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Yoon Suk-yeol

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Yoon Suk-yeol
윤석열
Ritratto ufficiale, 2022.

13º Presidente della Corea del Sud
Durata mandato10 maggio 2022[1] –
4 aprile 2025
Capo del governoChoo Kyung-ho
(ad interim)
Han Duk-soo
PredecessoreMoon Jae-in
SuccessoreHan Duk-Soo
(ad interim)

Procuratore generale della Corea del Sud
Durata mandato25 luglio 2019 –
4 marzo 2021
PresidenteMoon Jae-in
PredecessoreMoon Moo-il
SuccessoreCho Nam-kwan
(ad interim)

Dati generali
Partito politicoPartito del Potere Popolare
(dal 2021)
Indipendente (prima del 2021)
Titolo di studioBachelor of Laws
Master of Laws
UniversitàUniversità Nazionale di Seul
ProfessioneAvvocato
FirmaFirma di Yoon Suk-yeol 윤석열

Yoon Suk-yeol[6] (윤석열?, Yun Seog-yeolLR, [jun.sʌ̹ŋ.nʲʌ̹l][3]; Seul, 18 dicembre 1960) è un politico e magistrato sudcoreano, Presidente della Corea del Sud dal 10 maggio 2022[4] al 4 aprile 2025[5].

Precedentemente, ha altresì ricoperto il ruolo di Procuratore generale del Paese dal 25 luglio 2019 al 4 marzo 2021.

È stato il terzo presidente cattolico del Paese (fu battezzato col nome Ambrose) dopo Kim Dae-jung e Moon Jae-in.[7]

Yoon Suk-yeol è nato e cresciuto a Seul. Nel 1979 si diploma alla Chungam High School di Seoul e nel 1983 si laurea in giurisprudenza all'Università Nazionale di Seul. Ha poi svolto altre attività presso la stessa università, conseguendo un master presso la Facoltà di Giurisprudenza nel 1988. È stato ammesso all'albo degli avvocati nel 1991.

Carriera professionale

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Dal 1994 al 2001 lavora presso gli uffici dei procuratori distrettuali a Taegu, Seul e Pusan. Nel 2008 Yoon diventa il procuratore capo di Nonsan e dal 2009 al 2011 ha un incarico presso la Procura Suprema.[8]

Nel 2013 diventa procuratore capo di Yeoju, dove conduce un'indagine speciale su un caso di brogli coinvolgenti il National Intelligence Service. Dal 2014 al 2016 lavora presso gli uffici dell'Alta Procura di Taegu e Daejeon.[8]

Nel 2016 guida l'indagine speciale sullo scandalo di corruzione coinvolgente la presidente Park Geun-hye, culminante con la sua messa in stato d’accusa e procedura di impeachment. Nel 2017 diventa capo dell'ufficio del procuratore centrale di Seoul. Nel 2019 diventa Procuratore Generale della Corea del Sud, incarico che mantiene fino a marzo 2021.[8]

Yoon è nominato il 5 novembre 2021 come candidato del partito conservatore Partito del Potere Popolare per le elezioni del 2022[9][10]. Il 9 marzo, giorno delle elezioni, sconfigge di poche centinaia di migliaia di voti l’avversario del Partito Democratico, Lee Jae-myung[11].

Sul fronte economico, ha annunciato di voler abolire la settimana lavorativa di 52 ore e di non fissare un limite massimo di ore lavorative, abolendo al contempo il salario minimo sudcoreano[12]. Sul fronte della politica estera, Yoon ha promesso un approccio più duro nei confronti delle provocazioni della Corea del Nord, mostrando un atteggiamento meno moderato rispetto al suo predecessore, e ha promesso di rafforzare le relazioni con gli Stati Uniti e il Giappone e di essere più risoluto nei confronti della Cina[13]. Alcuni giornali sudcoreani, inoltre, lo hanno paragonato a Donald Trump, sia per la retorica populista, sia per il suo approccio al tema delle discriminazioni e delle disuguaglianze di genere[14].

Nell'agosto 2022 il suo indice di popolarità era crollato al 19% dopo pochi mesi al potere[15].

