Wikipedia:Vaglio/Storia del cristianesimo in età antica

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Non ho ancora del tutto terminato la voce (dovrei aggiungere qualcosa sulle persecuzioni e rivedere il tutto) ma credo che sia matura per un vaglio. Sono certo che grazie al vostro aiuto non potrà che migliorare! Grazie--Adert (msg) 08:31, 8 feb 2022 (CET)[rispondi]

Revisori[modifica wikitesto]

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Suggerimenti[modifica wikitesto]

  • Frase senza fonte: «Il pericolo di una completa rottura tra la Chiesa di Roma e quelle asiatiche e nordafricane venne scongiurato solo con il successivo pontificato di Sisto II, di indole assai più conciliante, che riuscì a riportato la pace all'interno del mondo cristiano. Tuttavia, in parziale accordo con la posizione decisamente assunta dal suo predecessore, incentivò l'uso romano di riammettere alla comunione con la Chiesa mediante l'imposizione delle mani e di ritenere valido il battesimo da loro amministrato in quanto "Ipse est qui baptizat" (Egli è colui che battezza).» --Lo Scaligero 08:45, 10 feb 2022 (CET)[rispondi]
✔ Fatto--Adert (msg) 09:48, 9 ott 2022 (CEST)[rispondi]
  • Altre frasi senza fonte:
  • «L'affermazione del cristianesimo dei pagani convertiti venne aiutata anche dalla crisi del giudaismo, i cui seguaci erano stati obbligati a dover riorganizzare le proprie strutture e basi religiose dopo la crisi successiva alla distruzione del Tempio di Gerusalemme avvenuta nel 70. Gli storici indicano con il termine "Grande Chiesa" l'insieme delle comunità derivate dai vari apostoli (sia quelli di Gerusalemme sia quelli legati a Paolo di Tarso) che più avanti confluirono nella Chiesa cattolica (nel senso proprio di "universale") del primo millennio cristiano, per distinguerle dai gruppi marginali d'ispirazione cristiana, che elaborarono dottrine che non furono accettate dalla maggioranza, come gli ebioniti, gli gnostici o i marcioniti.»
  • «Alcuni decenni più tardi Domiziano istituì il culto obbligatorio dell'imperatore condannando a morte molti cristiani che si rifiutarono di accettare tali imposizioni. Nei successivi due secoli il cristianesimo rimase sempre formalmente una religione illecita punibile con le massime pene. Tuttavia, almeno fino alla metà del III secolo, essi non vennero ricercati attivamente e questo consentì la progressione della loro diffusione, sebbene in comunità clandestine. Erano perlopiù vittime di singoli attacchi violenti, spesso assecondati dalle autorità locali e spesso dopo averli utilizzati come capri espiatori e perseguitati solo dopo singole denunce.»
✔ Fatto--Adert (msg) 09:48, 9 ott 2022 (CEST)[rispondi]
  • «Sebbene ai cristiani fossero state risparmiate le sanguinose persecuzioni, l'unità della comunità fu minacciata da nuove controversie teologiche; tra esse il sabellianismo, che poneva forti dubbi sulla questione della Trinità. Un concilio indetto a Roma nel 262 definì la dottrina della Trinità e dichiarò eretica la posizione di Sabellio. Furono inoltre rifiutate le false opinioni di coloro che, come i Marcioniti, in modo analogo separavano la Trinità in tre esseri completamente distinti o che consideravano il Figlio di Dio come un essere "creato", anziché "generato" come dichiaravano le Sacre scritture. Si dovette anche mediare con il vescovo di Alessandria Dionisio, espressosi in termini tutt'altro che ortodossi riguardo al Logos e alla sua relazione con Dio Padre, e con il vescovo di Antiochia Paolo di Samosata che per sdebitarsi con la regina di Zenobia, aveva assecondato le sue pretese in materia teologica che proponevano l'idea di un Cristo divenuto gradualmente Dio per adozione da parte del Padre. Dopo tre infruttuosi sinodi indetti tra il 264 e il 268, Paolo venne scomunicato grazie all'intervento del retore Malchione.»
