del centro attuale, ai confini con Lozzo Atestino, dove anche il Pagliarino[10] cita la presenza di un antico insediamento.

Pur ricadendo anch'esso nell'ambito del territorio che ora fa parte del comune di Agugliaro, non dovrebbe aver niente a che vedere con quello precedente il castello di Fojascheda, del quale esistono minime tracce negli atti d'investitura vescovili dei secoli XIII e XIV, dove si legge spesso fossatum castelli. Tale castello, presumibilmente già scomparso nel XII secolo, doveva sorgere a sud ovest di Agugliaro ai confini con Noventa; nelle fonti storiche non se ne trova traccia, e si può solo ipotizzare che si trattasse di un'opera sorta nel X secolo e posta a protezione dell'antica chiesa di San Marco.[8]

Verso la metà del Trecento, durante la dominazione scaligera, il territorio di Agugliaro fu sottoposto, sotto l'aspetto amministrativo, al Vicariato civile di Orgiano e tale rimase sino alla fine del XVIII secolo.[11]

Simboli[edit | edit source]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Agugliaro sono stati concessi con il decreto del Presidente della Repubblica del 13 gennaio 2003.[12]

«Stemma di azzurro, al dio Nettuno, ignudo, di carnagione, capelluto e barbuto di nero, posto parzialmente in profilo, la testa e il tronco in maestà, la gamba sinistra protesa verso il lembo destro, assiso sul terreno scosceso di verde, uscente dal lembo sinistro, desinente in fascia e unito al lembo destro, il dio Nettuno con la mano destra afferrante il tridente di nero, posto a destra in banda alzata e poggiato sul piede destro, e con la mano sinistra indicante la massa d'acqua, di argento, fluttuosa di azzurro, fondata in punta e uscente dai lembi, fluente dalla cavità rotondeggiante, colma d'acqua, dello stesso, posta a sinistra sotto il terreno scosceso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[edit | edit source]

Architetture civili[edit | edit source]

Agugliaro è conosciuto per le sue ville di notevole valore architettonico, in particolare:

  • Villa Saraceno in località Finale, opera di Andrea Palladio del 1574, edificata per Biagio Saraceno. È una delle prime e meno sfarzose tra le ville palladiane tuttora esistenti. Attualmente è di proprietà della fondazione britannica "The Landmark Trust".
  • Villa Saraceno Bettanin detta "Palazzo delle Trombe", in località Finale.
  • Villa Gobbato Franchin, del 1470, in località Finale.
  • Villa delle Rose, del 1682, in via Roma.
  • Villa Dal Verme, costruita agli inizi del XV secolo come nobile dimora di campagna in stile gotico veneziano, nel periodo in cui la Repubblica di Venezia aveva intrapreso l'opera di bonifica delle zone rurali paludose tra i colli Euganei ed i Monti Berici. Edificata sulla riva del fiume Liona, come un palazzo veneziano ha una bellissima trifora.
  • Barchesse Trolio del 1680, di proprietà della famiglia Bressan, appartenute alla famiglia Pigafetta. Fra i grandi della famiglia Antonio Pigafetta, che si può definire il primo comandante ad aver circumnavigato il globo, avendo preso il posto di Magellano nella spedizione in cui il portoghese morì. I Pigafetta furono anche conti di Agugliaro, cui nel 1454 succedettero i Fracanzani, già vicari di Orgiano.[13]
  • Villa Fracanzani - Acerbi - Pacchin, fatta edificare da Lelio Fracanzani con annessa chiesetta dedicata a Sant'Antonio da Padova, ora di proprietà della famiglia Pacchin.[14]

Il paese ha conosciuto un discreto sviluppo urbanistico negli ultimi anni. Nel piccolo centro storico annovera alcune abitazioni Liberty (residenze Usinabia, Beggiato, Prando), l'oratorio di San Bartolomeo (che un tempo faceva parte delle pertinenze delle Barchesse Pigafetta). Degne di nota le residenze Franchin in località San Marco e Andriolo a Sopralacqua.

Architetture religiose[edit | edit source]

  • Oratorio di San Bernardino, forse risalente al 1000, che si trova fra le Ville Saraceno e delle Trombe
  • Oratorio di San Marco, antichissimo, dove il 25 aprile di ogni anno si svolge la festa del santo patrono

Società[edit | edit source]

Evoluzione demografica[edit | edit source]

Abitanti censiti

Geografia antropica[edit | edit source]

Frazioni del comune di Agugliaro sono Finale e Sopralacqua.

Altre località o contrade sono Calliana, Capitello e Ponticelli.

