Gilet (indumento)

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Un esempio di gilè senza abbottonatura.
Il gilet è un indumento tipico dei giocatori di cricket

Il gilet (termine francese, AFI: /ʒilɛ/), in italiano gilè[1][2][3][4][5][6], è un tipo di maglione, completamente chiuso, senza maniche, che presenta scollature di vari tipi (a V o U, per definire due grandi categorie). È un capo tipicamente maschile. Per esempio d'estate lo si vede in sostituzione della giacca, sopra a una camicia a maniche corte con cravatta, abbinato a bermuda.

La sua origine è francese e risale alla prima metà del XVII secolo.[7] Durante il regno di Luigi XVI, il gilet subì una trasformazione significativa, assumendo la forma che gli è oggi familiare. Si presentava accorciato e poteva essere chiuso nella parte inferiore, ma rimaneva aperto nella parte superiore. Il gilet deve il suo nome proprio a Luigi XVI, il quale coniò il termine per descrivere una giacca aderente e senza maniche, che si abbottonava frontalmente. Spesso era decorata con ricami e veniva indossata sotto la giacca principale. Durante questo periodo storico, il gilet divenne un elemento di moda distintivo e un componente essenziale dell'abbigliamento maschile. La sua popolarità e diffusione crebbero considerevolmente grazie al sostegno e alla moda imposti dalla corte di Luigi XVI.[8]

Il gilet che viene tradizionalmente indossato in situazioni formali o cerimonie, sulla camicia e sotto la giacca, si chiama più propriamente panciotto, che è un capo completamente diverso in quanto presenta i bottoni come allacciatura; gilet più sportivi, spesso realizzati in materiali pesanti, vengono utilizzati in altri ambiti come la vela o il ciclismo.

Il gilet femminile, soprattutto a partire dalla fine degli anni sessanta, viene utilizzato come parte superiore del tailleur pantalone, e a differenza di quello maschile può essere notevolmente più lungo, arrivando a volte fino al ginocchio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ottorino Pianigiani (a cura di), gilè, in Vocabolario etimologico della lingua italiana. URL consultato il 6 novembre 2019. Ospitato su etimo.it.
  2. ^ gilè, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 6 novembre 2019.
  3. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "gilè", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  4. ^ Gilet, in Sapere.it, De Agostini. URL consultato il 6 novembre 2019.
  5. ^ Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli, gilè, in Dizionario della lingua italiana, Le Monnier, 2012. URL consultato il 6 novembre 2019. Ospitato su wordreference.com.
  6. ^ gilè, in Nuovo De Mauro – Vocabolario online della lingua italiana. URL consultato il 6 novembre 2019. Ospitato su dizionario.internazionale.it.
  7. ^ Fadia Nassif, Chapitre V. Le temps des certitudes avril 1975-avril 1976, CNRS Éditions, 1998, pp. 239–272. URL consultato il 26 maggio 2023.
  8. ^ 13. Maurice de Fleury, « M. Stéphane Mallarmé », Le Figaro, 11 février 1891, Artois Presses Université, 2015, pp. 91–95. URL consultato il 26 maggio 2023.

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