Wikipedia:Bar/Discussioni/Le note musicali, maiuscole o minuscole?

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Le note musicali, maiuscole o minuscole?


Oggi è emersa una incongruenza e lacuna nelle convezioni di nomenclatura: le note musicali, vanno scritte con la maiuscola o la minuscola? Nella stessa voce Nota (musica), iniziano tutte in minuscola, ma nella seconda parte della voce, diventano maiuscole!

C'è una pagina di convenzione non approvata dalla comunità, che non le tratta specificamente ma le scrive in minuscolo.

Nelle voci di Mozart, sono in minuscolo, in quelle di Bach sono un pastrocchio: la minore, Fa maggiore, Do Minore. Cerchiamo di uniformare tutto? --Gambo7(discussioni) 18:02, 10 giu 2021 (CEST)[rispondi]

Quasi ogni nota ha una particella grammaticale uguale a lei, quindi per differenziarle userei l'iniziale maiuscola. --RiccardoFila ➔SMS 18:26, 10 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Le fonti che ne trattano che convezione usano?--Bramfab (msg) 22:09, 10 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Minuscole sono sostantivi comuni. --94.34.133.200 (msg) 22:25, 10 giu 2021 (CEST)[rispondi]
La Treccani sembra usare il minuscolo[1] e in un'altra occasione affine menziona che visto il contesto ci sarebbe poca ambiguità con altre particelle grammaticali.[2] Sarebbero interessanti delle fonti specialistiche. Qui una vecchia discussione. --Titore (msg) 23:35, 10 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Minuscolo anche Treccani vocabolario, Garzanti (cartaceo) e Sapere --Bultro (m) 23:41, 10 giu 2021 (CEST)[rispondi]
dall'Accademia della Crusca c'è qualche suggerimento? --Bramfab (msg) 11:23, 11 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Le fonti che si occupano di musica oscillano, per cui mi sembra che si possa optare serenamente per la minuscola. Forse ci si orienta per la maiuscola soprattutto nei titoli, ma non mi sembra un problema notevole. pequod Ƿƿ 00:44, 12 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Nel corpo del testo eviterei le maiuscole, per i motivi già detti. Maiuscole nei titoli, potrebbe essere accettabile ma poi su che base sarebbe questa differenziazione? Puramente "estetica"? --Gambo7(discussioni) 09:36, 12 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Quali siano le motivazioni mi pare indifferente. Optiamo per la minuscola in tutti i casi, a meno che un dato titolo sia un titolo formale e registrato con determinati accorgimenti grafici, nel qual caso noi lo registriamo ovviamente per com'è. Ma le note sono membri di una classe e (quindi) individuate da nomi comuni. pequod Ƿƿ 11:25, 12 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Credo che sarebbe opportuno consultare il progetto Musica. Una cosa che apparentemente qui sfugge è che quando si scrive "La maggiore" quello non è il nome (comune) di una nota, è il nome (proprio) di una tonalità.
In alcune situazioni, poi, è necessario specificare l'ottava a cui appartiene la nota: ci sono diverse convenzioni per questo, ma in alcuni casi si usa il maiuscolo (anche se generalmente in quel caso si mette in maiuscolo tutta la parola: DO - do).
Considerazione generale: la notazione musicale (di cui fanno parte i nomi delle note) è un linguaggio specialistico, che ha le sue convenzioni di scrittura. È vero che in questo caso non ci sono convenzioni universalmente accettate, ma comunque non sono le regole grammaticali dell'italiano quelle che contano (cfr. le regole di scrittura della nomenclatura binomiale in biologia sistematica, ad esempio). Personalmente, ritengo che l'unica linea guida ragionevole sia quella di usare una convenzione uniforme nel corpo di ciascuna voce; quanto ai titoli, ci si dovrebbe rifare alle convenzioni sui titoli dei brani musicali (di musica classica, giacché è in quel caso che si suole indicare la tonalità). Sono state discusse a più riprese, l'ultima volta qui (dove si è supposto di usare il minuscolo, ma nessuno si era posto il problema). --93.36.167.230 (msg) 16:00, 12 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Una tonalità non può avere un nome proprio. --78.13.176.30 (msg) 22:11, 12 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Ha ragione l'ip, stiamo parlando di tonalità e non di note, quindi la questione nome proprio/comune non è lineare come per le note. In ogni caso, io propenderei per la minuscola in ogni caso, dato che le convenzioni di scrittura evocate non sono univoche come quelle della nomenclatura binomiale. Attendiamo in ogni caso conforto dai progetti musica e musica classica, che sono stati avvertiti. pequod Ƿƿ 11:13, 13 giu 2021 (CEST)[rispondi]
