Wikipedia:Oracolo/Archivio/Gennaio - Febbraio 2017

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Errore caricamento file su commons e wikipedia[modifica wikitesto]

Salve, ho provato a caricare qualche file prima su Wikipedia e poi su commons, ma ogni volta mi viene scritto "errore sconosciuto local-swift-eqiad" o qualcosa del genere. Cosa posso fare? local-swift-eqiad --Interista08 (msg) 17:50, 6 gen 2017 (CET)[rispondi]

Oggi è un pianto. Ho fatto oramai amicizia con la schermata di errore di Mediawiki e mi sono arreso. Occorre portare pazienza e aspettare un po'... --Lepido (msg) 18:21, 6 gen 2017 (CET)[rispondi]

Vorrei inserire piu notizie sui castelli della Campania ed inserire il link all'istituto Italiano dei Castelli sezione Campania[modifica wikitesto]

--Amian13 (msg) 21:49, 6 gen 2017 (CET)[rispondi]

E allora fallo!--L'Oracolo spronatore 11:27, 8 gen 2017 (CET)[rispondi]
Finora vedo solo link e non vanno bene però "inserire più notizie" non significa affatto "mettere collegamenti esterni", Wikipedia non è una raccolta di link web. --Vito (msg) 13:25, 8 gen 2017 (CET)[rispondi]
Io ne avevo annullati alcuni, inseriti in voci di castelli non presenti nel sito. Un inserimento di link fatto in quella maniera non è utile all'enciclopedia. --ValterVB (msg) 14:03, 8 gen 2017 (CET)[rispondi]
scusate, ma il link sui castelli della Campania addo' sta? Abbiamo solo la categoria, non la voce.. Che poi bisogna anche chiarire il concetto di "Castelli della Campania", non è che sono tanto rari, qui.. --2.226.12.134 (msg) 14:10, 8 gen 2017 (CET)[rispondi]

Pancione e sesso del nascituro[modifica wikitesto]

Avevo visto un film anni fa (non ricordo il titolo) dove un uomo diceva ad un altro che si può capire se il nascituro sarà maschio o femmina dalla posizione del pancione della mamma, mostrando poi, infilandosi un pallone sotto la maglietta, che se il pancione è diretto verso il basso è maschio, se invece sta più in alto è femmina.

Ammesso che non prendo mai come oro colato ciò che sento nei film, esiste un modo per capire, guardando il pancione, se sarà un piccolo o una piccola?

In effetto, se nel film han detto così, un motivo ci dovrebbe essere...

Grazie per la cortese attenzione

--87.2.151.52 (msg) 17:04, 9 gen 2017 (CET)[rispondi]

È una superstizione antichissima, qui da me pancia a punta = femmina, pancia rotonda = maschio. --Vito (msg) 18:21, 9 gen 2017 (CET)[rispondi]
Vedi qui: leggenda diffusa ma con significati diversi da regione a regione, legata ad altre simili superstizioni per determinare il sesso del nascituro. --Franz van Lanzee (msg) 18:37, 9 gen 2017 (CET)[rispondi]
Comunque "esiste un modo per capire, guardando il pancione, se sarà un piccolo o una piccola" ed è un metodo molto sicuro: si chiama ecografia :-) --Lepido (msg) 19:48, 9 gen 2017 (CET)[rispondi]
...abbastanza sicuro, ma, per esperienza, non infallibile! --Amarvudol (msg) 19:54, 9 gen 2017 (CET)[rispondi]

Anteprima su Google books[modifica wikitesto]

Su Google books stavo da un po' consultando l'anteprima d'un libro, ma da qualche giorno non mi appare più. Si può rimediare "riattivando" l'anteprima? Grazie.--R5b43 (msg) 19:03, 11 gen 2017 (CET)[rispondi]

Chiusura dell'utenza?[modifica wikitesto]

Vostra somma saggezza... qual è il senso del cosiddetto "blocco dell'utenza"? La si richiede qui e lí nelle richieste ai pazienti admin... ma non la comprendo a pieno. Non basterebbe, ad esempio, evitare di loggarsi; riporre la tastiera in cima ad un alto scaffale; uscire all'aria aperta; scollegare l'ethernet? Oppure non è una forma di contrasto alla temibile wikidipendenza? Grazie per l'illuminazione! --Valerio Bozzolan (msg) 17:44, 13 gen 2017 (CET)[rispondi]

Tieni conto che se io decidessi di non occuparmi più di Wikipedia e quindi di non loggarmi, lascerei incustodita la mia pagina utente e la relativa pagina di discussione. Alcuni utenti in buona fede potrebbero però continuare a mandarmi dei messaggi (che resterebbero inascoltati) e qualche buontempone potrebbe cancellare la mia pagina utente e sostituirla con "CaccaPuzza" :-) Certo è che gli altri volontari potrebbero sistemare le cose, avvisare gli utenti che io non mi sto facendo più vedere da mesi e sistemando i vandalismi, ma forse sarebbe più giusto che io chiedessi il blocco dell'utenza in modo da risolvere qualsiasi problema alla radice. --Lepido (msg) 18:04, 13 gen 2017 (CET)[rispondi]
Oltre appunto agli utili template di avviso di wikiandropausa, inseribili senza annoiare un admin, la risposta "CaccaPuzza" mi ha aperto gli occhi. Grazie! --Valerio Bozzolan (msg) 18:12, 13 gen 2017 (CET)[rispondi]
Ma gli admin non si annoiano mica, sai? A loro piace bloccare le utenze, così si tengono in esercizio senza fare troppi danni :-) --Lepido (msg) 19:30, 13 gen 2017 (CET)[rispondi]
Combo per saggezza e sagacia. --Valerio Bozzolan (msg) 22:11, 13 gen 2017 (CET)[rispondi]

Bruciare un libro in pubblica piazza costituisce reato?[modifica wikitesto]

Come da domanda: dare fuoco ad uno ed un solo libro in una piazza pubblica o davanti ad un cinema è reato?--79.13.60.207 (msg) 11:42, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]

Controdomanda: poi pulisci tutto? --Valerio Bozzolan (msg) 12:02, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Se fossi il tuo avvocato direi che trattandosi di una notte buia e molto fredda, come punire una persona che vuole semplicemente illuminare i suoi passi con una... "pratica torcia"? --Valerio Bozzolan (msg) 12:06, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Se, in base alle circostanze del caso, dal fuoco appiccato al libro emerge il pericolo che si scateni un vero e proprio incendio, si configura il reato di danneggiamento seguito da incendio (art. 424 codice penale), punito con la reclusione da sei mesi a due anni; se non c'è pericolo che dal gesto si scateni un incendio e il libro non è di tua proprietà, si configura il più semplice reato di danneggiamento (art. 635 codice penale), reato punibile a querela di parte: questo reato è stato recentemente depenalizzato con riguardo ai danneggiamenti semplici in cui rientrerebbe il caso del libro (la pena quindi è una sanzione civile da 100 a 8.000 euro), a meno che il libro non costituisca una cosa di interesse artistico per le quali permane l'originaria sanzione penale (recluione fino a un anno o multa fino a 309 euro). Se non c'è pericolo d'incendio e il libro è di tua proprietà non dovrebbe configurarsi alcun reato.
Ovviamente, Wikipedia non dà consigli legali. --Franz van Lanzee (msg) 12:20, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
[× Conflitto di modifiche] Non mi intendo di aspetti legali, ma oltre a quanto ti è già stato suggerito, se si tratta di una sorta di manifestazione, sarebbe opportuno chiederne l'autorizzazione, specificandone i termini e predisponendo le dovute misure di prevenzione dei rischi (ad esempio transennare l'evento). Poi c'è il problema di "quale" libro si brucia. Non credo che ci sarebbero problemi in quel senso se il libro fosse Mein Kampf ma ad esempio se fosse invece la Costituzione italiana qualche guaio potresti procurartelo: non so se sia previsto in quel caso il reato di vilipendio, ma io non starei tranquillo...). E se l'autore del libro poi si inc****asse? Mettiamo il caso che tu volessi fare pubblicamente un rogo dei libri di Federico Moccia :-) Magari lui non sarebbe molto contento e potrebbe farti causa, chessò, per "diffamazione a mezzo stampa.... bruciata" :-) In definitiva io chiederei prima consiglio a qualcuno di veramente esperto (tipo un avvocato) e vedrai che lui ti suggerirà caldamente di lasciare perdere :-) --Lepido (msg) 12:24, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Il libro che vorrei bruciare è 50 Sfumature e pensavo di compiere il gesto il giorno di San Valentino davanti al cinema del mio paese.-79.13.60.207
Perché invece non lo regali ad una ragazza che ti piace? Avresti sicuramente meno guai (o forse no)... :-) --Lepido (msg) 12:37, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Guarda, piuttosto che regalare un obbrobrio del genere, preferisco il male minore, ossia dargli fuoco. Inoltre, non è un bene artistico, la querela da parte dell'autrice la vedo dura per ovvie ragioni, la proprietà è personale. Non credo esistano condizioni per mettermi nei guai, a questo punto.79.13.60.207
Il problema è la pericolosità del gesto, ma credo che bruciare quel particolare libro rientri fra le ragioni più comuni per ricevere la medaglia al valor civile. --Vito (msg) 12:59, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Per quanto riguarda le manifestazioni in luogo pubblico potrebbe essere utile leggerti questo; in ogni caso, se lo vuoi fare davvero, consulta prima un vero esperto legale. --Franz van Lanzee (msg) 13:06, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
NOn esiste UNA risposta alla domanda. Dipende dallo Stato nel quale avviene. IN ogni caso, se possiedi un libro che detesti, non bruciarlo pubblicamente, ma affidalo al regolare smaltimento ("carta e cartone" nella raccolta differenziata della località). --194.94.133.9 (msg) 14:04, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
oppure regala il libro odiato ad una persona che non ti sta simpatica.. --2.226.12.134 (msg) 14:08, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
↑ Penso che non desideri restituire il libro all'autore... ;) --Valerio Bozzolan (msg) 14:38, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Oppure Bookcrossing. --Amarvudol (msg) 14:58, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Non penso che il bookcrossing possa risolvere l'odio di chi ha posto la domanda verso tale libro. Al massimo può rendere felice una delle persone che uscirà dal cinema. asd --Valerio Bozzolan (msg) 15:02, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Secondo me il bookcrossing in questo caso configurerebbe il reato di cessione di sostanze pericolose. --Vito (msg) 15:07, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
E' pieno di spacciatori in giro :-) --Amarvudol (msg) 15:21, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Non è una giustificazione moralmente valida. --Vito (msg) 15:54, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Oh, mamma mia...! Col freddo che c'è, possiamo scaldarci per tutto l'inverno :-) --Lepido (msg) 15:57, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Occhio che se ne bruci tante copie assieme va a finire che ti arrestano per inquinamento dell'aria: considerando la qualità del testo, sai che fumi nocivi ne vengono fuori... --Franz van Lanzee (msg) 16:12, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Su, fate i bravi. I libri che non piacciono li si regalano. --Pracchia 78 (scrivimi) 18:24, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Non si augura le disgrazie altrui! --Valerio Bozzolan (msg) 18:45, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Potresti distruggerlo a colpi di accetta, lo spettacolo potrebbe essere altrettanto degno. Salvo il rischio di una denuncia per porto abusivo di armi. Ma se segui la trafila burocratica per le manifestazioni non ci dovrebbero essere problemi. Oppure con qualche petardo. Con tutti i coriandoli che volano via in mille sfumature di bianco--82.59.69.188 (msg) 23:42, 14 gen 2017 (CET)[rispondi]
Posso umilmente suggerire lo smaltimento del libro tramite la raccolta differenziata, in modo da dare nuova vita e nuova dignità a tutta quella carta così orrendamente sfigurata dal testo che vi è stato stampato sopra? --Syrio posso aiutare? 12:35, 16 gen 2017 (CET)[rispondi]
Valuterei anche l'ipotesi del reato di combustione illecita di rifiuti (art. 256 bis del codice dell'ambiente) --Holapaco77 (msg) 17:13, 16 gen 2017 (CET)[rispondi]

Dentiera persa all'aeroporto di Kampala[modifica wikitesto]

Buongiorno. Una mia parente stretta ha smarrito la dentiera da notte nell'aeroporto internazionale di Kampala. Esiste un modo per riaverla a casa senza pagare troppo (esiste un ufficio oggetti smarriti?), oppure mi conviene farne una nuova? Cosa dovrei fare? Grazie.


--80.117.35.65 (msg) 12:48, 15 gen 2017 (CET)[rispondi]

  • Entebbe Information Desk: Tel: +256 (0) 41 4353000 Ext 3323 / 3233
  • Contact Us
--Lepido (msg) 13:32, 15 gen 2017 (CET)[rispondi]

Film che non ricordo[modifica wikitesto]

Nonostante abbia letto e riletto a fondo Macaulay Culkin, ancora non ricordo il titolo del film in cui interpreta il ruolo del figlio in una famiglia ricca e nobile. In una scena i parenti gli raccomandano di non fare amicizia con una bambina giocatrice di baseball. --79.24.170.38 (msg) 13:55, 15 gen 2017 (CET)[rispondi]

Potrebbe essere Richie Rich - Il più ricco del mondo Nella voce in inglese è raccontata anche la scena. --ValterVB (msg) 15:07, 15 gen 2017 (CET)[rispondi]

Fisico gentile[modifica wikitesto]

Ricordo di aver letto di un fisico (un nome proprio pesantissimo, a livello di Dirac o Wigner od Oppenheimer, probabilmente premio Nobel), venuto a mancare diciamo negli anni '90 o 2000 (non ne sono certissimo però) al quale chiesero, a margine di una conferenza o lectio magistralis, un "segreto" o insomma una frasona da ricordare ed egli rispose qualcosa del tipo "non siamo mai abbastanza (o troppo?) gentili con gli altri". Rientrebbe nel modo di essere di Wigner, però non ho trovato nulla e mi viene il sospetto che non mi stia confondendo con qualche teorico dell'informazione o informatico altrettanto di peso! --Vito (msg) 20:03, 16 gen 2017 (CET)[rispondi]

Sicuro che non fosse qualcosa tipo: «Non siamo mai abbastanza gentili con noi stessi. Non ci amiamo mai abbastanza. Non ci perdoniamo molto»? Se è così, dovrebbe essere Brené Brown (Q4961808) psicologa che ha fatto un paio di TED Talk. --ValterVB (msg) 21:38, 16 gen 2017 (CET)[rispondi]
Naaaaaa era scienza dura ed era vera e propria cortesia, non roba motivazionale :p --Vito (msg) 21:39, 16 gen 2017 (CET)[rispondi]
Bohr? "It is not enough to be wrong, one must also be polite". Anche se mi sfugge il senso non conoscendo il contesto.--Flazaza (msg) 18:35, 17 gen 2017 (CET)[rispondi]
Nemmeno...e sono pure convinto d'averla letta su Wikipedia o Wikiquote. Ho provato a vedere se fosse Shannon ma nisba. --Vito (msg) 20:29, 17 gen 2017 (CET)[rispondi]

Ciao a tutti, spero possiate aiutarmi nel mio dubbio.
Volevo chiedere come mai due frazioni per cui il numeratore della prima moltiplicato per il denominatore della seconda che è uguale al prodotto del denominatore della prima per il numeratore della seconda si dicono equivalenti e non uguali. Il mio libro le definisce uguali solo dopo un ragionamento dove afferma che: "un numero razionale assoluto è una classe di frazioni fra loro equivalenti" e detto ciò dice: "Possiamo allora scrivere "=" due frazioni equivalenti in quanto individuano lo stesso numero razionale assoluto. Non capisco perché prima le definisca equivalenti e non si possa usare subito il segno uguale già nella definizione dei prodoti in croce. In pratica non capisco il ragionamento che soggiace al fatto che non possa usare subito l'uguaglianza e si dicano equivalenti anziché uguali. Grazie --93.68.249.77 (msg) 17:36, 17 gen 2017 (CET)[rispondi]

Perché si tratta di una definizione formale, in linguaggio matematico. L'idea è di non definire il concetto di "frazione" in modo intuitivo, o facendo riferimento a un'operazione di divisione. Secondo questo modo di procedere, una frazione è semplicemente una coppia ordinata di numeri naturali: il primo è detto numeratore e il secondo denominatore. Per convenzione, invece di scrivere, ad esempio, (2,5), si scrive . Dopodiché, si definisce una relazione di equivalenza fra coppie di questo tipo, che è quella che hai riportato tu (e che, se noti, non usa il concetto di "uguaglianza tra frazioni", ma solo quello di "uguaglianza tra numeri naturali"). A questo punto si può dire che l'insieme dei razionali è dato dalle classi di equivalenza, ovvero (in termini più tecnici) si ottiene come insieme quoziente del prodotto cartesiano dell'insieme dei numeri naturali per sé stesso. Una volta data questa definizione, si può denotare un numero razionale usando una qualsiasi frazione che lo rappresenta, e allora l'espressione significa che le due frazioni rappresentano lo stesso numero razionale. Prima di aver costruito il concetto di numero razionale non ha nessun senso scrivere l'uguaglianza. In matematica, scrivere "uguale" vuol dire: l'espressione a destra dell'uguale e quella a sinistra denotano lo stesso oggetto. Quindi devi aver prima definito l'oggetto in questione: in questo caso, il numero razionale.
Questo è l'approccio formale: se invece uno introduce il concetto di "frazione" come simbolo che denota un'operazione (due diviso cinque), allora non ha bisogno di introdurre un concetto astratto di "equivalenza": però resta il problema di spiegare che cosa significa "due diviso cinque", dato che due non è divisibile per cinque.
Iin un modo o nell'altro, la questione è sempre definire precisamente il significato.
La differenza fra matematica e linguaggio comune sta soprattutto in questo. Nel linguaggio comune, buona parte dei termini che usiamo sono definiti in modo circolare: su un dizionario della lingua italiana, ad esempio, si può scrivere (vedi Treccani) che una frazione esprime "il rapporto fra due grandezze"; allora devi definire che cos'è il "rapporto": sempre sulla Treccani, è il "quoziente di due numeri". E che cos'è il quoziente? Il "risultato dell'operazione della divisione". E la divisione? "una delle quattro operazioni aritmetiche elementari [...], mediante la quale, dati due numeri [..], si determina un nuovo numero detto quoziente, che indica quante volte il divisore è contenuto nel dividendo" (è sempre la Treccani, eh). E rieccoci al punto: quante volte il 5 è contenuto nel 2?
Vedi bene che la definzione da vocabolario sembra più "intuitivamente comprensibile": ma a ben guardare, se ci devi costruire sopra una matematica, non sta in piedi. Quindi le paranoie dei matematici, con le loro relazioni di equivalenza, non sono poi così assurde come sembrano...
Per fare un piccolo controesempio (giusto per confondere ulteriormente le idee): probabilmente sai che in musica si usano frazioni per indicare la misura (o tempo) in cui è scritto un brano. Solo che in musica e non significano affatto la stessa cosa. Quindi in quel contesto non avrebbe senso scrivere che sono uguali.