In corso In corso... --Adert (msg) 09:48, 9 ott 2022 (CEST)[rispondi]
  • «Alla fine del secolo andarono a svilupparsi ulteriori correnti eretiche, come quella del manicheismo e iniziò anche a riscuotere un certo successo il culto orientale di Mitra, producendo diversi problemi alla Chiesa cristiana. In contemporanea si andava sempre più affermando il prestigio della sede di Roma sulle altre.»
In corso In corso... --Adert (msg) 09:48, 9 ott 2022 (CEST)[rispondi]
  • «La questione ariana si ripresentò gravemente poco più di un decennio dopo la chiusura del concilio di Nicea. In quel momento la cristianità si dibatteva per trovare una posizione univoca: da una parte la Chiesa di Roma, sede patriarcale d'Occidente, guidata dal vescovo di Roma Giulio I, fermo difensore dei principi del concilio di Nicea; dall'altra la Chiesa d'Oriente, più speculativa e culturalmente vivace, presentava molte facce che andavano dall'arianesimo puro a infinite sfumature del semi-arianesimo. Teatro principale dello scontro che si stava consumando fu, in particolare, la diocesi di Alessandria dove il vescovo Atanasio, energico sostenitore del sinodo niceno, era stato deposto dopo che il primo concilio di Tiro, tenutosi nel 335, aveva dato seguito alle accuse mossegli contro dai nemici ariani.»
  • «Nel 359 l'imperatore Costanzo II convocò a proprie spese due concili, uno a Rimini per l'occidente e uno a Seleucia per l'oriente, con lo scopo di ricomporre la frattura tra ariani e niceni riguardo alla dottrina cristologica. A Rimini, i vescovi ariani proposero una formula cristologica, già formulata ma non discussa al terzo concilio di Sirmio, allo scopo di essere accettabile per entrambe le fazioni, in quanto non conteneva il termine oggetto della contesa, «consustanziale», ma sostenendo che il Figlio fosse simile al Padre «secondo le Scritture». Gli altri vescovi respinsero questa mediazione chiedendo che la dottrina del concilio di Nicea fosse confermata. Su pressione di Costanzo, i vescovi riuniti, a eccezione di venti, sottoscrissero la formula, che il Figlio fosse «come il Padre in tutte le cose», la quale prese il nome di «formulario di Rimini»; l'imperatore lo fece inviare a tutti i vescovi d'Oriente, con l'ordine di sottoscriverlo o essere esiliati, e un ampio numero di vescovi lo firmarono.»
  • «Alla fine del 361, quando morì Costanzo, oltre a essere revocate le condanne all'esilio per tutti i vescovi, in accordo con il nuovo imperatore Flavio Claudio Giuliano il papa annullò pubblicamente le decisioni di Rimini e, con l'accordo di Atanasio e Ilario, confermò nel loro incarico i vescovi che avevano sottoscritto e successivamente ritirato la loro adesione, a condizione di provare la sincerità del loro pentimento. Inoltre firmò un decreto che vietava di ribattezzare coloro che avevano ricevuto il battesimo ariano.»
  • «Non ci furono comunque persecuzioni ma Giuliano si guadagnò il soprannome di "l'Apostata" dai cristiani, che lo considerarono comunque come un persecutore.»
  • «In due sinodi romani (368 e 369 o 370) condannò fermamente l'apollinarismo e il macedonianismo, inoltre scomunicò Aussenzio, il vescovo ariano di Milano. Il sinodo di Antiochia del 378 stabilì la legittimità di un vescovo solo se riconosciuto tale da quello di Roma, e forte di questo diritto (e spalleggiato dal vescovo Ambrogio di Milano che coniò, per l'occasione, la formula «Dove è Pietro, là è la Chiesa») depose immediatamente tutti i vescovi ariani.»
  • «A seguito della disastrosa Battaglia di Adrianopoli in cui perse la vita l'imperatore Valente, Graziano si ritrovò a governare anche la parte orientale dell'impero. Sentendosi impreparato a fronteggiare da solo la pressione barbarica, nominò il 19 gennaio 379 Teodosio I, un nobile e militare spagnolo, imperatore d'oriente che, alla morte di Graziano sarà l'ultimo imperatore a regnare su di un Impero romano unito. Con Teodosio si ebbe la definitiva affermazione del cristianesimo nell'Impero romano.»
