Wikipedia:Oracolo/Archivio/Maggio - Giugno 2015

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Viaggio nel tempo[modifica wikitesto]

Caro Oracolo. Confesso di essere sempre stato affascinato dalla trilogia di Zemeckis, e di aver sempre desiderato viaggiare nel tempo (o per lo meno, di conoscere uno come il doc Brown). Si sà, il viaggio nel futuro è possibile, basta muoversi su un velivolo ad una velocità prossima a quella della luce (che, ricordo, è impossibile da raggiungere), oppure partire con una navicella verso il centro della nostra galassia, compiere molti giri attorno al buco nero (senza essere risucchiati in esso e tornare a casa: il tempo a bordo dei due velivoli scorrerà comunque più lentamente rispetto a qualunque cittadino terrestre nella sua casa. Ma il viaggio nel passato è possibile? Occorre tenere presente che:

  • Il viaggio nel futuro, se avviene come descritto sopra, non potrebbe comportare rischi nel continuum spazio-tempo: infati non potrà mai accadere che un uomo (inteso come essere umano, non come maschio) incontri il se stesso del futuro, non potrà mai rischiare di compromettere eventi che avvengono su quella linea temporale (ad esempio, mettendo che uno è partito nel 2016 e arrivi nel 2026, egli in quel decennio era a bordo del velivolo, non sulla terra) e soprattutto svolgerebbe un viaggio di conoscenza globale; Un ipotetico viaggio nel passato invece averrebbe senza la conoscenza della gente dell'epoca di arrivo, e sarebbe molto pericoloso, per la facilità col cui si andrebbe a modificare il continuum.
  • Il viaggio nel futuro, stando a ciò che si sa ora, sarebbe irreversibile, mentre un ipotetico viaggio nel passato potrebbe avere ritorno (basta fare come detto sopra). Tuttavia un alterazione del continuum potrebbe portare, nella linea spazio-tempo alternativa che si crea, al fatto che questo viaggio nel tempo non fosse mai avvenuto (mettiamo che il crononauta provochi il deceso involontario di un suo avo o di uno degli avi dei ricercatori che hanno permesso questo viaggio: si creerebbe un paradosso che potrebbe portare a conseguenze ignote. Vedere il Paradosso del nonno)
  • Il viggio nnel passato offre per lo meno la certezza di spere dove e cosa accadde nell'epoca di arrivo (si sa che fare un viaggio nel passato in un annto tra il 1939 e il 1945 sarebbe altamente sconsigliato), mentre un viaggio nel futuro avrebbe l'incognita dell'arrivo: se la nazione che sta monitorando l'operazione verrebbe invasa? se un meeorite cadesse sulla terra, causando la fine dell'umanità?

La cosa incredibile è che in teoria possiamo viaggiare nel futuro, ma non lo possiamo osservare, mentre al momento non possiamo viaggiare nel passato, ma possiamo osservarlo, senza però poter interferire su di esso: Non parlo delle fotografie, ma di un fenomeno astronomico. Se osserviamo un pianeta a n anni luce da noi, possiamo osservare in tempo reale cosa accadde in passato, esattamente a n anni fa. Dunque, se ipotizziamo che a un pianeta a 100 milioni di anni luce dal nostro viva una specie molto evoluta, che con potentissimi telescopi (o per lo meno quello che sarebbero gli equivalenti dei nostri telescopi) che riescono a mettere a fuoco i soggetti presenti sul nostro pianeta, oserverebbe un mondo popolato da dinosauri. Sto parlando di un esperimento mentale ovviamente (come del resto Schrödinger non ha mai messo un gatto in una scatola con del cianuro), ma potrebbe portare alla conclusione dell'argomento.

Non credo sia possibile viaggiare nel passato: in qualunque momento passato la terra si trovava in una posizione diversa nella galassia, quindi nell'universo, quindi nelllo spazio, e perciò per viaggiare nel passato occorre calcolare con precisione la posizione esatta, inoltre non trovo un modo di invertire in modo concreto il corso della linea dello spazio-tempo.

  • Non è possibile osservare in tempo reale ciò che avverrà in futuro, ma è possibile effettuare un viaggio in avanti nella linea dello spazio-tempo, per raggiungerlo e poter intervenire su di esso.
  • É possibile osservare in tempo reale lo svolgersi di fatti accaduti in passato senza tuttavia intervenire su di esso, mentre è impossibile effettuare un viaggio indietro nella linea spazio-temporale, per poter intervenire sul passato, considerando anche che facendo ciò si potrebbe dar vita ad un paradosso, che rischierebbe di compromettere il continuum stesso.

Voi wikipediani, pensate che sia giusto tutto ciò, oppure ho sbagliato qualcosa?

--95.237.158.131 (msg) 10:32, 1 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Aggiungo, per la precisione, che l'ipotetico alieno col telescopio distante 100 milioni di anni luce non osserverebbe il passato "in tempo reale", ma vedrebbe semplicemente un "film" sul passato, in quanto (per così dire) riceverebbe la "trasmissione" degli avvenimenti effettuata da Terra alla velocità della luce. Ecco perché non potrebbe interferire col passato: quello che vedrebbe non sarebbe il passato "vero", ma una semplice trasmissione in differita delle sue immagini (l'audio ovviamente sarebbe perso). --Lepido (msg) 10:44, 1 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Il problema di viaggiare nel passato sono i paradossi temporali. Spiego meglio:
Se il 2 giugno 2015 Erik1991 parte e torna nel 1990 uccidendo la mamma di Erik1991 o il papà di Erik1991 si creerebbe un paradosso. Perché? Semplice Erik1991 non è mai nato come ha fatto quindi a tornare indietro nel tempo a uccidere i propri genitori?
In realtà si può risolvere supponendo che esistano diverse realtà parallele e che l'Erik1991 abbia ucciso i propri genitori in un altra realtà mentre nella propria continuano a esistere. Quindi la domanda è: esistono diverse realtà? O si possono creare diverse realtà? In questo modo non ci sarebbe paradossi temporali e anche il viaggio nel passato sarebbe risolto. Questo avviene ad esempio in Dragonball quando Trunks viaggia nello spazio tempo e finisce in un'altra realtà leggermente diversa dalla sua.
Se invece supponiamo che esiste una e una sola linea temporale se il soggetto A torna nel proprio passato per uccidere i genitori B o C succederà qualcosa che glielo impedirà in modo che la storia prosegua in modo coerente.
Per risolvere il viaggio nel tempo e non finire nell'universo vuoto basta creare una macchina spaziotemporale in cui oltre alla data inseriamo anche le coordinate geografiche di arrivo. Questo è ciò che avviene per esempio nei viaggi nel tempo di Topolino. --Erik91★★★+3 (60mila edit sotto la Mole) 11:46, 1 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Che poi in realtà tutti gli esseri viventi viaggiano nel tempo anche se in una sola direzione ovvero verso il futuro :P --Erik91★★★+3 (60mila edit sotto la Mole) 11:48, 1 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Regola delle 6 stagioni[modifica wikitesto]

Ho letto sulla voce di Disney Channel America che una serie verrà interrota perchè 6 stagioni è il numero massimo di stagioni. Mi ricordo di aver letto che questa era una regola per stimolare la creatività delle persone che producono la serie, ma non trovo la voce. Quindi vorrei saperne di più. Grazie in anticipo


--Ferdi2005 (msg) 16:51, 3 mag 2015 (CEST)[rispondi]

[@ Ferdi2005] non è la regola delle 6 stagioni ma la Legge dei 65 episodi infatti grazie a essa di molte serie non abbiamo un vero finale :/ --Erik91★★★+3 (60mila edit sotto la Mole) 11:30, 1 giu 2015 (CEST)[rispondi]

percorsi ottimizzati[modifica wikitesto]

mi sapreste dire se esiste un sito web che datogli dei luoghi prima di calcolare il percorso che gli unisce gli riordina per ottimizzare?

--193.204.128.150 (msg) 11:10, 4 mag 2015 (CEST)[rispondi]

http://www.drivingrouteplanner.com/
Non li riordina autonomamente, ma propone varie soluzioni evidenziando quella che risulta essere più veloce. -- Rojelio (dimmi tutto) 16:44, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Film straniero con scritte in italiano[modifica wikitesto]

Come si chiama quella pratica che in fase di produzione di un film cambia tutte le scritte che appaiono a schermo (targhette, indicazioni, segnali, ecc.) in versione originale traducendole nelle principali lingue di distribuzione e integrandole nelle scene? Aveva un nome preciso, ma non lo ricordo. Per fare un esempio, con WALL•E scritte e didascalie stampate sugli oggetti compaiono nella lingua scelta da menu, perfettamente integrate nella scena (non sono sottotitoli, né sovraimposizioni).--95.235.117.176 (msg) 02:38, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Vuoi dire adattamento?--Pierpao.lo (listening) 10:01, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Certamente fa parte dell'adattamento, come ne fa parte il doppiaggio, ma è quella pratica che oggi credo sopravviva solo nei film dedicati ai bambini (es. cartoni animati Disney) ma che una volta era molto più invasiva. Ad esempio ho una vecchia edizione del film La vita è meravigliosa di Frank Capra (quella in bianco e nero) che presenta questo tipo di adattamento: le insegne dei negozi o i disegni presenti nel film sono rifatti in italiano. Non so però se questo tipo di adattamento abbia un nome. --Lepido (msg) 10:36, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Si chiamano cartelli. --Vabbè (msg) 12:55, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]
No, è un termine inglese, in effetti credo sia soprattutto usato nei film d'animazione. L'avrò sentito una volta in tv, ora la parola non mi sovviene proprio. Aggiungo che è un termine che si usa solo in questo contesto, almeno credo :| e non è 'seamless branching', che è quella tecnica in grado di permettere l'integrazione di dette scene a video tramite player DVD o blu-ray, né il multiangolo che serve più o meno a fare la stessa cosa; la parola ha a che fare più col marketing, immagino, è una sorta di sinonimo di 'localizzazione per i mercati esteri in fase di pre-produzione', ma proprio non la ricordo. --95.235.117.176 (msg) 13:57, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Video di Favij[modifica wikitesto]

Quanti video ha pubblicato Favij fino ad oggi?


--93.36.112.24 (msg) 08:59, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Troppi direi. --Vito (msg) 09:00, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Durezza dell'acqua[modifica wikitesto]

Buongiorno. Ho letto la pagina relativa, ma non mi è chiara solo una cosa: Come si è arrivati a dire che ogni ml di EDTA 0,01 M in 100ml di campione di acqua (con aggiunta della soluzione tampone) equivalga esattamente a 1°f. Quale calcolo matmatico conferma ciò? Grazie in anticipo.

--95.237.156.207 (msg) 11:20, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

C'è poca matematica, in realtà, solo semplici fattori di conversione.
Questo metodo sfrutta il fatto che EDTA si lega in rapporto 1:1 con gli ioni di calcio e magnesio: nel momento in cui il nero eriocromo vira di colore, il numero di moli di EDTA aggiunte alla soluzione è quindi esattamente pari al numero di moli di CaCO3/MgCO3 originariamente presenti nell'acqua.
Per definizione del grado francese, per ogni grado si hanno 0,1 mmol/l di sali, ovvero 0,01 mmol all'interno del nostro campione di 100ml; e ogni ml di soluzione 0,01M di EDTA contiene anch'esso 0,01 mmol di EDTA. Quindi ogni ml di EDTA necessario per legare tutti gli ioni corrisponde ad un grado francese di durezza del campione. -- Rojelio (dimmi tutto) 15:33, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Insetto sconosciuto[modifica wikitesto]

La povera bestiola, neanche la pagina su Wikipedia...

Buondì! Qualcuno sa dirmi che insetto (coleottero?) è quello raffigurato qui a fianco? L'ho fotografato due sere fa, sottraendolo alla mia gatta che ci stava giocando. Particolare interessante di cui anche mi piacerebbe capire l'origine: la povera bestiola, una volta portata al sicuro dalle grinfie di Ulla, ansimava: ossia, faceva qualcosa che a me ricordava l'umano ansimare (emettendo un suono simile a un gemito o, appunto, a un ansimo, e anche il corpo si "gonfiava" e "sgonfiava" esattamente come succede quando uno inspira ed espira. Qualcuno sa illuminarmi? --Syrio posso aiutare? 17:12, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

E' un coleottero Cerambycidae, una numerosa famiglia comune in Europa le cui larve si nutrono di legno morto. Alcune specie raggiungono dimensioni grandi, Cerambyx cerdo a quanto ne so se non è il coleottero più grande d'Europa poco ci manca. Non so che dirti dell'"ansimare" se non che un insetto non può ansimare dato che è privo di polmoni. Forse è una strategia difensiva.--l'etrusco (msg) 20:12, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Inquietante. Sicuro che fosse un ansimare? Oppure qualcosa tipo questo? Nel caso, preoccupati. ;)--Flazaza (msg) 20:56, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Volendo azzardare anche un genere ed una specie, proporrei il Morimus asper--Samuele Madini 20:58, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Beh intanto abbiamo la famiglia, che è già una buona cosa, grazie :) per la specie, potrebbe essere una qualsiasi delle due che avete citato (non l'ho misurato, mannaggia!), sembra simile a entrambe. Sull'ansimare, al 99% non era un reale ansimare (ho antropomorfizzato, perché sembrava proprio quello); potrei pensare in effetti anch'io a qualche reazione per scoraggiare i predatori (in effetti mi aveva colpito il fatto che a richiamarmi "sul posto" era stata la stessa gatta, ma con un miagolio che direi "da disagio" - di quelli che usa quando non riesce ad apire una porta, circa). Comunque finora nessun incendio :P --Syrio posso aiutare? 23:45, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Per la misura forse si può capire dal diametro dello stecchetto se ce l'hai ancora--Pierpao.lo (listening) 06:45, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Sì, stasera a casa controllo; ho anche alcune foto con oggetti sullo sfondo (questa l'ho ritagliata) che forse potrebbero essere più comode ancora. --Syrio posso aiutare? 08:45, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Dunque, sono stato molto fortunato! Anziché dover misurare il diametro del bastoncino, i miei gatti mi hanno fornito un nuovo esemplare dell'insetto in questione (la gatta sempre miagolando sconcertata; non so se è lo stesso di due sere fa, non credo); questo era lungo 4 centimetri. Stavolta ho documentato la cosa un po' più decentemente sia con foto (questa e questa), sia con video dove si può sentire chiaramente il suono che emette quando viene disturbato/minacciato (NB: l'altra sera lo faceva in continuazione, quindi era molto più simile ad un ansimare rispetto a quello che si sente nel video). --Syrio posso aiutare? 21:46, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]

