Chrysanthemum

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Chrysanthemum
Chrysanthemum indicum
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Euasteridi II
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Anthemideae
Genere Chrysanthemum
L., 1753
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Anthemideae
Genere Chrysanthemum
L., 1753
Specie

vedi testo

Chrysanthemum L., 1753 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteracee che comprende piante erbacee perenni o annuali, originarie di molte parti del mondo, dall'Europa alla Cina, con numerosi ibridi e varietà coltivati come piante ornamentali in floricoltura e nel giardinaggio.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico latino (Chrysanthemum) deriva dal greco antico χρυσάνθεμον?, chrysánthemon, "crisantemo, fiore dorato", a sua volta da χρυσός, chrysós, "oro" e ἄνθεμον, ánthemon, "fiore"[1]. Originariamente avrebbe indicato il ranuncolo, per poi indicare le specie asiatiche[2].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere, sottoposto a molteplici revisioni tassonomiche, comprende le seguenti specie[3]:

Binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

Le seguenti specie, in passato attribuite al genere Chrysanthemum, hanno oggi una differente collocazione tassonomica:

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Le specie annuali si seminano in primavera su terreno di medio impasto, richiedono posizione ben soleggiata[4].

Le specie perenni si moltiplicano invece per divisione dei cespi in primavera e richiedono posizione soleggiata e terreno ben concimato.

I Chrysanthemum perenni a fiore grande, vengono coltivati come annuali per la produzione del fiore reciso, moltiplicandoli a marzo per mezzo di talee erbacee ricavate dal taglio a raso terra dai suffrutici delle vecchie ceppaie, richiedono esposizione in pieno sole annaffiature regolari, concimazioni settimanali con fertilizzanti liquidi o con liquame di stalla diluito, per ottenere piante raccolte e fiori più numerosi e piccoli si cimano le varietà predisposte per questo tipo di produzione, mentre per la produzione del fiore reciso, si deve provvedere alla posa di tutori per ogni stelo e alla soppressione dei bottoni floreali non desiderati, inoltre per la commercializzazione dei fiori nel periodo autunnale, si sfrutta la sensibilità al fotoperiodo dei Chrysanthemum.

Avversità[modifica | modifica wikitesto]

'Dance'
'Enbee Wedding Golden' & 'Feeling Green'
  • Cimici - emitteri del genere Lygus provocano macchie bianche sulle foglie che in seguito seccano e cadono, mentre l'attacco ai fiori provoca dannose deformazioni.
  • Anguillosi fogliare i nematodi della specie Aphelenchoides ritzema-bosi provocano macchie bruno-giallognole sulle nervature principali delle foglie, facendo inturgidire i tessuti ed estendendosi verso il margine fogliare inscurendosi, successivamente le foglie si arricciano, avvizziscono e disseccano rimando attaccate al fusto.
  • Funghi:
    • Mal bianco - (Oidium chrysanthemi) provoca macchie biancastre e farinose sulle foglie e gli steli attaccati.
    • Muffa grigia - (Botrytis cinerea) provoca macchie brune marcescenti su foglie, steli e bottoni floreali che si ricoprono successivamente di una muffa grigiastra.
    • Ruggine - (Puccinia chrysanthemi) provoca sulla pagina inferiore delle foglie piccole macchie polverulenti color ruggine.
    • Tracheomicosi - (Verticillium albo-atrum) le parti aeree delle piante colpite appassiscono e disseccano rapidamente.
    • Vaiolo - (Septoria chrysanthemella) si manifesta inizialmente con macchie bruno-rossastre sparse, sulle foglie, piccioli e fusti, poi le parti colpite diventano grigiastre disseccano e cadono.
  • Marciume molle - il batterio Erwinia crysanthemi può colpire o la base del fusto provocando il Marciume pedale o il midollo con il Marciume midollare, con conseguente avvizzimento della pianta.
  • Virus:
    • Giallume - la pianta attaccata diventa giallastra, i fiori assumono un colore verdastro, si osserva la produzione di numerosi getti secondari che portano piccole foglie deformi.
    • Mosaico - le giovani piante colpite mostrano una maculatura a mosaico con aloni clorotici e necrotici sulle foglie e sullo stelo.
    • Nanismo - le piante colpite presentano foglia con macchie clorotiche, assenza di fioritura o fiori piccoli e decolorati.

Simbologia[modifica | modifica wikitesto]

Italia[modifica | modifica wikitesto]

In Italia (e in altri Paesi europei) il crisantemo è il fiore che tradizionalmente si porta ai propri cari defunti al cimitero ed è in generale associato a situazioni di lutto. Probabile motivazione di ciò è il fatto che la pianta fiorisca fra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, in concomitanza al giorno dei morti (2 novembre).

Giappone[modifica | modifica wikitesto]

L'emblema del Giappone
Lo stesso argomento in dettaglio: Emblema del Giappone e Bandiera del Giappone.

Il crisantemo costituisce un simbolo davvero importante nell'Impero del Sol Levante, essendone l'emblema ufficiale.

Venne associato al trono imperiale, detto Trono del Crisantemo, dall'imperatore Go-Toba nel XII secolo ed è inserito nello stendardo imperiale del Giappone; l'attuale stendardo dell'Imperatore del Giappone è costituito da un crisantemo dorato di sedici petali posto al centro di uno sfondo rosso; le proporzioni sono di due unità in altezza e tre di lunghezza (2:3). L'Imperatrice utilizza lo stesso simbolo, ma esso è a forma di coda di rondine. Il principe e la principessa ereditari utilizzano la medesima bandiera, le differenze consistono soltanto in un crisantemo leggermente più piccolo e un orlo bianco al centro.

Lo stendardo imperiale del Giappone
Lo stemma della Giordania

Giordania[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stemma della Giordania.

Il crisantemo compare come disegno in uno scudo in bronzo all'interno dello stemma del Regno di Giordania, la cui descrizione ufficiale spiega come si tratti di un motivo comune nell'arte e nell'architettura araba.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Franco Montanari, Vocabolario della lingua greca, Torino, Loescher, 1995, p. 2252, ISBN 88-201-3800-X.
  2. ^ Alberto Nocentini, L'etimologico, con la collaborazione di Alessandro Parenti, Milano, Le Monnier-Mondadori Education, 2010, p. 295, ISBN 978-88-00-20781-2.
  3. ^ (EN) Species Records of Chrysanthemum Archiviato il 20 gennaio 2009 in Internet Archive. GRIN Database
  4. ^ Patrizia, Crisantemo: Coltivazione, Cura, Informazioni, Tipologie, su L'eden di Fiori e Piante. URL consultato il 28 ottobre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) V. A. Funk, A. Susanna, T. F. Stuessy e H. Robinson, Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009. URL consultato il 5 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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