Withania somnifera

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Withania somnifera L. Dunal
pianta di Ashvagandha nel Talkatora garden, Delhi
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Solanales
Famiglia Solanaceae
Genere Withania
Specie W. somnifera
Nomenclatura binomiale
Withania somnifera
(L.) Dunal[1]
Sinonimi

Physalis somnifera

Withania somnifera

La Withania somnifera, anche nota come ashwagandha, ginseng indiano, ciliegia d'inverno, uva spina velenosa, è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee, la stessa famiglia del pomodoro, della melanzana, della belladonna, del tabacco e della patata.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Arbusto erbaceo, legnoso alla base, la Withania somnifera può raggiungere un'altezza di 170 cm. Come il pomodoro, i fiori sono verde-gialli e il colore dei frutti può variare dal giallo-arancio al rosso a seconda dello stadio di maturazione. La pianta è ricoperta di piccoli peli che gli conferiscono un riflesso grigio-ceruleo. Del genere Withania sono state distinte ben 23 specie diverse, di cui però solo la Withania somnifera è considerata possedere proprietà medicamentose.[2]

Distribuzione geografica[modifica | modifica wikitesto]

Viene coltivata[3] o cresce anche spontaneamente soprattutto in India, Nepal, Pakistan, Sri Lanka, ma anche Africa settentrionale e alcune zone del Mediterraneo (in Italia principalmente Sicilia e Sardegna).

Uso[modifica | modifica wikitesto]

In fitoterapia viene largamente utilizzata per le più svariate patologie. I principi chimici attivi e utili sono soprattutto nelle sue radici[4] e sono circa 80[5], i più presenti sono delle molecole dei lattoni non steroidei detti witanolidi, di proprietà principalmente antinfiammatorie e anticancerogene, e, in minor quantità, saponine e più alcuni alcaloidi come la witanina, la witaninina, la witasomnina (quest'ultima favorirebbe la regolarità del sonno), miste a tracce di nicotina e scopoletina. Contiene anche elevato ferro, che però essendo in forma "non eme", non ha particolari proprietà anti-anemiche.

Le pratiche descritte non sono accettate dalla medicina, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. Le informazioni hanno solo fine illustrativo. Wikipedia non dà consigli medici: leggi le avvertenze.

È conosciuta ed utilizzata sin dall'antichità in medicina indiana, in particolare ayurvedica, come tonico ed adattogeno[6], da cui il nome di ginseng indiano, più proprietà immunomodulatrici e antinfiammatorie.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Withania somnifera information from NPGS/GRIN, su ars-grin.gov. URL consultato il 16 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2009).
  2. ^ Withania somnifera - Scheda pianta, su Natural1. URL consultato il 1º luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ Flavia Angotti, Withania somnifera, su Giardini & ambiente. URL consultato il 1º luglio 2013.
  4. ^ Feis - Withania Somnifera, su feis.it (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2022).
  5. ^ Bruno Brigo, Salute e benessere con le piante nelle 7 età dell'uomo, San Giovanni Lupatoto, Gribaudo, 2009, p. 77, ISBN 978-88-7906-861-1.
  6. ^ Primo seminario di metodologia clinica per l'uso dei preparati ayurvedici presenti in Italia, su Libreria Editrice Aseq. URL consultato il 15 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2012).

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