  • Sezione «I primi grandi Dottori della Chiesa»
✔ Fatto --Adert (msg) 09:48, 9 ott 2022 (CEST)[rispondi]
✔ Fatto --Adert (msg) 09:48, 9 ott 2022 (CEST)[rispondi]
  • Commento: Non mi sono dimenticato del vaglio! Ho solo avuto problemi a ritrovare alcune dei testi che mi servirebbero per inserire le fonti richieste (e necessarie). Chiedo scusa per l'enorme ritardo ma tra la fine di giugno e l'inizio di luglio dovrei essere in grado di sistemare il tutto.--Adert (msg) 16:45, 14 giu 2022 (CEST)[rispondi]
  • Scusate tutti per il ritardo, finalmente sono riuscito a riprendere in mano il vaglio. Ho rivisto le prime due sezioni, domani conto di andare avanti con la terza inserendo le fonti dove mancano. Nel contempo cercherò di accorciare un po' la voce anche se non è semplicissimo. Mi permetto di pingare alcuni utenti forse interessati con la promessa che da adesso seguirò meglio il vaglio. [@ Lo Scaligero, Spinoziano, Avemundi]. --Adert (msg) 18:03, 9 lug 2022 (CEST)[rispondi]
  • Commento: Grazie per il fiducioso ping, alcune primissime osservazioni:
    • "L'indipendenza di ogni comunità fu un terreno fertile affinché nascessero al loro interno delle difformità dottrinali". Ma si può usare il plurale con "ogni comunità"? Poi è giusto "al loro interno" (all'interno di ciascuna) o si intende "fra ciascuna di loro"? Nel secondo caso correggerei in "L'indipendenza di ogni comunità fu un terreno fertile affinché nascessero fra loro delle difformità dottrinali" ma non sono sicuro.
    • Aiuto:Markup immagini dice "Se il testo della didascalia è costituito da una sola frase o da un semplice nome non inserire un punto finale; se, viceversa, il testo che accompagna e descrive l'immagine è composito e composto da più frasi, osservare la normale punteggiatura adottata abitualmente per i testi".
✔ Fatto
    • La frase che qualifica gli Atti degli Apostoli come "principale fonte storica delle prime comunità cristiane" è senza fonte e mi lascia un po' perplesso, forse intendevi "sulle" prime comunità cristiane? Mi sembra che quel capoverso sia comunque tutto da sistemare, c'è un riferimento sulla questione risaputa di Giuda ma non sul fatto meno ovvio che la "comunità di fedeli doveva contare alcune migliaia di ebrei". -- Spinoziano (msg) 11:27, 10 lug 2022 (CEST)[rispondi]
Penso di aver ✔ Fatto--Adert (msg) 09:48, 9 ott 2022 (CEST)[rispondi]
    • Nella frase "Questa prima comunità era composta esclusivamente da ebrei" sostituirei "ebrei" con "giudei" dato che la parola "giudei" è utilizzata dopo come sinonimo di "ebrei" e metterlo prima rende più chiaro che sono utilizzati come sinonimi.
✔ Fatto--Adert (msg) 09:48, 9 ott 2022 (CEST)[rispondi]
    • Nella frase "Pagina del papiro 46 contenente un brano della Seconda lettera ai Corinzi, datato attorno al 200" poteva sembrare che il brano della Seconda lettera ai Corinzi fosse del 200, mentre è la data di quel papiro, quindi ho tolto "contenente un brano della Seconda lettera ai Corinzi" anche perché la didascalia era piuttosto lunga. -- Spinoziano (msg) 12:29, 10 lug 2022 (CEST)[rispondi]
  • Dopo aver corretto una moltitudine di errori che costellavano la voce, ma di cui non vale la pena discutere, propongo alcuni punti:
    • Bibliografia: mi sembra debole, manca delle opere principali di storia della Chiesa e forse è anche sbilanciata verso tesi molto recenti;
[@ Avemundi] Beh... questi sono i testi che possiedo... hai qualche titolo da consigliarmi? Domani dovrei riuscire a fare un salto in biblioteca, magari provo a vedere se trovo qualcosa (anche se una delle migliori biblioteche sul tema della mia città purtroppo è stata chiusa...). --Adert (msg) 09:12, 10 ott 2022 (CEST)[rispondi]
    • Vangeli: ho levato l'affermazione secondo cui i vangeli canonici siano opera di autore ignoto; è una questione che non può essere riassunta così e pertanto è più corretto rimandare alle voci specifiche: la tesi della pseudoepigrafia è dibattuta, ma l'origine dei Vangeli potrebbe essere comunque legata alla predicazione degli evangelisti, sebbene la stesura delle raccolte potrebbe essere stata fatta da successori. Inoltre le scarsissime notizie che si hanno almeno di Marco e di Luca, rendono abbastanza marginale il problema se loro stessi abbiano redatto materialmente i testi o altri abbiano steso materiale che circolava in forma diversa (orale?), dando loro una forma definitiva (e soprattutto facendoli circolare, che è l'aspetto più importante per la storia della Chiesa). Rimangono molti interrogativi che non possono essere risolti. Questa è l'unica questione su cui ho voluto agire, le altre invece le lascio aperte.
