William Pleydell-Bouverie, III conte di Radnor

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William Pleydell-Bouverie, III conte di Radnor
Conte di Radnor
In carica1828 –
1869
PredecessoreJacob Pleydell-Bouverie, II conte di Radnor
SuccessoreJacob Pleydell-Bouverie, IV conte di Radnor
Altri titoliVisconte Folkestone
Nascita11 maggio 1779
Morte9 aprile 1869 (89 anni)
DinastiaPleydell-Bouverie
PadreJacob Pleydell-Bouverie, II conte di Radnor
MadreAnne Duncombe
ConsorteLady Catherine Pelham-Clinton
Judith Anne St. John-Mildmay

William Pleydell-Bouverie, III conte di Radnor (11 maggio 17799 aprile 1869), è stato un nobile inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il figlio di Jacob Pleydell-Bouverie, II conte di Radnor, e di sua moglie, Anne Duncombe[1].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Fu il primo esponente della sua famiglia ad entrare nella Camera dei comuni per Downton, fino al 1801[1], e per Salisbury nel 1802. Nel 1801 ricoprì la carica di luogotenente del Berkshire[1].

Il 31 marzo 1803 venne promosso a capitano del Berkshire Militia e capitano del Berkshire Yeomanry nel 1805. Nel 1812 venne promosso a tenente colonnello[1].

Nel 1828 successe al padre e nel 1839 fu deputato per Wiltshire.

Matrimoni[modifica | modifica wikitesto]

Primo Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 2 ottobre 1801[1], Lady Catherine Pelham-Clinton (6 aprile 1776-17 maggio 1804), figlia di Henry Pelham-Clinton, conte di Lincoln. Ebbero due figlie:

  • Lady Catherine Pleydell-Bouverie (8 luglio 1801–21 febbraio 1875), sposò Edward Pery Buckley, ebbero sei figli;
  • figlia nata morta (2 maggio 1804).

Secondo Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 24 maggio 1814[1], Judith Anne St John-Mildmay (2 aprile 1790-27 aprile 1851), figlia di sir Henry St John-Mildmay. Ebbero sei figli:

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Morì il 9 aprile 1869.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f James William Edmund Doyle, The Official Baronage of England, v. 3, London, Longmans, Green, 1886, pp. 96–97.

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Controllo di autoritàVIAF (EN43371695 · ISNI (EN0000 0000 2690 5386 · CERL cnp02084112 · LCCN (ENn87912126 · GND (DE1038034337 · WorldCat Identities (ENlccn-n87912126
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