Swing Kids - Giovani ribelli

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Swing Kids - Giovani ribelli
Una scena del film
Titolo originaleSwing Kids
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1993
Durata112 min
Rapporto1,85:1
Generedrammatico, musicale
RegiaThomas Carter
SoggettoJonathan Marc Feldman
SceneggiaturaJonathan Marc Feldman
ProduttoreHarry Benn, Mark Gordon, John Bard Manulis
Produttore esecutivoFrank Marshall, Christopher Meledandri
Casa di produzioneHollywood Pictures
Distribuzione in italianoBuena Vista Pictures
FotografiaJerzy Zielinski
MontaggioMichael R. Miller
Effetti specialiGarth Inns
MusicheJames Horner
ScenografiaAllan Cameron
CostumiJenny Beavan
TruccoPaul Engelen, Jan Jamison
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Swing Kids - Giovani ribelli (Swing Kids) è un film del 1993 diretto da Thomas Carter. La pellicola è ambientata negli anni trenta in Germania e affronta il problema dell'adolescenza durante la seconda guerra mondiale.

Il film è uno dei più odiati dal critico Roger Ebert, che accusa il film di ignorare l'antisemitismo e di far apparire Hitler come "cattivo non perché mostrava manie genocide ma perché non lasciava che i ragazzi dello swing ballassero tutta la notte".[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

«Swing Heil! Swing Heil, Peter! Swing Heil!»

Durante l'ascesa del nazismo, appena prima della seconda guerra mondiale, alcuni adolescenti tedeschi tra i quali Peter, Thomas e Arvid frequentano locali nei quali si suona lo swing, nuova corrente musicale proveniente dall'America. I ragazzi si scatenano in balli frenetici definendosi Swing Kids (ragazzi dello swing). In alcune occasioni, le loro serate vengono interrotte violentemente dalle incursioni di ragazzi appartenenti alla gioventù hitleriana, che vigila sul comportamento dei cittadini. Tra di loro, si trova Emil un ex amico del gruppo di giovani, forte sostenitore dello swing prima del suo arruolamento. Il cambiamento del loro amico spinge i tre ragazzi a promettersi che non entreranno mai a far parte della gioventù hitleriana a loro volta.

Peter è orfano di padre, un famoso violinista ucciso per le sue idee politiche; Thomas è figlio di un ricco imprenditore e Arvid è un eccellente chitarrista che sfoga con la sua musica il difetto di non poter danzare a causa di una menomazione ad una gamba. Arvid si suicida con un pezzo di disco nella vasca da bagno. Durante una bravata fatta da Thomas e Peter (il furto di una radio da regalare ad Arvid), Peter viene costretto dal capo della Gestapo Knopp, che frequenta la sua casa per un'infatuazione verso la signora Müller, ad arruolarsi per evitare altre complicazioni. Thomas, che tra gli amici è il più impulsivo e menefreghista, lo segue nell'arruolamento per dargli manforte.

Ma la volontà di Thomas viene messa a dura prova, dato che la campagna mentale di propaganda all'interno del gruppo di giovani nazisti è molto convincente e il ragazzo diventa anch'esso un sostenitore delle idee naziste, come lo è diventato il loro ex amico Emil. Denuncia suo padre per aver parlato male di Adolf Hitler e minaccia anche di denunciare il suo amico Peter perché non vuole conformarsi alle idee del loro gruppo. Peter non si fa condizionare e grazie all'aiuto di una signora alla quale consegna dei libri, capisce come deve comportarsi per non venire meno agli insegnamenti che gli aveva dato suo padre. Si reca quindi in un locale swing e comincia a scatenarsi fino all'incursione dei giovani nazisti che con violenza sfollano la sala. Tra questi, vi è Thomas che invece di aiutare Peter a fuggire, lo aggredisce violentemente e cerca di ucciderlo. Durante la colluttazione, Peter dice all'amico che lui non è come gli altri nazisti e di ricordarsi com'era prima di quella propaganda. La Gestapo mette Peter su un furgone diretto ai lavori forzati e mentre il mezzo si allontana, Thomas (che si è rinsavito dopo le parole dell'amico) saluta con il gesto del saluto nazista Peter, pronunciando la frase Swing Heil! al posto del convenzionale Sieg Heil!

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Peter Müller, ragazzo adolescente con il debole per la musica jazz e swing. Insieme a Thomas frequenta di nascosto dalla polizia nazista i club dove si suona e si balla;
  • Thomas Berger, grande amico di Peter che però gli gira le spalle, salvo poi tornare sui suoi passi;
  • Arvid, terzo membro della banda degli Swing Kids. Arvid è un eccellente chirarrista e ha una menomazione a una gamba che lo fa zoppicare, quindi non può scatenarsi sulla pista da ballo come i suoi amici;
  • Signora Müller, vedova e madre di Peter e di Willi;
  • Comandante della Gestapo Knopp. Ha un debole per la signora Müller e tiene d'occhio i suoi figli;
  • Willi Müller, fratello minore di Peter. Adora il fratello essendo l'unica figura maschile rimasta in casa;
  • Emil Lutz, anche Emil faceva parte del gruppo degli Swing Kids ma quando si arruola nella gioventù hitleriana diventa violento e aggredisce Arvid spezzandogli due dita e impedendogli di suonare ancora;
  • Helga, una donna che aiuta Peter a capire cosa fare del suo futuro senza rinnegare le sue idee.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Date di uscita[modifica | modifica wikitesto]

Date di uscita internazionali
Paese Titolo film Date
Bandiera degli Stati Uniti U.S.A. Swing Kids 5 marzo 1993
Bandiera della Svezia Svezia Swing Kids - de sista rebellerna 21 maggio 1993
Bandiera della Germania Germania Swing Kids 27 maggio 1993
Bandiera del Regno Unito Regno Unito Swing Kids 11 giugno 1993
Bandiera della Spagna Spagna Rebeldes del swing 24 giugno 1993
Bandiera della Francia Francia Swing Kids 21 luglio 1993

Versione italiana[modifica | modifica wikitesto]

La direzione del doppiaggio italiano è di Renato Izzo e Giorgio Piazza, su testi a cura di Alberto Piferi, per conto di Gruppo Trenta[3] con le voci della C.D.C.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Roger Ebert, Swing Kids movie review & film summary (1993) | Roger Ebert, su https://www.rogerebert.com/. URL consultato il 27 novembre 2022.
  2. ^ a b (EN) Awards for Swing Kids, su imdb.com. URL consultato il 29 maggio 2009.
  3. ^ a b "Swing Kids - Giovani ribelli", su antoniogenna.net. URL consultato il 22 aprile 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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