I (due) testi che possiedo che trattano i Cerambycidae non mi sono stati d'aiuto...non ho idea di cosa sia insomma. Mi sa che la cosa migliore che tu possa fare sia postare le foto su un qualche forum specialistico tipo naturamediterraneo o entomologiitaliani. Se lo fai forniscici i link grrrrazie :).--l'etrusco (msg) 22:44, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Allora ho aperto una discussione sul sito entomologiitaliani qui :) --Syrio posso aiutare? 14:08, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Ho messo la discussione sul forum tra i preferiti, sono veramente curioso di sapere che cosa sia!--l'etrusco (msg) 14:26, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Syrio, ma perché scrivi "sono stato molto fortunato" per il fatto che i gatti ti hanno portato un altro esemplare? A me pare evidentissimo, da quanto scrivi, che è la tua gatta che vorrebbe sapere di che coleottero si tratti, e che ti sta chiedendo in tutti i modi di trovarlo su Wikipedia (dato che lei ha qualche comprensibile problema a farlo da sola). Quanto al coleottero, le sue vivaci manifestazioni di disappunto non sono solo relative alle attenzioni indesiderate da parte della tua gatta, ma anche e soprattutto al fatto che su it.wiki non ci sia la voce che lo riguarda (se è effettivamente Cerambyx scopolii). --93.48.239.190 (msg) 16:40, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]
93.48.239 ecc. non ha gatti. Se li avesse saprebbe che tutto quel che si muove essi l'acchiappano un po' per curiosità, un po' per esaminarlo da vicino, a prescindere poi che se lo mangino oppure no. :-)) --Pracchia 78 (scrivimi) 16:47, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Al contrario: di gatti ne ho avuti eccome, e se quelli di Syrio i coleotteri li hanno portati a lui, invece di giocarci per conto loro, è per un motivo preciso. Piuttosto: carina, la discussione su entomologiitaliani. La risposta, implicitamente, te l'hanno data, ma quanto a stile fanno concorrenza a questi...--93.48.239.190 (msg) 16:54, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Quoto l'IP secondo me ansimava perchè era una settimana che ti urlava "voglio la mia pagina su ITWP" ma tu non lo sentivi ed era rimasto senza fiato. Allora la gatta commossa lo ha portato dentro per pietà felina, confidando nel notorio fuoco sacro di scrivere nuove voci, di cui siamo tutti noi pervasi senza speranza di salvezza. Non vorrai deludere la tua gatta Utente:Syrio?--Pierpao.lo (listening) 17:11, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Haha XD Non sia mai che mi sottraggo! Appena ho un attimo la voce arriva (magari anche quella del Morimus asper, che manca anche lui, mi pare) :) comunque credo che i due avventurosi insetti siano entrati in casa di loro sponte, perché se i gatti non li hanno voluti toccare quando li ho visti io, allora non li hanno nemmeno traghettati all'interno :) --Syrio posso aiutare? 17:21, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Ma no, non fatevi fuorviare, è solo che ci si attiene ad una certa disciplina, e poi preferiamo che le foto siano inserite nel Forum. In fondo (un po' in fondo :-)) siamo dei cordiali... Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 2.34.62.192 (discussioni · contributi) 18:46, 7 mag 2015‎ (CEST).[rispondi]

A.A.A. cercasi fine traduttore inglese[modifica wikitesto]

arms? signboard?

Come si chiama 'sto coso in inglese? per me è uno stemma, ma arms o peggio signboard mi suonano male--Pierpao.lo (listening) 07:11, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]

La butto lì... cartouche? --Ricordisamoa 08:31, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Apparentemente il traducente italiano dovrebbe quindi essere Cartiglio, ma la voce italiana mi pare incompleta (e giustamente non è collegata alla voce inglese cartouche), anche se il riferimento nella voce italiana al corrispondente francese cartouche (da cartuccia) potrebbe essere una conferma della mia teoria. --Lepido (msg) 10:29, 6 mag 2015 (CEST).[rispondi]
Ricordi, Lepido. Grazie mille. Era per Commons, a volte quando non riesco a trovare il titolo corretto per spostare certe immagini mi viene la fissa--Pierpao.lo (listening) 14:49, 1 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Test statistico[modifica wikitesto]

Salve,

ho questo problema: ho una serie di misure approssimate, M1, M2, M3... ognuna delle quali ha un certo errore. Se le sommo ottengo un valore S, di cui pure conosco l'errore. Quest'ultimo errore è molto minore (in assoluto, non solo in senso relativo) di quelli relativi alle singole misure. Esiste un test per appurare quanto è probabile che le misure non fossero indipendenti, ma vincolate ad avere una certa somma?

Grazie! --93.45.117.153 (msg) 17:31, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Temo che il problema non mi sia chiaro. Per errore intendi un margine di incertezza? E quando dici che conosci anche quello della somma S, da dove viene fuori? Perché se discende dalla somma stessa fatico a capire come esso possa essere qualcosa di diverso dalla somma degli errori delle singole misure, quindi non solo non minore, ma sicuramente maggiore di ciascuno di essi. Sono perplesso. -- Rojelio (dimmi tutto) 17:46, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Per errore intendo semplicemente la differenza col dato vero. Conosco indipendentemente la differenza dal dato vero per le singole misure e per la loro somma. Quest'ultima differenza è significativamente minore di tutte le differenze per le singole misure.

--93.45.117.153 (msg) 18:44, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]

E' una situazione ipotetica o reale? Se è reale è necessario sapere in quale modo sono state rilevate le misurazioni approssimate ed in quale modo modo quelle corrette, e soprattutto perchè si ritiene che le seconde siano corrette e le prime no (l'errore potrebbe essere nella seconda misurazione anzichè nella prima). Se invece la situazione è ipotetica ed il numero di misurazioni M è sufficientemente grande può dipendere dalla statistica: errori in eccesso o in difetto su uno spettro ampio tendono a compensarsi (ma diminuisce il valore dell'approssimazione percentuale, non quella assoluta). --StefBiondo 20:39, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Forse ho capito qual è l'equivoco, quindi provo a chiarire. Le misure di cui parlo non sono misure della stessa grandezza, ma misure (singole) di grandezze diverse, di ognuna delle quali conosco il valore reale. Gli errori delle singole misure sono molto maggiori (ripeto: in assoluto) dell'errore che si commette se si sommano i valori e si paragona questa somma al valore reale della stessa. Esiste un test statistico per valutare la probabilità che le misure non fossero indipendenti, ma vincolate ad avere proprio quella somma?

--2.39.176.124 (msg) 22:13, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]

No. -- Rojelio (dimmi tutto) 22:36, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Forse mi son perso qualcosa, ma non capisco davvero come si possano sommare misure di grandezze diverse... --^musaz 10:51, 8 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Ha detto "diverse", non "disomogenee". Se spezzo una bacchetta in frammenti e misuro la lunghezza di ciascun frammento per determinare quella della bacchetta originale ho misurato grandezze diverse (ma omogenee: tutte lunghezze) allo scopo di sommarle. -- Rojelio (dimmi tutto) 10:59, 8 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Io quando leggo "grandezza" penso a grandezza :-) Ad essere precisi forse si dovrebbe parlare di misure di differenti quantità della stessa grandezza, ma in effetti ci potevo arrivare! --^musaz 14:24, 8 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Io invece non capisco proprio la domanda. Hai fatto una serie di misure, ottenendo dei valori: chiamiamoli . Per ciascuna di queste misure conoscevi anche il valore "vero" (o atteso, in qualche senso): chiamiamo questi valori "veri". Per ciascuna misura hai quindi osservato uno scostamento fra valore misurato e dato atteso, che è . La somma delle misure ottenute sarà , mentre il valore "vero" atteso per la somma non può che essere la somma dei valori "veri": . Lo scostamento fra la somma osservata e la somma "vera", quindi, non può che essere esattamente uguale alla somma di tutte le differenze osservate (con il loro segno): Se non è così, significa che i termini in cui è formulata la domanda hanno un significato diverso. Se, ad esempio, intendi come "errore della misura" non lo scostamento bensì il suo valore assoluto, , allora c'è poco da stupirsi che l'"errore" sulla somma sia minore della somma degli "errori" sulle singole misure. Il valore assoluto di una somma è sempre minore della somma dei valori assoluti (a meno che gli scostamenti non abbiano tutti lo stesso segno), e potrebbe benissimo risultare minore di ciascuno degli "errori" osservati nelle singole misure: la probabilità c'entra ben poco, in questo. --130.192.193.197 (msg) 13:33, 8 mag 2015 (CEST)[rispondi]

La somma infatti ha (ovviamente) un errore che è la somma degli errori. Non ho mai scritto il contrario. Ho solo scritto che questa somma è molto più piccola degli errori singoli, cioè degli addendi. (Quanto al concetto di grandezza, anch'io penso a grandezze fisiche, e allora? Le grandezze fisiche non possono essere omogenee? L'esempio di Rojelio dell'asta spezzata era calzante al mio caso).

--151.100.88.98 (msg) 17:48, 8 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Scusami se sono stato inutilmente pignolo, ma pensare che se divido una lunghezza trovo grandezze che si possono sommare per la strana coincidenza che, guarda te, sono tutte omogenee fra loro, mi sembra una cosa degna dell'anti-didattica che caratterizza l'Istruzione_Italiana. --^musaz 18:23, 8 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Perdonami musaz, ma proprio non riesco a seguirti. Io intendo per grandezza sia il concetto generale sia i relativi valori particolari (come credo facciano centinaia di libri di matematici e fisici matematici pignoli). Se dico che sommo delle grandezza questo significa ipso facto che sono omogenee, e mi sembra una strana contorsione pensare che potrebbero non esserlo.

--93.144.183.248 (msg) 14:09, 10 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Un esempio pratico che potrebbe riflettere la tua situazione è misurare la percentuale di persone di un dato sesso in una popolazione; la misura potrebbe consistere in contare quanti sono uomini e quanti sono donne in campioni di N persone. È abbastanza intuitivo che da un gruppo all'altro la dispersione è maggiore quando si contano gli uomini (o le donne), rispetto a quando si contano uomini e donne. In pratica, stai misurando grandezze correlate (in questo caso negativamente) tra loro. --Cruccone (msg) 23:16, 8 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Cucina post-etnica[modifica wikitesto]

Mi sapreste dire cosa è la cucina post-etnica? --87.18.225.199 (msg) 14:51, 8 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Dopo che sei andato a mangiare in un ristorante etnico, esci sempre con molta fame. Quindi, quando torni a casa, vai in cucina e ti fai un panino. Questa si definisce cucina post-etnica ;) Scherzo. Googlando azzardo la spiegazione: dopo aver esplorato le cucine tradizionali etniche, le tecniche e gli ingredienti, i cuochi rivedano le ricette attualizzandole e contestualizzandole. Lo stesso termine post-etnico viene utilizzato in svariati contesti (oreficeria, moda, ecc...) --Flazaza (msg) 15:55, 8 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Domanda di Ingegneria meccanica (resistenza a trazione di un filo metallico)[modifica wikitesto]

Ho un dubbio. Un filo di rame ricotto avente un carico di rottura di 22 kg/mm² è stato sottoposto a trazione con un carico che ha portato il filo in deformazione plastica. Tolta la trazione si è constatato che il filo si è allungato e la sezione areale diminuita (C.V.D.). La domanda è: il filo, una volta entrato nella deformazione plastica, mantiene o no ancora il primitivo carico di rottura unitario o no? (preciso che è una domanda "da laboratorio", nel senso che con l'eventuale risposta non si mette in alcun pericolo la sicurezza di persone, animali o cose). --Pracchia 78 (scrivimi) 15:35, 8 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Si: se nella prima prova è stato applicata una forza superiore al carico di snervamento ma inferiore al carico di rottura il filo si è deformato permanentemente ma il suo carico di rottura è ancora valido. Se invece la forza applicata era superiore al carico di rottura e il filo non si è spezzato è perchè la prova è stata interrotta ad una determinata lunghezza. Dopo aver superato il carico di rottura infatti il filo non si spezza immediatamente ma continua ad allungarsi con un carico decrescente. In questo caso il filo è compromesso.--StefBiondo 19:43, 8 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Caricare con computer in stand-by[modifica wikitesto]

O sommi profeti dell'onniscente Oracolo, sapete se esiste un modo per permettere il caricamento di dispositivi collegati alla presa USB del laptop (ad esempio smartphone e simili) anche quando il computer é in modalitá standby (o "sleep mode"), con lo schermo chiuso?--Daniele Pugliesi (msg) 10:16, 9 mag 2015 (CEST)[rispondi]

E tutta una questione di hardware per esempio se non sbaglio gli ultimi asus, se il computer è sotto carica, caricano anche se sono spenti. Al contrario se il pc è in standby o peggio sospeso non si può modificare il funzionamento delle porte usb via software. Il consiglio e controllare se nel bios c'è qualche impostazione. Se non risolvi, visto anche la scarsa durata degli alimentatori in dotazione nei computer venduti attualmente, il consiglio è quello di comprare un alimentatore universale di marca magari sovradimensionato, che ti rimane anche con il prossimo pc, con un presa usb. Che tra l'altro ti garantisce una carica molto veloce.--Pierpao.lo (listening) 11:59, 9 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Un alimentatore sovradimensionato non dovrebbe garantire una carica più rapida del notebook in realtà.
Comunque le impostazioni sotto Windows vengono da:
  • gestione del risparmio energetico -> vai in Pannello di controllo\Hardware e suoni\Opzioni risparmio energia\Modifica combinazioni per il risparmio di energia e controlla le opzioni che ti dà (variano da hardware a hardware)
  • BIOS -> se il produttore ti permette di cambiare bene, sennò prova ad aggiornare il bios, magari è una possibilità inserita successivamente
  • gestione periferiche-> leggi qui
--Vito (msg) 22:19, 9 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Intendevo che: l'alimentatore sovradimensionato può essere riutilizzato anche se si compra un computer più potente come spesso accade e che la ricarica veloce era non quella del computer ma del telefonino attaccato alla presa usb del alimentatore universale perchè di solito hanno un più elevato amperaggio rispetto a quelli in dotazione ai telefonini.--Pierpao.lo (listening) 01:21, 10 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Oddio i portatili col tempo richiedono amperaggi sempre più bassi, considera che un portatile con uno schermo medio-grande col Pentium IV arrivava a volere 7.4A, oggi la media è poco più di 3. Per quanto riguarda l'usb una porta standard deve dare 0,5A, poi i caricatori dei cellulari, le usb degli alimentatori e alcuni produttori di mobo (tipo l'ASUS) ne danno 1. --Vito (msg) 17:54, 10 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Dipende magari uno si toglie lo sfizio e si compra una workstation :). Comunque la porta usb del mio konig da 19v 6.3A (non so quanti watt), alimentatore non notebook, eroga, cito la targhettina 5v 2.1A, e mi ricarica il kindle più velocemente dell'alimentatore originale che ne eroga 1.8A e così anche altri apparecchietti. Il Nokia no perchè è un telefonino microsoft(=bastardo) e se non gli metti l'alimentatore originale dice che è lento, anche se non è vero, e ci mette di più.--Pierpao.lo (listening) 18:13, 10 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Bruco ninja[modifica wikitesto]

