Flims

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Flims
comune
Flims – Stemma
Flims – Veduta
Flims – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Grigioni
RegioneImboden
Amministrazione
Lingue ufficialitedesco
Data di istituzione1399
Territorio
Coordinate46°49′59″N 9°16′59″E / 46.833056°N 9.283056°E46.833056; 9.283056 (Flims)
Altitudine1 081 m s.l.m.
Superficie50,50 km²
Abitanti2 912 (2019)
Densità57,66 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiGlarona Sud (GL), Laax, Pfäfers (SG), Safiental, Sagogn, Trin
Altre informazioni
Cod. postale7017, 7018, 7019
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS3732
TargaGR
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Flims
Flims
Flims – Mappa
Flims – Mappa
Sito istituzionale

Flims (toponimo tedesco; in romancio Flem ascolta[1], in italiano Flemo, desueto[senza fonte]) è un comune svizzero di 2 912 abitanti del Canton Grigioni, nella regione Imboden.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il lago di Cauma nell'agosto 2003

Nel territorio comunale si trovano vari laghi, il più noto dei quali è il lago di Cauma[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del villaggio è documentato per la prima volta in un atto del 765[1] con il quale il vescovo di Coira Tello lasciava in legato al monastero di Disentis alcuni suoi beni siti in[senza fonte] Fleme[1]. Nel XVI secolo Flims aderì molto precocemente alla Riforma protestante e, nel 1526-1528, riscattò i beni del vescovo[1]. Il villaggio – ormai comune autonomo – fu toccato marginalmente sia dalla guerra dei Trent'anni sia, nel 1799, dalle guerre napoleoniche[senza fonte].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa riformata
  • Chiesa riformata (già chiesa cattolica dei Santi Martino e Antonio), attestata dal 1440[1] e ricostruita nel 1512 da Andreas Bühler[senza fonte];
  • Chiesa riformata di Fidaz (già chiesa cattolica di San Simplicio), attestata dal 1440[1];
  • Chiesa cattolica di San Giuseppe, eretta nel 1937[1].

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

La casa comunale
  • Casa comunale, imponente edificio a forma di castelletto posto al centro del borgo[senza fonte];
  • Locanda Zu den Waldhäusern (1839)[1];
  • Stabilimento termale presso il lago di Cauma (1875)[1];
  • Albergo Segnes (1870)[1];
  • Hotel Kurhaus (Parkhotel, 1877)[1].

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

La Ruinaulta

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[2]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Gli abitanti di Flims, originariamente villaggio romancio, sono ora per buona parte di lingua tedesca. Soltanto il 7,5% delle persone ha dichiarato il romancio propria lingua madre in occasione del censimento del 2000, mentre in quello del 1920 erano il 71%[1], mentre il 3% degli abitanti aveva indicato l'italiano come sua prima lingua[senza fonte]. La velocissima germanizzazione del comune è avvenuta nel corso del XX secolo a causa dell'attività turistica[3]. Nel 2006 la località è stata sede, eccezionalmente, della sessione autunnale delle Camere federali in onore della minoranza romancia[senza fonte].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Le frazioni di Flims sono[1]:

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Strutture ricettive a Flims-Waldhaus

Flims è una località di villeggiatura estiva (stazione termale sviluppatasi dal XIX secolo) e invernale (stazione sciistica sviluppatasi dal 1910)[1]; con i comuni di Laax e Falera costituisce il comprensorio sciistico dell'Arena bianca[senza fonte].

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Martin Bundi, Flims, in Dizionario storico della Svizzera, 5 novembre 2009. URL consultato il 20 settembre 2021.
  2. ^ Dizionario storico della Svizzera
  3. ^ a b Martin Bundi, Fidaz, in Dizionario storico della Svizzera, 25 ottobre 2005. URL consultato il 20 settembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Storia dei Grigioni, 3 volumi, Collana «Storia dei Grigioni», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2000.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN242066877 · LCCN (ENn84168828 · GND (DE4017562-5 · J9U (ENHE987007555382805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n84168828
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