--93.40.167.230 (msg) 18:00, 17 gen 2017 (CET)[rispondi]

@93.40.167.230: Risposta di una chiarezza limpida e pienamente esaustiva, condita con un pizzico di musica... magari prendo un granchio, ma se sei colui che penso lasciami dire che è un piacere ritrovarti su queste pagine, anche senza firma! --Sesquipedale (non parlar male) 18:53, 17 gen 2017 (CET)[rispondi]
Grazie, avevo intuito fosse qualcosa del genere ora è spiegato perfettamente. Quel che però non afferro ancora bene è perché non possa definire due frazioni come uguali e quindi la relazione uguaglianza, voglio dire anziché chiamarla relazione equivalenza potevo dire (sempre senza definire la frazione come operazione) se i prodotti in croce sono uguali le due frazioni si dicono uguali (anziché equivalenti), cosa cambiava? :)
Apprezzo la digressione sulle frazioni in musica perché quando studiai solfeggio, sul libro, mi ruppi la testa non poco non capendo che era mera questione di definizioni: 3/4 e 6/8 erano cose diverse dalle note frazioni matematiche :D. --93.68.249.77 (msg) 19:17, 17 gen 2017 (CET)[rispondi]
Grazie per l'apprezzamento. Ci riprovo (anche se in qualche modo mi ripeto). In matematica, scrivere "uguale" significa che si è dimostrato che due espressioni diverse denotano lo stesso oggetto (oppure che lo si richede come condizione, in un'equazione). Ad esempio, scrivere "2+2=4" significa che "il risultato della somma 2 più 2" e "4" sono lo stesso numero. Il significato di "numero" (naturale) e il significato di "somma" di numeri naturali devono essere stati definiti in precedenza. Invece un'equivalenza è una regola che viene introdotta ex novo, per passare da un dato insieme a un insieme diverso (l'insieme quoziente). Ad esempio, nell'insieme dei numeri naturali posso introdurre una relazione di equivalenza dicendo che a e b sono "equivalenti modulo 2" se la loro differenza è un numero pari. Posso denotare questa equivalenza con "", e quindi scrivere "", ma non posso semplicemente scrivere "". Se denoto in qualche modo le classi di equivalenza (in generale lo si fa con parentesi quadre), allora posso scrivere , ossia le due classi di equivalenza, in quanto elementi dell'insieme quoziente, sono la stessa classe.
Per le frazioni, la cosa è un po' oscurata dal fatto che fin da subito imparo a scrivere , che già denota la classe di equivalenza (ma da piccoli non ce lo spiegano - per fortuna, direi). Formalmente, però, prima devo definire il simbolo imponendo una relazione di equivalenza sull'insieme delle coppie di numeri naturali, e poi posso scrivere . Se non facessi le cose in quest'ordine, tenendo distinta l'equivalenza (che è una regola aggiuntiva che impongo) dall'uguaglianza (che è semplicemente l'affermazione che due elementi di un insieme sono in realtà lo stesso elemento), finirei per trovarmi in una situazione di circolarità nella definizione, che è quello che in matematica si deve evitare assolutamente (e non è per nulla facile...). Più in generale, in matematica - proprio per rimuovere ambiguità e circolarità - si assegnano significati ben distinti a parole che nel linguaggio comune sono sinonimi. Ad esempio i termini "uguaglianza", "identità", "equivalenza" hanno significati matematici diversi (e a questi si aggiungono termini più tecnici come "isomorfismo", "equipollenza", "omeomorfismo" e altri, che tutti denotano un qualche specifico concetto di equivalenza).

--93.40.167.230 (msg) 20:27, 17 gen 2017 (CET)[rispondi]

@Sesquipedale ma io non sono mica sparito, mi sono solo "smaterializzato", per così dire...
Chiarissimo :). Davvero grazie mille, il fatto è che appena definivo la classe di eqivalenza tramite i prodotti in croce mi veniva già automatico dire ok la classe è formata, e dato che tutte quelle frazioni ne fan parte sono uguali, senza passare per il numero razionale (che è solo un nome che do' alla classe dopotutto). Ogni tanto mi perdo in dubbi semplici :D. --93.68.249.77 (msg) 20:47, 17 gen 2017 (CET)[rispondi]

padri costituenti[modifica wikitesto]

E' possibile trovare online le discussioni dei padri costituenti sugli articoli della costituzione? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.51.172.34 (discussioni · contributi).

Qui le discussioni in assemblea plenaria. Qui le discussioni nella Commissione per la Costituzione e nelle sottocommissioni. Buona lettura! --Sesquipedale (non parlar male) 15:43, 18 gen 2017 (CET)[rispondi]

Ricordare ciò che si è studiato[modifica wikitesto]

Ho studiato male? Questa domanda mi pongo e mi piacerebbe discuterne.
Me lo chiedevo ieri sera: parlando con un amico mi trovavo a spiegare la conservazione della quantità di moto che studiai all'università. Ricordavo appunto che fosse costante nel sistema isolato, ma non riuscivo più a tirarla fuori nella dimostrazione per un sistema discreto. È passato meno di un lustro e ho già rimosso queste nozioni base, come è possibile? Non cerco consolazione ma raffronti, vedo qui molta gente che risponde a qualunque domanda di dimostrazioni matematiche con semplicità (Sì parlo anche di te Rojelio XD). --37.176.224.203 (msg) 18:12, 18 gen 2017 (CET)[rispondi]

In attesa dell'arrivo di Rojello :-) mi sono ricordato che tempo fa qui all'Oracolo si è affrontato un argomento simile, che puoi trovare qui. --Lepido (msg) 18:35, 18 gen 2017 (CET)[rispondi]
La domanda non è solo per Rojelio ma per tutti ovviamente :D; grazie dell'interessante wlink. Mi sfuggì! Potremmo proporre la teoria di ciclicità delle domande nell'oracolo. --37.176.224.203 (msg) 18:48, 18 gen 2017 (CET)[rispondi]
«Chi mi ha chiamato? Sono stato evocato.» (cit., "operazione nostalgia" per i diversamente giovani XD )
Confermo quanto scrissi all'epoca: è normalissimo dimenticare la gran parte di ciò che non si usa regolarmente. Le cose veramente importanti al lato pratico sono:
  • Una buona "intuizione" di cosa è giusto e/o ragionevole e cosa no (anche se magari su due piedi faticheresti a dimostrarlo formalmente): è quello che ti consente di formulare velocemente ipotesi di lavoro e soluzioni approssimative, o comunque di farti un'idea dei termini generali di un problema e dove possano risiedere le principali difficoltà.
  • Tempi brevi per "tornare al passo" con i dettagli dell'argomento per quei casi in cui una dimostrazione formale si rende necessaria (di solito per confermare che l'intuizione di cui sopra era davvero corretta).
Paradossalmente il motivo per cui adoro frequentare la pagina dell'Oracolo è proprio perché mi costringe a riguardare e tenermi "fresche" nozioni che altrimenti andrebbero gradualmente perse (e occasionalmente a imparararne qualcuna di nuova, che male non fa): si traggono vantaggi anche rispondendo alle domande, non solo ponendole. :-)
La mia esperienza personale in questa pagina è spannometricamente di un 20% che davvero ricordo in pieno dettaglio, un 40% che sono in grado di "ricostruire" da solo ragionandoci su partendo dalle basi (magari con una veloce sbirciatina online per confermare che il risultato cui giungo è davvero noto e non sto prendendo un granchio vergognoso), e un 40% che obiettivamente non so e/o non ricordo e che devo a mia volta cercare online (perché la domanda è interessante e sono io stesso curioso di conoscerne la risposta) prima di riferire in questa sede cosa ho scoperto. -- Rojelio (dimmi tutto) 19:31, 18 gen 2017 (CET)[rispondi]
Grazie per esser tornato a rispondermi, vedo che in questa pagina non vi era un tuo intervendo ad oggi :)
OT: Molto spesso, come dici, frequento (o meglio frequentavo, da quest'estate meno per impegni vari) anche io queste pagine per i quesiti molto curiosi posti dai vari utenti e per leggere le belle risposte di tutti i frequentatori. Sono altresì contento di aver ritrovato in questa pagina, poco sopra (precisamente in Frazioni), un intervento che penso sia di un membro (altro colosso delle risposte che mi interessano) che non leggevo, purtroppo, da molto tempo. --37.176.224.203 (msg) 19:47, 18 gen 2017 (CET)[rispondi]
Solo perché ieri mi hanno battuto sul tempo proprio sulla questione delle frazioni che citi: bellissima domanda da cui è nata un'ottima discussione. -- Rojelio (dimmi tutto) 19:53, 18 gen 2017 (CET)[rispondi]
(fuori crono) Pure io continuo abbastanza regolarmente a leggere domande e risposte all'Oracolo: se rispondo solo rarissimamente è perché, alle domande a cui mi sentirei di rispondere, risponde prima Rojelio, e regolarmente constato che non avrei saputo dare una risposta migliore della sua. --93.40.167.230 (msg) 22:30, 18 gen 2017 (CET)[rispondi]
In una bellissima conferenza dedicata a Salimbene de Adam, Alessandro Barbero ricordava qualche tempo fa che nel medioevo, per un predicatore o un teologo, era una necessità ricordare tutte le Scritture a memoria, perché in una disputa doveva essere in grado in ogni momento di citare tutti i passi utili a sostenere la sua tesi. Oggi, provocatoriamente, mi verrebbe da chiedere: ma perché dovresti aver bisogno di ricordare la dimostrazione di un teorema di meccanica classica? Anche durante una cena fra amici, con le dovute cautele per non strapazzare il Galateo, con uno smartphone si può consultare Wikipedia... In tutti i casi, non puoi certo ricordarti (o ricostruire sul momento) la dimostrazione di una proposizione inesatta: la quantità di moto totale si conserva non solo per sistemi isolati, ma in tutti i casi in cui la risultante delle forze esterne è nulla. In realtà è un'ipotesi più debole, ma è quella corretta e ti mette sulla strada giusta per la dimostrazione. Se a suo tempo, al di là delle dimostrazioni, ti sono state spiegate le connessioni giuste (conservazione della quantità di moto <-> invarianza per traslazioni spaziali; conservazione del momento angolare <-> invarianza per rotazioni; conservazione dell'energia <-> sistema isolato <-> invarianza per traslazioni temporali), è più facile che ricordi con precisione. Spesso la dimenticanza a lungo termine è anche frutto di un apprendimento (o di un insegnamento) solo nozionistico. E tuttavia, come dice Rojelio, a distanza di tempo uno percepisce meglio che serve ripensare a quello che uno ha studiato, ogni occasione è buona per farlo e ogni volta si scopre qualcosa di nuovo. Non ha molta importanza quello che uno ha dimenticato, se è rimasto (e magari si è accresciuto) il desiderio di sapere. --93.40.167.230 (msg) 19:56, 18 gen 2017 (CET)[rispondi]
E' il tempo che passa ... X-Dark (msg) 21:58, 18 gen 2017 (CET)[rispondi]
Grazie ancora a tutti per questi link molto interessanti.
@IP:93.40.167.230 <<Oggi, provocatoriamente, mi verrebbe da chiedere: ma perché dovresti aver bisogno di ricordare la dimostrazione di un teorema di meccanica classica?>>
Forse, come dici, non ha una utilità pratica, ma l'accorgermi di non saprere qualcosa che avevo capito mi urta e fa sentire un tantino stupido! Partendo dal presupposto che cerco sempre di scansare il nozionismo, ma di capire, dall'altro lato mi accorgo che se riprendessi tutto ciò che ho dimenticato dal liceo, ogni volta, non avanzerei mai rimanendo in loop XD. --31.157.185.246 (msg) 01:05, 19 gen 2017 (CET)[rispondi]

Conversazione con avvocato[modifica wikitesto]

Quando si conversa, fuori dello studio, con un avvocato che si conosce da 3-4 anni, è bene dare del lei o si può dare del tu? --2001:B07:6442:8903:E91D:E869:4C82:9DA2 (msg) 10:06, 19 gen 2017 (CET)[rispondi]

Non hai considerato l'opzione "voi", diffusa al Sud. --Vito (msg) 10:32, 19 gen 2017 (CET)[rispondi]
Io sono della "vecchia scuola" e il "tu" lo riservo agli amici, ai colleghi, ai bambini (... e ai wikipediani, ovvio). Tutti gli altri si prendono del "lei", e mi aspetto da loro altrettanto. Tu di che "scuola" sei? --Lepido (msg) 11:24, 19 gen 2017 (CET)[rispondi]
Dipende che cosa si intende con "che si conosce da 3-4 anni": intrattieni con lui dei rapporti solo professionali o anche al di fuori della sua professione? puoi annoverarlo tra gli "amici"? --Franz van Lanzee (msg) 12:32, 19 gen 2017 (CET)[rispondi]
Con avvocati, notai, assicuratori e call center di imprese telefoniche, anche se amici o parenti, rigoroso "Voi", "Vossignoria" e simili e registratore o webcam sempre in funzione. Non sono malfidente, solo esperto... --Amarvudol (msg) 13:12, 19 gen 2017 (CET)[rispondi]

La domanda mi è sorta sui whisky leggendone la voce, ma vale in realtà per tutti i distillati più comuni. Lo scotch wisky vedo avere una gradazione di almeno 40% vol. Mi chiedevo però: il frutto della distillazione non credo sia 40% vol, per ottenere quindi una gradazione del 43% (esempio) come fanno? Viene aggiunta acqua distillata? Ipotizzo.
Seconda domanda che mi chiedevo: il prodotto ottenuto nell'alambicco dalla distillazione dei cereali fermentati che daranno il whisky, di solito, che gradazione ha? (Prima di aggiungere l'acqua come ipotizzavo sopra).
Grazie per risolvermi questa curiosità. --109.112.54.8 (msg) 18:06, 19 gen 2017 (CET)[rispondi]

Sì, è proprio acqua distillata (se ne accenna in Distillato#Stabilizzazione).
Per le miscele acqua/etanolo il massimo grado raggiungibile per distillazione è del 95% (raggiunto il quale i vapori si generano con la medesima proporzione e quindi da essi non si può ottenere una concentrazione superiore). Nel caso specifico del whisky mi comunicano dalla regia che la distillazione viene effettuata in 2-3 passi, e che dall'ultima viene prelevata, per la produzione vera e propria, solo la "fase centrale" del distillato, o "cuore", ovvero lasciando correre i primissimi vapori ("testa") e interrompendo prima di raccogliere gli ultimi ("coda"). A quanto pare il cuore di distillazione del whisky si aggira dalle parti del 70%. -- Rojelio (dimmi tutto) 19:33, 19 gen 2017 (CET)[rispondi]
Qui danno una stima un po' più dettagliata, parlando di concentrazioni che spaziano tra il 63% e il 72%. -- Rojelio (dimmi tutto) 19:41, 19 gen 2017 (CET)[rispondi]

Dalle frazioni a...[modifica wikitesto]