Il video a latere mostra il bizzarro (o quantomeno a ma pare tale) comportamento di un bruco (con tutta probabilità un esemplare di Cucullia verbasci, o Shargacucullia scrophulariae) che ho filmato pochi giorni fa. Se importunato, il bruco "attaccava" con rapidi scatti degni di un ofide, emanando dalla bocca delle goccioline di un liquido viscoso color verde scuro (velenoso?), le due macchioline scure che si vedono sulla foglia. Ho provato a cercare sul web, ma non ho ottenuto granché... di cosa può trattarsi? Qualcuno ne sa di più?--Samuele Madini 00:16, 11 mag 2015 (CEST)[rispondi]

futuro in opere di fantasia[modifica wikitesto]

Qual è opera di fantasia (cinema, tv, libro ed ecc) ambientata nel futuro "più futuro"? --95.247.23.11 (msg) 15:04, 12 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Temo che la domanda sia troppo generica: è fin troppo facile, nella narrativa, collocarsi in un "remotissimo futuro" senza però mai dargli una precisa collocazione temporale, o addirittura "alla fine del tempo". Tra le opere che citano esplicitamente l'anno, l'unica che mi viene in mente è La macchina del tempo di Wells (anno 802.701), ma senza citare l'anno esatto ci sono ad esempio un paio di episodi di Doctor Who: uno (La fine del mondo) si svolge alla fine dell'esistenza del pianeta Terra (quindi presumibilmente 4-5 miliardi di anni nel futuro); un altro (Utopia) in un futuro talmente remoto (cento trilioni di anni) che tutte le stelle si sono spente o sono così lontante l'una dall'altra da non essere più visibili. -- Rojelio (dimmi tutto) 15:29, 12 mag 2015 (CEST)[rispondi]
E perché non citare L'ultima domanda di Isaac Asimov? Si parla di centinaia di esalioni di anni da adesso, qualunque cosa significhi. Più futuro remoto di così... --Lepido (msg) 17:16, 12 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Nell'anno del Signore 203.001.987.098.762.789.984.882.341.129.765.551.932.765.201.003.987.201.487.123, quando oramai la nostra galassia è stata interamente risucchiata nel buco nero che era presente al suo centro, c'e Kyr§arom, l'alienetto provenente dalla galassia NGC 1300 che sta osservando gli asteroidi a bordo della sua navicella spaziale Il raccontino di fantascenza da me appena scritto è la risposta alla tua domanda.--79.6.130.99 (msg) 20:46, 13 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Se è per questo in una puntata di futurama (mi pare la stagione 6) i protagonisti viaggiano nel futuro, vedono la fine dell'universo (supponendo sia valida la teoria della Cosmologia ciclica conforme, in cui l'universo smette di espandersi poi si genera un nuovo big bang) e continuano a vivere in 2 o 3 universi dopo quello attuale. --^musaz 11:07, 14 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Vero! La puntata in cui hanno una macchina del tempo che può solo andare in avanti e non riescono (per un paio di volte) a fermarsi nel punto giusto. --Vito (msg) 16:50, 15 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Penso che questo libro sia ambientato nel futuro più remoto possibile. --Arres (msg) 15:23, 19 mag 2015 (CEST)[rispondi]

aventura per ragazzi[modifica wikitesto]

È I Goonies è il piú vecchio film d'avventura con protagosti dei ragazzi? Se no mi sapreste dire quale è?

--95.244.54.86 (msg) 16:47, 15 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Chiedere se un film uscito praticamente l'altro ieri sia il più vecchio film di avventura di ragazzi? Ma dai... :-) Senza neanche sforzarmi troppo ho trovato Tom Sawyer (film 1907) un film tratto dal romanzo Le avventure di Tom Sawyer (essendo "le avventure di Tom Sawyer", è ovviamente un film di "avventura") :-) Non so se sia il più vecchio in assoluto, ma se non altro è almeno un po' "antico" --Lepido (msg) 17:11, 15 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Se per "film d'avventura con ragazzi" consideriamo il genere "teen films", ovvero lungometraggi che trattano di tematiche relative ai giovanissimi, alla ribellione, ai problemi adolescenziali ecc. allora dovrebbe essere Selvaggi ragazzi di strada del 1933, una lista di "teen films" la trovi sulla wiki inglese.--79.26.119.234 (msg) 17:16, 15 mag 2015 (CEST)[rispondi]
chiedo scusa, ma da qualche parte se avevo letto qualcosa, forse che aveva rinnovato il genere avventura con protagonisti i ragazzi.--151.26.186.157 (msg) 19:26, 15 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Bacino o lago artificiale?[modifica wikitesto]

I termini "bacino artificiale" e "lago artificiale" sono perfettamente sinonimi? E se sì, quale dei due è il più diffuso/corretto? Lo chiedo perché intendo unire queste due categorie.--Tenebroso discutiamone... 21:33, 16 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Bah, posso supporre che un lago abbia almeno un immissario (magari anche un emissario), mentre il bacino è un invaso contenente un liquido in senso generico. Bisogna poi considerare che il bacino è generalmente una cosa non creata naturalmente e viceversa. --Umberto NURS (msg) 22:23, 16 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Credo che uno specchio d'acqua artificiale possa essere chiamato lago solo se alimentato da un corso d'acqua immissario (mentre un bacino può anche essere alimentato solo dalla falda o dall'acqua piovana) e se ha una superficie sufficientemente ampia (che non saprei quantificare). Un "bacino" è anche lo stagnetto di 10 mq dove il mio vicino fa abbeverare le pecore, per dire.--l'etrusco (msg) 11:25, 17 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Gialli irrisolti[modifica wikitesto]

Esistono libri e/o film gialli nei quali non viene fornita la soluzione? --Ricordisamoa 11:20, 17 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Mi sembra di capire dall'autobiografia di Agatha Christie che quando scrisse Dieci piccoli indiani lo fornì senza una vera e propria soluzione. La biografia legge: "Il libro, nato da una lunga fase di elaborazione, mi riempì di soddisfazione. Era chiaro, lineare e al tempo stesso sconcertante, tanto che, nonostante fosse retto da una logica ferrea, dovetti aggiungere un epilogo per spiegare come si erano svolti i fatti." --Pep-k (msg) 12:52, 17 mag 2015 (CEST)[rispondi]
In Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, che a suo modo è un romanzo poliziesco, il caso non viene risolto. --93.38.152.144 (msg) 14:15, 17 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Ne ho visto uno giusto ieri: Devil's Knot - Fino a prova contraria. Essendo tratto da una storia vera che non ha avuto una soluzione, non ce l'ha neanche il film. --Micione (msg) 14:49, 17 mag 2015 (CEST)[rispondi]
In Picnic a Hanging Rock (romanzo) (IMHO giallo portentoso) il mistero non viene svelato, anche se l'autrice aveva scritto un 18° capitolo chiarificatore.--Flazaza (msg) 18:34, 17 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Trattandosi di una soluzione (o non soluzione) narrativa tendenzialmente insoddisfacente per il lettore, nella maggioranza dei casi si tratta di racconti tratti da vicende reali. Fra i più noti c'è senz'altro Zodiac.--StefBiondo 10:29, 25 mag 2015 (CEST)[rispondi]

giacca di Lupin III[modifica wikitesto]

leggendo sia su Wikipedia che su altri siti mi è sembrato di capire che il colore della giacca sia utilizzato per suddividere evoluzione del personaggio in periodi, mi sapreste spiegare meglio la cosa? --79.3.253.228 (msg) 18:38, 19 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Non c'è molto da spiegare: in ogni serie, il personaggio ha la giacca sempre dello stesso colore; in serie diverse, gli autori hanno scelto un colore diverso. È quindi relativamente facile, osservando il colore della giacca, capire a quale serie l'episodio possa appartenere. La cosa è emblematica nell'OAV Verde contro Rosso in cui i colori diversi della giacca sono usati apposta per distinguere visivamente il vero Lupin dall'impostore. -- Rojelio (dimmi tutto) 18:55, 19 mag 2015 (CEST)[rispondi]
ma non ci sono solo le serie ma anche oav,film e speciali tv, dove appaiono giache di diverso colore indica che è un anello di congiunzione tra due periodi.--79.3.253.228 (msg) 11:10, 20 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Identificazione ragno[modifica wikitesto]

Sapete aiutarmi a identificare questo ragno? L'ho trovato un paio di giorni fa in casa a Genova. Dall'estremità di una zampa all'altra era lungo sui 4 cm. --Postcrosser (msg) 16:29, 21 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Non saprei la specie, ti consiglio di postare la foto su un forum specializzato. Posso però tranquillizzarti che non si tratta nè di una malmignatta nè di un ragno violino, le uniche due specie di ragno con un veleno pericoloso presenti in Italia.--l'etrusco (msg) 16:44, 21 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Postcrosser perchè non lo hai caricato su commons? hai chiesto ad un forum? se si, ci dai il link? vuoi che lo faccia io? Dio esiste? è nata prima wikipedia o il primo wikipediano?--Pierpao.lo (listening) 12:47, 22 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Grazie Etrusco, già quello è rassicurante ^_^ @Pierpao non ho caricato la foto su commons perchè se si tratta di una specie comune è probabile che ne siano già presenti altre 50 di qualità migliore, quindi pensavo fosse superfluo. Nessun problema a farlo comunque. Ho provato a registrarmi su entomologiitaliani alcuni giorni fa, ma sono ancora in attesa del'attivazione del mio utente. Non ho provato a chiedere da nessuna altra parte per il momento. Se per caso hai la possibilità di chiederlo tu mi saresti di grande aiuto. --Postcrosser (msg) 13:07, 22 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Buona fortuna allora, io è almeno una settimana che sto aspettando l'attivazione dell'utenza su quel forum...--Samuele Madini 13:33, 22 mag 2015 (CEST)[rispondi]
C'è anche naturamediterraneo.com che fa al caso vostro ;)--l'etrusco (msg) 14:35, 22 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Forse si può chiedere anche qui --93.48.230.112 (msg) 15:57, 22 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Ho chiesto su naturamediterraneo, dove mi hanno detto che dovrebbe essere un maschio di Pisaura --Postcrosser (msg) 22:37, 23 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Serie A e Coppa Italia[modifica wikitesto]

Ho già fatto questa domanda in Sportello informazioni e mi hanno consigliato di riscriverla qui.

Premetto che non seguo il calcio da almeno 15 anni: su serie A 2014-2015 vedo che la Juventus ha vinto campionato e Coppa Italia. La Coppa Italia centra con la Serie A o sono due tornei diversi? Se così fosse non vedo il motivo di specificare in una voce che parla di Serie A che la Juve ha vinto un torneo diverso... --93.147.68.72 (msg) 21:07, 21 mag 2015 (CEST)[rispondi]

La Coppa Italia ha ripercussioni sulle qualificazioni europee (chi la vince può iscriversi all'Europa League, liberando anche un posto per i preliminari nel caso in cui la vincente sia già qualificata per la Champions), e decide anche chi giocherà la Supercoppa Italiana che vede scontrarsi la vincente dello scudetto contro la vincente della coppa. Detto ciò, l'informazione è utile per capire chi e perché si qualifica o meno per l'Europa Leaugue, l'indicazione della squadra vincitrice della Coppa nella pagina della serie A pertanto mi pare corretta. --79.56.113.153 (msg) 02:32, 22 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Vescicola (?) sulla lingua[modifica wikitesto]

Gentile Oracolo, vorrei sapere il nome di un lieve disturbo della lingua: si tratta di una specie di bollicina/puntolino in rilievo, più chiaro della lingua, ma senza siero all'interno, fastidioso e talvolta doloroso, soprattutto quando si mangia. Non è un'afta. Grazie --185.5.62.237 (msg) 22:27, 21 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Da come la descrivi sembrerebbe proprio un'afta, cosa ti dà la certezza che non lo sia?--Samuele Madini 11:39, 22 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Come dalla voce, non presenta "un'area rossa o una bolla, che precedono una piccola ulcera aperta." Nè "appare come un'apertura di forma ovale o, a volte, affusolata e colore bianco-giallastro, circondata da un anello rosso e infiammato, che nella maggioranza dei casi ha un diametro di circa 3-4 mm". Per questo la escludo. --185.5.62.237 (msg) 19:04, 22 mag 2015 (CEST)[rispondi]

monasteri e convento[modifica wikitesto]

Qual é il più grande monastero o convento del mondo? --87.17.177.19 (msg) 12:10, 23 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Dovrebbe essere il monastero Tawang, in India. Secondo en.wiki è inferiore per estensione solo al Palazzo del Potala che, però, dopo essere stato la residenza del Dalai Lama fino al 1959, oggi non è più un monastero bensì un museo. --Sesquipedale (non parlar male) 22:20, 23 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Scow (imbarcazione)[modifica wikitesto]

Come si chiama in italiano lo/la/l' en:Scow? Il dizionario de La Repubblica dice "1. chiatta, bettolina, gabarra" *, e "2. spec US imbarcazione da regata a fondo piatto". Chi offre di più? --Vabbè (msg) 13:44, 24 mag 2015 (CEST) *Che a me sembrano tutte diverse tra loro e nessuna neanche simile a quelle presenti nella voce inglese.[rispondi]

Da una vecchia enciclopedia che ho mi risulta la seconda, quella spiegata nella sezione "Racing boats: the inland lake scows" della pagina inglese. Nei dettagli della foto però si parla di Ketch scow. quindo probabilmente è una variante. --ValterVB (msg) 18:57, 24 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Grazie Valter --Vabbè (msg) 14:09, 25 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Domanda fiscale - prestazione occasionale alla partita iva?[modifica wikitesto]