    • Battesimo: si dice che nel IV secolo il battesimo avrebbe mutato di significato. Ciò mi sembra dubbio: il battesimo segnava l'ingresso in una comunità, ma il battesimo era già riservato a chi si era convertito. Questa conversione perciò avrà comportato un abbandono della vita precedente, da pagano, quindi il significato di purificazione non pare in contrasto con l'accettazione in una comunità.
    • Liturgia: si dice che in Oriente venissero elaborate delle liturgie complesse, ma in realtà pochissimo si conosce sulla liturgia del I e II secolo. Dal testo sembra quasi che il rito romano sia più antico o più semplice, ma in realtà non c'è nessuna fonte per un'affermazione del genere e sembra anzi che il rito romano sia in origine derivato dall'Oriente. In ogni caso per tutta l'antichità Roma importerà integrazioni della sua liturgia dall'Oriente. Particolarmente falsa è anche l'affermazione secondo cui l'Occidente si fosse uniformato al rito romano: ciò avverrà solo con il Concilio di Trento. Nell'antichità ogni diocesi aveva una liturgia propria, il che poi spiega l'origine dei riti ambrosiano, eusebiano, patriarchino, gallicano, anglicano, eccetera, eccetera.
    • Celibato per i vescovi: si parla del III secolo e vescovi uxorati come Paolino di Nola li troviamo ancora nel V secolo. Quindi c'è qualcosa che decisamente non torna. --AVEMVNDI 03:30, 11 lug 2022 (CEST)[rispondi]
Ciao! [@ Avemundi]. Mah, la mia fonte dice così e non credo che sbagli, che poi tale imposizione (il celibato) non sia sempre stata rispetta mi sembra una cosa abbastanza plausibile. Una cosa è la teoria, una cosa è la pratica! Inoltre, parliamo di secoli dopo. Ho il sentore che anche la richiesta di perseguire una vita ritirata e modesta non sia sempre sempre stata rispettata! Grazie! --Adert (msg) 09:48, 9 ott 2022 (CEST)[rispondi]
[@ Adert] Il riferimento preciso sarebbe alle disposizioni del Concilio di Elvira (canone 33), che prevedeva che i chierici (vescovi, presbiteri e diaconi) si astenessero dai rapporti con le proprie mogli. Quindi non è corretto parlare di celibato. Chiaramente però questo Concilio valeva solo per la Spagna. Puoi trovare in Celibato ecclesiastico#Origini e Celibato ecclesiastico#Esclusione di matrimoni di chierici ordinati altri esempi. Non c'è nessuno scarto tra teoria e pratica, perché se ci fosse stato ci sarebbe stata una qualche forma di biasimo, invece sono gli stessi modelli di santità a essere esempi di chierici uxorati. --AVEMVNDI 15:55, 9 ott 2022 (CEST)[rispondi]
Ok, ma come dici tu il canone 33 parla di tutti i chierici in generale, ma nella voce si dice che l'obbligo è soltanto per i vescovi. Comunque la mia fonte dice testualmente "il vescovo ha numerosi doveri [...] ben presto anche quello del celibato". A me non sembra che nella storia della Chiesa (sia cattolica che ortodossa) vi siano mai stati tanti dubbi sul fatto che il vescovo non potesse sposarsi, anche più avanti nei secoli il dibattito è sempre stato sugli appartenenti ai gradi inferiori della gerarchia (che poi ci fossero eccezioni...). Se hai una fonte certa che smentisca la mia inseriscila tranquillamente. Sarebbe non male inserire anche un cenno al concilio di Elvira (vuoi farlo tu?). Grazie! --Adert (msg) 09:08, 10 ott 2022 (CEST)[rispondi]
Ho aggiunto io una citazione del concilio di Elvira, dimmi se va bene! --Adert (msg) 09:29, 10 ott 2022 (CEST)[rispondi]
