Włodzimierz Czacki

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Włodzimierz Czacki
cardinale di Santa Romana Chiesa
B.J. Graf, Ritratto del cardinale Czacki (8 gennaio 1886); acquerello, 13,6x10,9 cm, Biblioteca Jagellonica, Cracovia
 
Incarichi ricoperti
 
Nato16 aprile 1834 a Poryck
Ordinato diacono24 novembre 1867 dall'arcivescovo Alessandro Franchi (poi cardinale)
Ordinato presbitero30 novembre 1867 dall'arcivescovo Alessandro Franchi (poi cardinale)
Nominato arcivescovo12 agosto 1879 da papa Leone XIII
Consacrato arcivescovo17 agosto 1879 dal cardinale Flavio Chigi
Creato cardinale25 settembre 1882 da papa Leone XIII
Deceduto8 marzo 1888 (53 anni) a Roma
 

Włodzimierz Czacki (Poryck, 16 aprile 1834Roma, 8 marzo 1888) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico polacco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia e formazione[modifica | modifica wikitesto]

Włodzimierz Czacki nacque il 16 aprile 1834, in Poryck, oggi Lutsk in Polonia. Era figlio di Wiktor Kazimierz Czacki e Pelagia Sapieha e fu parente di Adam Stefan Sapieha, elevato al cardinalato nel 1946.

Ricevette la sua formazione presso il Liceo Krzemieckiego di Varsavia e successivamente presso il Pontificio Ateneo Romano di Sant'Apollinare e il pontificio collegio polacco a Roma, dove ricevette il suddiaconato l'11 novembre 1867, e più tardi il diaconato.

Ordinazione sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Fu ordinato sacerdote il 30 novembre 1867, all'interno della cappella di Palazzo Odescalchi a Roma, da mons. Alessandro Franchi, arcivescovo titolare di Tessalonica e segretario della Congregazione per i Vescovi. Egli fu inoltre nominato segretario della Sacra Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari il 15 marzo 1877, e prelato domestico di Sua Santità il 20 febbraio 1878.

Arcivescovo[modifica | modifica wikitesto]

Fu eletto arcivescovo titolare di Salamina il 12 agosto 1879 e ricevette la consacrazione episcopale il 17 agosto, a Roma, dal cardinale Flavio Chigi, assistito da mons. Angelo Bianchi, arcivescovo titolare di Mira e segretario della Congregazione per i Vescovi, e da mons. Placido Petacci, vescovo titolare di Troade, suffraganeo di Sabina. Il 19 settembre 1879 fu nominato nunzio apostolico in Francia. Nel 1879, venne decorato Cavaliere dell'Ordine di Carlo III, e, il 31 marzo dello stesso anno, venne decorato Cavaliere di grazia magistrale del Sovrano Ordine di Malta.

Cardinale e morte[modifica | modifica wikitesto]

Venne creato cardinale nel concistoro del 25 settembre, ricevendo, da Papa Leone XIII, la berretta rossa e il titolo presbiterale di Santa Pudenziana il 15 marzo 1883. Tra le sue opere più importanti, vi sono Polsce i Państwie Kościelnym (1860), Les catholiques et l'Église de Pologne (1863), Rome et la Pologne (1864) e Kościół i postępowość (1868); come pure gli articoli che difendono l'autorità del papa e la sua infallibilità, e diversi volumi di poesia.

Non godeva di buona salute, e infatti, la morte lo colse improvvisamente l'8 marzo 1888 a Roma. Il freddo accelerò la sua improvvisa scomparsa alla giovane età di 53 anni. Pur essendo indisposto, il giorno prima della sua morte ancora si levò alla solita ora, celebrò la messa e andò a lavorare. Verso le 2 del pomeriggio, disse di sentirsi stanco e si ritirò nella sua stanza. Dopo quattro ore, il personale cominciò a preoccuparsi perché era un periodo di riposo più lungo del consueto; non ricevendo risposta, entrarono nella sua stanza e lo trovarono seduto su un divano, senza segni di vita. Fu chiamato in fretta un medico, che stabilì che fosse morto circa tre ore prima.

Il suo corpo fu esposto nella basilica dei Santi XII Apostoli, dove il suo funerale solenne si svolse alle ore 10 del 13 marzo 1888. La cerimonia fu celebrata da mons. Elia Bianchi, arcivescovo titolare di Nicosia. L'assoluzione gli fu impartita dal cardinale Carlo Sacconi, vescovo di Ostia e Velletri, decano del Sacro Collegio. Diciannove cardinali erano presenti. Dopo la cerimonia, la salma fu temporaneamente sepolta in una semplice bara di quercia al cimitero del Verano a Roma.

I suoi amici e parenti commissionarono un monumento di marmo con la figura del compianto cardinale in bronzo, che fu sistemato nella navata destra della basilica di Santa Pudenziana. I suoi resti furono persi e non più ritrovati fino a quasi un secolo più tardi. Grazie alle indagini condotte da mons. Władysław Kosinski, allora rettore del Santuario mariano della Mentorella, la sua tomba fu infine trovata. Papa Giovanni Paolo II autorizzò la traslazione dei suoi resti, nel 1981, quando furono trasferiti nella sua Chiesa titolare, dove una cerimonia presieduta dal cardinale Agostino Casaroli, segretario di Stato, ebbe luogo il 25 marzo 1982. La bara fu collocata nella cripta della famiglia Caetani, dove tuttora si trova.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine di Carlo III - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di grazia magistrale del Sovrano militare ordine di Malta - nastrino per uniforme ordinaria

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Segretario della Congregazione degli Studi Successore
Placido Ralli 15 marzo 1875 - 15 marzo 1877 Luigi Pallotti
Predecessore Segretario della Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari Successore
Angelo Maria Jacobini 15 marzo 1877 - 12 agosto 1879 Domenico Maria Jacobini
Predecessore Arcivescovo titolare di Salamina Successore
Venanzio Simi, O.S.B. 12 agosto 1879 - 25 settembre 1882 Patrick John Ryan
Predecessore Nunzio apostolico in Francia Successore
Pier Francesco Meglia 19 settembre 1879 - 25 settembre 1882 Camillo Siciliano di Rende
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Pudenziana Successore
Domenico Sanguigni 15 marzo 1883 - 8 marzo 1888 Giuseppe Benedetto Dusmet, O.S.B.Cas.
Controllo di autoritàVIAF (EN51078047 · ISNI (EN0000 0001 0900 0750 · BAV 495/43190 · LCCN (ENn2004041188 · GND (DE140195408 · BNF (FRcb16195933p (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2004041188