Zazà (film 1944)
Zazà | |
---|---|
Titolo originale | Zazà |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1944 |
Durata | 88 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico, storico |
Regia | Renato Castellani |
Soggetto | dalla commedia omonima di Pierre Berton e Charles Simon |
Sceneggiatura | Renato Castellani, Alberto Moravia |
Produttore | Dino De Laurentiis per la Lux Film |
Distribuzione (Italia) | Lux Film |
Fotografia | Massimo Terzano |
Montaggio | Gisa Radicchi Levi |
Musiche | Nino Rota |
Scenografia | Gastone Medin |
Costumi | Maria De Matteis |
Interpreti e personaggi | |
|
Zazà è un film del 1944 diretto da Renato Castellani.
Il film venne distribuito nel circuito cinematografico il 9 marzo 1944.[1]
Nel 1939 Isa Miranda avrebbe dovuto essere la protagonista della Zazà di George Cukor ad Hollywood, ma a causa del suo inglese, di un incidente accadutole all'inizio delle riprese e della guerra imminente, le venne alla fine preferita Claudette Colbert (nonostante avesse già girato alcune scene).
Indice
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Dufresne, ingegnere parigino, durante un viaggio in provincia perde il treno e, per passare la serata, si reca in un caffè concerto in cui si esibisce la cantante Zazà. Per caso i due si conoscono e subito nasce una passione. Dopo alcuni giorni spensierati, l'ingegnere è costretto a tornare ai suoi impegni ma le promette di tornare al più presto. Zazà, impaziente di rivedere l'uomo che ama, si reca a Parigi ma scopre che Dufresne è sposato e ha una bambina. Delusa e affranta, Zazà vede svanire il sogno di rifarsi una vita e, quando l'ingegnere torna da lei proponendole di fuggire insieme dopo essersi separato dalla moglie, rifiuta le sue offerte e lo induce a ritornare in seno alla famiglia.
La critica[modifica | modifica wikitesto]
- Raul Radice, ne Il Corriere della Sera del 31 marzo 1944 " Ecco dimostrato come da un soggetto mediocre sia possibile ricavare un buon film, anzi un film eccellente. Eppure Renato Castellani, che si conferma singolarissimo regista, oltre tutto è rimasto fedele alla commedia. Ma Castellani non è impacciato dalla fedeltà, egli rivive la vicenda prescelta, l'immagine è il suo mezzo d'espressione, ed egli lo usa al modo dello scrittore con la parola o del musicista con la nota. Anche il costume troppo volte fastidioso, qui si stacca dal ricordo delle vecchie fotografie e riacquista vivezza e colore. Isa Miranda eccelle soprattutto in quel tanto di patetico che il personaggio le consente, e della canzonettista sottolinea, con grande intensità, la impossibile aspirazione alla vita familiare ".
Cast tecnico[modifica | modifica wikitesto]
- Alberto Moravia: co-sceneggiatore, non accreditato per questioni razziali.
- Giovanni Paris: tecnico del suono
- Sandro Santoni: ispettore di produzione
- Luciano Chili: aiuto regia
- Michelangelo Muraro: aiuto regia
- Gino Brosio: arredatore
- Ernesto Achilli: costruzioni
- Otello Fava: truccatore
- Nino Rota e Michele Galdieri: parolieri delle canzoni
- Fernando Previtali: direttore dell'Orchestra sinfonica dell'EIAR di Roma
Versioni teatrali[modifica | modifica wikitesto]
La versione originale è del 1899. A teatro la pièce venne interpretata da Mrs. Leslie Carter.
Altre versioni cinematografiche[modifica | modifica wikitesto]
- Zazà (1915) (USA) di Edwin S. Porter con Pauline Frederick
- Zazà (1923) (USA) di Allan Dwan interpretata da Gloria Swanson
- Zazà (1939) (USA) di George Cukor con Claudette Colbert
- Zazà (1956) (Francia) di René Gaveau con Lilo
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Vedi: Cinema-tv.corriere.it
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Francesco Savio, Ma l'amore no, Sonzogno editore, 1975 - Pagg. 400-401
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Zazà, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- Scheda su Mymovies.it, su mymovies.it.