Non sapevo che titolo dare a questa domanda quindi gli ho appioppato questo anche se a dire il vero un po' impreciso. La mia curiosità nasce dopo aver letto la discussione poco sopra "Frazioni" la quale mi ha dato lo spunto di riguardare la definizione di numeri e altre basi della matematica che si danno per scontate. Mi sono accorto che automatismi vari se si riprendono sotto la veste rigorosa della definizione matematica di numeri (naturali per passare ampliando in relativi e poi razionali) creano una confusione enorme, faccio un esempio: anche la semplice frazione 17/7 tutti diremmo che dà come risultato 2,42857... è una grande imprecisione in quanto quella è solo una rappresentazione in base 10 (ed è un numero decimale) della frazione. Ed anche il pensare che basti dividere 17 per 7 per ottenere il numero decimale è errata in quanto l'algoritmo della frazione 17:7 uguale 2, resto 3 porto sotto lo 0, 7 nel 30 ci sta 4 volte e via dicendo funziona e dà 2,42857 proprio perché so già cos'è un numero decimale, ed è un cane che si morde la coda (circolarità)... . Ma questo è solo un esempio, ve ne sono mille altri su argomenti anche diversi.
Riflettevo che è quasi come se fosse una conoscenza a strati: quando sei allo strato superiore non ti metti a ricontrollare da quello più inferiore perché tutto funzioni o ci esci pazzo, vai di automatismi (es: 0.5 sai che è metà e non stai a ripensare alla frazione e che 0.5 sia una semplice rappresentazione in base 10!).
Apro questa discussione più che altro perché tutte queste mie deduzioni le ho fatte facendo riferimento al mio libro liceale, che oviamente ha meno rigore di uno avanzato, mi incuriosirebbe fare delle letture più approfondite su tutti queste cose. Chiedo quindi consiglio a te Oracolo, e grazie per le risposte. --2.43.171.225 (msg) 20:21, 22 gen 2017 (CET)[rispondi]

Non è chiarissimo che tipo di consiglio tu stia chiedendo: che materiali consultare per approfondire? Se è così, un qualsiasi testo universitario di "Analisi I" dovrebbe poter fare al caso tuo (e forse anche troppo, a seconda di che livello di rigore e astrazione vuoi), anche se a dire il vero trovo che già banalmente la lettura di numero e delle relative voci collegate (numero naturale, numero razionale, numero irrazionale, numero reale...) offra un buon inizio.
Una branca della matematica che potresti trovare interessante è la teoria delle strutture algebriche: il suo scopo è classificare rigorosamente quali siano le condizioni minime necessarie affinché valgano determinati teoremi. In pratica invece di studiare le proprietà, per esempio, dei numeri razionali, si studiano le proprietà di un insieme di generici enti matematici astratti su cui siano definite due operazioni binarie per le quali valgono le proprietà commutativa, associativa e distributiva (un tale insieme prende il nome di campo). A quel punto si applica ai casi concreti (beh, per quanto "concreto" possa essere un insieme numerico :-) ). I numeri naturali soddisfano quei requisiti? No, non è un campo. I razionali? Quelli sì, sono un campo, quindi automaticamente vale per loro tutto ciò che è stato dimostrato per i campi in generale. E così via per i reali, i complessi...
Trovo che anche senza imparare necessariamente vita, morte e miracoli di tutte le strutture algebriche (è un argomento molto vasto e per sua natura estremamente astratto), già solo prendere confidenza con quel tipo di mentalità aiuti tantissimo a tenere ben distinti nella propria testa i numeri in quanto tali, come enti matematici veri e propri, dalle rappresentazioni di tali numeri, che sono meri "strumenti meccanici" usati per descriverli e manipolarli ("far di conto") la cui validità trova fondamento nelle proprietà intrinseche dei numeri soggiacenti e non possono quindi essere usati "circolarmente", come osservi, per giustificare tali proprietà. -- Rojelio (dimmi tutto) 18:26, 24 gen 2017 (CET)[rispondi]

Casini sul server[modifica wikitesto]

Sommo Oracolo! Domanda. Chi può mettere mani al file di configurazione di MediaWiki? Per qualche minuto non è stato possibile editare alcuna pagina per un'eccezione. Esca fuori il sysop mascalzone :) --Valerio Bozzolan (msg) 13:19, 24 gen 2017 (CET)[rispondi]

Wikipedia:Malfunzionamenti -- Rojelio (dimmi tutto) 14:29, 24 gen 2017 (CET)[rispondi]

Gli schemi grafici dei diplomi di abilitazione statali sono coperti da diritto d'autore?[modifica wikitesto]

Mi piacerebbe inserire nella pagina riguardante la professione di perito industriale, l'immagine di un diploma di abilitazione per perito industriale rilasciato da un istituto statale, ovviamente rimuovendo i dati personali. In pratica questa immagine. Qualcuno esperto in materia può darmi dei chiarimenti se tali schemi grafici siano coperti da diritto d'autore?

--Frank50_s [] 18:12, 24 gen 2017 (CET)[rispondi]

Implicazione materiale[modifica wikitesto]

Nella tavola di verità se ho A[F] e B[F] nel caso in cui avessi due proposizioni del tipo A: "2+2=5" e B: "3+3=9" l'implicazione materiale che sarebbe la proposizione A->B Se 2+2=5 allora 3+3=9 sarebbe vera giusto? Ben diverso dal linguaggio formale naturale (oops), avrebbe validità? Vi ringrazio. --31.159.163.43 (msg) 20:54, 24 gen 2017 (CET)[rispondi]

Sarebbe validissima, e direi che il "linguaggio formale" non c'entri nulla. È più facile da capire se interpreti l'implicazione come una "promessa": quando scrivo A->B ti sto promettendo che tutte le volte che A è vera, puoi fidarti che anche B è vera. La tabella di verità dell'implicazione, quindi, con i suoi 4 casi, ti dice se gli eventi A e B sono "coerenti" con la promessa fatta.
  • Se A è vera e B pure, la promessa è ovviamente mantenuta (implicazione vera).
  • Se A è vera e B è falsa, la promessa è evidentemente violata (implicazione falsa).
  • Se A è falsa... non ti ho promesso nulla: B può fare quel che vuole, può essere indifferentemente vera o falsa, e ciò resterebbe perfettamente coerente con la promessa, che parlava di tutt'altra situazione (implicazione vera).
Il problema che, credo, molti hanno nell'"accettare" la tabella di verità dell'implicazione è pensare erroneamente che un'implicazione "vera" sia un'implicazione confermata dai fatti (ovvero l'osservazione di A e B). In realtà un'implicazione è vera quando è coerente, non smentita dai fatti.
Nel tuo esempio, la promessa è che "se 2+2=5, allora ti garantisco che 3+3=9"... ed è verissimo: non puoi lamentarti che "non ho mantenuto la mia parola" solo perché 3+3 non fa 9, perché la mia promessa riguardava solo quando 2+2 fa 5... cioè mai. :-)
Se hai la reazione istintiva di escalamare qualcosa tipo "ti piace vincere facile" (o la sua variante più colorita "grazie al c###o" XD ), stai percependo l'essenza del principio di falsificabilità di Karl Popper: un'affermazione A->B è scientifica (taluni, tra cui il sottoscritto, direbbero "seria") solo se è confutabile, ovvero:
  • A deve avere la possibilità di essere vera, e
  • B deve avere la possibilità di essere falsa,
perché solo in quel caso l'implicazione ha una possibilità di essere falsa (confutata dai fatti), e quindi gli esperimenti in cui A e B si dimostrano entrambe vere sono reali "conferme" a supporto della correttezza dell'implicazione (e ovviamente i casi A vera/B falsa sarebbero prove della sua erroneità).
Se A può solo essere falsa (come nel tuo esempio) e/o B può solo essere vera, l'implicazione sarà pure "tecnicamente corretta" e vera, sempre coerente con i fatti, ma non ci dice davvero nulla di nuovo o di significativo. -- Rojelio (dimmi tutto) 01:51, 25 gen 2017 (CET)[rispondi]
A: "Rojelio risponde all'Oracolo"; B: "Chapeau!" A->B: implicazione ancora una volta confermata :-) --Sesquipedale (non parlar male) 10:26, 25 gen 2017 (CET)[rispondi]
Mi vien voglia di fare domande astruse solo per godermi delle risposte di Rojelio… --Captivo (msg) 14:16, 25 gen 2017 (CET)[rispondi]
Ringrazio e correggo il lapsus, volevo scrivere: Linuaggio naturale.--37.176.161.211 (msg) 14:45, 25 gen 2017 (CET)[rispondi]
Mi associo ai ringraziamenti. Sono argomenti che tanto tempo fa ho studiato e che so (o che dovrei sapere) ma dopo aver letto la risposta di Rojelio, mi sembra di non averli mai saputi prima d'ora :-) --Nungalpiriggal (msg) 14:59, 25 gen 2017 (CET)[rispondi]

Notavo anche un'altra cosa: vi sono proposizioni che sono vere o false esempio 2+2=4 è vera e basta, altre che invece possono essere sia vere che false (come se fossero una "variabile") Es: ci sono nuvole in cielo (in questo caso potrebbero non esserci nuvole ed esser falsa o esserci ed esser vera). A queso punto quando vado a vedere una implicazione (riprendendo l'esempio iniziale) A->B Se 2+2=5 --> 3+3=9 è unica e avrò A [F] B[F] prendendo invece un seconda implicazione di esempio A->B se piove --> ci sono nuvole in cielo in tal caso A può assumere veridicità o meno A [V],[F] e B [F],[V] a seconda dei casi. Esiste una distinzione in logica di questi due tipi di proposizioni? Sul libro (e anche wikipedia) non si accenna minimamente. --37.176.54.88 (msg) 17:01, 29 gen 2017 (CET)[rispondi]

Le proposizioni "con variabile" prendono il nome di "predicati" (purtroppo la wiki italiana su questo argomento è terribile; quella inglese è nettamente migliore). Un predicato non può avere, in sé e per sé, un valore di verità, proprio perché dipende dal valore assegnato, di volta in volta, alla variabile libera (o alle variabili libere: possono essere in numero arbitrario).
Presi così come sono, i predicati sono un modo comodo per "costruire" un gran numero di proposizioni (una per ogni possibile valore della variabile libera, quindi potenzialmente anche infinite), ciascuna delle quali sarà poi a sua volta vera o falsa. Più interessante è quando ai predicati vengono affiancati dei quantificatori: affermo cioè che le proposizioni generate da quel predicato sono tutte vere ("per ogni"), o che almeno una è vera ("esiste"), o che solo una è vera ("esiste unico").
Credo che con questo formalismo tu possa rappresentare la quasi totalità (se non addirittura l'intera totalità: non mi sbilancio perché non ne sono sicuro) dei teoremi, che se ci fai caso sono (o possono essere riformulati) nella forma generale "per ogni X in <dominio>, ipotesi(X) -> tesi(X)" o "esiste almeno/solo un X in <dominio> tale per cui proprietà(X)". -- Rojelio (dimmi tutto) 18:59, 29 gen 2017 (CET)[rispondi]

Grazie nuovamente. Volevo fare un ultimo intervento, prendiamo: "Ex falso sequitur quodlibet", essa ci dice che in effetti l'implicazione materiale era già conosciuta nel medioevo, ma in realtà ancora prima (adirittura prima della nascita di Cristo). Mi chiedo però come nasca questo connetivo logico, essendo per certi versi come dicevamo controintuitivo nel linguaggio comune di causa effetto se, allora. --37.180.89.35 (msg) 19:27, 1 feb 2017 (CET)[rispondi]

Beh, erano antichi, mica stupidi. :-)
Scherzi a parte, stiamo parlando di persone che stavano espressamente studiando in modo analitico l'arte della logica, del ragionamento e della discussione "distillando" le sue regole universali a partire dalla comune intuizione che si ritrova nel linguaggio quotidiano.
Mi pare di capire che tutto nasca dalla teoria del sunêmmenon (condizionale), ovvero ci si chiedeva cosa significhi davvero l'affermazione "se A, allora B"? Con sufficiente capacità di analisi e astrazione (e già nel IV sec. a.C. ne avevano in abbondanza), non è implausibile giungere alla conclusione che essa sia equivalente ad affermare che "non è possibile che accadano contemporaneamente A e non-B", da cui deriva la tavola di verità dell'implicazione a noi nota.
Ho trovato un documento piuttosto interessante, al riguardo. La sezione 3 riguarda proprio questo argomento, e sottolinea esplicitamente come l'impianto logico costruito da Filone di Megara sia un esempio notevole (remarkable) di astrazione, ovvero proprio di quel processo che, pur ispirandosi all'intuizione derivante dal linguaggio comune, fa il "salto di qualità" e codifica un sistema di logica formale. Tanto di cappello. -- Rojelio (dimmi tutto) 21:31, 1 feb 2017 (CET)[rispondi]

Lunghezza media parola italiana[modifica wikitesto]

Qual è la lunghezza media d'una parola media italiana?--5.170.105.28 (msg) 18:31, 25 gen 2017 (CET)[rispondi]

Calcoli accurati danno come risultato 3,3 cm. L'Oracolo 18:40, 25 gen 2017 (CET)[rispondi]
Se scarichi questo documento, che fa parte di un corso in e-learning dell'Università di Torino, troverai che si parla di quello che stai cercando. --Lepido (msg) 18:42, 25 gen 2017 (CET)[rispondi]
Le informazioni contenute nel documento linkato da Lepido sono molto interessanti, però mi pare di capire che le medie riportate sono calcolate su elenchi di parole (lemmari o formari, a seconda dei casi) senza tenere conto della frequenza con cui ciascun lemma o ciascuna forma occorre nella lingua scritta (o parlata). In pratica, nel calcolo di quella lunghezza media, le forme "e" e "opportunisticamente" contano alla pari, anche se in qualunque contesto si usa molto più frequentemente la prima. Questo rende quelle statistiche, a mio parere, un po' meno significative di quanto sembrano a prima vista. Bisognerebbe confrontare il valore medio di lunghezza calcolato su lemmari e formari (9,36 caratteri per i lemmi e 10,71 caratteri per le forme) con la lunghezza media di una parola in un campione adeguato di testi (numero di caratteri diviso per il numero di parole). Per esempio, proprio il testo linkato da Lepido ha una media di 5,17 caratteri per parola (e non è certo in "stile sms"...). Siccome chi ha posto la domanda chiede "la lunghezza media di una parola media", non si capisce bene a quale media si riferisca. --93.40.167.230 (msg) 19:12, 25 gen 2017 (CET)[rispondi]
Qui, se interessa, ci sono alcuni dati statistici sui Promessi Sposi; qui sulla Bibbia. --Sesquipedale (non parlar male) 19:59, 25 gen 2017 (CET)[rispondi]

Brexit - Articolo 50[modifica wikitesto]

Theresa May invocherà questo famoso articolo 50 ma in GB ci sono delle "perplessità" sulla legalità della procedura che la Signora May sta seguendo e vuole seguire: se una volta invocato l'articolo 50, il parlamento o la corte suprema britannica, per un motivo qualsiasi, dicessero che non ne aveva il potere, cosa succederebbe? L'unione europea potrebbe dire "d'accordo, non è successo nulla, siete ancora nella UE!"? --89.97.94.31 (msg) 15:36, 26 gen 2017 (CET)[rispondi]

La Corte suprema del Regno Unito ha già deciso (con la sentenza en:R (Miller) v Secretary of State for Exiting the European Union) che il governo britannico non ha il potere di avviare la procedura di uscita dall'UE senza un esplicito voto del parlamento in questo senso: se la May se ne infischiasse e decidesse di attivare comunque l'articolo 50, il suo sarebbe un atto illegale secondo il diritto britannico e molto probabilmente non produrrebbe nessun tipo di effetto.
Ci si può chiedere che cosa succederebbe invece se il parlamento votasse per l'uscita e poi, trascorso un po' di tempo, ci ripensasse e votasse invece per rimanere nell'UE prima che la procedura di uscita fosse completata: non esistendo precedenti storici in merito, è prefettamente possibile che in questo caso l'Unione europea potrebbe dire "d'accordo, non è successo nulla, siete ancora nella UE!"; anche perché la fase di uscita arriverà alla fine di un negoziato politico tra il governo britannico e il Consiglio europeo, durante il quale può effettivamente verificarsi di tutto.... --Franz van Lanzee (msg) 16:00, 26 gen 2017 (CET)[rispondi]
Non credo… da quello che ho letto una volta invocato l'articolo 50 non si torna indietro, l'alternativa è tra l'avere un trattato che regoli i rapporti tra il paese uscente e l'UE e non averne alcuno con tutto ciò che questo implica (dazi, controlli personali alle frontiere ecc. ecc.) ma, in ogni caso, trascorsi i due anni previsti si è "fuori".—GJo ↜↝ Parlami 16:28, 26 gen 2017 (CET)[rispondi]
Beh, ci sono varie scappatoie: il limite dei due anni può essere esteso anche all'infinito se vi è decisione unanime di Consiglio e Stati membri dell'UE (comma 3 art. 50), e in ogni caso il recesso dall'Unione può avvenire solo nel rispetto delle norme costituzionali dello Stato stesso (comma 1), che nel caso del Regno Unito si traduce in "decide il Parlamento". Poi, il negoziato per la Brexit alla fine è una questione politica (come del resto gran parte delle questioni dell'UE): se c'è la volontà politica di ottenere un certo risultato, lo si otterrà a prescindere dalla lettera dei trattati. È il diritto, bellezza... --Franz van Lanzee (msg) 19:38, 26 gen 2017 (CET)[rispondi]

Genetica e medicine moderne[modifica wikitesto]

Non so se sia vero ma lessi tempo fa di una signora di origine giapponese che si era sentita male perchè aveva preso un medicinale prescritto al marito italiano, perchè il medicinale, per qualche strana ragione, non andava bene per i giapponesi.