Ciao Oracolo, un piccolo (piccolissimo) imprenditore (terziario) da tanti anni fattura normalmente con la propria partita iva (a privati e aziende), qualche volta anche a enti pubblici. Ora però in totale sempre meno e da anni non ha clienti pubblici. Un ente pubblico lo incarica, il (piccolo) lavoro viene svolto perfettamente, tutti contenti, ma ora c'è il problema: nel frattempo occorre la fattura elettronica. Per il piccolo imprenditore sarebbe un costo notevole, sproporzionato rispetto al valore del lavoro (e per giunta quando non sa nemmeno dopo quanti mesi o anni riceverà i soldini). L'ente pubblico propone di pagarlo come prestazione occasionale. Può accettarlo? In pratica è come se avesse detto a quell'ente pubblico di non aver la partita iva. Costituisce reato? Grazie, --Pagliafieno (msg) 16:54, 27 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Se hai la CNS Unioncamere ti fa fare 24 fatture elettroniche gratis all'anno anche se non sei iscritto alla camera di commercio.--Vito (msg) 16:57, 27 mag 2015 (CEST)[rispondi]
No, nessuna CNS Unioncamere. --Pagliafieno (msg) 17:09, 27 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Avrei dovuto mettere una virgola, intendevo dire che se hai una CNS puoi fare 24 fatture elettroniche con Unioncamere. --Vito (msg) 17:11, 27 mag 2015 (CEST) non c'è[rispondi]
Ma per CNS intendi quella della Camera di Commercio? Allora non c'è. Presumo non intenda la CNS blu che fa da codice fiscale e nel contempo da carta sanitaria, vero? --Pagliafieno (msg) 17:18, 27 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Quella per la firma digitale, alcune tessere sanitarie moderne sono pure CNS, ti basta un lettore di smart card per verificare. Comunque se hai PI devi fare la fattura elettronica (cfr.) ed è meglio evitare il falso, il senso dell'intero SDI è quello di avere dati sui quali investigare e la fortuna aiuta solo chi evade miliardi con l'"ingegneria fiscale". Comunque la CNS della CCIAA è gratis, paghi poi il rinnovo. --Vito (msg) 22:25, 27 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Pagliafieno. Non sarebbe un falso, il falso può essere materiale (non è questo il caso perchè che una prestazione sia professionale o occasionale è una valutazione soggettiva quindi il contenuto della fattura sarebbe una dichiarazione di scienza, quindi non contraffabile. Ovviamente ciò purchè si descriva anche la reale prestazione effettuata. Esempio "prestazione occasionale per lavori di idraulica" se il lavoro svolto effettivamente è di idraulica) o ideologico ma nel nostro ordinamento è previsto solo per gli atti pubblici ergo sarebbe solo una fattura contraria all'art. 21 del DPR 633/72 ovverosia una fattura, detto terra terra, con un errore formale, non falsa, se successivamente viene sanata registrandola correttamente nel registro iva e sopratutto dichiarando i redditi come redditi di impresa (artt. 55-66 TUIR) e non come redditi diversi (artt. 67-71) ovverosia, banalmente, contabilizzandola come se fosse scritta bene. Questo dice la legge (Statuto del Contribuente), non è un consiglio. In ogni caso le fatture elettroniche alla PA possono essere mandate anche tramite un intermediario. Basta chiedere ad un'agenzia di servizi amministrativi. --Pierpao.lo (listening) 09:31, 28 mag 2015 (CEST)[rispondi]

scooby-doo[modifica wikitesto]

Mi sapreste dire se c'è continuity tra le varie serie,film,live-action ed ecc di scooby-doo?

--79.19.181.143 (msg) 15:29, 29 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Incassi Age of Ultron in Cina[modifica wikitesto]

C'è un motivo per cui gli incassi di Age of Ultron in Cina ancora non sono noti esattamente? In alcuni articoli si parla di almeno 210 milioni di incassi ma ormai è un dato che dovrebbe essere obsoleto. --Erik91★★★+3 (60mila edit sotto la Mole) 11:21, 1 giu 2015 (CEST)[rispondi]

prova a cercare qua --Pierpao.lo (listening) 14:52, 1 giu 2015 (CEST)[rispondi]
[@ Pierpao] il problema nasce proprio da li. I dati della Cina sono assenti ancora per Age of Ultron e non capisco il motivo :'( --Erik91★★★+3 (60mila edit sotto la Mole) 15:06, 1 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Mandagli una email, so che in questo mondo social-mobile è considerato un mezzo antidiluviano, ma funziona ancora.--Pierpao.lo (listening) 15:14, 1 giu 2015 (CEST)[rispondi]
[@ Erik1991] E dagli il tempo di contarli, neh? :) Sono un mucchio di soldi e ne stanno arrivando ancora. Nel frattempo, siediti confucianamente e aspetta... :D --Sesquipedale (non parlar male) 16:05, 1 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Ahahah comunque non so se sia possibile inviare una email al sito. --Erik91★★★+3 (60mila edit sotto la Mole) 19:29, 1 giu 2015 (CEST)[rispondi]
[@ Erik1991] Poi dici che uno fa discorsi da vecchio: mail AT boxofficemojo.com; bastava cliccare su "about". Whatsapp vi ha succhiato il cervello :)--Pierpao.lo (listening) 19:54, 1 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Alla fine hanno pubblicato una prima parte degli incassi cinesi. Credo che siano semplicemente indietro negli aggiornamenti. --Erik91★★★+3 (60mila edit sotto la Mole) 12:04, 8 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Sito dove identificare fiori[modifica wikitesto]

Buondì! Qualcuno conosce un sito dove posso chiedere di identificare dei fiori che abbiamo fotografato? --Syrio posso aiutare? 14:20, 2 giu 2015 (CEST)[rispondi]

https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Oracolo --Pierpao.lo (listening) 18:33, 2 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Aspettiamo con ansia le foto!--l'etrusco (msg) 21:37, 2 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Non volevo sommergervi(ci), ma se insistete, allora arrivano :) --Syrio posso aiutare? 09:08, 3 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Sommergici pure di fiori ;) Per poterli identificare correttamente dovresti dirci se è una pianta coltivata o spontanea, luogo e data e possibilmente non mettere solo una foto di un fiore ma anche di una foglia almeno. Se puoi. Se non puoi ci proviamo lo stesso :)--l'etrusco (msg) 09:22, 3 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Mmmm… vedo cosa c'è, perché si tratta di vecchie foto di mia sorella che le sto facendo caricare su commons, e lei generalmente ha fotografato solo il fiore, le foglie casomai ci sono dentro incidentalmente. In pochi casi ho già individuato io la specie generica (cioè ho riconosciuto dalie, trifogli, orchidee e nontiscordardimè, anche se ovviamente non ho saputo distinguere le specie specifiche), negli altri casi brancolo nel buio. --Syrio posso aiutare? 10:55, 3 giu 2015 (CEST)[rispondi]

mitologie italiche[modifica wikitesto]

mi sapreste dire se le varie mitologie italiche sono imparentate tra di loro? --151.26.153.206 (msg) 18:54, 2 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Per esempio?--Pierpao.lo (listening) 19:01, 2 giu 2015 (CEST)[rispondi]
etrusca,latina,osco-umbra et ecc.--151.26.153.206 (msg) 19:25, 2 giu 2015 (CEST)[rispondi]
p.s.o per esempio intendevi un esempio di parentela? in tal caso divinità simili con nome diverso come per zeus greco e Giove romano.--151.26.153.206 (msg) 19:44, 2 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Quindi parli di religioni? Ovviamente quella Etrusca e Latina sono imparentate tra loro. I romani erano piuttosto influenzabili quanto a religioni, ne presero sia dai latini sia dai greci, che pure consideravano i propri dei falsi e bugiardi. Dipende dai contatti commerciali e dalle conquiste territoriali e dalle tradizion. locali. Ad Ostuni ad esempio c'è un caso praticamente unico di un grotta dove veniva onorata la Dea della fertilità dalla preistoria, quando era stata seppellita lì una donna incinta morta, sino almeno ai Romani, praticamente senza soluzione di continuità ovviamente con simbologie e riti diversi ma sempre nello stesso luogo.--Pierpao.lo (listening) 19:52, 2 giu 2015 (CEST)[rispondi]
invece considerando anche le religioni delle altre popolazioni del Italia antica?--151.76.243.58 (msg) 18:17, 3 giu 2015 (CEST)[rispondi]
[@ Pierpao] Più che influenzabili, direi che i romani erano piuttosto pragmatici, che in questo contesto mi pare pure una bella dote. --Captivo (msg) 18:58, 3 giu 2015 (CEST)[rispondi]

COORDINATE AEREOPORTI[modifica wikitesto]

Ciao,

Ho notato che sul sito tutti gli aereoporti mondiali sono perfettamente catalogati (sigla aereoporto/città/nazione/longitudine/latitudine). E' possibile ricevere queste informazioni tabellate? Per esempio su un file excel sarebbe perfetto. Jacopo

--195.103.187.130 (msg) 18:30, 3 giu 2015 (CEST)[rispondi]

OpenStreetMap dovrebbe contenere tutti i dati che cerchi, come aeroway=aerodrome. --Ricordisamoa 22:22, 3 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Ti prego Jacopo, aeroporto, non aereoporto. ;) --Flazaza (msg) 23:44, 3 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Il sesto dito[modifica wikitesto]

Buonasera. La maggior parte di chi leggerà questo (forse tutti) hanno 5 dita per mano (e per piede). Tuttavia ci sono persone, come il sottoscritto, che di dita ne hanno 6, per via di una malformazione genetica. Ora mi chiedo, nella mano, oltre ai 5 nomi tradizionali Pollice, Indice, Medio, Anulare e Mignolo, come si chiama (se ha un nome proprio) il nostro sesto dito? Grazie anticipatamente.

--95.244.5.6 (msg) 20:55, 3 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Mah, essendo appunto un'anomalia genetica (la polidattilia) non credo abbia un nome tradizionale come gli altri... però non saprei. --Syrio posso aiutare? 21:01, 3 giu 2015 (CEST)[rispondi]
La probabilità è bassissima, ma sempre meglio che niente: potresti provare a contattare l'autore di questa pagina. Lui forse lo sa... :D --Sesquipedale (non parlar male) 22:32, 3 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Sennò possiamo creare l'anuce per il piede e l'indolo per la mano. --Vito (msg) 22:45, 3 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Liberarsi dei banner avviso cookie[modifica wikitesto]

Una recente legge ha imposto a tutti i siti di avvisare i lettori sull'utilizzo di cookie traccianti, l'esisto è stato che oramai navigare è una noia assurda tra banner invadenti che ti spuntano ad ogni pagina. Chiedo dunque al potente Oracolo: c'è un modo per impedire che lai banner appiano usando FIrefox? Una qualche configurazione, un pluning, ecc.--87.1.43.129 (msg) 19:37, 4 giu 2015 (CEST)[rispondi]

non credo sia una legge, secondo me è impostato firefox in modo da segnalare ai siti di non effetuare il tracking. Prova a togiere l'impostazione e probabilmente nessuno di avviserà dei cockies. Ovviamente se sai che vuol dire permettere il tracking.--Pierpao.lo (listening) 21:24, 4 giu 2015 (CEST)[rispondi]
La legge è dell'anno scorso, l'obbligatorietà è di questi giorni. primo link trovato --ValterVB (msg) 21:36, 4 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Sì è un obbligo di legge anche abbastanza pesante come sanzioni previste. L'unico modo per liberarsene è...usare dei cookie! Teoricamente il sito installa un cookie che segnala il fatto che si sia letta e accettata l'informativa, ma dura finché dura il cookie. Si potrebbe provare a creare qualche regola con adblock e noscript: la maggior parte degli avvisi userà classi e funzioni che contengono "cookie" nel nome, ma non è detto funzioni sempre e potrebbe avere qualche effetto collaterale. --Vito (msg) 22:58, 4 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Concordo con l'IP: sono una vera iattura, specialmente quando si naviga con smartphone. Probabilmente esistono anche dei programmi appositi per bloccare questi banner, ma non mi sento di consigliarli in quanto secondo me si fregano un bel po' di dati personali. Intanto ho provato a pucciare il PC nel tè per vedere se i biscottini si riducono in poltiglia :). --Umberto NURS (msg) 09:56, 5 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Per Firefox c'è un plugin apposito, non so se funzioni e da quanto ho capito usa una black list: inserisci di volta in volta nella sua lista i siti che "rompono" le scatole con l'avviso che poi non compare più.--79.46.94.156 (msg) 17:35, 5 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Anche per Chrome, Opera ed Internet Exploder: http://www.kiboke-studio.hr/i-dont-care-about-cookies/ --Ricordisamoa 17:54, 5 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Osservati speciali da wikipedia app[modifica wikitesto]

Crimini e nazionalità[modifica wikitesto]

Salve, per quale motivo certi crimini sono in mano solo a certi gruppi etnici? Per esempio quando si parla di furti e/o rapine quasi sempre sono dell'Europa dell'est, mentre per lo spaccio sono quasi sempre coinvolti africani? Esistono delle spiegazioni sociologiche?

