Wilhelm Kreis

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Wilhelm Kreis nel 1904

Wilhelm Kreis (Eltville am Rhein, 17 marzo 1887Bad Honnef, 13 agosto 1955) è stato un architetto tedesco, attivo nell'era Wilhelmine, durante la Repubblica di Weimar, il Terzo Reich e nella fondazione della Repubblica Federale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sulla sinistra Wilhelm Kreis insieme a Gobbels nel 1943

Nato a Eltville am Rhein in Assia-Nassau, il suo primo progetto degno di nota fu nel 1896 dove presentò una proposta per la realizzazione del Völkerschlachtdenkmal di Lipsia[1], che fu poi progettato da Bruno Schmitz. Verso la fine del secolo progettò 58 torri di Bismarck, una serie di edifici civili a Dresda e la casa di William Marx del 1924. Il Rheinhalle del 1926 (oggi chiamato Tonhalle Düsseldorf) fu il suo primo grande progetto, seguito dal Museo tedesco dell'igiene a Dresda. Al contrario del movimento modernista che stava emergendo in quegli anni, Kreis era tra gli architetti come Heinrich Tessenow e Paul Bonatz che non aderirono a tale movimento, privilegiando uno stile più classico e conservatore.[2]

Nel 1933 fu licenziato dalla presidenza della League of German Architects (BDA); ciò comportò un calo dei progetti e delle commesse. Due anni, sotto la direzione di Albert Speer, per progetti di guerra a Dresda e per i giganteschi piani per Berlino, in particolare il progetto per la massiccia Sala dei soldati. Successivamente divenne un sostenitore del nazionalsocialismo, venendo nominato come uno degli artisti più importanti del Reich e inserito nella lista Gottbegnadeten-Liste nel settembre 1944. Nel dopoguerra Kreis continuò a ricevere altre commesse per la ricostruzione tedesca post bellica.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Ponte Augusto

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Architekt Prof. Wilhelm Kreis| bismarcktuerme.de | Das Bismarckturmportal, su www.bismarcktuerme.de. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2020).
  2. ^ Ad esempio, il Ministero dell'Interno sassone chiese all'architetto Otto Paul Burghardt di rivedere il suo progetto per l' Europahaus di Lipsia sotto la guida di Wilhelm Kreis. Vedi: Peter Leonhardt, Moderne in Leipzig. Architektur und Städtebau 1918 bis 1933 (Modernismo a Lipsia. Architettura e urbanistica dal 1918 al 1933), Pro Leipzig 2007, ISBN 978-3-936508-29-1, p.37 (in tedesco)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • George L. Mosse, The Nationalization of the Masses: Political Symbolism and Mass Movements in Germany from the Napoleonic Wars through the Third Reich (New York: Howard Fertig, 1975)

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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