Sui giornali di oggi c'è scritto che nell'ambito della Brexit la GB ha deciso di uscire anche dall'EMA, quindi di privarsi anche di tutte le informazioni su tutte le medicine che gli scienziati europei hanno sperimentato e sperimenteranno: non avendo più voce in capitolo a proposito delle ricerca medica, i britannici potrebbero rischiare gli stessi incidenti della signora di cui sopra, qualora i britannici dovessero "contrabbandare" un medicinale UE prima del via libera della futura agenzia britannica sui farmaci? Insomma, è vero o no che i medicinali moderni sono così "precisi" da essere buoni solo per alcuni gruppi di persone?

Credo di sì, io per esempio non potrei assumere certe medicine perchè ho una malattia genetica, vale però anche in altri casi che esulano dalle malattie di cui uno può essere affetto?

--2.226.12.134 (msg) 13:22, 28 gen 2017 (CET)[rispondi]

Credo ti possano interessare le voci farmacogenetica e farmacogenomica, sicuramente troverai molte risposte, anche a domande che pensavi di non avere --Samuele Madini (msg) 18:35, 28 gen 2017 (CET)[rispondi]
sì, la pagina era quella che m'interessava e la frase "Le reazioni avverse ai farmaci colpiscono dal 5 al 20% i pazienti ammessi in ospedale e causano più di 100 mila morti all'anno negli USA" si collega alla mia domanda: c'è una differenza sostanziale tra quel 0,1% di dna europeo e quel 0,1% di dna britannico che ci differenzia? Perchè l'EMA dovrebbe "passare" i nuovi medicinali alla GB un anno dopo, a quanto si legge sui quotidiani britannici, senza che la GB abbia "voce in capitolo" in materia: i rischi per i britannici possono essere a dir poco seri.. --2.226.12.134 (msg) 18:48, 28 gen 2017 (CET)[rispondi]
Spero che la lettura di Agenzia europea per i medicinali possa tranquillizzarti sulla sorte dei sudditi della corona… --Captivo (msg) 23:51, 29 gen 2017 (CET)[rispondi]

Nome di un attore[modifica wikitesto]

Scherzi a parte nel 2002 ha fatto uno scherzo (https://www.youtube.com/watch?app=desktop&persist_app=1&v=TPGFB-tKj0w) a Manuela Arcuri e nella parte finale del video compare l'attore che ha fatto scherzi anche ad altri personaggi; lo ricordo solo negli scherzi fatti a Gianfranco Vissani (https://www.youtube.com/watch?v=b3taC0U8tHg&feature=youtu.be), Alessandro Preziosi e Gioele Dix. Correggetemi se sbaglio. Per caso si tratta di John Blutarsky? --79.21.245.25 (msg) 23:00, 28 gen 2017 (CET)[rispondi]

L'unico John "Bluto" Blutarsky che io conosco è morto nel 1982. (When the going gets tough, the tough get going. --Flazaza (msg) 19:29, 29 gen 2017 (CET)[rispondi]

Umidificatori[modifica wikitesto]

Gentile Oracolo, è più efficace un umidificatore a caldo o a freddo? Visivamente parrebbe che un umidificatore a freddo emetta più vapore, ma è acqua che deve ancora passare agli stato gassoso. Grazie --185.5.62.237 (msg) 21:38, 29 gen 2017 (CET)[rispondi]

Economia e liquidità[modifica wikitesto]

Ieri sera ho visto la miniserie Madoff, con il sempre formidabile Richard Dreyfuss. nel finale il protagonista azzarda un affermazione sconcertante che mi ha fatto un pò riflettere. In virtù degli interessi che crescono sempre e soprattutto del fatto che la somma complessiva dei depositi bancari non è solvibile, è corretto paragonare le economie occidentali (se non l'intera economia mondiale) ad un immenso schema Ponzi? (Mi rendo conto che l'argomento è delicato e non volendo sollevare polemiche mi astengo dal giudicare singolarmente governi, stati, enti, ecc... La mia è una domanda economica, non politica.)--StefBiondo 13:59, 30 gen 2017 (CET)[rispondi]

Premettendo che non sono un economista ma solo uno che una volta ha dato un esame di economia, credo che si tratti di una battuta che gioca su un dato reale: il moderno sistema bancario si regge sulla presunzione che, in condizioni normali, il numero di persone che depositano i loro risparmi in banca è sempre superiore a quello delle persone che i loro risparmi li prelevano, o perlomeno che non si verificherà mai l'ipotesi in cui tutti o la maggior parte dei correntisti si presenteranno contemporaneamente agli sportelli per svuotare i loro conti e mettere il denaro nel materasso; questo consente alla banca di impiegare le somme di denaro depositate eccedenti la riserva imposta dalla legge per le sue operazioni, prime tra tutte la concessione di prestiti ad altri privati e l'acquisto di titoli. Se le condizioni normali non ci sono però, e la massa dei correntisti si presenta effettivamente agli sportelli per portarsi via il denaro, si verifica quello che accade quando crolla un sistema Ponzi: i primi ad arrivare sono soddisfatti grazie alle somme tenute di riserva, gli ultimi rimangono fregati.
Adesso aspettiamo pazientemente che arrivi un economista vero a farmi il caziatone per come ho spiegato la cosa... --Franz van Lanzee (msg) 19:15, 30 gen 2017 (CET)[rispondi]
Non sono un economista ma il meccanismo è sostanzialmente quello, nel senso che le banche devono avere una riserva che è significativamente inferiore ai depositi, altrimenti non avrebbero soldi da prestare. Il paragone del film è scorretto perché la moneta cresce ma ne decresce il valore. Sull'andamento di tale valore ci sono varie teorie, teorie che riguardano il concetto stesso di moneta, ma sostanzialmente il suo valore è la misura della fiducia che la moneta possa essere impiegata per ottenere in cambio beni e servizi. Poi il problema si crea quando la riserva (che rappresenta la percentuale di chi vorrà "vedere i soldi") è artatamente gonfiata attraverso la supervalutazione di attività finanziare, allora sì che si può parlare di schemi di Ponzi, ma non riguardano il concetto di moneta fiduciaria.--Vito (msg) 19:44, 30 gen 2017 (CET)[rispondi]
Lo schema Ponzi si verificherebbe se banca centrale non intervenisse a garantire la liquidità all'intero sistema. Le banche centrali sono state create proprio per evitare situazioni di questo genere. Per approfondimenti, si veda questo riassunto della banca d'inghilterra, in particolare sul ruolo tutto sommato limitato che avrebbero le riserve frazionarie nella creazione di nuova moneta. X-Dark (msg) 20:24, 30 gen 2017 (CET)[rispondi]
Mi rifaccio al concetto espresso da Vito, per invitarvi ad andare un po' più in là (consapevoli che si rischia di perdersi). Le normative di vigilanza che il sistema bancario si è dato, impongono vincoli che non sono solamente di solidità patrimoniale (in sostanza il rapporto tra le riserve e il capitale dato a prestito) ma anche di liquidità: questo significa che il patrimonio della banca deve (dovrebbe, via) essere cosituito almeno entro certi limiti da "disponibilità" facilmente liquidabili (e quindi non da attività finanziarie dal valore incerto o da attività non immediatamente disponibili). Ovviamente crisi di solidità e di liquidità convivono spesso sotto lo stesso tetto, ma non è necessario che "debba" per forza essere così. Così come, cose dei nostri giorni, il problema non è tanto il valore "gonfiato" o "sgonfiato" delle attività che rappresentano la riserva, quanto la reale consistenza del rischio che le banche corrono per i denari prestati a terzi; rischio che (secondo i calcoli fatti dalle autorità di vigilanza) sarebbe sottostimato dalle banche che non farebbero correttamente i conti sulla quantità di "riserva" da tenere da parte per far fronte al rischio stesso. --Leo P. - Playball!. 22:04, 30 gen 2017 (CET)[rispondi]

Velocità crepuscolo[modifica wikitesto]

Salve, stavo leggendo la pagina Terminatore (giorno) e leggo che all'equatore la velocità della linea del terminatore può raggiungere 1.600 km/h. Ma se il diametro medio della Terra all'equatore è 12.756 km e la rotazione avviene in 24 ore, non dovrebbe essere 531 km/h? --5.94.238.208 (msg) 16:39, 30 gen 2017 (CET)[rispondi]

Il diametro è 12.756 km, ma quello che interessa dovrebbe essere la circonferenza in corrispondenza dell'equatore. --Postcrosser (msg) 16:44, 30 gen 2017 (CET)[rispondi]

Grazie per la risposta. Ovviamente sono incorso in una svista madornale. Me ne scuso. 5.94.238.208 (msg) 17:03, 30 gen 2017 (CET)[rispondi]

Azione dell'invitare[modifica wikitesto]

Esiste in italiano un sostantivo ch'indichi l'azione dell'invitare? Grazie.--5.170.104.19 (msg) 23:18, 30 gen 2017 (CET)[rispondi]

Invito. --Sesquipedale (non parlar male) 00:06, 31 gen 2017 (CET)[rispondi]

Santa Lucia[modifica wikitesto]

"...Venite all'agile, barchetta mia! Santa Lucia, Santa Lucia!..."

Caro Oracolo, precisamente cosa significa venire all'agile?

--80.183.26.37 (msg) 15:44, 2 feb 2017 (CET)[rispondi]

Magari è la barchetta ad essere agile? La virgola potrebbe servire solo per la melodia ... X-Dark (msg) 15:47, 2 feb 2017 (CET)[rispondi]

Santa Lucia[modifica wikitesto]

Perché santa Lucia è anche patrona degli elettricisti? Data la sua storia, è ovvio il fatto che protegga occhi ed affini, ma gli elettricisti?

--5.169.89.108 (msg) 16:23, 2 feb 2017 (CET)[rispondi]

Santa Lucia --> Luce --> Elettromagnetismo --> Elettricista. --Sesquipedale (non parlar male) 16:50, 2 feb 2017 (CET)[rispondi]
Cfr qui; i patronati di santa Lucia hanno a che fare con la luce (forse per l'etimo del nome, ma io punterei più alla sua connessione con gli occhi), da cui quello sugli elettricisti. --Syrio posso aiutare? 18:08, 4 feb 2017 (CET)[rispondi]

Santa Lucia[modifica wikitesto]

Buongiorno. Volevo chiedere se nello stato di Santa Lucia, che ha come valuta il suo dollaro, è possibile pagare in sterline visto che è un reame del Commonwealth. --95.249.216.242 (msg) 16:23, 2 feb 2017 (CET)[rispondi]

In teoria no: l'essere un Reame del Commonwealth significa solo che il capo dello stato è la regina del Regno Unito, ma per tutto il resto si tratta di uno Stato autonomo e indipendente dal Regno Unito; in pratica, nelle località turistiche è possibile che si accettino pagamenti in sterline britanniche o in dollari statunitensi. --Franz van Lanzee (msg) 17:52, 2 feb 2017 (CET)[rispondi]
Euro e sterline è meglio che le lasci a casa e se devi dare mance procurati un bel mazzetto di banconote da un dollaro (statunitense). --RaMatteo 08:49, 3 feb 2017 (CET)[rispondi]

Sommo oracolo, vostra immensa saggezza, perchè la diff0 (così come la diff1) non sono diff relative al momento del Big Bang di Wikipedia? --Valerio Bozzolan (msg) 11:44, 4 feb 2017 (CET)[rispondi]

Solo vaghi ricordi che la cronologia dei primi edit si è persa se non sbaglio. Per la diff 0 non saprei proprio.--Pierpao.lo (listening) 20:03, 4 feb 2017 (CET)[rispondi]
Wikipedia all'inizio usava usemod wiki, un altro CMS. Nell'importare credo si sia lasciato un cospicuo offset di revisioni per impedire catastrofi per l'uso concorrente dell'import e del normale editing. La diff 0 sembra essere l'ultima diff della pagina più antica o di quella con l'id più basso, potrebbe anche essere un piccolo bug ma credo che inoltre lo 0 non venga usato per evitare la famosa ambiguità sul NULL per gli int in mysql. --Vito (msg) 00:28, 5 feb 2017 (CET)[rispondi]
OT: Sembra che l'edit in ns0 più antico sia la diff606632. Non so se ci siano edit precedenti ancora in crono, sarebbe bello scoprirlo... :-) --Yuмa (msg) 04:12, 5 feb 2017 (CET)[rispondi]
Fra l'altro, che razza di voce era? Un saggio breve? «Esiste la comunicazione? Siamo soli nell'universo? Dopo la pubblicità!» asd. --Valerio Bozzolan (msg) 11:52, 5 feb 2017 (CET)[rispondi]

Più grave offesa o minaccia[modifica wikitesto]

E' più grave dire "Va a quel paese!" o "Vuoi che ti spacco la faccia?" ? --94.247.8.8 (msg) 17:59, 4 feb 2017 (CET)[rispondi]

Era tua intenzione spacciare il tuo volto per un altro? Senza dubbio il furto d'identità è minaccia terribile :3 --Valerio Bozzolan (msg) 18:01, 4 feb 2017 (CET)[rispondi]
Mi ha fatto sbagliare il correttore di iOS... --94.247.8.8 (msg) 18:03, 4 feb 2017 (CET)[rispondi]
Per quello ho la soluzione: prova a scoprire il magico mondo del software libero! Abbiamo un sacco di tastiere virtuali e altri strumenti che rispettano... la tua volontà! :3 --Valerio Bozzolan (msg) 18:27, 4 feb 2017 (CET)[rispondi]

Il reato di ingiuria (offesa all'onore o al decoro di una persona presente), già punito dall'art. 594 codice penale, è stato depenalizzato nel 2016 ed è da allora punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 8.000 euro (da 200 a 12.000 euro se l'ingiuria riguarda l'attribuzione di fatti determinati o è pronunciata alla presenza di più persone) più il risarcimento del danno patito dall'ingiuriato; il reato di minaccia (prospettazione a uno di un danno ingiusto se non si sottomette all'altrui volontà), previsto all'art. 612 codice penale, è punito, a querela della persona offesa, con una multa fino a 1.032 euro o, se la minaccia è grave o è fatta con modi che configurino aggravanti in base all'art. 339 codice penale, con la reclusione fino a un anno e procedibilità d'ufficio. Le frasi in questione, però, non è detto che configurino i due reati: così, una manifestazione di scortesia e maleducazione come può essere "vai a quel paese" non configura il reato di ingiuria (la giurisprudenza della Cassazione è alquanto varia), mentre per la minaccia è necessario stabilire se effettivamente essa era in grado di produrre l'effetto di intimidazione sulla volontà del minacciato in ragione delle varie circostanze del caso (tempo, luogo, modalità, qualità personali dei due soggetti etc etc).
In ogni caso, Wikipedia non dà consigli legali. --Franz van Lanzee (msg) 18:42, 4 feb 2017 (CET)[rispondi]

Circuito elettronico... misterioso... per me.[modifica wikitesto]

???