--46.44.242.9 (msg) 12:25, 8 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Qualche statistica o analisi che confemi queste affermazioni? altrimenti, affermazione per affermazione, si può proseguire con "tutti i siciliani sono mafiosi, tutti gli imprenditori sono evasori fiscali, tutti gli ultrà di calcio sono accoltellatori..." --Franz van Lanzee (msg) 12:34, 8 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Non ci siamo capiti (e purtroppo me l'aspettavo...) non stavo generalizzando, semplicemente mi chiedevo come mai certi crimini sono commessi da certe etnie piuttosto che da altre, fonti? Basta sfogliare un qualsiasi quotidiano del nord est. --46.44.242.9 (msg) 14:09, 8 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Allora facciamo che la domanda è "per quale motivo sui quotidiani del nord est certi crimini sono sempre associati a certe etnie piuttosto che ad altre?". Solo che non è il tipo di informazione che, in genere, potresti trovare su un'enciclopedia. --130.192.193.197 (msg) 14:28, 8 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Vorrei addentrarmi in un terreno scivoloso rispondendo a quello che credo sia lo spirito della domanda. L'emigrante non è un esemplare rappresentativo della etnia o della nazione da cui proviene e soprattutto generalmente all'arrivo si appoggia a conoscenze e contatti che ha in loco. Non so se quello che ho detto è vero, ma se io emigrassi in un'altra nazione farei così. Ecco perché, se usciamo dal pericoloso concetto di delinquenza, anche per le professioni normali sembra che ci siano categorie a seconda dell'etnia. Se dico "badanti" subito si pensa a signore dell'est, se dico edilizia invece sono i maschi dell'est gli interessati, e così via... Questo non vuole dire che una signora ucraina è predisposta naturalmente a fare la badante, ma che probabilmente al suo arrivo in Italia ha trovato contatti e persone (connazionali) già introdotte in quel mercato che l'hanno indirizzata, e a sua volta anche lei probabilmente indirizzerà una nuova collega che arrivasse in seguito dal suo Paese (almeno così la penso io). Per estensione si potrebbe fare lo stesso discorso anche per i delinquenti: quando un criminale arriva in Italia immagino si appoggi ad organizzazioni criminali di connazionali già avviate e probabilmente queste organizzazioni si saranno già spartite "il mercato". --Lepido (msg) 15:13, 8 giu 2015 (CEST)[rispondi]
[@ Lepido] Lucida analisi, tra l'altro suffragata da questa storia: I magliari. L'ipotesi meriterebbe approfondimenti sociologici. --Flazaza (msg) 15:22, 8 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Un ringraziamento a Lepido, l'unico che sembra aver capito lo spirito della domanda senza buttarla sul classico "dagli al razzista". La mia domanda era proprio questa: come mai certe attività sono appannaggio di certe etnie e non di altre? Per fare un esempio io non ho mai sentito parlare di spacciatori cinesi o topi d'appartamento bengalesi. --46.44.242.9 (msg) 16:03, 8 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Più che dare del razzista a qualcuno (non era mia intenzione, chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso), mi premeva che la discussione partisse da basi serie, appunto analisi sociologiche o statistiche; usare come "fonte" le pagine di cronaca dei quotidiani è sbagliato, se non altro perché esse non riportano la totalità dei crimini commessi in un certo giorno in Italia ma solo una selezione di essi effettuata dalla redazione: selezione che può essere effettuata sulla base dei più disparati criteri, uno dei quali (senza malizia) è banalmente quello di invogliare i lettori all'acquisto.
Per questo chiedevo: ci sono analisi statistiche che collegano una certa etnia alla commissione di certe attività illecite? Sui cinesi spacciatori: la Triade, come tutte le mafie mondiali, è attiva nel commercio di droga. --Franz van Lanzee (msg) 18:11, 8 giu 2015 (CEST)[rispondi]
La domanda implica un certo criptorazzismo, involontario e frutto del clima.
Il problema è che se un rom fa un reato si fa una settimana di prima pagina e almeno una dozzina di dichiarazioni del politico di turno, se lo fa un italiano o un britannico in vacanza no.
Le droghe spacciate dagli stranieri vengono comunque importate dai miei conterranei, che poi controllano pure le prostitute straniere e gestiscono il florido mercato delle armi da fuoco.
In entrambe le situazioni la "grossa" criminalità va a cercare manovalanza (sacrificabile) fra i disagiati, siano essi immigrati o disoccupati. Io lo vedo quotidianamente, quando viene beccato un corriere della droga è spesso un incensurato (per davvero) con debiti.
C'è un problema di percezione e di conoscenza della realtà che viene alimentato dall'irresponsabilità della politica dell'allarmismo e dell'isteria, fra i nostri primati negativi c'è quello dell'ignoranza (l'articolo, è davvero interessante e i commenti sotto sembrano quasi note in senso wikipediano).
L'immigrazione non è di certo un percorso facile e noi italiani dovremmo saperlo, ma in Italia si è preferito alternare l'isteria alla negazione, nel mentre che le strutture portanti della società venivano smantellate.
A me non interessa se chi compie un crimine è nato qui o lì, a me interessa che le forze dell'ordine e la magistratura abbiano i mezzi, la preparazione e la coscienza civica per prevenire o reprimere il crimine in questione.
Bisogna diffidare da chi propone soluzioni a costo zero, sulla sicurezza e l'integrazione bisogna spendere, anzi *investire*. Senza dimenticare che essere nati in Italia è una bella botta di fortuna, ci poteva andare meglio a nascere in Svezia o Scozia o nella famiglia reale saudita, ma è un gran lusso rispetto al Sudan o al Congo.
--Vito (msg) 19:07, 8 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Analisi condivisibile quella di Lepido, ma secondo me abbastanza scontata. Sarebbe come dire che i figli di un carpentiere ed un avvocato è più probabile che divengano rispettivamente carpentiere ed avvocato piuttosto che il contrario. Se invece diamo alla domanda una diversa interpretazione mi sembra che diventi più interessante: quali sono i fattori, se ci sono, che hanno determinato la propensione dei diversi gruppi o comunità etniche a preferire certe attività (lecite o illecite che siano) anzichè altre all'inizio del fenomeno migratorio (che in Italia è relativamente recente)?. Io non credo che la risposta abbia a che fare con la razza ma solo con il periodo storico e con le opportunità disponibili in tale periodo.--StefBiondo 19:20, 8 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Stefanobiondo è esattamente quello che volevo dire: io non affermo, nè ho mai voluto affermare, che un rumeno ha il furto del sangue, nè che un tunisino sia nato con la propensione allo spaccio, volevo solo sapere come mai certi crimini sono appannaggio di certi gruppi etnici piuttosto che di altri. --46.44.242.9 (msg) 08:50, 9 giu 2015 (CEST)[rispondi]

[ Rientro][@ Franz van Lanzee] Ho svolto un ampia ricerca con Google ma non ho trovato grafici o tabelle numeriche che mettano in relazione diretta le statistiche fra paese d’origine e natura del crimine. Tuttavia ho trovato questo documento di L’altro diritto, osservatorio del dipartimento di diritto dell'Università di Firenze. Eccone alcuni stralci:

«L'idea di un rapporto diretto tra il numero di immigrati presenti e reati commessi è ulteriormente indebolita dal fatto che non tutte le nazionalità sono egualmente coinvolte in queste attività criminali. Infatti, vi sono gruppi etnici numerosi che presentano indici di criminosità inferiori rispetto a quelli italiani; ovvero, comunità di immigrati che, pur non essendo tra le più numerose, presentano indici di criminosità molto elevati; e infine, vi sono comunità etniche di particolare consistenza che esprimono una criminalità preoccupante. Il peso di ciascun gruppo, per di più, varia a seconda del reato e della posizione occupata nel sistema di stratificazione delle attività illecite: i furti e le rapine vengono compiute soprattutto dagli ex jugoslavi di entrambi i sessi (spesso minori nomadi), oltre che da marocchini, algerini e tunisini; lo spaccio di eroina da marocchini e tunisini (e solo di recente anche dagli albanesi); il traffico di marijuana da albanesi, quello di cocaina da sud-americani; lo sfruttamento della prostituzione da albanesi e nigeriani.»

E ancora:

«La distribuzione dei reati per Paese di origine degli stranieri è assai diversa a seconda della tipologia delittuosa. La concentrazione di particolari reati in una sola etnia o in poche di esse può far parlare di monopolio o di oligopolio criminale. In questi casi, dunque, la criminalità straniera è un problema specifico: pensiamo al Marocco che fino al 1996 poteva essere considerato a ragione un monopolista nel mercato del contrabbando; o allo stesso Marocco, all'Algeria ed alla Tunisia considerati oligopolisti del mercato degli stupefacenti. Termini come questi, invece, non possono essere utilizzati per altri reati, per i quali è dato registrare una maggiore dispersione nella distribuzione per Paese di origine. Così per i reati di furto, rapina, che hanno visto la progressiva implicazione di quasi tutte le etnie rappresentate sul territorio.»

Quindi sembra effettivamente esserci una relazione statistica fra natura del reato e nazionalità del delinquente (il che naturalmente non implica che ogni reato di un certo tipo sia commesso da un cittadino di una determinata nazionalità o viceversa). E’ giusto anche sottolineare che per gli stessi motivi alcune tipologie di reati finanziari, altrimenti detti white collar crimes sono a quasi esclusivo appannaggio di cittadini italiani, come sottolineato nello stesso documento:

«L'eccezionale aumento della criminalità in Italia in effetti vi è stato, ma esso ha avuto luogo già dalla prima metà degli anni '70, quando, cioè, i processi migratori erano agli inizi. È anche vero, però, che in quest'ultimo decennio la quota degli stranieri implicati in fatti delittuosi è continuamente cresciuta. Questo incremento, tuttavia, nonostante si sia verificato per la gran parte dei reati e le diverse forme in cui sono stati commessi (lievi o gravi, commessi da singoli o da gruppi, espressivi o strumentali), non si è avuto per tutte le tipologie né per tutti i livelli a cui vengono svolte le attività illecite. Si tratta di quei reati per la cui commissione è richiesta una posizione qualificata all'interno del sistema di stratificazione sociale e che, pertanto, escludono gli immigrati che si trovano ancora ai gradini più bassi.»

--StefBiondo 13:29, 9 giu 2015 (CEST)[rispondi]

È proprio qui che sta l'arcano che mi ha spinto a interrogare l'oracolo: tanto per citarne un paio perché gli slavi sono specializzati nei furti mentre i magrebini nello spaccio? --46.44.242.9 (msg) 15:05, 9 giu 2015 (CEST)[rispondi]
L'arcano è ampiamente spiegato nel documento di altrodiritto.unifi.it (che però andrebbe letto da cima a fondo, riportarne solo alcune frasi può essere fuorviante), e d'altronde ci vuole poco a immaginarsi delle ragioni plausibili: quasi tutte le pratiche delinquenziali richiedono di essere inseriti in una rete criminale (perfino un ladro di biciclette deve pur venderla a un ricettatore, la bici rubata). Dato che comportamenti criminali coinvolgono tipicamente immigrati irregolari, non quelli regolari, c'è da pensare che buona parte di questi sia arrivata in Italia proprio con l'aiuto di organizzazioni criminali collegate con il loro paese d'origine. Reati come lo spaccio, ad esempio, presuppongono il collegamento con organizzazioni nei Paesi produttori delle materie prime degli stupefacenti, ecc.
Tuttavia non capisco come ti sfugga il linguaggio oggettivamente razzista (al di là delle tue intenzioni, senza dubbio) in cui è formulata la tua domanda. Se tu chiedessi "perché le organizzazioni criminali di origine X (albanese, marocchina, ecc.) sono specializzate in un certo tipo di reati", sarebbe diverso. Ma tu chiedi "perché gli slavi sono specializzati nei furti?". A te forse sembra solo un modo più sbrigativo di dire la stessa cosa, ma prova per un attimo a immaginare di leggere in una discussione fra statunitensi uno che chiede "perché gli italiani negli USA sono specializzati in estorsioni, contrabbando e omicidi?" La troveresti una frase accettabile?
Non è questione di "dàgli al razzista": è che non è difficile evitare di usare un linguaggio razzista, sessista, ecc. Basta solo rendersi conto del problema. --93.38.149.254 (msg) 18:52, 9 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Numero di agenti G8 2001[modifica wikitesto]

Salve, volevo sapere se qualcuno sapeva darmi una stima anche approssimativa del numero di agenti coinvolti nel 2001 del G8 di Genova (non riesco a trovare l'informazione da nessuna parte). Grazie! --2.37.183.185 (msg) 23:09, 8 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Compresi magari anche gli appartenenti ai Servizi...? --Pracchia 78 (scrivimi) 16:40, 9 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Correzione voce "Diga"[modifica wikitesto]

Buongiorno, alla voce "Diga", paragrafo "Espressione per il calcolo della forza", mi pare compaia un 1/2 che chiaramente non serve (si cita appunto la legge di Stevino che afferma Dp=rho*g*Dz). E' possibile sia un'imprecisione? O mi sto sbagliando io? Potete correggere? Grazie per l'attenzione e saluti a tutti.

Andrea --188.14.28.104 (msg) 13:42, 10 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Non c'è contraddizione. La legge di Stevino afferma che ad una data profondità "z" la pressione esercitata sui punti della parete a tale profondità è, come giustamente riporti, .
Diciamo che la parete abbia larghezza L e profondità totale h (ovvero L=s/h, con "s" la superficie totale, così come indicata nella voce Diga). La forza esercitata sull'intera "striscia" di parete di profondità z, larga L e alta un infinitesimo è , e la forza complessiva si ottiene integrando tali contributi su strisce di spessore infinitesimo su tutte le profondità della parete, da 0 (il pelo dell'acqua) fino a h (il fondo del bacino):
Quod erat demonstrandum. -- Rojelio (dimmi tutto) 19:35, 10 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Calcoli a parte e cercando di tenerla sul piano intuitivo, il punto è che la pressione non è la stessa su tutta la parete, ma cresce secondo la legge di Stevino, ovvero in modo proporzionale alla profondità dei singoli punti partendo da 0 (sul pelo dell'acqua) fino a . Tutto funziona, quindi, come se l'intera parete fosse soggetta ad una pressione media di , e a una forza complessiva sulla superficie s pari a . Il fattore 1/2 viene fuori dalla media tra le diverse pressioni alle varie profondità (o da quell'integrale di , che sotto sotto dice esattamente la stessa cosa, anche se in modo drasticamente meno evidente :-D). -- Rojelio (dimmi tutto) 19:45, 10 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Perfetto, tutto chiaro, grazie! Ero concentrato sulla forza esercitata sul fondo della diga, mentre nella pagina intendeva la forza su tutta la parete verticale della diga (in tal caso 1/2 è appunto giustificato, dato che la pressione varia linearmente con la quota, dall'integrazione della legge di Stevino o dall'integrale in media della pressione). Grazie di nuovo.

Andrea

Creazione di un sito internet[modifica wikitesto]

Premessa: ho una conoscenza dei linguaggi informatici tendente allo zero, e è la prima volta che mi addentro in questo ambito. Problema: ho la necessità di creare un sito internet di cui ancora devo comprare il dominio. In questo sito internet ci deve essere la possibilità per gli utenti di iscriversi e di pubblicare inserzioni (in sostanza come tutti i grandi siti di vendite online che non sto qui a citare). Ora le mie domande sono queste:

  • Visto che andando a vedere per l'acquisto di un dominio ci sono varie opzioni da scegliere, quale "contratto" dovrei scegliere per renderlo compatibile col tipo di sito che voglio fare?
  • È possibile realizzare un sito del genere attraverso un web builder (si chiamano così?), o è una tipologia di sito realizzabile solo attraverso la programmazione?
  • Se la risposta è affermativa, che programmi/siti mi consigliate per costruire il sito?