Infrastrutture e trasporti[edit | edit source]

Il territorio comunale è attraversato dall'autostrada Valdastico che collega le province di Vicenza e Rovigo, e ospita il casello autostradale di Agugliaro.

Il paese è inoltre attraversato dalla ex strada statale Riviera dei colli Berici; sulla rete stradale il trasporto pubblico è garantito da autocorse svolte dalla Società Vicentina Trasporti (SVT).

Fra il 1887 e il 1979 la località fu servita dalla stazione Ponticelli di Agugliaro della tranvia Vicenza-Noventa-Montagnana, gestita dalle Ferrovie e Tramvie Vicentine (FTV).

Amministrazione[edit | edit source]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
9 giugno 2009 26 maggio 2019 Roberto Andriolo Lista civica Uniti per Agugliaro Sindaco
27 maggio 2019 in carica Massimo Borghettini Lista civica Rinnova Agugliaro Sindaco

Gemellaggi[edit | edit source]

Nel 2012 il comune di Agugliaro ha aderito alla lista dei comuni gemellati con la fondazione "Città della Speranza"[15].

Altre informazioni amministrative[edit | edit source]

Il territorio comunale risulta dall'unione amministrativa fra l'antico comune di Fojascheda, che si trovava nell'attuale località San Marco, ed il comune di Agugliaro.

Note[edit | edit source]

  1. ^ Comune di Agugliaro - Statuto.
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Carlo Tagliavini, Teresa Capello, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron, 1981.
  6. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 11.
  7. ^ Alessandro Pigafetta fu creato conte di Agugliaro nel 1469 da Federico III.
  8. ^ a b c Canova, 1979, p. 163.
  9. ^ Vi si legge testualmente: «…Itero castrum vetus cum cincia positura in capite ville veteris ubi consueverunt habitare antiquo tempore homines de Aquilario et confinar d. Nicolaus de Lucio (da Lozzo) et est apud fratas, communis de Aquilario cum viginti tribus cassaletis in quibus predicci homines diete ville consueverunt commorari et nune laborantur ad culturam».
  10. ^ Giambattista Pagliarino, Croniche di Vicenza, V, p. 223.
  11. ^ Canova, 1979, p. 160.
  12. ^ Agugliaro (Vicenza) D.P.R. 13.01.2003 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 26 ottobre 2021.
  13. ^ Cfr. G. Mantese, Memorie storiche della Chiesa vicentina, Vicenza, 1954-1982, IV/1, p. 236. Investitura dell'Imperatore Federico III del 25 gennaio 1454, Archivio vescovile di Vicenza, Liber Feudorum, ad diem. Da menzionare la peculiarità della successione nell’investiture a tutti i discendenti “… masculis et foeminis quae, si masculi erint, semper sint exclusae”. Il titolo imperiale fu confermato anche dalla Serenissima prendendo atto delle "episcopali investiture" con dogale di Paolo Renier del 12 maggio 1781.
  14. ^ Application, su irvv.regione.veneto.it. URL consultato il 21 luglio 2019.
  15. ^ Comuni gemellati con Città della Speranza

Bibliografia[edit | edit source]

  • Gianvito Andriolo e altri, Agugliaro, Comune, 1999
  • Gianvito Andriolo, Agugliaro: le ville Agugliaro, Nettuno, 1996
  • Armando Bernardelli, Agugliaro, in Ritrovamenti monetali di età romana nel Veneto, Padova, Esedra
  • AA.VV., Il Veneto paese per paese, Firenze, Bonechi, 2000, ISBN 88-476-0006-5.
  • Antonio Canova e Giovanni Mantese, I castelli medievali del vicentino, Vicenza, Accademia Olimpica, 1979.
  • Ilaria Cavaggioni, Cinzia Del Zoppo, Villa Saraceno a Finale di Agugliaro: storia e conservazione, tesi di laurea, Roma, 1987
  • Gaetano Girolamo Maccà, A don Chiarino Vicentini parroco novello di Agugliaro, 16 agosto 1896: Storia di Agugliaro, Vicenza, Stab. Brunello e Pastorio, 1896
  • Roberta Parlato, Gli affreschi di villa Saraceno a Finale di Agugliaro, tesi di laurea, Udine, 1998
  • Annalisa Scantamburlo, Un episodio di committenza vicentina del Cinquecento: il palazzo detto "delle Trombe" a Finale di Agugliaro, tesi di laurea, Udine, 1996

Voci correlate[edit | edit source]

Altri progetti[edit | edit source]

Collegamenti esterni[edit | edit source]

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