Sto robo a che servirebbe o meglio più wikimedianamente in che categoria di Commons va? Secondariamente il disegno dove è scritto 4 volt è corretto o andrebbe come in 10 volt? Grazie--Pierpao.lo (listening) 10:59, 8 feb 2017 (CET)[rispondi]

È un circuito a due maglie con due generatori. Il fatto che i generatori siano diversi non è di per sé un errore, se sono così passano 11/36 di A verso su, se fossero uguali a 4V ne passerebbero 5/36 verso giù, se fossero uguali a 10V 5/72 verso su. Non vedo utilità pratiche ma solo didattiche. --Vito (msg) 11:33, 8 feb 2017 (CET)[rispondi]
[@ Pierpao] Il simbolo in sé sarebbe stato corretto (alternanza di linee corte-lunghe, con le due estreme lunga sul polo positivo e corta sul negativo, quindi ribaltato rispetto a quello sul lato destro), ma si nota piuttosto chiaramente che l'autore, nel "costruire" l'immagine con un qualche software di foto-composizione, ha posizionato il segno "-" all'interno di un'area rettangolare a sfondo bianco (anziché trasparente), che ha finito per sovrapporsi al disegno del circuito nascondendo il lato sinistro di un po' di linee. Se è a quello, che ti riferivi, l'immagine è in effetti passibile di miglioramento. -- Rojelio (dimmi tutto) 19:48, 9 feb 2017 (CET)[rispondi]
Credo appunto volesse invertire la polarità (l'autore crea da ip un libro di elettrotecnica su wikibooks) per parlare di cosa succede se ci sono due generatori opposti in verso. --Vito (msg) 19:50, 9 feb 2017 (CET)[rispondi]

NATO: spese?[modifica wikitesto]

Ehilà :). Il presidente USA Trump ha detto di voler continuare a sostenere la NATO a patto che anche gli altri Paesi (28+1, il Montenegro come osservatore) contribuiscano alle spese per la difesa visto che solo cinque di questi lo fanno e non è corretto per gli americani. Detto che credo si riferisca agli Stati riceventi, volevo sapere quali fossero questi cinque contribuenti, se non sei se includeva o meno la sua nazione. In questo articolo si parla di "Tacendo sul fatto che nell'Ue, come nella Nato, da un punto di vista finanziario la Polonia è un paese ricevente, e non pagante come Italia, Germania, Francia, Olanda e Paesi scandinavi", ma aldilà che non torna il numero visto che sarebbero sette con gli USA (Danimarca e Norvegia include, più eventualmente l'Islanda), non so se si riferisse a questa cosa dei paganti e riceventi. Perciò, vorrei sapere quali sono quei Paesi e a cosa si riferisse in particolare se non è quello a cui pensavo io. Grazie in anticipo. --Daniele Santoleri (msg) 14:15, 8 feb 2017 (CET)[rispondi]

Prendere Trump alla lettera è un errore metodologico. --Vito (msg) 14:42, 8 feb 2017 (CET)[rispondi]
Qua spiega qualcosa Daniele Santoleri. Si poi conviene apsettare che faccia piuttosto che stare a sentire che dice, più degli altri politici--Pierpao.lo (listening) 15:25, 8 feb 2017 (CET)[rispondi]
Che appunto non implica elargizioni. Se vogliono spendere cifre folli sono fattacci loro, ma il 2% non è affatto fair. --Vito (msg) 16:00, 8 feb 2017 (CET)[rispondi]
La polemica che Trump alimenta (ma che non è una cosa nuova) è legata, come indica l'articolo linkato da Pierpao, alla questione delle spese militari delle nazioni della NATO piuttosto che alle spese della NATO stessa: ovvero, al fatto che molti dei membri NATO spendono in armamenti e forze armate percentuali molto basse del loro prodotto interno lordo, inferiori a quel 2% che la NATO stessa indica come soglia minima da rispettare.
Sul sistema di finanziamento della NATO vedi anche qui. --Franz van Lanzee (msg) 16:16, 8 feb 2017 (CET)[rispondi]
Certo il due percento non è affatto Fair. Il dubbio credo lecito è che sia la lobby delle armi che spinge. Nell'industria delle armi girano cifreoltre ogni immaginazione. Per esempio Arafat, che ha fatto il politico in un un paese piccolo povero e con mille problemi e non faceva comprare certo caccia o missili interconinentali è morto con un patrimonio personale stimato superiore al miliardo di dollari. Immagina cosa si intascano I leader degli altri paesi. Israele in primis per non essere di parte.--Pierpao.lo (listening) 16:31, 8 feb 2017 (CET)[rispondi]
Domanda interessante. Sommando: Italia + Germania + Francia + Paesi Bassi + (Svezia + Finlandia) = 6. La Norvegia è in Scandinavia, ma non è nell'UE, quindi è da escludere; il conto torna solo se si esclude anche la Svezia, che non fa parte dell'eurozona (ma a questo punto l'autore avrebbe fatto prima a scrivere Finlandia). Pendo anch'io dalle parole del Sommo Oracolo. --Umberto NURS (msg) 16:54, 8 feb 2017 (CET)[rispondi]
Beh, come detto il discorso è sulla spesa militare dei singoli Paesi, perciò quelli citati in quell'articolo da me non centrano. I cinque sono Grecia, UK, Estonia e Polonia, oltre agli USA. --Daniele Santoleri (msg) 17:19, 8 feb 2017 (CET)[rispondi]
Non sottovaluto l'arancione ma se non c'ha campi da golf in undato paese credo che lo conti per metà o lo aggreghi a qualche altro. C'è dietro una possibile strategia concreta che potrebbe essere quella di spingere gli altri paesi NATO a spendere di più, ma le modalità mi sembrano abbastanza goffe. --Vito (msg) 17:23, 8 feb 2017 (CET)[rispondi]
Sulla soglia del 2% vedi qui sotto "Indirect funding of NATO - The 2% defence investment guideline"; traduco alla buona: «La richezza combinata degli alleati non-USA, misurata in prodotto interno lordo, supera quella degli Stati Uniti. Tuttavia, gli alleati non-USA messi insieme spendono meno della metà di quanto gli Stati Uniti spendono per la difesa. Questo squilibrio è stato una costante, con alcune variazioni, per tutta la storia dell'Alleanza ed è aumentato dopo i tragici fatti dell'11 settembre 2001, dopo i quali gli Stati Uniti hanno significativamente incrementato le proprie spese per la difesa. Il gap tra i bilanci della difesa degli Stati Uniti da un lato e quelli del Canada e delle nazioni europee dall'altro è pertanto aumentato. Oggi, il volume della spesa per la difesa degli Stati Uniti rappresenta effettivamente il 72% della spesa per la difesa dell'Alleanza nel suo complesso. Questo non significa che gli Stati Uniti coprono il 72% dei costi riguardanti il funzionamento operativo della NATO come organizzazione, includendovi il suo quartier generale a Bruxelles e i suoi comandi militari subordinati, ma significa che c'è un eccesso di dipendenza dell'Alleanza nel suo insieme dagli Stati Uniti per la fornitura di capacità essenziali, tra cui per esempio quelle riguardanti l'intelligence, la sorveglianza e la ricognizione, il rifornimento aria-aria, la difesa dai missili balistici e la guerra elettronica».
Di tutto questo discorso Trump ha letto (o meglio, gli hanno raccontato) solo «il volume della spesa per la difesa degli Stati Uniti rappresenta effettivamente il 72% della spesa per la difesa dell'Alleanza nel suo complesso», e lui ha reagito con quel suo tipico stile a metà tra il "prendiamoli tutti a calci nel sedere" e il "aspetta, è meglio se usi la mazza ferrata". --Franz van Lanzee (msg) 17:58, 8 feb 2017 (CET)[rispondi]
Che poi se la NATO avesse un po' meno ambizioni (che la storia insegna essere velleitarie) costerebbe molto di meno. A margine, non sono (eufemisticamente parlando) un fan di Berlusconi o Putin ma li giudico estremamente intelligenti. Pensavo che l'arancione fosse della serie (e per questo non mi spaventava più di tanto)... ok, la fortuna l'ha ereditata ma non l'ha dilapidata e l'ha fatta fruttare abbastanza bene, ma ora inizio ad avere l'impressione che il confine fra personaggio e sostanza sia molto labile. --Vito (msg) 00:13, 9 feb 2017 (CET)[rispondi]

Come inserire una voce in Wikidata?[modifica wikitesto]

O sapiente Oracolo, stavo cercando di capire: quando si inserisce una nuova voce, come si fa a creare il corrispettivo su Wikidata in modo tale da poter inserire direttamente lì tutti i parametri tipo IMDB, Discogs, Sito ufficiale, Youtube, ecc.? Pensavo venisse creata in automatico, ma spesso è accaduto che una nuova voce dopo anche uno o due giorni non fosse ancora presente su Wikidata. O forse bisogna aspettare che un giri qualche bot?

--  Il Passeggero - amo sentirvi 20:31, 9 feb 2017 (CET)[rispondi]

Be' forse era una domanda da Sportello Informazioni. Io ho abilitato nelle mie preferenze negli accessori WikidataInfo, che visualizza sotto il titolo della voce alcune informazioni e il link sull'elemento Wikidata collegato (se esiste) o permette di crearne uno nuovo se non esiste ancora. --Lepido (msg) 20:36, 9 feb 2017 (CET)[rispondi]
Se è già presente su un'altra wiki va aggiunta all'elemento corrispondente, altrimenti si può creare da zero da d:Special:NewItem. --Vito (msg) 21:14, 9 feb 2017 (CET)[rispondi]
OK, grazie! --  Il Passeggero - amo sentirvi 08:08, 10 feb 2017 (CET)[rispondi]
[@ Lepido] Grande! Aggiunto anch'io, perfetto! --  Il Passeggero - amo sentirvi 08:11, 10 feb 2017 (CET)[rispondi]

sockpuppet per buon fine[modifica wikitesto]

se io volessi creare un'utenza di riserva, solamente perchè per un po' di tempo dovrò operare con una rete non sicura e perchè temo di perdere i dati, posso farlo o rischierei il blocco per abuso di utenze? c'è un modo per farlo? --151.54.113.8 (msg) 19:40, 10 feb 2017 (CET)[rispondi]

Certamente è possibile (Wikipedia:Utenze_multiple#Sicurezza), ma in ogni caso ti invito a leggere per intero la linea guida Wikipedia:Utenze multiple. --Nungalpiriggal (msg) 20:08, 10 feb 2017 (CET)[rispondi]

Locandina di Snowden[modifica wikitesto]

Nella locandina italiana di Snowden (film) c'è del codice sovraimpresso al protagonista (non linko immagini perché non so se ci possano essere problemi di copyright). Sembra presente solo nella locandina in italiano (tra l'altro, la locandina italiana è l'unica che ha anche in sovrimpressione il logo della CIA... e Snowden lavorava per la NSA!). Ha un qualche senso, o è solo roba a caso per far capire allo spettatore-idiota che si parla di informatica? Lo stile delle graffe e "Document" mi ricordano JavaScript, ma il ":=" fa più pensare al Pascal. Ad un certo punto mi pare di vedere addirittura una divisione per zero, come a dire che no, questo codice non ha senso... P.s. Per colpa di questa mia curiosità, scommetto che avrò presto la NSA alla porta! In effetti oggi il mio vicino sembra un po' strano... --79.40.124.122 (msg) 17:43, 13 feb 2017 (CET)[rispondi]

A occhiometro parrebbe senza senso.
  • La sintassi di base è senza ombra di dubbio quella della "famiglia del C", che è estremamente vasta (per questo non posso escludere categoricamente che sia un qualche dialetto strano, anche se francamente ne dubito).
  • Non è Javascript perché il ciclo "for" dichiara esplicitamente il tipo ("int") della variabile interna (JS non è esplicitamente tipizzato).
  • Si nota che l'assegnamento con ":=" viene usato solo quando viene introdotta una nuova variabile senza però dichiararla prima; all'interno della famiglia del C, l'unico linguaggio che conosco che lo consente è il Go (il tipo della variabile viene automaticamente assegnato desumendolo dal tipo restituito dall'espressione assegnata, un po' come fa "auto" dal C++11 in poi), ma la sintassi del "for" di Go è radicalmente diversa da quella di C/C++, impossibile da confondere.
La mia stima personale è che l'ipotesi di lavoro che si tratti solo di "roba a caso per far capire [...] che si parla di informatica" abbia un 98% abbondante di essere corretta. :-) -- Rojelio (dimmi tutto) 20:02, 13 feb 2017 (CET)[rispondi]
LOL, grazie!!! (Ma che onta per me aver detto "JavaScript" e non aver notato quell'int fuori posto!) --87.2.27.150 (msg) 22:21, 14 feb 2017 (CET)[rispondi]


Registrare più tracce audio simultaneamente[modifica wikitesto]

Come da titolo cerco un'app che mi consenta di registrare più tracce audio e poi sovrapporle. Ad esempio: registro prima la base con il piano, poi aggiungo la voce ed infine le percussioni. Il tutto alla fine dovrà risultare in un unico file audio.

Conoscete qualche app che faccia qualcosa del genere per s.o. Android?

Grazie mille!

--95.245.52.101 (msg)

(EN) LoopBoard, su F-Droid. mentre se vuoi una cosa seria prendi un monitor e usa Audacity :) --Valerio Bozzolan (msg) 15:13, 15 feb 2017 (CET)[rispondi]
Segnalo anche questo --Lepido (msg) 15:14, 15 feb 2017 (CET)[rispondi]

Grazie mille ad entrambi! --95.245.52.101 (msg)

mani pulite[modifica wikitesto]

Mani pulite inizia il 17 febraio del 1992 con l'arresto di Mario Chiesa e finisce nel 1994 ma con quale fatto e in quale data?

--2001:B07:6463:31EE:9EB:E85E:ADE2:2471 (msg) 10:13, 17 feb 2017 (CET)[rispondi]

Come dice la voce Mani pulite, quel giorno viene arrestato Mario Chiesa. Le inchieste durarono alcuni anni. Si può far terminare giornalisticamente con la rinuncia alla toga di Antonio Di Pietro, il 6 dicembre 1994. In realtà le indagini su Tangentopoli continuarono fino al 1997/98[1]. --Yuмa (msg) 11:36, 17 feb 2017 (CET)[rispondi]

Wikiancore[modifica wikitesto]

Polizia giapponese (Detective Conan) contiene del codice non html 5. Credo siano le ancore che si trovano qui Polizia giapponese (Detective Conan)#Personaggi minori della prima squadra investigativa. Possono essere sostituite con:

<a Href="#Tizio">Tizio<a/>

? Grazie--Pierpao.lo (listening) 18:50, 17 feb 2017 (CET)[rispondi]

Non per fare il "rompino" :-) ma in questo caso, dal momento che sarebbe un àncora, non un link, il codice sarebbe
<a name="Tizio">Tizio</a>
con un occhio di riguardo alla barretta "/" che deve precedere la "a" di chiusura, non seguirla, altrimenti sarebbe di nuovo codice HTML non valido.
Dal momento che anche questo codice, pur se corretto dal punto di vista dell'HTML, sarebbe comunque deprecato dal punto di vista del Wikitesto, in questo caso si potrebbe usare il template {{Anchor}} che fa esattamente quella cosa. In pratica:
{{Ancor|Tizio}}Tizio
Devo dire che il sistema adottato nella voce, oltre ad essere scorretto sintatticamente (il tag P non è autochiudente)
<p id="Manabu Fujimaki"/>
è anche di dubbia se non nulla efficacia. Dal momento che il template {{Anchor}} andrebbe usato con molta parsimonia, mi chiedo se non valga la pena eliminare tutti quei paragrafi "farlocchi", che tanto non hanno mai fatto il lavoro per cui erano stati pensati. --Lepido (msg) 19:24, 17 feb 2017 (CET)[rispondi]
Grazie -Lepido, concordo per l'eliminazione, ho segnalato al progetto--Pierpao.lo (listening) 18:58, 18 feb 2017 (CET)[rispondi]
premesso che io di codice html non so nulla, ho semplicemente imitato quello che nel 2012 stava in Personaggi di Detective Conan. Non sapevo dell'esistenza del template "Ancor" e lo sostituirò. Ho aggiunto le ancore perché ci sono redirect che puntano alla parte della pagina che parla di un certo personaggio, ma volevo evitare di creare sezioni per personaggi minori che si trattano in poche righe, in una pagina che di sezioni ne ha già tante. Non so comunque cosa intendete per "html non valido", dato che le ancore funzionano perfettamente (cliccate ad esempio sul redirect Manabu Fujimaki). Le sostituirò comunque --Lombres (msg) 20:21, 18 feb 2017 (CET)[rispondi]
Credo che tutto parta dal fatto che a breve verrà sostituito il modulo Tidy da MediaWiki e questo comporterà dei problemi con le pagine che contengono codice HTML non valido. Per una lista di queste pagine si può vedere la Categoria:Pagine che utilizzano tag HTML auto-chiusi non validi.
Il codice <p id="Manabu Fujimaki"/> non è valido perché il tag <p> ha un marcatore di chiusura, cioè </p>, ed è quello che va usato per chiuderlo. Esistono alcuni tag che non hanno un corrispondente marcatore di chiusura, come ad esempio <br>, <hr>, ecc. e sono quindi "auto-chiusi". Sarebbe buona norma nell'HTML moderno, scriverli correttamente con una barretta alla fine: <br />, <hr />, ma solo quelli. --Lepido (msg) 20:56, 18 feb 2017 (CET)[rispondi]
(confli.) Lombres non è un problema di funzionamento. Adesso esiste la versione 5 del codice Html che ha cambiato tante cose. per capirci da quando esiste molti siti non usano più flash. Il tuo codice è incompatibile benchè funzionate e questo può dare problemi ai cellulari o di accessibilità. Neanche io sono un esperto, il mio è un discorso generale prendilo con le pinze, Lepido correggerà se ho sparato fesserie , comunque in soldoni quella era l'unica pagina del ns0 che sta Categoria:Pagine che utilizzano tag HTML auto-chiusi non validi qua.--Pierpao.lo (listening) 21:01, 18 feb 2017 (CET)[rispondi]

[ Rientro] ho sistemato tutto con il template "anchor". Non capisco però perché Lepido li abbia definiti "paragrafi "farlocchi", che tanto non hanno mai fatto il lavoro per cui erano stati pensati": per cosa erano stati pensati? In questo caso servono perché ci sono redirect che puntano ai paragrafi --Lombres (msg) 21:43, 18 feb 2017 (CET)[rispondi]

