Fatica

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Fatica
Specialitàprimary care
Eziologiasindrome da burnout, sindrome delle apnee nel sonno, insonnia, stress, disturbo depressivo, disturbo somatoforme, sclerosi multipla, fibromialgia, sindrome da fatica cronica, disturbo del sonno, malnutrizione, lupus eritematoso sistemico, idiopathic chronic fatigue, ignoto e diabete mellito
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM780.7
ICD-10R53
MeSHD005221
MedlinePlus003088

La fatica o affaticamento è una sensazione soggettiva di stanchezza ad insorgenza graduale, distinta quindi dall'astenia; a differenza di quest'ultima, inoltre, la fatica può essere alleviata da un periodo variabile di riposo. L'affaticamento può avere cause fisiche o mentali: la fatica fisica è la temporanea inabilità di un muscolo a mantenere un'adeguata efficienza funzionale ed è proporzionale all'intensità dell'esercizio[1][2][3]. La fatica mentale, invece, è un transitorio declino delle funzioni cognitive in conseguenza di periodi prolungati di intensa attività mentale. Può manifestarsi con sonnolenza, letargia o facilità alla distrazione[4]. Dal punto di vista medico la fatica o affaticamento è un sintomo (quindi soggettivo, a differenza di un segno clinico obiettivo e osservabile dall'esterno) non specifico, con diverse cause possibili[5].

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Fatica fisica[modifica | modifica wikitesto]

La fatica fisica o muscolare è la temporanea inabilità dei muscoli a funzionare in modo ottimale. L'insorgenza della fatica durante l'esercizio è graduale e dipende da vari fattori, come il grado di allenamento individuale, lo stato di salute generale e l'eventuale mancanza di sonno. Può essere alleviata dal riposo[6]. La fatica fisica può essere provocata da una carenza di fonti di energia nei muscoli per ridotta efficienza della giunzione neuromuscolare o dell'impulso che parte dal sistema nervoso centrale[7].

Fra gli eventi scatenanti nella genesi della fatica ha probabilmente un ruolo chiave l'aumento della concentrazione di serotonina nel sistema nervoso centrale[8]. Durante l'attività motoria il rilascio di serotonina nelle sinapsi tra motoneuroni determina infine il potenziale d'azione che porta alla contrazione muscolare[9].

Durante un'attività motoria particolarmente intensa e prolungata le elevate concentrazioni di serotonina rilasciate nello spazio sinaptico possono portare a una dispersione di quest'ultima e al suo legame a recettori extrasinaptici localizzati nel segmento iniziale degli assoni dei motoneuroni, risultando in un'inibizione della contrazione muscolare [10]. Esistono test per la valutazione della forza muscolare che possono essere usati per diagnosticare la presenza di una malattia neuromuscolare, ma non possono determinarne la causa. Altre indagini, come l'elettromiografia, possono fornire ulteriori informazioni[11]. Il sistema muscolo-scheletrico si è evoluto parallelamente alle corrispondenti strutture del sistema nervoso centrale in modo da adattarsi alle condizioni ambientali mediante la propriocezione[12][13].

Le persone affette da sclerosi multipla provano una sensazione di estrema debolezza o stanchezza che può insorgere in qualsiasi momento della giornata, di durata variabile e non sempre uguale a se stessa nel singolo paziente; tale sensazione è spesso definita "fatica neurologica"[14][15].

Fatica mentale[modifica | modifica wikitesto]

La fatica mentale è la temporanea incapacità di mantenere una funzione cognitiva ottimale. L'insorgenza è graduale e dipende dalle caratteristiche cognitive individuali, nonché da altri fattori come lo stato di salute generale e l'eventuale deprivazione del sonno. La fatica mentale può influire negativamente anche sulla performance fisica[4]. Può manifestarsi con sonnolenza (fino alla letargia) o con perdita della concentrazione mentale. La riduzione dell'attenzione si manifesta quando la capacità di autocontrollo è ridotta[16]. Questo stato può essere descritto anche come una diminuzione del livello di coscienza[17]. Esso è in ogni caso pericoloso in situazioni che richiedono costante concentrazione, come l'uso di macchinari o la guida di veicoli, potendo portare anche a brevi addormentamenti noti come "microsonni".

