Wikipedia:Scherzi e STUBidaggini/Moscow Dimitrovič Sabaudia

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Moscow Dimitrovič Sabaudia (Pietroburgo, 1897Forio, 1936) è stato un regista russo.

Moscow Dimitrovič Sabaudia può essere considerato uno dei pionieri del cinema russo. Padre dell'espressionismo onirico, e di almeno un'altra decina di sottogeneri, ha realizzato in poco meno di 30 anni di attività alcune tra le più belle pellicole della storia del cinema muto. All'età di 21 anni, spendendo fino all'ultimo rublo duramente guadagnato lavorando come garzone in una panetteria, riesce a scrivere, dirigere, produrre e interpretare il suo primo lungometraggio Arrivederci Zar, film che getta uno sguardo disincantato e malinconico sulla Pietroburgo all'indomani della cacciata dello Zar. Pur nella sua rozza approssimatezza il film lascia trasparire molti elementi che ricorreranno nelle opere successive di Sabaudia, come l'abile utilizzo delle fiamme e i giochi di luce ed ombra a sottolineare le scene di maggior tensione. Ed è proprio in Arrivederci Zar che compare per la prima volta sullo schermo il leone Dmitri, amico inseparabile del regista che gli resterà accanto fino alla morte.

Il film è un successo, raccoglie i consensi di una Russia che ha voglia di libertà e progresso all'alba di una nuova era. E Moscow Sabaudia è l'uomo che sa come saziare quella fame. Nel 1920 dà alla luce Amami patriarca, film drammatico che abbandona il tema politico che caratterizzava l'opera prima per darsi ad una riflessione speculativa sull'eterna competizione tra sesso e castità. L'uscita del film è attesa con febbrile e delirante impazienza. I cinematografi vengono devastati dalla folla impazzita accorsa per assistere alle proiezioni. Il film è un nuovo successo per Moscow Sabaudia che diviene ufficialmente all'età di 23 anni l'artista più ricco e stimato che la Russia abbia mai avuto. Da quel momento è una serie ininterrotta di trionfi per il regista, che darà alla luce nei dieci anni successivi: Il tempo dei Cosacchi, lucida riflessione sull'orrore della guerra e sul valore dell'uomo, Anna e i taglialegna, sul rapporto tra fedeltà coniugale e amore per la patria, L'onore del mastro carpentiere, ancora sulla patria, Rŏdion e i tarocchi sull'influenza del paranormale nella vita di ogni giorno, Il pianto della lince, su un vecchio soldato convinto che la rivoluzione non sia mai finita, Rasputin e il falco, fantasioso film sul mago Rasputin, trovato in fin di vita da un falco e da esso accudito come un figlio e istruito sulla bellezza della vita.

Ma è il 1933 l'anno cruciale nella vita dell'artista.

L'ultimo film di Sabaudia Scrivimi, Ivana, una melensa storia d'amore fra donne, viene accolto con diffidenza dal pubblico, dando inizio al crollo del mito. Sabaudia decide infatti di investire ogni avere nella realizzazione de Il trono di San Basilio un lungometraggio di 16 ore, ispirato alla Comèdie Humaine di Balzac, che sia la summa di tutta la sua poetica, che riassuma al suo interno ogni singolo tema caro all'artista in una unità filmica organica di ampio respiro in cui tutto si poggi su tutto con osmotica compenetrazione.

È una catastrofe. Numerosi lutti durante la lavorazione, un incendio misterioso che coinvolge lo stesso Moscow, assieme ad altri due tecnici, errate scelte di produzione e una speculazione senza freni riducono sul lastrico il più grande genio del cinema di ogni tempo. Nel 1935 Moscow abbandona la Russia clandestinamente per sfuggire ai creditori infuriati e trova rifugio in un solitario casolare sull'isola di Ischia, al largo delle coste napoletane. Qui vivrà l'ultimo anno della sua vita in preda al rimorso e all'alcool, fin quando una febbre fortissima lo ucciderà, nella notte del 12 marzo 1936, nell'amena località di Forio sull'isola d'Ischia. Il suo corpo fu cremato e sparso sui campi attorno Pietroburgo come egli avrebbe voluto. Il suo nome, quello di uno dei più grandi talenti del cinema moderno, cadde da allora nell'oblio, nascondendo per sempre la sua arte agli occhi delle generazioni future.

Filmografia[modifica wikitesto]

Regista[modifica wikitesto]

  • Arrivederci Zar (1918)
  • Amami Patriarca (1920)
  • Il tempo dei Cosacchi (1922)
  • Anna e i taglialegna (1922)
  • L'onore del mastro carpentiere (1924)
  • Rŏdion e i tarocchi (1925)
  • Il pianto della lince (1927)
  • Rasputin e il falco (1929)
  • Scrivimi, Ivana (1933)
  • Il trono di San Basilio Magno (1934) (Mai distribuito)