Sospensione e rimozione dall’incarico

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Il 3 dicembre 2024, frustrato da un forte stallo politico (già da tempo presente e solo esacerbatosi con le elezioni parlamentari dello stesso anno[16]), Yoon ha proclamato in tarda serata la legge marziale, accusando l'opposizione, maggioritaria in parlamento, di essere “filo-nordcoreana” e responsabile del blocco delle funzioni statali. La misura, altamente controversa, è stata tuttavia annullata dall’Assemblea nazionale poche ore dopo, nel pieno della notte del giorno successivo, suscitando presto critiche sull’atteggiamento del governo.[17][18]

Ben prima di questo momento, infatti, il mandato del Presidente era stato anche segnato da scandali personali e tensioni politiche, con un crollo vertiginoso della popolarità e un forte contesto di tensione politica, con gli analisti che hanno presto inserito l’atto in una più grande e crescente instabilità regionale, aggravata dalle continue minacce della Corea del Nord, in un desiderio personale di dimostrare forza esecutiva[19] ed infine, anche in una certa radicalizzazione e polarizzazione del capo di Stato.[20]

In questo contesto, dunque, terminata la legge marziale dopo circa 6 ore, l'opposizione sudcoreana ha quindi presentato contestualmente una mozione di impeachment per insurrezione[21], la quale tuttavia non è stata approvata[22], avendo fatto mancare il suo partito politico, il Partito del Potere Popolare (PPP), già diviso al suo interno, il quorum per deliberare, auspicando nelle dimissioni volontarie.[23]

Il 14 dicembre, però, avendo l'opposizione ripresentato il giorno prima una nuova mozione di impeachment[24], e nonostante i parlamentari a lui vicini non avessero partecipato, Yoon è stato ufficialmente sospeso dal proprio incarico in attesa di un processo dinnanzi alla Corte costituzionale della Corea, ai sensi della Costituzione, avendo l'Assemblea nazionale dato luce verde al provvedimento con 204 favorevoli su 300.[25][26]

Mentre, dunque, il potere passava al Primo ministro, Han Duk-soo (in quanto primo in linea di successione), sono presto scoppiate pacifiche manifestazioni di gioia per la decisione politica[27], mentre al sospeso presidente, ancora sito presso la sua residenza ufficiale e difesosi con un messaggio alla nazione[28], sono state imposti giudizialmente un divieto di espatrio[29] ed una serie di perquisizioni[30], culminate infine nella richiesta della pubblica accusa di un mandato d’arresto.[31]

Tentato dunque il fermo il 3 gennaio dell’anno successivo, a causa di una forte resistenza dei sostenitori di Yoon e del suo corpo di sicurezza personale, la polizia ha dovuto rinunciare e desistere, riprogrammando un nuovo tentativo per un altro giorno[32]. Ciò ha fatto sì che, all’avvio dei procedimenti giudiziari[33] (per giunta già più in ritardo del previsto a causa di una disputa sulla effettiva capacità di nomina di alcuni magistrati della Corte da parte del Presidente ad interim a causa del rischio di conflitto di interessi, cosa che ha portato anche alla sua messa in stato d’accusa ed alla sua conseguente sostituzione con il Vice Primo ministro, Choi Sang-mok, in data 27 dicembre[34] — il quale ha firmato infine la nomina dei giudici necessari[35] —, nonostante poi questi sia stato assolto[36]) la prima udienza durasse molto poco.[37]

In seguito, riuscita ad arrestare faticosamente il Presidente il 15 gennaio[38], nonostante le rinnovate proteste dei suoi sostenitori[39] (presto diventati violenti ritenendo il processo “politico”)[40], Yoon è stato infine condotto dalla polizia dinnanzi al Tribunale, che lo ha ufficialmente incriminato poco tempo dopo per insurrezione, notificando ciò alla Corte costituzionale e ponendo il sospeso Presidente agli arresti domiciliari in attesa del processo penale[41], avviato ufficialmente in parallelo il 20 febbraio.[42]

Alla fine, nonostante fosse stato scarcerato per errori sul mandato su ordine di un magistrato di Seul[43], egli è stato comunque rimosso in data 4 aprile, quando la Corte costituzionale, concluso finalmente il procedimento, lo ha condannato.[44]

Il 1º maggio viene altresì incriminato per abuso di potere.[45]

Yoon è sposato con Kim Keon-hee, presidente della Covana Contents (azienda specializzata nell’organizzazione di mostre d’arte)[46].

