Balcanizzazione

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La situazione dei Balcani dal 1796 al 2008.

Balcanizzazione è un termine geopolitico indicante una situazione interna instabile e condizionata da continue disgregazioni e problemi che causano la frammentazione dello Stato in più regioni o statuti autonomi.[1][2][3]

Il termine è un chiaro riferimento alla penisola dei Balcani, che, a partire dall'espansione in territorio europeo dell'Impero ottomano, è stata oggetto di continui disordini e ripartizioni tra i contendenti, tanto da essere infine marcata spregiativamente come "polveriera d'Europa".[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo scioglimento della Jugoslavia.

Il termine recentemente è stato usato in correlazione alla dissoluzione della Jugoslavia avvenuta tra il 1991 e il 2008, ma il fenomeno nasce durante l'espansione degli ottomani in territorio europeo. Gli scontri per il contendersi della penisola balcanica tra l'Impero austro-ungarico e gli ottomani fecero sì che la situazione già instabile della zona perdurasse negli anni, arrivando a disgregare nuovamente la regione dopo la prima guerra mondiale e, una seconda volta, dopo il periodo comunista.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Balcanizzazione da Pbm storia Archiviato il 20 gennaio 2009 in Internet Archive.; ultimo accesso il 10-02-2009.
  2. ^ Merriam-Webster Online Dictionary 1. to break up (as a region or group) into smaller and often hostile units.
  3. ^ "Officers Look Back For Clues To Future", Sudarsan Raghavan, Washington Post, Monday, January 15, 2007, page A01.
  4. ^ Encyclopædia Britannica, "Balkanization"

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