Semplicemente credo perchè si riferisse alle ancore che credeva non funzionassero Lombres, non certo al contenuto della pagina , non è il caso di prendersela,e comunque ha spiegato come risolvere--Pierpao.lo (listening) 21:47, 18 feb 2017 (CET)[rispondi]
:-D Scusa [@ Lombres], li ho definiti "paragrafi farlocchi" perché erano paragrafi difettosi. Mi spiego meglio. In HTML i paragrafi si marcano così: <p>Contenuto del paragrafo</p>, cioè ogni paragrafo deve stare tra la coppia di <p>...</p>. Scrivere invece <p /> (sì, c'erano altri parametri, ma il "succo" era quello) significa fare un errore grammaticale, perché il paragrafo non viene "chiuso" correttamente, anzi, viene chiuso in modo "farlocco" :-) perché si adopera una sintassi non adatta al tag <P>, generando codice HTML difettoso. Tutto qui.
Per quanto riguarda il fatto che "non hanno mai fatto il lavoro per cui erano stati pensati" l'ho scritto perché pensavo che il sistema non potesse funzionare. Se tu dici che funzionava, mi fido e allora è stato giusto sostituirli. --Lepido (msg) 21:58, 18 feb 2017 (CET)[rispondi]
capito, ora è finalmente a posto --Lombres (msg) 22:18, 18 feb 2017 (CET)[rispondi]

Televendite assurde anni ottanta[modifica wikitesto]

Stamattina mia moglie ha nominato con nostalgia Chef Tony, commentando che televendite più sceme non ne potevano inventare. Milioni di esempi su Youtube la smentiscono, ma io ne cercavo alcune in particolare, degli anni 80, che guardavo sempre da bambino. Non erano volti "famosi" come Sergio Baracco, Roberto Da Crema (né "famigerati" come Giorgio Mendella e Wanna Marchi), anzi non erano proprio volti, erano solo voci fuori campo, e raramente il "dimostratore" si vedeva in faccia - ma i loro tic e stramberie divennero proverbiali nella mia famiglia, tanto che ancora oggi se parlo con i miei, "andiamo a tagliare" o "tagliare l'assurdo" sono sinonimi di imbonitore. La ditta di cui guardavo più spesso le televendite credo si chiamasse "ST - Shopping television", ma è un nome così vago che su Google vengono fuori un sacco di risultati non attinenti (a parte un forum in cui si parla di televendite, che la nomina ma non specifica dettagli). Non ricordo su che canale le vedessi, probabilmente tv locali (sono di Genova). Questi gli spot che più mi facevano sbellicare dalle risate:

  • il kit per il fai da te, con cacciavite a forma di palla (simile a questo), chiave inglese regolabile, martello, punta di diamante per tagliare le piastrelle, ma soprattutto il pezzo forte: la lama in tungsteno (più probabilmente carburo di tungsteno), "la vera novità, in commercio ancora non si trova", capace anche di "tagliare l'assurdo", cioè un lucchetto e una lima (Chef Tony e i suoi scarponi dovevano ancora venire!). La carattestistica esilarante era il fatto che il narratore confondeva continuamente le parole "lucchetto" e "seghetto", e diceva "andiamo a..." prima di qualunque verbo: "andiamo a tagliare", "i trucioli vanno a scendere", etc etc.
  • il kit di coltelli, con lo stesso narratore, con "sempre in regalo, sempre in omaggio" uno strano aggeggio di plastica per tenere fermo l'arrosto caldo mentre lo "vai a tagliare". Anche qui il narratore confondeva le parole, quindi diceva ad es "andiamo a tagliare il cocktail per i limoni" invece di "i limoni per il cocktail".
  • il "tostino", una piccola teglia per fare i toast sul fornello, simile a questo ma dall'aspetto più primitivo. Stavolta il narratore era una donna, che lo presentava come sicuro per i bambini perché "niente corrente elettrica, nessun pericolo" (perché il metallo arroventato non è un pericolo, noooo!)
  • un elettrodomestico per pulire pavimenti, muri e finestre, con un lungo manico dotato anche di prolunghe. Ok, di aggeggi del genere ce n'erano tanti, ma questo ci faceva morire quando passava ad elencare gli accessori come la "spazzola bionda", la "spazzola nera", la "spazzola lana" (?) e lo "scovolino" per pulire i termosifoni.

Ma non potevo guardare i cartoni animati come tutti gli altri bambini, eh? :D --79.56.21.199 (msg) 14:36, 18 feb 2017 (CET)[rispondi]

Sicuramente era una tv locale prova a chiedere inqualche grupppo della tua città su facebook--Pierpao.lo (listening) 00:12, 19 feb 2017 (CET)[rispondi]
Non ci avevo pensato, buona idea, grazie! E poi c'è sempre la possibilità che qualcuno mi risponda tra qualche anno dopo che questo paragrafo sarà finito nell'Archivio dell'Oracolo, è già successo! :) Ciao!!! --212.216.163.157 (msg) 21:15, 20 feb 2017 (CET)[rispondi]

Problemino con EXCEL[modifica wikitesto]

Normale foglio di lavoro EXCEL. 8000 celle della colonna A contengono dati, 8000 celle delle colonna B contengono altri dati: come posso fare in modo da "fondere" le due colonne in una sola che contiene i dati di entrambe? --Eumolpo (πῶς λέγεις; = che vuoi dire?) 16:37, 18 feb 2017 (CET)[rispondi]

Per capirci meglio, se la colonna A contiene 8000 volte 1 e la colonna B contiene 8000 volte 2 tu vorresti avere una colonna C con 8000 volte 12? Se così puoi creare la cella C1 con = (A1&"eventualespazio"&B1) -altrimenti solo =(A1&B1)- poi selezioni la cella e trascinandola estendi la formula a tutta la colonna. Infine puoi selezionare la colonna, copiarla e incollarla da qualche altra parte con "incolla solo i valori", così i valori non dipenderanno più da una formula. --Vito (msg) 16:42, 18 feb 2017 (CET)[rispondi]
Grazie del pronto intervento, Vito.....per queste "cose tecniche" se non ci fossi, bisognerebbe inventarti :D :D --Eumolpo (πῶς λέγεις; = che vuoi dire?) 16:46, 18 feb 2017 (CET)[rispondi]
Per dovere di cronaca volevo solo dire che ovviamente si poteva anche fare la stessa cosa in LibreOffice Calc :^) --Valerio Bozzolan (msg) 18:00, 18 feb 2017 (CET)[rispondi]
Beh pure csv + kate o più estremisticamente vim (io uso KDE o LXDE). --Vito (msg) 21:31, 20 feb 2017 (CET)[rispondi]
Va be se è per questo poteva pure usare Notepad :) --ValterVB (msg) 22:03, 20 feb 2017 (CET)[rispondi]
Non ha le regex, se voglio fare il purista lo faccio comunque con qualche facilitazione ;) csv+regex non sarebbe troppo impegnativo da fare nemmeno su scala assoluta. --Vito (msg) 22:07, 20 feb 2017 (CET)[rispondi]
Nell'esempio specifico basta un semplice "Replace". Incolli il foglio elettronico in Notepad, poi sostituisci i tab con niente o uno spazio o quello che si vuole... --ValterVB (msg) 22:13, 20 feb 2017 (CET)[rispondi]
Afair notepad non matcha i tab nella sostituzione. --Vito (msg) 22:18, 20 feb 2017 (CET)[rispondi]
Io uso notetab light che sostituisce i tab e gli accapo per quando serve ed è made in europe :)--Pierpao.lo (listening) 22:22, 20 feb 2017 (CET)[rispondi]
È sempre simpatico vedere quanti nerd ci sono in circolazione… --Captivo (msg) 01:03, 21 feb 2017 (CET)[rispondi]
Ricordi male :) matcha, avevo provato prima di scrivere. --ValterVB (msg) 08:45, 21 feb 2017 (CET)[rispondi]
Orpo...! Copia e incolla del TAB nella casella di ricerca e anche il Notepad la sua porca figura la fa :-) Notepad contro VI, una battaglia epica... :-)--Lepido (msg) 09:16, 21 feb 2017 (CET)[rispondi]

Robot che ballano[modifica wikitesto]

Mi hanno incuriosito questi robot che ballano, anche perchè sono nella pubblicità sia di paypal che della tim https://www.youtube.com/watch?v=1dF9t_xQGks secondo 00:12. Qualcuno ne sa niente? grazie --Pierpao.lo (listening) 00:16, 19 feb 2017 (CET)[rispondi]

Quelli che, sbaglio o, compaiono solo per 3-4 millisecondi? --Valerio Bozzolan (msg) 04:04, 19 feb 2017 (CET)[rispondi]
Si Valerio Bozzolan solo 4 millisecondi ma sono presenzialisti, li trovi anche https://www.youtube.com/watch?v=6zuLKUMw9SU qua, secondo 00:28 sempre per pochi millesecndi, Evidentemente pretendono un cachet altissimo. Perchè sono così famosi? Gestiscono anche loro un canale su Youtube come Sven Otten :)? --Pierpao.lo (listening) 11:22, 19 feb 2017 (CET)[rispondi]
Se può aiutare, sono gli stessi robot di questo video: https://www.youtube.com/watch?v=lMtMYO93CUo&list=RDlMtMYO93CUo --Nungalpiriggal (msg) 15:42, 19 feb 2017 (CET)[rispondi]
Vedi sono professionisti :)... grazie--Pierpao.lo (listening) 15:45, 19 feb 2017 (CET)[rispondi]
In pratica sono questi, diciamo che scientificamente non mi pare granché perché non mi pare una flotta autonoma. --Vito (msg) 17:51, 19 feb 2017 (CET)[rispondi]
Grazie--Pierpao.lo (listening) 18:11, 19 feb 2017 (CET)[rispondi]
Sì beh, spesso quei robottini sono la piattaforma su cui costruire software più o meno "serio". Un mio collega ogni tanto arriva in ufficio con uno di questi: fa parte di un team che gioca nella RoboCup (Standard Platform League), dove ogni robottino deve agire autonomamente... ma ciò non toglie che siano anche usati per manifestazioni più facete. :-) -- Rojelio (dimmi tutto) 14:51, 20 feb 2017 (CET)[rispondi]
Della maggior parte delle competizioni non mi piace il fatto che siano fini a se stesse, senza alcuna reale innovazione. Non pretendo che *tutti* rivoluzionino il settore dei network controlled system ma che almeno provino a battere qualche strada se non già battuta almeno poco battuta. --Vito (msg) 15:00, 20 feb 2017 (CET)[rispondi]

Ciao, è possibile abbonarsi ad una linea ADSL con solo cavo dati, in una casa che non ha preseguito telefoniche e non ha mai avuto numeri di casa telefonici?

--151.38.73.106 (msg) 20:16, 19 feb 2017 (CET)[rispondi]

Sì, esistono compagnie telefoniche che forniscono anche la sola connessione dati (cablata o via etere). Ce ne sono di note e non, come quelle che spesso servono le imprese (ma anche i privati) e che non si pubblicizzano. --Umberto NURS (msg) 00:33, 20 feb 2017 (CET)[rispondi]
Che poi di fatto ti vendono una connessione ADSL di Telecom Italia. --Vito (msg) 15:01, 20 feb 2017 (CET)[rispondi]

Orizzonte degli eventi[modifica wikitesto]

Stò leggendo Dove il tempo si ferma di Hawking ed una cosa non mi è chiara. Se non ho capito male, durante il collasso l'orizzonte degli eventi si crea quando si verificano queste condizioni:

  1. La gravità è tale che nemmeno la luce può più sfuggire.
  2. La gravità è tale che in accordo con la relatività generale il tempo si ferma (per gli osservatori esterni).
  3. La velocità di rotazione periferica eguaglia la velocità della luce.

Vorrei capire se queste tre circostanze limite sono sempre simultanee o se è sufficiente che solo una si verifichi per generare l'orizzonte. Merci. --StefBiondo 19:10, 20 feb 2017 (CET)[rispondi]

Versione corta: i primi due sono equivalenti, il terzo temo possa essere un'incomprensione del limite esterno dell'ergosfera (ma non ne sono sicuro).
Versione lunga. Se prendiamo due osservatori, uno stazionario lontano dal buco nero (S) e uno in caduta libera verso il buco nero (C), per un po' di tempo resta possibile "mappare" la vita di C nel sistema di riferimento di S, ovvero tradurre il punto di vista di C ("mi trovo nella posizione X all'istante Tc") nel punto di vista di S ("si trova nella posizione X all'istante Ts"). Dal punto di vista di S, il tempo di C sta rallentando: più si avvicina al buco nero, più tempo deve aspettare S per "vedere" l'orologio di C avanzare di un ulteriore secondo... fino a quando C arriva in un punto in cui S sostiene che il suo tempo si è fermato (fammelo chiamare To) e ha smesso di cadere (ammesso che possa ancora vederlo: ci sono fastidiose questioni di red-shift, in ballo, ma non ci interessano).
Se tu potessi chiedere a C cos'è successo al tempo To, ti direbbe "niente di particolare: stavo cadendo e ho continuato a farlo anche in To+1, To+2..."; la sua "linea della vita" non si è interrotta, ci sono stati altri eventi successivi al suo To, ma matematicamente questi ulteriori eventi non sono "mappabili" in un corrispondente tempo per S: dal punto di vista di S questi eventi non accadranno mai, non hanno una coordinata nel "suo" spazio-tempo. L'insieme di tutti gli eventi cui non è possibile attribure una coordinata "da fuori", che non sono mai accaduti né mai accadranno, è il buco nero, e il confine di questa regione, formata dall'insieme degli "ultimi istanti visibili" di chi lo ha varcato, è l'orizzonte degli eventi.
Quindi, venendo alla domanda iniziale...
  • La 2. è facile (per opportuni valore di facile): è esattamente la definizione dell'orizzonte per come l'ho testè descritta.
  • La 1. è sostanzialmente equivalente: non è qualcos'altro che deve accadere allo stesso tempo, è proprio un altro modo di descrivere il medesimo fenomeno: prima di To, il punto in cui si trova S apparteneva al "cono del futuro" di C, ovvero C poteva fare qualcosa (tipo mandare un messaggio) che prima o poi (anche se in un tempo che cresce sempre di più) arriverà ad influenzare S (lo riceve). A partire da To, ovvero dopo l'attraversamento dell'orizzonte, il cono del futuro di C è e resterà sempre completamente contenuto all'interno dell'orizzonte, tant'è vero che, per chi si trova al di fuori dell'orizzonte, tutti quegli eventi successivi a To proprio non esistono, non sono "collocabili" nella loro linea temporale... quegli eventi non li potranno mai influenzare.
Questo concetto viene talvolta descritto come "velocità di fuga all'interno dell'orizzonte superiore a quella della luce", che però non rende correttamente il problema: la velocità di fuga si riferisce a qualcosa che "lancio" e poi lascio in caduta libera, ma se ho a disposizione un razzo posso "fuggire" dal pozzo gravitazionale di un corpo celeste anche senza mai nemmeno superare la velocità di fuga lungo il tragitto. Dall'orizzonte degli eventi invece non si può fuggire punto e basta, non per questioni di "limite di velocità", ma perché lo spazio-tempo è talmente curvato su sé stesso che l'unica direzione ammissibile, comunque tu ti giri e ti volti, è sempre quella verso il centro. Sì, non è esattamente la più intuitiva delle nozioni. :-)
  • Sulla 3. credo tu possa aver frainteso il concetto di ergosfera. Quando una massa ruota, oltre a deformare lo spazio-tempo gli impartisce anche una rotazione (effetto di trascinamento); se un buco nero è rotante e se il suo momento angolare è sufficientemente imponente, può esistere una regione dello spazio esterna all'orizzonte degli eventi (l'ergosfera, per l'appunto) in cui lo spazio-tempo stesso ruota assieme al buco nero così velocemente (lo spazio-tempo non ha limiti di velocità, che si riferiscono solo a ciò che si muove nello spazio-tempo) che l'unica direzione possibile (anche per la luce) è quella in rotazione concorde: non si può stare "fermi", né tanto meno orbitare in verso opposto. La superficie esterna dell'ergosfera (anch'essa definita "orizzonte", ma non "degli eventi") è quella in cui lo spazio-tempo ruota esattamente alla velocità della luce, e credo sia a questo che ti riferisci; però non è la velocità di rotazione del buco nero e non è neppure parte del buco nero (è fuori dall'orizzonte degli eventi).
Riguardo la "contemporaneità" di formazione dei due orizzonti, non sono riuscito a trovare alcuna indicazione utile; la mia idea, non supportata da alcuna certezza, è che solo un buco nero possa possedere la combinazione di massa e momento angolare necessaria ad innescare un effetto di trascinamento così elevato da produrre un'ergosfera (perché un buco nero non può "andare in frantumi" per eccesso di rotazione, ma una massa normale sì), e che quindi prima si formi il buco nero (l'orizzonte degli eventi) e poi questo acquisica sufficiente momento angolare da produrre un'ergosfera. Ma, ripeto, la sto buttando lì: tutti sembrano dare per scontato implicitamente che abbia senso parlare di ergosfera solo per "buchi neri rotanti", il che parrebbe suffragare la mia ipotesi, ma mi piacerebbe trovare una conferma più esplicita. -- Rojelio (dimmi tutto) 00:16, 21 feb 2017 (CET)[rispondi]
Grazie della dettagliata spiegazione. Per quanto poco antropomorfo, il concetto di curvatura chiusa all'interno dell'orizzonte degli eventi mi è abbastanza familiare. Di effetto d trascinamento ed ergosfera invece non avevo mai sentito parlare ed ammetto che mi confonda notevolmente le idee. Ho il sospetto però che questo possa giustificare un effetto che non sono mai riuscito a comprendere, ossia il fatto che in una massa rotante se il raggio d'inerzia tende a zero la velocità periferca deve tendere all'infinito per effetto del principio di conservazione del momento di inerzia polare. Sarà meglio che approfondisca meglio l'argomento.
Piuttosto, la tua spiegazione mi ha fatto sorgere un altro dubbio: dici se un buco nero è rotante... Ma come può un buco nero non essere rotante? Tutte le masse nello spazio ruotano e il collasso non fa che incrementarne la rotazione. Possono esistere buchi neri che non ruotano?--StefBiondo 01:25, 21 feb 2017 (CET)[rispondi]
In effetti mi sono espresso male: per quel che ne so è opinione comune che un buco nero privo di momento angolare sia sostanzialmente impossibile (proprio per il motivo che correttamente suggerisci). Ignoro però se questo significhi che ogni buco nero ha un ergosfera, per quanto limitata (ovvero che ogni momento angolare, per quanto teoricamente minimo, implichi uno "spessore" dell'ergosfera non nullo) o se sia necessario almeno un momento angolare minimo affinché esista il secondo orizzonte. -- Rojelio (dimmi tutto) 02:18, 21 feb 2017 (CET)[rispondi]
[@ Stefanobiondo] Dimenticavo: consiglio caldamente questo video e, più in generale, l'intero canale Youtube "PBS Space Time" cui appartiene. -- Rojelio (dimmi tutto) 14:09, 21 feb 2017 (CET)[rispondi]
In realtà il buco nero rotante è solo uno dei modelli proposti nel corso del tempo. Schwarzschild propose un buco nero privo non rotante e privo di carica, Kerr vi aggiunse la rotazione e Newman il campo em, Reissner e Nordström infine postularono il buco nero con solo campo em, quello di Kerr-Newman è oggi il modello più gettonato. --Vito (msg) 02:00, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]
In effetti il tema centrale del libro è proprio l'interrogativo se, a parte massa carica elettrica e momento angolare, tutta l'informazione sulla materia che collassa in un buco nero vada effettivamente persa o se possa essere recuperata attraverso l'evaporazione.--StefBiondo 17:32, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]