Onorificenze sudcoreane

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Onorificenze straniere

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Cavaliere di gran croce decorato di gran cordone dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 8 novembre 2023[48]
  1. ^ A causa dell’avvio del procedimento di messa in stato d’accusa, è stato sostituito sin dal 14 dicembre 2024 (e ufficialmente dal 4 aprile, data di condanna ufficiale del Presidente), nell’esercizio delle sue funzioni, dal Primo ministro Han Duk-soo (sebbene con una breve pausa, dal 27 dicembre 2024 al 24 marzo 2025, dovuta all’avvio dell’impeachment anche verso quest’ultimo — poi risoltosi in assoluzione —, dal Vice Primo ministro Choi Sang-mok).
  2. ^ (KO) Park Chang-won, 윤석열, '윤서결' 혹은 '윤성녈', su kbmaeil.com, 13 aprile 2021.
  3. ^ Secondo le regole standard di lettura del coreano, il nome proprio di Yoon dovrebbe essere pronunciato Seogyeol [sʌ̹.ɡʲʌ̹l], ma egli preferisce Seongnyeol [sʌ̹ŋ.nʲʌ̹l], come se fosse scritto 석렬?, SeogryeolLR o 석녈?, SeognyeolLR.[2]
  4. ^ (EN) Hyonhee Shin e Josh Smith, South Korean opposition candidate Yoon elected president, in Reuters, 9 marzo 2022. URL consultato il 9 marzo 2022.
  5. ^ Corea del Sud, Corte costituzionale destituisce presidente Yoon, ANSA, 4 aprile 2025.
  6. ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Yoon" è il cognome.
  7. ^ (KO) 윤석열 후보자 정보 대선2022, su joongang.co.kr. URL consultato il 21 luglio 2022.
  8. ^ a b c (EN) 주경돈, Chronology of major events in President-elect Yoon Suk-yeol's biography, su Yonhap News Agency, 10 marzo 2022. URL consultato il 9 maggio 2022.
  9. ^ (EN) 이해아, (LEAD) Ex-Prosecutor General Yoon wins presidential nomination of main opposition People Power Party, su Yonhap News Agency, 5 novembre 2021. URL consultato il 9 maggio 2022.
  10. ^ (EN) Ko Jun-tae, Yoon Seok-youl picked as presidential nominee for People Power Party, su The Korea Herald, 5 novembre 2021. URL consultato il 9 maggio 2022.
  11. ^ (EN) Yoon wins South Korea election marked by inequality woes, anti-China views, su South China Morning Post, 10 marzo 2022. URL consultato il 9 maggio 2022.
  12. ^ (KO) 윤석열, 52시간제·최저임금제에 "다 철폐할 것"…靑 "보완책 있다", su 한경닷컴, 1º dicembre 2021.
  13. ^ (EN) Ex-prosecutor, foreign policy neophyte wins S Korea election, su AP NEWS, 8 marzo 2022. URL consultato il 19 novembre 2022.
  14. ^ (EN) Yim Hyun-su, Is Yoon Suk-yeol the South Korean Trump?, su The Korea Herald, 28 febbraio 2022. URL consultato il 19 novembre 2022.
  15. ^ (EN) Yoon Suk-yeol's Approval Drops To 19%, su Bonds & Currency News | Market News, 11 agosto 2022.
  16. ^ Le elezioni parlamentari in Corea del Sud sono state un disastro per il presidente, Il Post, 11 aprile 2024.
  17. ^ Scontri in Corea del Sud. Il presidente Yoon revoca la legge marziale dopo il voto del Parlamento, su rainews.it, Rai News, 4 dicembre 2024.
  18. ^ Ora il presidente sudcoreano rischia l’impeachment, Il Post, 4 dicembre 2024.
  19. ^ Che cosa aveva in testa di fare Yoon Suk-yeol?, Il Post, 4 dicembre 2024.
  20. ^ Il presidente della Corea del Sud si è radicalizzato guardando YouTube?, Il Post, 7 gennaio 2025.
  21. ^ Sabato si voterà l’impeachment del presidente sudcoreano, Il Post, 5 dicembre 2024.
  22. ^ Il presidente sudcoreano ha evitato l’impeachment, su ilpost.it, Il Post, 7 dicembre 2024.
  23. ^ Il presidente sudcoreano è appeso al suo partito, Il Post, 6 dicembre 2024.
