Zero Gravity (Lorenzo Fragola)

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Zero Gravity
album in studio
ArtistaLorenzo Fragola
Pubblicazione11 marzo 2016
Durata51:00
Dischi1
Tracce11
GenerePop
EtichettaSony Music
ProduttoreFabrizio Ferraguzzo
Registrazione2015–2016
FormatiCD, CD+DVD, download digitale
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[1]
(vendite: 25 000+)
Lorenzo Fragola - cronologia
Album precedente
(2015)
Album successivo
(2018)
Singoli
  1. Infinite volte
    Pubblicato: 10 febbraio 2016
  2. La donna cannone
    Pubblicato: 10 febbraio 2016
  3. Luce che entra
    Pubblicato: 25 marzo 2016
  4. D'improvviso
    Pubblicato: 19 agosto 2016

Zero Gravity è il secondo album in studio del cantante italiano Lorenzo Fragola, pubblicato l'11 marzo 2016 dalla Sony Music.[2]

Concezione[modifica | modifica wikitesto]

L'album, prodotto da Fabrizio Ferraguzzo, contiene 14 brani, tra cui Infinite volte presentato al Festival di Sanremo 2016. Tutti i brani sono scritti dallo stesso Fragola con la collaborazione di altri autori, tra cui Tony Maiello, Virginio, Ermal Meta e Dardust.[3]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

L'album è stato anticipato dai videoclip dei brani D'improvviso, Weird e Zero Gravity, diretti dal regista Luca Tartaglia e pubblicati tra il 4 e l'11 marzo.[4] L'album è stato pubblicato in una doppia versione: quella standard contenente solo il disco e una deluxe edition con hard cover book, un DVD e tre brani in più rispetto alla versione standard: Gravity, Land e la cover de La donna cannone di Francesco De Gregori, eseguita al Festival di Sanremo 2016 e resa disponibile subito dopo per il download digitale.[5]

Dal 25 marzo 2016 è in rotazione radiofonica il singolo Luce che entra, quinta traccia dell'album.[6]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Infinite volte – 3:28 (Lorenzo Fragola, Rory di Benedetto, Rosario Canale, Fabrizio Ferraguzzo, Antonio Filippelli)
  2. Parlami – 3:54 (Lorenzo Fragola, Fausto Cogliati)
  3. Con le mani – 3:24 (Lorenzo Fragola, Ermal Meta, Dario Faini, Vanni Casagrande)
  4. D'improvviso – 3:29 (Lorenzo Fragola, Federica Abbate, Gianclaudia Franchini)
  5. Luce che entra – 3:22 (Lorenzo Fragola, Ermal Meta, Dario Faini, Vanni Casagrande)
  6. Weird – 3:06 (Lorenzo Fragola, Virginio Simonelli, Andy Ferrara)
  7. Qualsiasi cosa, tutto – 4:00 (Lorenzo Fragola, P. Di Biase, Fabrizio Ferraguzzo, Dario Faini)
  8. Sospeso – 2:45 (Lorenzo Fragola, Rory Di Benedetto, R. Pulitano, Dario Faini)
  9. Scarlett Johansson – 4:15 (Lorenzo Fragola, Ermal Meta, Andrea Amati, Valerio Carboni)
  10. Dire di no – 3:28 (Lorenzo Fragola, Oscar Angiuli, Emiliano Cecere)
  11. Zero Gravity – 3:08 (Lorenzo Fragola, Riccardo Di Paola, Antonio Filippelli, Tony Maiello)
Tracce bonus nell'edizione deluxe
  1. Gravity – 5:03 (Guy Berryman, Jonny Buckland, Will Champion, Chris Martin)originariamente interpretata dagli Embrace
  2. Land – 3:32 (Lorenzo Fragola, M. Lily, Antonio Filippelli, Tony Maiello e Dario Faini)
  3. La donna cannone – 3:51 (Francesco De Gregori)originariamente interpretata da Francesco De Gregori

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2016) Posizione
massima
Italia[7] 1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Zero Gravity (certificazione), su FIMI. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  2. ^ Lorenzo Fragola, il suo secondo album è "Zero Gravity", su sorrisi.com, TV Sorrisi e Canzoni. URL consultato il 18 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2016).
  3. ^ Lorenzo Fragola, rinascere con un (gran) bell'album "Zero Gravity", su rtl.it, RTL 102.5. URL consultato il 18 marzo 2016.
  4. ^ Lorenzo Fragola lancia "Zero Gravity" (e batte un altro record), su lastampa.it, La Stampa. URL consultato il 18 marzo 2016.
  5. ^ La donna cannone, su play.google.com, Google Play. URL consultato il 20 marzo 2016.
  6. ^ Eleonora Romanò, Lorenzo Fragola - Luce che entra (Radio Date: 25-03-2016), su earone.it, EarOne, 21 marzo 2016. URL consultato il 21 marzo 2016.
  7. ^ Classifica settimanale WK 11 (dal 2016-03-11 al 2016-03-17), su fimi.it, Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 18 marzo 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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