Coming out[modifica wikitesto]

Il coming out lo fanno solo i gay o anche gli etero? --5.168.1.245 (msg) 08:57, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]

Il concetto di "coming out" implica annunciare apertamente una qualche caratteristica, idea o comportamento personale (nel caso in questione un orientamento sessuale) che è in diretto contrasto con quella che viene percepita come "norma sociale" e che pertanto potrebbe indurre nel resto della comunità reazioni di rifiuto e/o riprovazione. L'atto stesso di fare coming out è quindi un'azione di "sfida" a tale norma sociale, considerata inappropriata e ingiustamente limitante; significa sostanzialmente affermare "sì, non sono come pensate che io debba per forza essere, ma non c'è nulla di male, non me ne vergogno, e non intendo nasconderlo".
In questo contesto, annunciare pubblicamente di essere eterosessuale in una società che considera tale orientamento del tutto "normale" (quando non addirittura, per taluni, "l'unico ammissibile"), ben difficilmente si qualifica come "coming out".
...A meno che tu non intenda qualcuno (magari effettivamente etero, benché irrilevante nel caso in fattispecie) che dichiara pubblicamente di apprezzare la pizza con l'ananas... nel qual caso sì, sarebbe anch'esso un coming out. E quel qualcuno sarebbe una persona deplorevole. XD -- Rojelio (dimmi tutto) 11:52, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]
Sì, lo ammetto, non era un esempio a caso: mi piace la pizza Hawaii. :-P -- Rojelio (dimmi tutto) 11:52, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]
Noooo.... mi crolla un mito.... Lo so, dovrei sforzarmi a pensare che coloro a cui piace la pizza con l'ananas sono in fondo come tutti gli altri... ma non posso, non ci riesco :-) --Lepido (msg) 12:04, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]
[@ Rojelio] Fratello, stringiamoci, piace molto anche a me (anche il toast Hawaii) :o) --Civvì (You talkin' to me?) 21:05, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]

Risonanza magnetica RM[modifica wikitesto]

Ciao a tutti, spero possiate rispondere alla mia curiosità.
Mi son sempre chiesto come i campi magnetici della RM non influenzino le attività cerebrali di un ipotetico paziente che si sottopone a questo esame diagnostico. Le attività cerebrali sono svolte da processi chimici e elettrici, come possono legami e interazini elettriche non essere influenzati da campi così forti? Gli elettroni risentono di campi magnetici ecc. --109.112.142.122 (msg) 15:09, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]

Rispondo perchè sono curioso di avere una risposta scientifica, anche io, intanto nella pagina è scritto che agisce sui protoni quindi, domando, sarà un campo negativo. Poi dice che i protoni dopo ritornano allo stato normale. Suppongo che anche l'effetto sugli elettroni, sia temporaneo, ma chiedo conferme--Pierpao.lo (listening) 15:30, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]
Se non ho frainteso, la stimolazione magnetica transcranica (che è fatta apposta per influenzare l'attività di una zona del cervello) e la MRI usano campi magnetici di potenza confrontabile (una manciata di tesla), ma con la differenza fondamentale che la prima usa un campo variabile e focalizzato (in grado quindi di produrre correnti elettriche indotte in quella zona), mentre nella MRI il campo principale è costante, mentre quello variabile (rotante) è sensibilmente meno potente, troppo poco per interferire in modo apprezzabile con l'attività neurale (il cui funzionamento è comunque molto diverso da quello di un filo conduttore percorso da corrente).
[@ Pierpao] Occhio che stiamo parlando di un campo magnetico: non ne esistono di positivi o negativi. :-) È vero che l'effetto misurato è quello sui protoni... ma stiamo parlando dell'effetto che il campo induce sul loro spin. L'idea di base (a parolacce, perché di 'sta roba ne so proprio poco) è usare un campo forte di riferimento (più correttamente, di polarizzazione) per indurre tante bussole (lo spin dei nuclei d'idrogeno) ad allinearsi, e poi usarne un altro, variabile e perpendicolare, per far "ondeggiare" gli aghi (campo di eccitazione): la loro oscillazione sincronizzata è rilevabile dall'esterno, e l'entità della fluttuazione complessiva ti dice quanti ce ne sono.
È in effetti possibile utilizzare una tecnica del tutto analoga (per lo meno nella teoria: la pratica è altra faccenda) usando gli elettroni (risonanza paramagnetica elettronica), ma necessita di atomi (o molecole) con elettroni spaiati, perché gli effetti su un doppietto appaiato si annullano a vicenda, e non ce ne sono tantissimi in un tessuto organico. Di atomi di idrogeno, invece, ce ne stanno a bizzeffe. :-) -- Rojelio (dimmi tutto) 20:37, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]
Grazie per la risposta molto dettagliata, ho però alcuni dubbi a riguardo: il fatto è che mi pare in una MRI il campo è si costante ma si accende e spegne molte volte e questo non interferisce in alcun modo? Inoltre la sola costanza di campo garantirebbe il non avere interazioni cerebrali? --109.112.142.122 (msg) 20:58, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]
Se il campo si "accende e spegne" non è costante. L'effetto del campo magnetico, nella fisica classica, è solo ed esclusivamente quello di deviare le cariche dal proprio moto, se esse ruotano ne può deviare il momento, come ha appunto scritto Rojelio. Analizzando in frequenza tali oscillazione si desume tutta una serie di proprietà interessanti che vengono ricondotte a caratteristiche del mezzo. Quanto sto per scrivere è detto in termini un po' rozzi ma spero efficaci: il campo magnetico e il campo elettrico sono due fenomeni diversi ma intimamente correlati, al variare dell'uno si produce l'altro. Un'onda elettromagnetica (campo variabile) trasporta energia, tale energia, alle frequenze in questione, di dissipa in calore, attraverso un moto disordinato di cariche. I macchinari di RMN sono estremamente sensibili e necessitano di potenze molto basse, di fatto quindi trasmettono solo una quantità molto ridotta di calore che viene rapidamente disperso dal sangue. C'è un secondo fenomeno, i dipoli indotti *temporaneamente* ordinando i momenti e spostando cariche alterano alcune caratteristiche *chimiche* del mezzo, in particolare alcuni studi (fra i quali uno all'epoca pionieristico di Franceschetti) attenzionano la solubilità di alcune soluzioni. Quanto queste alterazioni possano incidere è questione dibattuta, di certo si preferisce un approccio prudenziale, migliorando gli strumenti (e quindi abbassando la potenza) e ricorrendo a questo tipo di indagine quando effettivamente necessario. Il miglioramento è sia fisico, usando materiali più performanti, sia a livello di elaborazione, migliorando gli algoritmi che danno senso ai dati letti dagli strumenti (problema non affatto banale). --Vito (msg) 21:34, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]
Quello che si accende e spegne è un ulteriore campo magnetico sovrapposto a quello principale (e di entità nettamente inferiore) utilizzato per creare un gradiente; in due parole, è per fare in modo che "fette" diverse del corpo siano polarizzate con una forza leggermente diversa, in modo da cambiarne la frequenza di risonanza quel tanto che basta da poter ricostruire (tramite analisi in frequenza del segnale percepito) la risposta del segnale proveniente da parti vicine e aumentare la risoluzione dell'immagine ricostruita. Quello, in effetti, qualche problemino lo può causare (può stimolare i nervi periferici ed essere percepito come pizzicore, e se eccessivo come dolore), motivo per cui ci sono vincoli a quanto rapidamente può variare (di nuovo, non è l'intensità il problema, ma la derivata nel tempo, responsabile delle differenze di tensione indotte). -- Rojelio (dimmi tutto) 21:50, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]
La "caratteristica interessante" è appunto il vettore di induzione magnetica. Però il pizzicore io lo ascriverei (non sto leggendo nulla, vado a naso) a effetti elettrici del campo, non a effetti magnetici. --Vito (msg) 22:04, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]
E io che ho detto? "Differenze di tensione indotte". :-) -- Rojelio (dimmi tutto) 22:07, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]
Sì sì, le chiamavo con un nome più familiare. --Vito (msg) 22:13, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]

Quindi sostanzialmente, ricapitolando: il campo principale non dovrebbe dare effetti fisici ma solo chimici (solubilità), l'unico che dà effetti è quello variabile (per il vettore di induzione magnetica generato, dipendente dal tempo) ma in una MRI è debole e non dovrebbe generare "interazioni"? Se mi è sfuggito qualche altro dettaglio correggetemi :D. --109.112.142.122 (msg) 23:17, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]

Mi pare un onesto riassunto di come l'ho capita. -- Rojelio (dimmi tutto) 23:19, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]
Grazie, se qualcuno vuole aggiungere altro ben venga :) --109.112.142.122 (msg) 23:21, 22 feb 2017 (CET)[rispondi]

Morti con data di morte sono... sdatati![modifica wikitesto]

Il problema è il seguente:

Se guardate la pagina sui morti nel 2017 ma anche quella su quelli del 2014, 2013 e, può darsi, anche altre, noterete che ci sono alcuni morti con data di morte interamente presente (e inclusa nel Bio, apparentemente corretto) che non vengono messi nella data di morte, ma prima del 1º gennaio, come se non avessero né giorno né mese di morte. Come mai?

Attendo risposta. Mice, al vostro servizio! 15:32, 23 feb 2017 (CET)[rispondi]

Bho... a prima vista i template che funzionano correttamente e quelli non sembrerebbero uguali. Ho provato a riscrivere la data nel template di Tom Regan ma senza successo. --Postcrosser (msg) 15:51, 23 feb 2017 (CET)[rispondi]
Forse perché quando è passato il bot la data non era scritta correttamente? --Civvì (You talkin' to me?) 15:57, 23 feb 2017 (CET)[rispondi]
Può darsi... però se ripassasse sarebbe meglio. Mice, al vostro servizio! 15:59, 23 feb 2017 (CET)[rispondi]
Concordo. Posto che in linea di principio (a causa di OCD fulminante e punte non indifferenti da grammar-nazi) quelli che scrivono i mesi con iniziale maiuscola li prenderei a schiaffi :-P, il comun denominatore tra tutti quelli che ho appena controllato (ovviamente tralasciando quelli per lui l'esatta data è effettivamente sconosciuta) pare essere proprio il mese maiuscolo. In teoria non dovrebbe essere complicatissimo aggiungere al codice del bot (che però non ho mai visto) un "lowercase" per uniformarne il valore indipendentemente dalla scrittura originale nel parametro template. Poi sì, il fatto che il bot sembri essere inoperante da 4 giorni non aiuta con le voci che sono state corrette nel frattempo. :-) -- Rojelio (dimmi tutto) 16:04, 23 feb 2017 (CET)[rispondi]
Di certo non aiuta. Ma alcune altre che avevano giorno, mese, anno mi sembrava non avessero problemi del genere... Mice, al vostro servizio! 16:09, 23 feb 2017 (CET)[rispondi]
(LAMPADINA!!!) Magari sono state corrette negli ultimi quattro giorni! (Non ho guardato...) Mice, al vostro servizio! 16:09, 23 feb 2017 (CET)[rispondi]
Eheh, è giusto quel che intendevo: tutte le voci "sdatate" hanno il mese maiuscolo, o sono state corrette dopo il 19 (quattro giorni fa). Ho lasciato un messaggio a Gac per accertarmi che l'arresto del bot fosse voluto (o per lo meno noto). -- Rojelio (dimmi tutto) 16:33, 23 feb 2017 (CET)[rispondi]
Chiedo scusa, ma sono stato fuori sede per alcuni giorni e mi sono collegato a wikipedia ma non al bot :-( Mettetemi un ping, comunque quando volete risposte urgenti. L'analisi di Rojelio è azzeccata. In effetti non possiamo pretendere che a monte tutti conoscano correttamente l'italiano :-) e dobbiamo provvedere a valle aggiustando le liste. Le soluzioni sono 3 (in ordine crescente di impegno per il bot)
  1. passa un altro bot (non BioBot) sulle voci ed aggiusta i mesi riscrivendoli in minuscolo
  2. il BioBot interpreta in maniera smart quello che trova ed include nelle liste anche le biografie di Gennaio, Febraio,....
  3. il Biobot corregge all'origine le voci
--Gac 17:40, 23 feb 2017 (CET)[rispondi]

[ Rientro]

[@ Gac] Personalmente andrei per la 2: introdurre un lowercase subito dopo il parsing del parametro, a monte di qualsiasi altra logica pre-esistente (che a occhiometro non necessita di alcun cambiamento), mi pare il miglior compromesso tra complessità d'intervento, velocità di "reazione" (il bot è pronto ad interpretare correttamente il parametro sin dal suo primo giro) e riduzione delle "dipendenze" (funziona indipendentemente dalla presenza e dal corretto funzionamento di un qualsivoglia altro meccanismo che si occupi della correzione alla fonte).
Se poi il bot en passant (nel senso più letterale della locuzione :-) ) si accorge anche della discrepanza tra il valore letto e quello "normalizzato" (qui includendo anche la conversione da "1" a "1º", se già la supporta) e sistema anche la voce usando quest'ultimo... beh, grasso che cola, ma lo considererei il punto per la lode, di priorità radicalmente inferiore e cui dedicare tempo solo se e quando non hai un c### di meglio da fare e ti annoi. XD -- Rojelio (dimmi tutto) 20:20, 23 feb 2017 (CET)[rispondi]
OK. (la conversione da "1" a "1º" la fa già da mo) --Gac 20:41, 23 feb 2017 (CET)[rispondi]

Indirizzo MAC[modifica wikitesto]

Ho una curiosità sugli indirizzi MAC, premetto che non sono del settore e dirò stupdaggini.
Da quanto ho capito l'indirizzo MAC è associato fisicamente a una scheda di rete ed è univoco, ed è a un livello inferiore della pila di protocolli di rete rispetto all'indirizzo IP. Ora detto ciò, non ne capisco il funzionamento pragmatico, vi faccio un esempio: ho un PC che di solito ha un IP dato dal router, un server (che ha un suo IP) e il mio router che ha poi un altro IP dinamico si solito(dato dall'ISP); a questo punto il mio router ha già un IP per dialogare con la scheda di rete (vedo che me ne associa appunto solitamente uno all'interno di un range) e qui sorge la prima domanda: a che serve l'indirizzo MAC se il mio router mi assegna già un IP, non ho due "indirizzi ridondanti"?
Ammettendo che abbia capito male il funzionamento che dicevo sopra, da quanto leggevo, il MAC serve per far dialogare il gateway con il mio PC; però leggevo che il MAC di solito non arriva al server. A questo punto però c'è qualcosa che non torna: se il server mi manda un bel pacchettino dati imbustato che riporta l'IP del mio ISP, arrivato al mio router, esso, da buon "postino", lo scarta e dice: "ok lo invio a quel PC della mia rete interna", però per farlo deve capire a quale PC lo debba inviare, e come fa? Attraverso il MAC è la risposta che leggo online ovunque. Da qui deduco che il MAC era già rappresentato nel pacchettino inviato dal server, altrimenti come fa il router a sapere a chi inviarlo se ci fosse stato solo l'IP che rappresenta il mio gateway? Gracias :D! --31.159.85.29 (msg) 00:52, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]