Grazie in anticipo a chi risponderà :) --wolƒ 14:40, 10 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Innanzitutto partiamo dal fondo... Se ti accontenti di far fare semplici inserzioni o annunci (tipo mercatino) dove poi gli utenti perfezioneranno via e-mail la trattativa, allora può bastarti un semplice forum, altrimenti la parola chiave è CMS con apposite estensioni per gestire roba del genere. Ad esempio sul CMS Joomla c'è ADS Manager che se non ho capito male dovrebbe fare quello che ti serve, ma ti consiglio di estendere la ricerca anche ad altri CMS (a me Joomla sta antipatico, che ci volete fa'?). Per quanto riguarda la ripologia di contratto, per tutto questo (sia il semplice forum, sia per il CMS) ti serve un hosting Linux e il database MySQL. Generalmente i provider forniscono nel pacchetto anche dei CMS da installare gratuitamente (Aruba ad esempio lo fa).. Ma veniamo al vero problema: se non hai mai avuto esperienza di installazione e configurazione di un CMS e di un database MySQL, ti conviene chiedere un supporto a qualcuno un po' esperto, che inoltre sulle tue domande ti potrebbe anche dare consigli migliori dei miei. --Lepido (msg) 18:03, 10 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Ho capito che in sostanza non è una cosa che posso fare da solo, peccato. Grazie mille per la risposta :) --wolƒ 12:23, 11 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Matematica[modifica wikitesto]

Gentile oracolo. Sarò sincero, ho letto le pagine Integrale e Sommatoria, ma non ci ho capito un accidenti. So che sono operatori matematici che svolgono una sorta di funzione algoritmica (un pò come il Log di X, che con 10^n=X il Log è uguale a n), ma proprio non riesco a capire come funzionano. in particolare mi rivolgo a e . Potresti gentilmente spiegarmeli in modo anche semplice. grazie --80.117.37.113 (msg) 21:01, 10 giu 2015 (CEST)[rispondi]

L'integrale e la sommatoria sono due operazioni distinte, ti interessa forse approfondire il legame fra le due? Se è così, potresti leggere qui. X-Dark (msg) 21:18, 10 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Molto semplicemente: la sommatoria è un'operazione che si esegue su un insieme di valori e non su un singolo valore (per intenderci, non ha senso dire "fare la sommatoria di 4"), ad esempio la "sommatoria di tutti i numeri interi tra 4 e 10 compresi" sarebbe:
L'integrale invece è un'operazione che si esegue su di una curva, ovvero su di una funzione del tipo y=kx (nell'esempio una retta), e calcola l'area sottostante a tale curva (ovvero l'area compresa tra la curva e l'asse delle ascisse del piano cartesiano). Ad esempio, se dovessi risolvere un problema del tipo: "calcola l'area sotto alla retta y=X compresa tra il x=0 e X=10", in questo caso l'area sottesa dalla retta y=x tra i punti x=0 e x=10 ha la forma di un triangolo rettangolo isoscele di cateto=10 e quindi di area=50. Spero di essermi fatto capire--Samuele Madini 21:32, 10 giu 2015 (CEST)[rispondi]
(rispondo qui alla domanda fattami in privato)Le mie competente nel campo si limitano a livello di liceo, quindi non so esattamente come applicare l'operazione in tutti i casi. Provo a fare un esempio esplicativo per quanto riguarda y=x: integrando la funzione y=x ottengo la funzione y=½x²
x dx = ½x²
ora se volessi, come nell'esempio sopra, calcolare l'area sotto alla retta y=x tra 0 e 10 dovrei sostituire la x nella funzione integrata col valore 10, quindi ½·10² = 50, che è il l'area del triangolo rettangolo isoscele sopracitato--Samuele Madini 12:09, 11 giu 2015 (CEST)[rispondi]
P.S.: Sì, l'esempio della sommatoria citato è corretto--Samuele Madini 12:12, 11 giu 2015 (CEST)[rispondi]
«se ho la retta r)y=x+1 e voglio calcolare l'area compresa tra i punti cartesiani X=1 (quindi con Y=2) e X=4 (quindi Y=5), come imposto l'integrale?»
Sintatticamente, quello che scriveresti è ; la risoluzione... è in generale schifosamente complessa, ma per tua e nostra fortuna i polinomi ricadono nella categoria delle funzioni per cui trovare l'integrale è invece del tutto banale. :-D
Innanzitutto va notato che l'integrale è un cosiddetto "operatore lineare", ovvero l'integrale di una somma è pari alla somma dei singoli integrali e le costanti moltiplicative possono essere "portate fuori":
Per le potenze intere, inoltre, vale la semplice regola che
Tornando quindi al tuo esempio:
E dato che in particolare volevi l'integrale definito tra 1 e 4:
Se disegni il grafico di y=x+1 e tracci i due limiti laterali a x=1 e x=4, noterai che l'area di 10,5 "unità quadrate" corrisponde alla somma di un triangolo largo 3 e alto 3 (4,5) sovrastante un rettangolo largo 3 e alto 2 (6), per un totale, per l'appunto, di 10,5.
PS: i puristi mi perdonino se ho scientemente evitato, per amor di semplicità, di menzionare la generica costante a sommare negli integrali indefiniti. :-) -- Rojelio (dimmi tutto) 15:46, 12 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Caro Oracolo...[modifica wikitesto]

... l'avresti mai detto, che l'enciclopedia che ti ospita, può essere ridotta ad una semplicissima tacca?!

--79.50.138.108 (msg) 13:42, 12 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Bisogna conoscere però anche la codifica e non capisco perché passi da un numero binario a uno decimale direttamente (forse un cambio di base fa troppa paura?). Qualcosa di simile è affrontato in numero primo illegale. X-Dark (msg) 13:54, 12 giu 2015 (CEST)[rispondi]
È un cosa teoricamente seria, eppure l'avevamo messa tra le STUBidaggini :P (diff). Sarebbe bello integrare questa curiosa codifica in Codice (teoria dell'informazione). --Umberto NURS (msg) 15:11, 12 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Già ce l'abbiamo: quella descritta è una codifica aritmetica senza compressione (tutti i simboli equiprobabili). -- Rojelio (dimmi tutto) 15:16, 12 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Potremmo addirittura far risparmiare due byte (o 4, se usiamo Unicode) rimuovendo quelle due virgole inutili. --Captivo (msg) 17:43, 12 giu 2015 (CEST)[rispondi]
<cacaspilli>Il numero di byte dipende dal tipo di encoding, e Unicode non è un encoding (assegna i code-point ai caratteri, ma non specifica come questi debbano essere fisicamente rappresentati/memorizzati). Il tuo commento allude all'encoding UTF-16, ma sarebbero comunque due byte in UTF-8.</cacaspilli> :-D -- Rojelio (dimmi tutto) 18:03, 12 giu 2015 (CEST)[rispondi]
[↓↑ fuori crono] È sempre un piacere farsi correggere in modo così puntuale :-) --Captivo (msg) 11:02, 13 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Se l'oracolo non lo sapeva, consiglio la lettura di un famossissimo libro in cui si riflette sul fatto che i sistemi di decodifica contengono di fatto molta dell'informazione che devono decodificare (e si fa l'esempio del DNA che, pur essendo una stringa di lettere relativamente corta, si traduce poi in miliardi di cellule). L'informazione e la meta-informazione (cioè l'informazione che riguarda l'informazione) sono infatti spesso molto mischiate tra loro in un incastro a più livelli... --^musaz 18:16, 12 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Senza contare che, a meno che il bastone non sia lungo come da qui alla Luna, l'intervallo di lunghezza dell'ultimo decimale ragguingerebbe rapidamente la Lunghezza di Planck.--StefBiondo 10:45, 13 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Articolo determinativo[modifica wikitesto]

Oggi casualmente mi sono imbattuto nella voce One Direction e ho notato che la didascalia dell'immagine del template artista musicale recitava I One Direction. Visto che nell'incipit è scritto Gli One Direction ho provveduto a correggere. Ho poi ricevuto questa risposta dall'utente che aveva rollbaccato la mia modifica e che senza attendere un mio riscontro faceva un secondo rollback. Sono pertanto a chiedere quale delle due versioni presenti nella voce è da considerare quella corretta. Grazie--Burgundo(posta) 21:23, 13 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Io mi inchino e striscio davanti all'Accademia della Crusca, ma non ho capito perché dovrei scrivere in modo sbagliato sia che consideri "One" letto all'inglese (/UAN/) sia all'italiana (/ONE/). A me alle elementari mi hanno insegnato infatti che davanti a vocale ci va l'articolo "lo/gli": gli occhi, gli annaffiatoi, gli ONEsti... mah... --Lepido (msg) 22:21, 13 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Molti anni fa anch'io ho imparato quanto dici tu.;-))--Burgundo(posta) 22:24, 13 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Non è che l'utente si riferisca a questo articolo? Qui si parla effettivamente di iniziali in W ed il discorso è condivisibile, non mi pare invece che si parli di iniziali in O. Capisco che in lettura la ONE si pronunci /UAN/ un po' come se iniziasse per W, ma forse l'utente ha mescolato un po' troppo le cose. --Lepido (msg) 22:29, 13 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Infatti la pronuncia uan non centra niente con w o v e quindi, a mio parere, l'articolo da mettere è gli.--Burgundo(posta) 22:38, 13 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Per gli interessati, la discussione prosegue al bar. --Lepido (msg) 09:34, 14 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Problema matematico di fisica[modifica wikitesto]

Cara wikipedia. nove anni fa, il mio prof di fisica di prima superiore, nel periodo in cui ci ha spiegato la forza, ci fece una sorta di problema. allora impostò la seguente equazione:

dove Kg è la massa del corpo, m^3 la distanza percorsa al cubo, N la forza e g l'accelerazione di gravità della terra.

Dopo che l'equazione fu impostata, tutti provammo a sostituire le unità di misura con i valori di problemi già risolti, e abbiamo notato che in effetti era sempre vera, anche se appariva senza senso. Allora ci disse di provare a capire da soli come l'equazione avesse senso, che poi ce l'avrebbe detto la lezione seguente. Ma qualche giorno dopo a questo professore venne un ictus, e restò in terapia per 2 mesi (termino quando l'anno scolastico era finito). L'anno scolastico successivo ci trovammo con una nuova insegnante di fisica, e il problema non fu mai risolto. Ora, sono certo che l'equazione fosse impostata così, anche perchè conservo ancora il diario sul quale l'ho scritta. Tuttavia non riesco ancora a trovare un senso a questo problema, poichè tutte le unità di misura non mi risultano corrispondere.

Poi, c'è una piccola possibilità di un errore nella legenda scritta da me sotto l'equazione, che non era scritta sul quel diario: sono certisimo di Kg e N, ma nutro qualche piccolo dubbio sulla corrispondenza di m^3 e g. io sono abbastanza sicuro che la legenda sia giusta, comunque. Potete aiutarmi a togliermi questo problema, che in questi nove anni ho provato a risolvere? Grazie.

PS. Allora riuscii a vedere che era sempre verificato, ma oggi nonn riesco a impostarlo nuovamente.

--79.24.144.215 (msg) 08:39, 14 giu 2015 (CEST)[rispondi]

La distanza percorsa? Da chi e in quanto tempo? Probabilmente si deve immaginare che il corpo di cui si parla cada partendo da fermo, ma bisogna vedere sopo quanti secondi si calcola la distanza percorsa. La formula è (con s in metri e t in secondi), ma sostituendo quella e tenendo conto che non viene affatto una relazione come quella che scrivi, comunque si scelga l'intervallo di tempo t. Sei sicuro di ricordarla giusta? --93.49.206.220 (msg) 12:40, 14 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Guarda, ti giuro che è scritta così, e che veniva giusta. ho qualche perplessità riguardo il g, tuttavia--79.24.144.215 (msg) 13:12, 14 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Dal punto di vista dimensionale, quell'equazione mi sembra che non funzioni, sicuro di aver interpretato bene il significato dei simboli? Poi, non ha nessun senso considerare unità di misura, come kg o N, come variabili di una equazione assieme a distanze e costanti fisiche come g. X-Dark (msg) 13:37, 14 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Problema irrisolto? Malattia improvvisa? Diario ritrovato? Enigma insolubile? Ce n'è abbastanza per un film. ;) --Flazaza (msg) 17:37, 14 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Mi sa che il problema sta proprio in quel g --79.24.144.215 (msg) 21:40, 14 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Non solo in quello, la radice quadrata di una forza non vedo che senso potrebbe avere. Mi sembra inoltre strano che abbia usato come simbolo di una massa non un comune ma piuttosto , che indica una unità di misura. Escludendo scherzi, credo quindi che la formula sia stata male interpretata o non correttamente trascritta. X-Dark (msg) 22:40, 14 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Concordo con Flazaza: sta domanda è una trollata in piena regola. --^musaz 23:26, 14 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Non lo escluderei, soprattutto se si tratta dello stesso IP che ha posto la domanda più sopra, e non solo.... --Euphydryas (msg) 23:34, 14 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Dispongo di una meravigliosa dimostrazione di questo teorema, che non può essere contenuta nel margine troppo stretto della pagina. L'Oracolo ;) --Flazaza (msg) 23:26, 15 giu 2015 (CEST)[rispondi]

L'insegnante che tutti vorrebbero[modifica wikitesto]

Avevo sentito di un fatto accaduto tanti anni fa, dove un profesore universitario (penso, ma non sono sicuro, di matematica) stava facendo l'esame ad uno studente, che lo stava ripetendo già da molte volte. Vedendo che questo studente non sapeva nulla, chiese al bidello di portare della biada per lo studente; lo studente disse al bidello di dare la biada al prof, e di portare per lui un caffè. Allora il prof decise di promuovere lo studente con un 18. Qualcuno potrebbe dirmi chi era questo porf, o per lo meno un posto in internet dove posso trovare la storia (la avevo letta su un giornale anni fa)? --82.48.113.145 (msg) 14:43, 16 giu 2015 (CEST)[rispondi]

È una vecchia barzelletta. -- Rojelio (dimmi tutto) 14:47, 16 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Non è una barzelletta (almeno, è anche una barzelletta), tu intendi la storia di Renato Caccioppoli, docente di matematica! Me l'ha raccontato la professoressa di matematica, anche più di una volta. Nno trovo nessuna referenza on-line, ma l'aneddoto di cui parli riguarda proprio lui. Solo che non ci sono prove certe che la cosa sia accaduta realmente. --79.25.157.169 (msg) 18:14, 16 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Certo, certo... Leggi per favore Leggenda metropolitana e poi ne riparliamo. Parlo con cognizione di causa, perché quello studente era mio cuggino. --Lepido (msg) 18:19, 16 giu 2015 (CEST)[rispondi]
infatti, ho scritto che non si sà se la storia sia vera, ma l'anneddoto esiste, perchè viene narrato. Leggilo pure qui, quarto riquadro.
Certo che viene narrato! A me mio cuggino mi ha raccontato di avere assistito coi suoi occhi alla stessa scena, più di 30 anni fa, e il docente era un professore di fisica a Bologna. Ho buone ragioni per credere che il fatto sia accaduto almeno una volta, con un docente sempre diverso, in ogni università d'Italia... ;p --Sesquipedale (non parlar male) 18:40, 16 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Qui ce n'è finché volete... e, sì... la n. 12 è "la nostra", ma non era Matematica a Napoli, ma Giurisprudenza a Cagliari... o no? :-P --Lepido (msg) 21:55, 16 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Mi sapreste dire quali erano i millet del impero ottomano?