  24. ^ Sabato in Corea del Sud il parlamento voterà una nuova mozione di impeachment del presidente, Il Post, 13 dicembre 2024.
  25. ^ Il parlamento della Corea del Sud ha approvato l’impeachment del presidente, Il Post, 14 dicembre 2024.
  26. ^ Seul, il Parlamento approva l'impeachment del presidente Yoon, ANSA, 14 dicembre 2024.
  27. ^ Le feste in Corea del Sud per l’impeachment del presidente, Il Post, 14 dicembre 2024.
  28. ^ La difesa del presidente sudcoreano per la legge marziale, Il Post, 12 dicembre 2024.
  29. ^ Al presidente sudcoreano è stato vietato di lasciare il paese, Il Post, 9 dicembre 2024.
  30. ^ La polizia ha perquisito l’ufficio del presidente sudcoreano, Il Post, 11 dicembre 2024.
  31. ^ In Corea del Sud gli investigatori hanno chiesto un mandato d’arresto per l’ex presidente Yoon Suk-yeol, Il Post, 30 dicembre 2024.
  32. ^ Il fallito tentativo di arresto dell’ex presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, Il Post, 3 gennaio 2025.
  33. ^ Al via la riunione della Corte costituzionale per l'impeachment di Yoon, ANSA, 16 dicembre 2024.
  34. ^ In Corea del Sud è stato rimosso anche il presidente ad interim, Il Post, 27 dicembre 2024.
  35. ^ Il presidente sudcoreano ad interim ha nominato due giudici della Corte costituzionale, che voteranno l’impeachment dell’ex presidente, Il Post, 31 dicembre 2024.
  36. ^ La Corte costituzionale sudcoreana ha respinto l’impeachment di Han Duck-soo, che è tornato presidente ad interim, Il Post, 24 marzo 2025.
  37. ^ La prima udienza per l’impeachment dell’ex presidente sudcoreano è finita in pochi minuti, Il Post, 14 gennaio 2025.
  38. ^ È stato arrestato l’ex presidente della Corea del Sud, Il Post, 15 gennaio 2025.
  39. ^ Perché si vedono cappellini e slogan per Trump nelle manifestazioni in Corea del Sud, Il Post, 15 gennaio 2025.
  40. ^ I sostenitori dell’ex presidente sudcoreano hanno preso d’assalto un tribunale di Seul, Il Post, 19 gennaio 2025.
  41. ^ L’ex presidente della Corea del Sud è stato incriminato per insurrezione, Il Post, 26 gennaio 2025.
  42. ^ È iniziato il processo all’ex presidente della Corea del Sud, Il Post, 20 febbraio 2025.
  43. ^ Un tribunale ha ordinato la scarcerazione del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, Il Post, 7 marzo 2025.
  44. ^ È stato confermato l’impeachment dell’ex presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, Il Post, 4 aprile 2025.
  45. ^ L’ex presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, destituito per via della legge marziale, è stato incriminato anche per abuso di potere, Il Post, 1º maggio 2025.
  46. ^ (KO) 조선일보, [여성조선] 전시장에서 만난 윤석열 검찰총장 후보 부인 김건희 대표... 60억대 자산가, su 조선일보, 17 luglio 2020. URL consultato il 9 maggio 2022.
  47. ^ Korea and Poland sign MOUs on nuclear power, tech and Ukraine, su koreajoongangdaily.joins.com, Korea JoongAng Daily, 14 luglio 2023. URL consultato il 16 luglio 2023.
  48. ^ Sito web del Quirinale
  49. ^ ChristinZ [ChristinsQueens], The South Korean President is wearing the Riband and Star of the Order of the Bath. (Tweet), su X.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Presidente della Corea del Sud Successore
Moon Jae-in 10 maggio 2022 — 4 aprile 2025[1] Han Duk-soo
(ad interim)
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  1. ^ Sospeso dalle funzioni dal 14 dicembre 2024.