Il celibato per i vescovi non è né di diritto divino, né di insegnamento apostolico. Non dimentichiamo che San Pietro era sposato. San Paolo dice che il vescovo deve avere una moglie sola: 1Tim 3,2[1].--AVEMVNDI 12:28, 10 ott 2022 (CEST)[rispondi]
Noto anche che il fatto che non potesse sposarsi da vescovo, non significa che dovesse essere celibe quando è stato consacrato. Così come prevede per i presbiteri l'attuale disciplina della Chiesa orientale (sia cattolica sia ortodossa). Comunque la tua fonte è molto molto vaga: Celibato ecclesiastico approfondisce meglio.--AVEMVNDI 12:39, 10 ott 2022 (CEST)[rispondi]
  • [@ Adert] Ciao, sono intervenuto un paio di settimane fa per effettuare delle correzioni in vari punti della voce. Spero ora risulti ancor più scorrevole, ma lo "zoccolo duro" e l'impianto che hai costruito è davvero notevole. Segnalo però alcuni periodi senza fonte, ovvero i passaggi finali del paragrafo "Editto di tolleranza di Gallieno e nuove controversie teologiche", i passaggi finali in "Aggravarsi degli scontri" e i passaggi iniziali in "Cristianesimo nella prima metà del V secolo, i due concili di Efeso". Perdonami, ma non ho controllato se alcune di queste affermazioni sono state già segnalata in precedenza da Lo Scaligero; tuttavia, se così fosse, vuol dire che ancora manca un riferimento da aggiungere. Vi è infine una frase che non ho compreso collocata al termine del paragrafo "Ordinamento ecclesiastico e ruolo dei vescovi": "Agli appartenenti al clero si richiedeva una buona condotta morale e un decoro nell'aspetto esteriore, si consigliava il celibato ed erano i concubini". La frase ha qualcosa che non va, potrebbe chiarire meglio? -X3SNW8 (msg) 13:50, 5 ott 2022 (CEST)[rispondi]
Grazie! ✔ Fatto per quanto riguarda la frase. Adesso, finalmente, ho di nuovo la disponibilità di un po' di fonti, tenterò di aggiungere le note ove servono, molti dei passaggi privi lo sono perché presenti prima che ci mettessi mano, ma confido di riuscirci. --Adert (msg) 09:48, 9 ott 2022 (CEST)[rispondi]
In corso In corso... Doamani dovrei riuscire a fare un salto il biblioteca e spero di riuscire ad aggiungere le fonti ove mancano --Adert (msg) 09:12, 10 ott 2022 (CEST)[rispondi]
  • Quando si parla di arte cristiana antica, si parla di pittura e arte musiva, ma non di scultura. I primi esempi di scultura cristiana risalgono all'XI secolo. Curiosamente in voce si spiega il perché, ma si tace dell'assenza della scultura.--AVEMVNDI 03:03, 29 ott 2022 (CEST)[rispondi]
  • Voce ben fatta, ma secondo me con qualche difetto. La prosa va un po' asciugata e resa meno personale e la cronologia va ripensata: sembra portare avanti l'idea che esistesse un "cristianesimo" come precisa dottrina unificata sin dal principio e che da questo siano poi gemmate varie "eresie", che è poi la storia così come narrata dalla Chiesa Cattolica, ma la storiografia sul tema oggi la racconta un po' diversamente. Allo stesso modo, è lo gnosticismo che "penetra nel cristianesimo" (come attualmente definito nella voce), oppure è il cristianesimo che emerge come dottrina unificata dal "calderone" degli gnosticismi che affollarono l'Impero Romano nell'epoca tardo-antica?--37.161.61.212 (msg) 20:39, 7 nov 2022 (CET)[rispondi]
  1. ^ 1Tim 3,2, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.