--79.8.248.115 (msg) 21:00, 16 giu 2015 (CEST)[rispondi]

WILLIAM G. DEVER[modifica wikitesto]

Buongiorno! Se è possibile, mi occorre un'informazione. Leggendo un articolo di archeologia, mi sono imbattuto nelle ricerche condotte da un professore, ossia William G. Dever. Siccome mi è stato chiesto di segnalare questo nome in un lavoro di ricerca, per una maggiore precisione volevo inserire il nome completo di questo archeologo (cioè mi occorre sapere per quale nome sta la "G" di William G. Dever). Ho provato a cercare su Google Books, sul sito della Library of Congress e altrove, ma purtroppo almeno io non sono riuscito a trovarlo. Se potete aiutarmi mi farete un gran favore... Grazie in anticipo per l'aiuto! --195.32.24.254 (msg) 12:30, 18 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Se lui stesso si firma consistentemente a quel modo in tutti i suoi lavori (e non parlo di chi lo cita, intendo proprio la roba sua), dubito ti si possa imputare un qualsivoglia livello di "imprecisione" nell'adeguarti alla forma con cui, apparentemente, desidera essere noto al mondo. :-) -- Rojelio (dimmi tutto) 12:36, 18 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Stando a en:Middle_name#English-speaking_countries, a volte (lì dice raramente, io pensavo fosse una cosa più frequente) il middle name è solo e soltanto una lettera puntata. Potrebbe essere uno di quei casi. --Syrio posso aiutare? 12:53, 18 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Ok, grazie per l'aiuto! :-)--195.32.24.254 (msg) 13:25, 18 giu 2015 (CEST)[rispondi]

La pagina a lui dedicata del VIAF riporta qui lo studioso noto come Dever, William G. (William Gwinn), presso la Biblioteca Nazionale Olandese. Accanto all'informazione, però, appare un'icona che sembrerebbe indicare la notizia non confermata.--Flazaza (msg) 15:29, 18 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Punto un centone su "Gwinn", su google libri ho trovato le seguenti pagine a conferma: 1 e 2.--95.234.113.102 (msg) 16:13, 18 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Il centone è più che meritato. Ho controllato e Gwinn è proprio il nome giusto. Grazie infinite per la vostra efficienza che, ancora una volta, mi è stata di grande aiuto!--195.32.24.254 (msg) 18:02, 18 giu 2015 (CEST)[rispondi]

E, scusate se posso sembrare ripetitivo e insistente, ma per completare il lavoro mi occorre il vostro aiuto nella ricerca dei seguenti altri nomi completi: Carol L. Meyers (Duke University) e Lawrence E. Stager (Harvard University). Anche in questo caso ho provato a cercare insistentemente, ma senza alcun risultato. Vi ringrazio se potreste aiutarmi... --195.32.24.254 (msg) 15:17, 3 lug 2015 (CEST)[rispondi]

Trovato. Carol Lyons Meyers (qui), la E di Stager invece si nasconde.--Flazaza (msg) 15:53, 3 lug 2015 (CEST)[rispondi]

Perfetto! Grazie ancora infinite! Intanto continuerò a cercare il secondo nome e, se lo dovessi trovare, ve lo comunicherò. --195.32.24.254 (msg) 16:43, 3 lug 2015 (CEST)[rispondi]

Zingari e servizio militare[modifica wikitesto]

Ai tempi della leva obbligatoria cosa succedeva agli zingari (intendo sia rom che sinti) che risultavano cittadini italiani? Immagino venissero coscritti come qualsiasi altro maschio ma poi risultavano renitenti o, obtorto collo si presentavano alla visita e al successivo incorporamento? --46.44.242.9 (msg) 09:41, 19 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Non ho idea di cosa avvenisse all'epoca, ma preliminarmente stigamtizzo l'uso improprio e POV dei tremini "Zingaro", "obtorto collo" e presumere a priori renitenza. Tuttavia penso in buona fede che la forma non rispecchi il senso della tua domanda, perciò ti invito a riformulare con calma, maggiore ponderazione e senza costringerci a generalizzazioni che qui, di solito, non siamo abituati a fare.--Flazaza (msg) 14:10, 19 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Ero assolutamente in buona fede, la mia domanda nasceva dal fatto che i nomadi, per tradizione, sono refrattari a servire nelle forze armata. Tutto qui. --46.44.242.9 (msg) 17:03, 19 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Diciamo che in anni di crisi il razzismo s'infiltra nel pensiero collettivo ed è pure difficile riconoscerlo. A margine delle generalizzazioni alcuni popoli nomadi hanno lunghe tradizioni belliche, basti pensare ai Tatari, semplicemente la renitenza va commisurata a quanto ci si identifichi in uno stato e nelle sue guerre. --Vito (msg) 20:51, 19 giu 2015 (CEST)[rispondi]
"ed è pure difficile riconoscerlo": ecco perchè tutti fanno a gara a trovarlo! --^musaz 12:53, 21 giu 2015 (CEST)[rispondi]
cosa intendi Utente:^musaz che quella dell'IP non è una domanda razzista?--Pierpao.lo (listening) 13:10, 21 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Effettivamente il razzismo e la superficialità nei ragionamenti hanno molti punti in comune, ed è per quello che il razzismo si insinua in modi inaspettati e a volte inconsapevoli. In questi casi io faccio un "gioco" mentale: sostituisco nella frase incriminata la parola "zingaro", "nero", ecc. con la parola "italiano", e provo a vedere l'effetto che fa. Se ad esempio io scrivessi:

«Ai tempi della leva obbligatoria cosa succedeva agli abitanti di Legnano? Immagino venissero coscritti come qualsiasi altro maschio ma poi risultavano renitenti o, obtorto collo si presentavano alla visita e al successivo incorporamento?»

... sono convinto che ai legnanesi (e a [@ ^musaz] noto legnanese) girerebbero un po' i "cosiddetti", non vi pare? :-) --Lepido (msg) 16:58, 21 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Abbassiamo tutti i toni. Io per primo che ho redarguito l'IP che ha poi chiarito le sue buone intenzioni e con il quale, nel caso avessi esagerato, mi scuso. Non occorre fare a gara per trovare il razzismo dove non c'è, ma non alzare MAI l'asticella dell'indifferenza e dell'empatia. L'esempio di [@ Lepido] ne è l'ottima prova. In ogni caso la lingua italiana, nella sua complessità e ricchezza, dispone di tutti gli strumenti necessari per non essere travisati e se veniamo fraintesi, a volte, è più colpa nostra che scriviamo affrettatamente, piuttosto di chi ci legge. ;) Comunque, tornando al quesito dell'IP, non avendo trovato statistiche al riguardo gli consiglio di contattare, se vuole approfondire la tematica, l'Opera Nomadi. --Flazaza (msg) 19:56, 21 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Continuo a parlare in generale: Trovo che l'esasperazione del "rispetto" reciproco e delle buone maniere, soprattutto in contesti che non lo richiedono, sia un modo per tenere le distanze e una forma di indifferenza. --^musaz 10:53, 22 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Hai ragione anche tu. Se per combattere il razzismo si sfocia in un mieloso e sterile "politicamente corretto" si cade dalla padella alla brace. Che ci vogliamo fare? È un mondo difficile... felicità a momenti e futuro incerto :-) --Lepido (msg) 12:31, 22 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Cercando di rispondere alla domanda, ricercando su google non si trova niente che suggerisca una correlazione tra l'appartenere a etnie zingare e la renitenza alla leva. Tra i gruppi in cui era molto comune la renitenza alla leva un caso molto conosciuto è quello dei Testimoni di Geova. --Cruccone (msg) 16:24, 22 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Problema con file PDF[modifica wikitesto]

Oh sommo Oracolo, mi ritrovo nell'impellente necessità di dover creare un file in formato PDF composto da una serie di immagini .jpg, ma la cosa mi sta dando delle grane. Operazione già eseguita in passato, mi limitavo a fare copia-incolla delle immagini, una per una, in un programma di scrittura e salvare in .pdf file di circa 20 pagine, e la cosa andava a buon fine. Ora mi serve di crearne uno di 90, e di fare copia-incolla 90 volte proprio no. Il problema è che, come ho fatto, selezionando tutte le pagine (file .jpg nominati da 1 a 90) e facendo copia-incolla in un programma di scrittura (posso usufruire solo di Word starter 2010 e OpenOffice writer) le pagine compaiono in ordine invertito, ovvero dalla 90 alla 1, e decentrate con impossibilità di farle rientrare nei bordi della pagina. Che senso ha? come posso ovviare al problema?--Samuele Madini 14:43, 19 giu 2015 (CEST)[rispondi]
P.S.: posso usufruire anche di OpenOffice Impress (tipo PowerPoint), ma non sono un granché pratico ed i tentativi non hanno portato a molto--Samuele Madini 14:51, 19 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Come te la cavi con l'HTML? Fare una pagina HTML con i tag immagine (tutti centrati) e poi creare da lì un PDF dovrebbe essere semplice. Oltretutto quella pagina la potresti caricare anche in Word, mi pare.
Intendo una cosa del genere:
HTML
<html>
<head>
</head>
<body>

<div style="text-align:center">
<img src="immagine1.jpg"><br />
<img src="immagine2.jpg"><br />
<img src="immagine3.jpg"><br />
<img src="immagine4.jpg"><br />
<img src="immagine5.jpg"><br />
<img src="immagine6.jpg"><br />
<img src="immagine7.jpg"><br />
<img src="immagine8.jpg"><br />
<img src="immagine9.jpg"><br />
</div>

</body>
</html>
... con ovviamente i nomi giusti delle immagini e le immagini stesse salvate nella stessa cartella del file HTML. --Lepido (msg) 14:58, 19 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Non conosco Word starter 2010 o OpenOffice, ma con Office Word 2007 puoi fare inserisci -> immagine, selezionare in un sol botto le tue 90 immagini e te le inserisce in ordine corretto alfabetico. I programmi che usi tu non hanno quella funzione? --Postcrosser (msg) 15:06, 19 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Urrà, fortunatamente anche con word starter c'è la possibilità di selezionare più file contemporaneamente. Grazie mille --Samuele Madini 15:17, 19 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Su qualche computer ho qualche utility in Java che lo fa, in alternativa per Windows ho usato irfanview + pdf merge. --Vito (msg) 15:18, 19 giu 2015 (CEST)[rispondi]
è vecchia la discussione, comunque io giusto oggi usavo images2pdf di pdfforge, molto poco sbattimento e molta efficienza. --87.14.75.133 (msg) 00:31, 23 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Carrellata di fiori da identificare[modifica wikitesto]

Ciao a tutti! Ho un po' di foto di fiori ignoti che dovrei identificare (mi permetto di pingare [@ Etrusko25] e [@ Pierpao] che mi avevano autorizzato a rompere le scatole all'Oracolo per questa faccenda ;) ). Sono le seguenti:

  1. File:Fiore di campo rosa.JPG
  2. File:Fiore giallo-arancio.JPG
  3. File:Fiore grande bianco-rosa.JPG e File:Fiore grande bianco-rosa 2.JPG
  4. File:Fiore rosa.JPG
  5. File:Fiori arancio 1.JPG e File:Fiori arancio 2.JPG
  6. File:Fiori arancio-rosa con vespe 1.JPG e File:Fiori arancio-rosa con vespe 2.JPG (ah, quelle sono vespe, vero?)
  7. File:Margherita 1.JPG e File:Margherita 2.JPG
  8. File:Margherita lillà.JPG

Grazie in anticipo :D --Syrio posso aiutare? 15:05, 20 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Penso di non sbagliare affermando il 3 è il fiore della Magnolia liliiflora. La 4 mi ricorda vagamente la rosa canina--Samuele Madini 15:16, 20 giu 2015 (CEST)[rispondi]
La magnolia potrebbe essere quella (cercando su google immagini i fiori mi sembrano più scuri, ma può essere una variazione), invece la 4 mi sembra piuttosto diversa dalla rosa canina. --Syrio posso aiutare? 15:29, 20 giu 2015 (CEST)[rispondi]
La 5, più che dal fiore (in genere li ho visti color ciclamino oppure giallini) dalle foglie che si vedono sotto mi sembra una Carpobrotus edulis. La 6 potrebbe essere una Bignonia grandiflora ? La 4 invece mi ricorda una Chaenomeles japonica, il cotogno da fiore --Postcrosser (msg) 16:20, 20 giu 2015 (CEST)[rispondi]
La 6 potrebbe essere quella (o qualcosa di analogo, come la C:Category:Tecoma capensis); anche la 4 probabilmente è lei (sono uguali anche le fogli e il ramo, cfr), mentre sono più dubbioso sulla 5, perché in effetti su google immagini i fiori sono sempre fucsia o gialli e anche la parte centrale del fiore mi sembra diversa (mentre le foglie in effetti sono uguali). Però boh. --Syrio posso aiutare? 19:07, 20 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Cosa ne pensi del Lampranthus aurantiacus? Anche se in realtà si trovano anche foto di Carpobrotus edulis arancioni --Postcrosser (msg) 19:42, 20 giu 2015 (CEST)[rispondi]

1 - Malva sp. 2 - Kerria japonica a fiore doppio 3 - Magnolia sp. forse M. X soulangeana 4 - Chaenomeles japonica 5 - Un'Aizoacea a me sconosciuta ma sicuramente non Carpobrotus 6 - Campsis radicans e si, sono vespe Polistes sp. 7 - Margherita ma non so che specie 8 - Aster sp. --l'etrusco (msg) 20:47, 20 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Grazie *.* della magnolia ci sono alcune altre foto, se serve, ma comunque meno chiare di queste. Il 5 assomiglia molto anche al Lampranthus, in effetti; di sicuro abbiamo capito che è un'aizoacea. Poi procedo a richiedere le rinomine! --Syrio posso aiutare? 21:06, 20 giu 2015 (CEST)[rispondi]
I nomi controllali però, sono andato a mente...--l'etrusco (msg) 21:14, 20 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Sì sì tanto devo cercare le categorie in cui inserirli, quindi il controllo del nome è incluso. Comunque sono tutti giusti :) --Syrio posso aiutare? 21:22, 20 giu 2015 (CEST)[rispondi]

ministro italiano[modifica wikitesto]

Mi sapete dire qual è Il più giovane ministro/a della storia della repubblica italiana? 213.26.205.140 (msg) 18:24, 20 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Enrico Letta--Fabio Matteo (msg) 18:38, 20 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Giorgia Meloni lo batte di un anno (due ministeri nel IV Governo Berlusconi: "Ministro senza portafoglio per le politiche per i giovani e "Ministro senza portafoglio della gioventù") questo e questo.--Flazaza (msg) 20:02, 20 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Il bello è che c'è veramente la convinzione che Letta sia il più giovane, infatti anche altri scrivono la stessa cosa (esempio). Se non ho sbagliato i conti dei mesi, Letta è diventato ministro a circa 32 anni e 3 mesi, mentre l'altra a 31 anni e 5 mesi. La cosa rabbrividosa è che hanno sbagliato testate giornalistiche di rilievo... --Umberto NURS (msg) 23:00, 22 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Probabilmente Il Mattino e, forse, anche Il Sole 24 ORE, intendevano dire che Letta era il più giovane ministro della storia repubblicana quando ricevette l'incarico (visto che mancava ancora un decennio all'avvento della Meloni). Nel caso della testata napoletana quell'«all'epoca» sembra assolverli.--Fabio Matteo (msg) 23:11, 22 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Caro Oracolo. Buongiorno innanzitutto. Perchè quando una notizia è falsa e/o infondata, si definisce "bufala"? Da dove deriva questo termine? Grazie.