Fatica e sonnolenza[modifica | modifica wikitesto]

La fatica è generalmente considerata una condizione di durata più lunga rispetto alla sonnolenza[18]. Anche la sonnolenza può essere un sintomo di malattia, ma più spesso dipende da carenza di sonno o di stimoli[19]. Al contrario, la fatica cronica nella maggior parte dei casi rappresenta un problema clinico. Può manifestarsi come stanchezza fisica o mentale che porta all'incapacità di eseguire semplici azioni quotidiane[20].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gandevia SC, Some central and peripheral factors affecting human motoneuronal output in neuromuscular fatigue, in Sports medicine (Auckland, N.Z.), vol. 13, n. 2, 1992, pp. 93–8, DOI:10.2165/00007256-199213020-00004, PMID 1561512.
  2. ^ Hagberg M, Muscular endurance and surface electromyogram in isometric and dynamic exercise, in Journal of Applied Physiology, vol. 51, n. 1, 1981, pp. 1–7, PMID 7263402.
  3. ^ Hawley JA e Reilly T, Fatigue revisited, in Journal of sports sciences, vol. 15, n. 3, 1997, pp. 245–6, DOI:10.1080/026404197367245, PMID 9232549.
  4. ^ a b Marcora SM, Staiano W e Manning V, Mental fatigue impairs physical performance in humans, in Journal of Applied Physiology, vol. 106, n. 3, gennaio 2009, pp. 857–864, DOI:10.1152/japplphysiol.91324.2008, PMID 19131473.
  5. ^ Berrios GE, Feelings of fatigue and psychopathology: a conceptual history, in Compr Psychiatry, vol. 31, n. 2, 1990, pp. 140–51, DOI:10.1016/0010-440X(90)90018-N, PMID 2178863.
  6. ^ Weakness and fatigue, su webmd.com, Healthwise Inc.. URL consultato il 29 gennaio 2016.
  7. ^ Gandevia SC, Spinal and supraspinal factors in human muscle fatigue, in Physiol. Rev., vol. 81, n. 4, 2001, pp. 1725–89, PMID 11581501.
  8. ^ Davis JM, Alderson NL e Welsh RS, Serotonin and central nervous system fatigue: nutritional considerations (PDF), in Am. J. Clin. Nutr., vol. 72, 2 Suppl, 2000, pp. 573S–8S, PMID 10919962.
  9. ^ Perrier JF e Delgado-Lezama R, Synaptic release of serotonin induced by stimulation of the raphe nucleus promotes plateau potentials in spinal motoneurons of the adult turtle, in J Neurosci., vol. 25, n. 35, 2005, pp. 7993–9, DOI:10.1523/JNEUROSCI.1957-05.2005, PMID 16135756.
  10. ^ Cotel F, Exley R, Cragg SJ e Perrier JF, Serotonin spillover onto the axon initial segment of motoneurons induces central fatigue by inhibiting action potential initiation, in Proc Natl Acad Sci U S A, vol. 110, n. 12, 2013, pp. 4774–9, DOI:10.1073/pnas.1216150110, PMC 3607056, PMID 23487756.
  11. ^ Enoka RM e Duchateau J, Muscle fatigue: what, why and how it influences muscle function, in The Journal of Physiology, vol. 586, n. 1, 1º gennaio 2008, pp. 11–23, DOI:10.1113/jphysiol.2007.139477, PMC 2375565, PMID 17702815.
  12. ^ Edelman, Gerald Maurice, The remembered present: a biological theory of consciousness, New York, Basic Books, 1989, ISBN 0-465-06910-X.
  13. ^ Kelso, J. A. Scott, Dynamic patterns: the self-organization of brain and behavior, Cambridge, Mass, MIT Press, 1995, ISBN 0-262-61131-7.
  14. ^ Comi G, Leocani L, Rossi P e Colombo B, Physiopathology and treatment of fatigue in multiple sclerosis, in J. Neurol., vol. 248, n. 3, marzo 2001, pp. 174–9, DOI:10.1007/s004150170222, PMID 11355149.
  15. ^ Mills RJ, Young CA, Pallant JF e Tennant A, Development of a patient reported outcome scale for fatigue in multiple sclerosis: The Neurological Fatigue Index (NFI-MS), in Health Qual Life Outcomes, vol. 8, 2010, p. 22, DOI:10.1186/1477-7525-8-22, PMC 2834659, PMID 20152031.
  16. ^ Baumeister, R. F. (2002). Ego Depletion and Self-Control Failure: An Energy Model of the Self's Executive Function. Self and Identity, 1, 129-136.
  17. ^ AJ Giannini Fatigue, Chronic. In RB Taylor Difficult Diagnosis--2. Philadelphia, WB Saunders Co.,1992,pg 156. ISBN 0-7216-3481-8
  18. ^ Shen J, Barbera J e Shapiro CM, Distinguishing sleepiness and fatigue: focus on definition and measurement, in Sleep Med Rev, vol. 10, n. 1, 2006, pp. 63–76, DOI:10.1016/j.smrv.2005.05.004, PMID 16376590.
  19. ^ Hoddes E, Zarcone V, Smythe H, Phillips R e Dement WC, Quantification of sleepiness: a new approach, in Psychophysiology, vol. 10, n. 4, 1973, pp. 431–6, DOI:10.1111/j.1469-8986.1973.tb00801.x, PMID 4719486.
  20. ^ Mayou R, Chronic fatigue and its syndromes, in BMJ, vol. 318, n. 7176, 1999, pp. 133A, DOI:10.1136/bmj.318.7176.133a, PMC 1114599, PMID 9880310.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Douglas M. Anderson e A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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