La risposta filosofica è questa:
se io avessi il tuo indirizzo potrei venire a trovarti; tuttavia, se mi dici come ti chiami esattamente sono sicuro di non sbagliare persona. Il tuo nome e il tuo indirizzo sono entità che possono anche essere univoche (se vivi in una villetta, ad esempio), ma anche in quel caso è utile che esistano entrambe. -Yuмa (msg) 01:29, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
Il MAC è l'indirizzo di livello 2, l'IP è l'indirizzo di livello 4, la porta è l'indirizzo di livello 4.
Ogni indirizzi ha funzioni diverse, l'IP è legato al routing, a come raggruppare gli host a livello "logico". Il MAC è invece una caratteristica fisica e serve a distinguere le "schede" (possono essere anche le porte di uno switch). Le porte, infine, sono come le cassette della posta in un palazzo, il cui indirizzo è l'indirizzo ip.
Ogni "busta" di un certo livello viene imbustata nel livello inferiore fino a raggiungere il livello 1 (che non ha indirizzi, diciamo) che effettivamente la porta a destinazione. Lì viene spacchettato procedendo dalla busta più esterna, cioè quella di livello 2.
Il MAC ha valore solo ed esclusivamente all'interno del singolo link fisico. Per inviare la lettera "A" a it.wikipedia.org succede questo: la lettera viene imbustata in un datagramma TCP destinato a una certa porta, che viene imbustato in un pacchetto IP destinato all'indirizzo corrispondente a it.wikipedia.org. Il computer controlla, in base alla maschera di sottorete, se può raggiungere direttamente l'IP di destinazione, se non può allora invia al gateway di default (quello che imposti nella connessione locale). Del gateway conosce il MAC (che ha scoperto attraverso ARP), allora prende il pacchetto IP e lo imbusta in un frame ethernet con destinatario il MAC del router. Il router apre il frame, estrae il pacchetto e vede dove inviarlo in base all'ip (nelle connessioni domestiche lo invia a una sorta di gateway di default) imbustandolo in un frame di livello 2 che può usare indirizzi analoghi al MAC. ::Quando viene ricevuto un dato destinato al computer connesso al router esso sarà destinato a una coppia IP (quello del router, quelli interni privati non sono noti)-porta, il router sa (perché diciamo ne tiene traccia) che il datagramma destinato a una certa porta deve essere inoltrato all'IP locale che stava comunicando col mittente. Allora lo imbusta in un frame con MAC quello del computer destinatario (che conosce grazie ad ARP) e lo invia al pc destinatario, che lo aprirà, tirerà fuori il pacchetto IP, da dentro di esso tirerà fuori il datagramma TCP e, finalmente, grazie al numero di portà saprà a quale applicazione dovrà consegnarlo.
--Vito (msg) 01:45, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
[× Conflitto di modifiche] Puoi vedere il MAC address in maniera analoga al codice di lotto dello yogurt: è assegnato dal produttore e solitamente non ha senso variarlo. L'indirizzo IP è invece più come un'indirizzo di casa, te lo assegnano (o te lo assegni) per fini d'instradamento, per raggiungere una destinazione. Il MAC address essendo un identificativo idealmente diverso per ogni interfaccia di rete (ogni interfaccia Wi-Fi, ogni interfaccia ethernet, etc.) è utile nella comunicazione fra due nodi direttamente collegati, come possono esserlo dieci computer collegati al medesimo cavo, in cui le informazioni potrebbero collidere senza che i singoli dispositivi annuncino un codice univoco: il proprio MAC address. L'IP invece risolve il problema di trovare una destinazione in una rete di dispositivi interconnessi, attraverso semplici operazioni binarie. Insomma, non sai il MAC address delle schede ethernet dei server web di Wikipedia (al massimo lo sa lo switch della sala server di Wikipedia) mentre tu sai gli indirizzi IP, che ti permettono di raggiungerli. --Valerio Bozzolan (msg) 01:50, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
In Open Systems Interconnection dovrebbe esserci qualche elemento in più sui diversi protocolli (per me è invece magia nera, ma se insistete a spiegarlo razionalmente, buon per voi). --Yuмa (msg) 02:06, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
Ultra-[× Conflitto di modifiche] XD
Il MAC si usa a livello data-link, ovvero in un contesto in cui le macchine possono "parlarsi in faccia", un po' come stare nella stessa stanza: se qualcuno parla, tutti possono sentire cosa viene detto. IP invece coordina la comunicazione a livello globale.
Per mostrare la differenza, provo a descrivere in lingua umana la conversazione tra host, router locale e server remoto, distinguendo dove viene usato MAC-host, MAC-router, IP-host, IP-router e IP-server. Assumerò che la comunicazione locale avvenga su filo ethernet, e assumerò un ethernet "classico", ovvero letteralmente un unico filo su cui sono attaccate molteplici macchine, tra cui ovviamente host e router. Userò inoltre la convenzione di aggiungere un "2" ogni volta che parlo di un protocollo di comunicazione del livello 2 (datalink, MAC) e un "3" per un protocollo di livello 3 (network, IP).
Partiamo dalla "conoscenza minima" necessaria alle macchine (la loro configurazione), e tralascerò i dettagli riguardo la configurazione automatica (protocollo DHCP):
  • Sia il server che l'host conoscono il proprio IP e il proprio MAC.
  • L'host conosce IP-router (nella configurazione viene spesso chiamato IP del "gateway", ma è del router che si parla).
  • Host conosce IP-server, con cui vuole parlare.
Pronti? Via.
  1. Host constata che IP-server non fa parte della rete locale (IP-server e IP-host non sono uguali limitatamente alla "netmask"; se non sai di cosa parlo, ignora: basti il fatto che lo sa). Sa quindi di non potergli mandare direttamente il messaggio, ma di dover transitare attraverso il gateway (router), di cui conosce l'IP, ma non il MAC.
  2. Host spara sul filo un pacchetto di livello datalink (ARP request):
    • Da2: MAC-host
    • A2: MAC-chiunque (si chiama broadcast; serve a dire "ascoltate tutti, che non so chi è il mio interlocutore": chiunque sul filo, router incluso, presta attenzione)
    • Msg2: Di chi è IP-router?
  3. Tra tutte le macchine che ascoltano su quel filo ethernet, solo router si vede chiamato in causa riconoscendo il proprio IP, e risponde (ARP Reply):
    • Da2: MAC-router
    • A2: MAC-host
    • Msg2: IP-router sono io
  4. Adesso host conosce MAC-router; il broadcast non è più necessario: host può identificare correttamente l'interlocutore. Occhio: il messaggio arriva comunque a tutte le macchine che stanno sull'ethernet locale! Ma se sono oneste (ovvero la loro scheda di rete non è configurata nella cosiddetta "modalità promiscua") non si cureranno di ascoltare un messaggio che dichiara esplicitamente di essere per un MAC diverso dal loro.
    • Da2: MAC-host
    • A2: MAC-router
    • Msg2:
      • Da3: IP-host
      • A3: IP-server
      • Msg3: <comunicazione per il server remoto>
Vedi cosa sta succedendo? C'è un dialogo "locale" tra host e router, che stanno sullo stesso filo, che si svolge al livello 2 e che usa MAC per identificare gli interlocutori. Tale dialogo locale viene usato per "passarsi" un pacchetto che fa parte di un dialogo del tutto diverso, di livello 3, tra host e server identificati dai rispettivi IP.
  1. Più tardi arriva al router (tramite la sua connessione al resto della rete tramite il provider) la risposta:
    • Da2: MAC-router-del-provider
    • A2: MAC-altro-filo-del-router-locale (ogni scheda di rete ha il suo MAC, quindi il router locale ha un MAC diverso sul filo con cui parla col provider)
    • Msg2:
      • Da3: IP-server
      • A3: IP-host
      • Msg3: <risposta dal server remoto>
  2. Il router constata (come precedente punto 1) che IP-host fa parte della sua rete locale e gli può quindi parlare "direttamente" sul filo ethernet locale. Quasi sempre, a questo punto, il router sa già e si è tenuto a mente che a IP-host corrisponde MAC-host, ma anche se così non fosse può utilizzare lo stesso meccanismo di prima (protocollo ARP) per chiedere in broadcast sul filo "di chi è IP-host?" e ottenerne in risposta MAC-host. Ora che conosce MAC-host può spedire:
    • Da2: MAC-router
    • A2: MAC-host
    • Msg2:
      • Da3: IP-server
      • A3: IP-host
      • Msg3: <risposta del server remoto>
Di nuovo, un pacchetto di livello 2, che usa i MAC come forma locale di identificazione degli interlocutori, viene usato per "passare la palla", un pacchetto di livello 3 che lungo tutto il suo tragitto attraverso la rete ha usato IP-host per identificare il destinatario finale. E che ora è giunto ad un computer che riconosce in tale IP il proprio e che quindi se lo tiene e se lo legge.
Da questo esempio spero si sia capito perché MAC e IP assolvano scopi diversi e non siano affatto ridondanti:
  • L'IP si usa per identificare le macchine globalmente. Deve essere strutturato in maniera tale (gerarchica) da consentire ai router, anche quando il destinatario finale non è direttamente raggiungibile all'interno della loro rete locale, di decidere per lo meno verso quale altro router, tra quelli con cui è in comunicazione diretta, "rimbalzare" la comunicazione per farla proseguire verso la mèta.
  • Il MAC si usa per le macchine in comunicazione diretta. Non serve per sapere dove mandare il messaggio, ma solo per specificare chi, su quel filo ethernet, è l'effettivo destinatario (occhio: destinatario locale, non necessariamente il destinatario finale della sovrastante comunicazione di livello 3!). Per questo motivo l'unica cosa veramente necessaria, al livello 2, è che non ci possano mai essere sullo stesso filo due macchine con lo stesso MAC (ciò viene banalmente garantito assegnando ad ogni scheda di rete un MAC univoco e sempre diverso direttamente quando vengono costruite).
I pacchetti IP, di livello 3, vengono generati alle due estremità della comunicazione (host e server) e passati inalterati di router in router (ssssh, sto mentendo: qualche dettagliuccio viene toccato ma non ci interessa :-P ). Ciascuno di quei passaggi tra macchine "consecutive", collegate allo stesso filo, avviene infilando il pacchetto IP all'interno di un pacchetto datalink (livello 2) che usa i MAC per identificare il "passo successivo" della catena.
Ho fatto danno, o è più chiaro? -- Rojelio (dimmi tutto) 03:09, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
Finalmente un po' di chiarezza, grazie :) --31.159.85.29 (msg) 10:55, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]

Visione della regia televisiva degli eventi sportivi in onda[modifica wikitesto]

Ragazzi e come succede in tutti gli eventi sportivi al mondo dal quale trasmettono in diretta ma anche no perchè infruisce lo streaming che può essere in differita o in diretta le interviste le trasmettono in diretta o le tranciono e le ripropongono registrate alcune volte sulle trasmissioni televisive c'è interferenza tra audio e video per colpa di flussi di rete dell'evento in diretta trasmesso anche tra altre tv e anche dicasi per gli eventi trasmessi su internet in ugual misura 80.117.253.139 (msg) 05:42, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]

La risposta è 42. --Captivo (msg) 09:36, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
La risposta è dentro di te, però è sbagliata. E in ogni caso, prova almeno a cambiare la lingua del traduttore automatico, selezionando "italiano". --Holapaco77 (msg) 09:55, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
La domanda è: come faccio a riconoscere subito il tizio sopra che vandalizza Wikipedia da un paio d'anni almeno? (È il noto fdp). --Vito (msg) 10:29, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
Ti hanno rubato alcuni tasti dalla tastiera? Nessun problema, ecco un po' di punteggiatura assortita da usare nelle frasi per farti capire meglio. ;;;:::...?!--Flazaza (msg) 18:18, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
Eccellente esempio di flusso di coscienza...--StefBiondo 18:29, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
Dovrebbe inferire il flusso in maggior misura se differita quando la trasmissione dell'evento specialmente si pensi al buffering del frame video in diretta per esempio telecronache calcistiche in tv ma con una interferenza audio sotto rete riproposta in una diversa trasmissione tranciata e registrata ...come se fosse antani. --Yuмa (msg) 20:02, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
Non glielo scrivere altrimenti finisce per metterlo in ns0. La cosa triste è che non lo fa apposta. --Vito (msg) 21:08, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
Triste per lui, perché non lo fa apposta. --Leo P. - Playball!. 21:43, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
ops --Yuмa (msg) 23:51, 24 feb 2017 (CET)[rispondi]
"Fdp"? Non bastava "Lpl"? --87.4.59.150 (msg) 12:42, 25 feb 2017 (CET)[rispondi]
Lpl era solo un ragazzino scostumato, questo come dicevo prima credo abbia qualche patologia non banale. --Vito (msg) 16:04, 25 feb 2017 (CET)[rispondi]
E immagino che il tipo del glicole qui sotto sia sempre lui... --95.249.42.1 (msg) 23:13, 25 feb 2017 (CET)[rispondi]

il glicole etilenico che fine fa nei mari nei fiumi nei suoli? Quali sono i processi di degradazione?[modifica wikitesto]

L'ho domandanto pure nella pagina "discussione" di https://it.wikipedia.org/wiki/Glicole_etilenico


--82.84.71.122 (msg) 00:57, 25 feb 2017 (CET)[rispondi]

Recinzione frangivento supporto rampicanti arco ingresso (altro?)[modifica wikitesto]

la bellezza del giardino

Questi archi che servono a far crescere i rampicanti in modo da fare un arco di foglie, hanno un nome in italiano ed in inglese? Altrimenti come rinominare il file volevo mettere il nome del libro è una corta descrizione?--Pierpao.lo (listening) 12:40, 26 feb 2017 (CET)[rispondi]

Se volessi comprarlo su Amazon, lo troverei in "Arco da giardino" o "arco per rampicanti" -- (msg) 12:59, 26 feb 2017 (CET)[rispondi]
Giusto entro nella pagina di un prodotto, cambio nell'url da it a com o co.uk e trovo lo spesso prodotto in inglese, guardo gli oggetti suggeriti e trovo rose arch o garden arch. Grazie Lepido. Poi dicono che amazon non serve.--Pierpao.lo (listening) 16:59, 26 feb 2017 (CET)[rispondi]
A volte adopero Wikipedia proprio in questo modo: trovo un termine italiano per ottenere una traduzione "sicura" in lingue che non conosco andando nella voce corrispondente dell'altra lingua. Anche Wikipedia serve a qualcosa, dopotutto :-) --Lepido (msg) 09:45, 27 feb 2017 (CET)[rispondi]
Anche io, come credo tutti, continuamente per le categorie di Commons, infatti ho semplicemente applicato lo stesso trucco ad amazon--Pierpao.lo (listening) 09:56, 27 feb 2017 (CET)[rispondi]

Problema di geometria[modifica wikitesto]

Sommo Oracolo. Ho bisogno di te. Ho un problema di geometria che non riesco a risolvere e mi sta facendo impazzire. C'è un triangolo inscritto in un rettangolo. non ho modo di farti vedere l'immagine, cerco di descrivertela berevemente: Un rettangolo con la base di 5 e l'altezza di 4. Lo spigolo in alto a sinistra è il punto A. sulla base inferiore, partendo dall'angolo in basso a sinistra avanza di due e disegna il punto B (deve essere a 3 dallo spigolo in basso a destra). Infine sull'altezza a destra, partendo dallo spigolo in alto a destra scendi di 1 e segna il punto C (deve essere a 3 dallo spigolo in basso a destra). Collegando A, B, C si ottiene il triangolo. I numeri sono senza unità di misura. Il triangolo all'interno non è rettangolo. Il problema chiede di calcolare l'area del triangolo ABC. Ti ringrazio enormemente se mi risponderai, non so cosa fare ed è urgente.

--79.21.24.103 (msg) 13:39, 26 feb 2017 (CET)[rispondi]

a parte che l'oracolo non serve per fare i compiti, ma vabbè... devi calcolare l'area del rettangolo e poi sottrarre le tre aree dei triangolini circostanti (che sono triangoli rettangoli). --M&A (msg) 13:51, 26 feb 2017 (CET)[rispondi]
Oppure si possono calcolare le lunghezze dei tre lati e usare la sempre magica formula di Erone (non mi è capitato di doverla usare neppure una singola volta in vita; sono estremamente deluso :-/ ). -- Rojelio (dimmi tutto) 21:06, 26 feb 2017 (CET)[rispondi]

lingue creole basate su italiano[modifica wikitesto]

ci sono o ci sono state lingue creole basate sull'italiano?

--2001:B07:6463:31EE:A4BB:6BB0:D604:BE7A (msg) 18:55, 26 feb 2017 (CET)[rispondi]

Da Creole, Lingue sulla Treccani: "Di lingue creole che abbiano come elemento formativo preponderante l'italiano, ci sarebbe solo la lingua franca". --Franz van Lanzee (msg) 23:23, 26 feb 2017 (CET)[rispondi]