--79.45.145.3 (msg) 07:41, 21 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Bufala (burla) (un'enciclopedia serve per questo).--Frazzone (scrivimi) 08:29, 21 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Codice a barre[modifica wikitesto]

Caro Oracolo. Sono lo stesso che ha scritto sopra. Come è ben noto, le prime due cifre di un codice a barre identificano la nazionalità del marchio (ad esempio 80 è l'Italia, 40 la Germania...). Dove potrei trovare una lista con tutte le corrispondenze nazione-codice (io non l'ho trovata). Grazie.

--79.45.145.3 (msg) 07:44, 21 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Supponendo tu stia parlando dell'EAN come tipo di codifica, vedi European Article Number. Già, proprio su questa enciclopedia. --Captivo (msg) 09:16, 21 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Mini bomba nucleare[modifica wikitesto]

La scorsa settimana ho letto un romanzo d'avventura fanta-politica in cui una divisione segreta dell'esercito USA sgomina i cattivi e salva il mondo. Lo sviluppo narrativo è piuttosto inverosimile e tragicomico mentre, come si conviene ad un libro di questo tenore, gli aspetti tecnici sono (almeno a prima vista) attendibili e frutto di un buon lavoro di ricerca. Tuttavia una cosa in particolare mi ha lasciato perplesso: nel tentativo di debellare un agente virale i nostri baldi eroi utilizzano un ordigno nucleare di appena un kilotone di potenza, il quale, fatto esplodere a 2000 piedi di quota (circa 700 metri, non molti di più delle bombe esplose in Giappone), produrrebbe al suolo un campo magnetico di circa 0,5 Tesla ed un irraggiamento paragonabile a quello di una lastra medica. Vorrei capire:

  1. E' possibile, e se si come, allestire un ordigno così piccolo? Se non ho capito male la massa critica dell'Uranio weapongrade (quella indispensabile per la più piccola bomba fabbricabile) produrrebbe un esplosione ben maggiore, non inferiore ai 6/7 KTons.
  2. Anche se solo parte del materiale fissile esplodesse (come si suppone sia successo ad Hiroshima) quello rimanente, assieme alle scorie di fissione, non verrebbe disseminato contaminando l'area che si intende bonificare?
  3. E' credibile che un ordigno nucleare, pur di così bassa potenza, possa produrre un effetto radiotossico così blando?--StefBiondo 20:16, 22 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Non è detto che sia per forza di urano, altri elementi hanno masse critiche drasticamente inferiori. Questo modello di arma nucleare è stata ridotta fino a qualche decina di tonnellate equivalenti di TNT. Il fatto che il burst di radiazione a 700 metri non sia letale mi sta bene, ciò che non mi sta bene è misurare le radiazioni ionizzanti in T e ignorare il fall-out! --Vito (msg) 20:50, 22 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Mi sono espresso male. L'autore ci illustra l'entità del campo magnetostatico poichè è quello che interessa ai nostri eroi: l'agente virale ha un XNA a base ferrosa che dovrebbe essere aggredito dal campo generato della bomba. Solo dopo specifica che l'irraggiamento come effetto collaterale sarà irrilevante, per tranquillizzare i passanti (e il lettore). Quindi le due cose, in effetti, non sono legate. In ogni caso mi confermi che, secondo te, l'autore abbia drasticamente sottovalutato il fallout, di cui non fa minimamente cenno, qualunque sia il materiale fissile (do per scontato si tratti di una bomba a semplice fissione e non a fusione, anche se l'autore non lo specifica)?--StefBiondo 21:08, 22 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Gli ipotetici danni li farebbe principalmente il transitorio più che l'entità del flusso in sé e per sé. Ci sono vari esempi di bombe a impulso, personalmente userei bombe tradizionali + bobina o un bel laser! Le radiazioni ionizzanti sono effettivamente poche, ma è sempre un mezzo chiletto di materiale fissile sparso in giro. I radionuclidi in gioco generalmente non sono molto problematici se "interi" (fra un lingotto d'U238 e un cobra avrei più paura del cobra, fra un lingotto di cobalto 60 e un cobra avrei più paura del primo), ma ridotti in aerosol sono molto problematici. --Vito (msg) 20:56, 23 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Limite di una funzione[modifica wikitesto]

Davvero, perdonatemi, sembra quasi che lo faccia apposta (soprattutto dopo aver chiesto sommatoria e integrale) per non sbattermi più di tanto, ma in realtà ho letto sia la pagina Limite di una funzione, sia altri siti tramite Google (Youmath ecc.), ma vi giuro che non ci ho capito nulla. Potreste dirmi cos'è un limite di una funzione? Perchè da quello che ho capito, bisognerebbe sostituire a x il valore dato, ma non avrebbe senso (ovvero, se trovo devo sostituire x con 3, quindi 3+1=4), perchè questa cosa la si può gia fare con un più semplice sistema . Grazie anticipatamente e scusate l'insolenza.


--79.40.150.196 (msg) 20:31, 22 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Aggiungo: Riguardo ail limiti si trova scritto che servono nei punti di una funzione che non sono definiti, ma se è un punto cartesiano, con le sue coordinate, come fa a non essere definito?--79.40.150.196 (msg) 20:36, 22 giu 2015 (CEST)[rispondi]

1/x, per x -> 0, come la metti? E per x -> +inf? --Vito (msg) 20:40, 22 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Il concetto di limite in matematica è molto astratto ed è molto riduttivo considerarlo come un "metto un numero al posto di x e ho fatto". Il limite di una funzione indica il "comportamento" della funzione in un punto del piano cartesiano, ovvero: prendiamo il tuo esempio . Tradotto significa: "qual'è il comportamento della retta y=x+1 quando x è uguale a 3?"... la risposta è "la retta passa per il punto P(3,4)". E fin qui tutto bene. prendiamo ora l'esempio di Vito, ovvero ... Alla domanda "che comportamento ha la curca y=1/x quando x è uguale a zero?" ... la risposta: "1/0 non ha risultati reali, quindi la curva non passa per un punto di coordinate X=0 e Y=N, ma ha un'altro comportamento"... "quale comportamento?"... "più il valore di x si avvicina allo zero più il valore di y è alto, ovvero un numero molto elevato (sia in positivo che in negativo), quindi la curva non passerà mai per x=0, ovvero non toccherà mai l'asse delle ordinate, ma avrà con esse un "rapporto asintotico"" (i matematici mi perdonino per il mio linguaggio anti-matematico). In termini pratici di risoluzione dei problemi si diche che = infinito (specificando se si parla di 0+ o 0-, ma questa cosa sarebbe meglio aprofondirla una volta capite le basi), che non è di fatti un numero, ma una "tendenza": si dice che la funzione "tende all'infinito" per x=0.--Samuele Madini 00:18, 23 giu 2015 (CEST)[rispondi]
L'aspetto più interessante è che ci permette di studiare il comportamento di alcune funzioni aggirando alcuni ostacoli: senx/x per x->0 non sarebbe calcolabile, tuttavia grazie al concetto di limite si sa che vale 1, perché? Perché un istante prima di 0 vale "quasi 1" e più ci avviciniamo a 0 più si avvicina a 1. --Vito (msg) 00:24, 23 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Bibbia della sanpaolo[modifica wikitesto]

Mi sapreste dire se la Bibia della San Paolo edizione per i 100 anni della casa editrice è la traduzione cei 2008 o un altra(dalle indicazioni sul libro non si capisce)?

--213.26.205.146 (msg) 13:18, 23 giu 2015 (CEST)[rispondi]

In attesa di dati un po' più precisi, tieni conto che:
  • Sul sito dell'editore si legge che l'edizione "recepisce le esortazioni di papa Francesco per una lettura orante, personale e comunitaria, del testo biblico"
  • Sul sito di un distributore si legge "La Bibbia per la lettura orante: semplice, completa, recepisce le esortazioni di papa Francesco per una lettura orante, personale e comunitaria, del testo biblico. Nuova versione dai Testi Antichi."
  • Su questo sito che ha una sorta di presentazione dei curatori, ci sono due frasi rivelatrici: "Noi abbiamo puntato a snocciolare una traduzione che sia il più possibile comprensibile ad un ampio pubblico." e "Non è un testo adatto alle celebrazioni liturgiche, che attingono dalla versione ufficiale della Cei, ma siccome è alla portata di tutti, si è scelto di tradurre nella maniera più accessibile i testi antichi"
Da tutto questo potrei dedurre con relativa certezza che non si tratti della traduzione CEI del 2008 ma di una nuovissima traduzione effettuata appositamente per questa edizione. --Lepido (msg) 14:43, 23 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Musica (da ballo) con un lungo successo negli anni sessanta[modifica wikitesto]

Salve Oracolo non più giovanissimo ;-)
Nonostante gli sforzi di memoria ho uno spiacevole vuoto riguardante il nome dell'Autore e il titolo del brano di cui ti propongo l'incipit (9 battute per la cronaca) suonato alla bell'e meglio al sintetizzatore. Mi puoi aiutare? --Pracchia 78 (scrivimi) 11:13, 25 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Non vorrei sbagliarmi, ma mi pare una colonna sonora di un film. Forse italiano. Di più non ricordo. --Lepido (msg) 16:04, 25 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Ma sì, l'hai suonato bene. Ci sono due o tre note appena fuori posto e poi, naturalmente, la tua versione non è completa. Ma riconoscibilissima, tanto da portare direttamente all'apposito articolo, eventualmente da lì anche ad articoli in altre lingue che aggiungono ancora diverse informazioni. --Pagliafieno (msg) 22:20, 27 giu 2015 (CEST)[rispondi]
No no, non lo è assolutamente e non ci assomiglia per nulla :-) --Pracchia 78 (scrivimi) 23:31, 27 giu 2015 (CEST)[rispondi]
...è lui, è lui. Ma la tua versione è senza l'inizio e poi le mille versioni esistenti sono parecchio diverse. Ma è lui, ascolta ancora... --Pagliafieno (msg) 00:30, 28 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Rintracciare famiglia[modifica wikitesto]

Come rintracciano i familiari le forze dell'ordine nel caso di incidente o disgrazia? Nel caso la vittima abbia il cellulare presumo cerchino i contatti nella rubrica ma che succede nel caso uno disponga solo dei documenti? Esiste un registro dove sta scritto che tizio è figlio/padre/fratello di caio? Analogamente, come fa un notaio a rintracciare gli eredi (magari lontani parenti) del defunto? --46.44.242.9 (msg) 15:50, 25 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Sì, direi proprio che quel registro esiste e si chiama anagrafe.--Frazzone (scrivimi) 16:20, 25 giu 2015 (CEST)[rispondi]
In ogni caso, credo che ogni pattuglia di Polizia o Carabinieri sia dotata del lettore del chip impiantato sottopelle. --Captivo (msg) 16:21, 25 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Allora spero che con me si limitino a leggere l'indirizzo sulla mia carta di identità... :-) --Lepido (msg) 16:25, 25 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Ecco cos'è quella cosa che mi prude sul braccio, e io che pensavo fosse un pinzo di zanzara! --Franz van Lanzee (msg) 18:29, 25 giu 2015 (CEST)[rispondi]
è entrambe le cose: addestrano le zanzare per iniettare microchip--Samuele Madini 20:10, 25 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Riquadri del portale[modifica wikitesto]

Penso che questa domanda sia a metà tra Oracolo e Sportello informazioni, ma nel dubbio la faccio qui: sto dando una sistemata al Portale:Pallanuoto e non riesco a capire con quale codice posso far in modo che gli ultimi due riquadri finiscano nello stesso punto come nella home di Wikipedia. Suggerimenti? --wolƒ 09:19, 26 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Nella home di Wikipedia c'è un'unica tabella con due celle/colonne e sono quelle due celle che hanno il bordo. I riquadri interni delle varie sezioni non hanno invece bordo e sono fatti con dei div. Ovviamente essendo una tabella, le celle si adattano automaticamente alla dimensione massima del contenuto. --Lepido (msg) 11:29, 26 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Ah ok, ho capito! E visto che ci siamo un'altra domanda: visto che avevo in programma la creazione del Portale Nuoto, c'è poi un modo per fare inserire da un bot il portale in tutte le voci di nuoto? A chi posso chiedere nel caso? --wolƒ 11:51, 26 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Prova a chiedere in Wikipedia:Bot/Richieste. --Lepido (msg) 14:25, 26 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Sport di squadra[modifica wikitesto]

Su en.wikipedia il template di navigazione dei sport di squadra (en:template:team sports) si divide in sei categorie più una altri, mi sapreste dire,se esistono, i termini italiani per indicare quelle sei categorie?

--79.50.36.250 (msg) 20:56, 27 giu 2015 (CEST)[rispondi]

chiedo scusa ma non rispondete perché non sapete rispondere o perché non capite la domanda?--82.61.146.101 (msg) 12:32, 11 lug 2015 (CEST)[rispondi]
No, non esistono in italiano dei termini corrispondenti per tutte e sette le categorie e anche la scarsa diffusione di alcuni di essi ne renderebbero inutile la categorizzazione extra wiki ad esempio la categoria "Football codes".--Flazaza (msg) 21:45, 11 lug 2015 (CEST)[rispondi]

Inverso del complesso di Edipo e di Elettra[modifica wikitesto]

C'è nella terminologia (o psedo-terminologia) psicologica qualcosa che indichi l'inverso del complesso di Edipo e di Elettra cioè un attaccamento morboso dei genitori verso i figli del sesso opposto. E' solo una curiosità, una volta ho sentito nominare quello della madre nei confronti del figlio, che richiamava sempre personaggi della mitologia classica, ma non ricordo più il nome.

--79.27.21.60 (msg) 15:48, 28 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Femminile di predecessore e successore[modifica wikitesto]

Gentile Oracolo, potrei gentilmente sapere qual è il femminile dei termini in oggetto, ovvero predecessore e successore? Grazie.

--62.134.129.74 (msg) 14:30, 29 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Predecessora e succeditrice (quest'ultimo indicato come non comune). Fonte: Devoto—Oli 2009. --Pracchia 78 (scrivimi) 14:37, 29 giu 2015 (CEST)[rispondi]
(Cfr anche la stessa domanda fatta un annetto fa). --Syrio posso aiutare? 18:32, 29 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Ricerca quadro di Martín Rico y Ortega[modifica wikitesto]

Caro Oracolo, per favore puoi aiutarmi a trovare il titolo di questo quadro dipinto da Martín Rico y Ortega e raffigurante il Rio della Croce sull'isola della Giudecca a Venezia? Per caso mi sai anche dire in quale museo è esposto?

--Holapaco77 (msg) 16:42, 30 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Da qui (penultima riga) sembrerebbe che il quadro faccia parte di una collezione privata. E che sia intitolato Venetian Canal Scene. --Postcrosser (msg) 18:02, 30 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Vendono la riproduzione su amazon con lo stesso nome. --79.43.115.199 (msg) 18:29, 30 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Grazie per le risposte. Su un sito cinese ho trovato anche questa versione intitolata però "Waiting in the garden" (?). --Holapaco77 (msg) 09:12, 1 lug 2015 (CEST)[rispondi]