Zolfo-β

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Zolfo-β
Classificazione StrunzI/B.03-10
Formula chimicaS8
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinomonoclino
Classe di simmetriaprismatica
Parametri di cellaa 10,80 b 10,69 c 10,66
Gruppo puntuale2/m
Gruppo spazialeP 21/c
Proprietà fisiche
Densità1,96 g/cm³
Coloregiallo
Opacitàda trasparente a translucido
Diffusionediffuso
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

Lo zolfo-β o sulphur-β è un minerale composto da solo zolfo ed è l'allotropo monoclino dello zolfo nativo (ortorombico). Lo zolfo-β si forma in seguito al raffreddamento dello zolfo fuso ed è stabile tra i 96 °C e il punto di fusione a 118,9 °C. A temperatura ambiente lo zolfo passa dalla struttura monoclina β a quella α ortorombica.

Diagramma di fase delle forme allotrope dello zolfo α ortorombica, β monoclina.

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

Struttura dello zolfo nativo, otto atomi di zolfo formano un anello che si coordinano ad altri anelli formando una struttura compatta, non mostrata in figura.

I cristalli monoclini sono aciculari e spesso geminati. Presenta una struttura formata da anelli costituiti da 48 celle formate da otto atomi. Gli anelli si uniscono tra loro, con legami deboli, formando molecole.[1]

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

Si rinviene frequentemente in zone vulcaniche per evaporazione collegata alle attività termali. Lo zolfo nativo si origina soprattutto per sublimazione dalle emissioni vulcaniche formando masse compatte o, più comunemente, depositi ed efflorescenze sulle pareti. La formazione di zolfo nativo può avvenire anche per opera di alcuni batteri che riducono i solfati soprattutto nei giacimenti di gesso.

Luoghi di provenienza[modifica | modifica wikitesto]

Sicilia; Texas, Louisiana (USA); Giappone; Indonesia.

Impieghi del minerale[modifica | modifica wikitesto]

Lo zolfo è impiegato nella produzione di acido solforico e per la preparazione di prodotti antiparassitari.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ M.F. Altaba, G. Tanelli, Mineralogia, Giunti Editore, 1994, p. 26, ISBN 978-88-09-00859-5. URL consultato il 22 ottobre 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Z. Černošeka, J. Holubová, E. Černošková, A. Růžička, Sulfur – a new information on this seemingly well-known element, Journal of Non-oxide Glasses, vol.1, n.1, pp. 38–42, 2009.
  • Donald E. Sands, The Crystal Structure of Monoclinic (β) Sulfur, Journal of the American Chemical Society, vol.87, n.6, pp. 1395–1396, 1965.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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