  • Commento: Ciao. Sono un musicista professionista (chi mi conosce su WP sa che non dico "supercazzole" e conosce anche la mia storia e il mio livello professionale), e cerco di fare un po' di chiarezza. Le note si scrivono secondo due modalità, quella latina e quella anglosassone, e con diverse convenzioni qualora si parli di "note singole o melodiche" o "costruzioni armoniche". Le note latine si scrivono Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si, quindi con la prima lettera maiuscola, questo per una più che accettata convenzione usata universalmente da almeno 2 secoli (lasciamo stare i manoscritti...) senza nessun dubbio (si può considerare un "linguaggio tecnico" corretto e da usare al di là di altre convenzioni linguistiche). Le note anglosassoni si scrivono in maiuscolo stampatello A, B, C, D, E, F, G ;i tedeschi hanno anche la H, distinguendo fra Si naturale (H) e Si bemolle (B). Per non incorrere in equivoci e differenziazioni fra le convenzioni musicali classiche e moderne, cercando una sintesi accettata per entrambe, musica classica o moderna composte nei paesi di lingua "latina" usino le note latine (ad es "Sol" per la nota singola e "Sol" anche per la tonalità maggiore, invece per i brani composti in ambito anglosassone usare ad es: "A" sia per la nota che per la tonalità maggiore. Per le tonalità minori, usare ad es: "La minore" o "A minor". FINE. Approfondimento (solo per chi interessato): la musica moderna ha introdotto per brevità alcune varianti e abbreviazioni "informali" (da qui in poi il mio intervento parlerà solo delle convenzioni solo per la musica moderna), ancora non perfettamente standardizzate e a volte fonte di qualche equivoco nelle varianti "linguistiche" (ad es sulla posizione e ordinamento di alcune sigle negli accordi: "Sol m 7+" o "Sol- 7M" o "G-maj7" per "Sol minore con la settima maggiore"), per quanto riguarda le tonalità/scale, intendendo quelle scritte tutto in maiuscolo stampatello come maggiori (es: LA o A intende tonalità di "La maggiore" o "La Maggiore" dove la M maiuscola è in genere usata per indicare maggiore o la m minuscola minore), e in minuscolo quelle minori (es: "la" o "a", intende "La minore"), sistema però non molto usato, quindi è comunque meglio specificare "La" o "A" o "La M" o "La maggiore" ( queste ultime due tendenzialmente sconsigliate in quanto la sola sigla intende implicitamente "maggiore") per le tonalità maggiori, invece per le tonalità minori: "La minore", "La m" "La-" , "A m" , "A-" o "A minor", tenendo comunque presente che la sigla ove non ulteriormente specificata (La, Mi, A, B) indica implicitamente una tonalità/scala/accordo maggiore, mentre (a parte il caso poco usato del "tutto minuscolo") il modo minore va sempre specificato. Spero di essere stato esauriente e rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Se avete bisogno, pingatemi e parteciperò volentieri ulteriormente alla discussione. Eventualmente qualcuno non si ritenesse soddisfatto della mia risposta e volesse ulteriori elementi, posso al limite pubblicare su qualche "cloud" una foto di qualche spartito "professionale" per dimostrare quanto da me scritto. Anche perchè altre scritture, in un conservatorio o qualsiasi buona scuola o testo di musica verrebbe inteso come errore da "matita blu e rossa" e non vorrei che WP incorresse in un ulteriore errore di autoreferenzialità, adottando simbologie e convenzioni arbitrarie e auto-create, e altrimenti improprie, non corrette o di uso non comune. Ciao --Aleacido (4@fc) 16:34, 13 giu 2021 (CEST) PS [↓↑ fuori crono] per i simboli di alterazione: il diesis (guai a chi in musica lo chiami hashtag o cancelletto, come spesso ho sentito fare...) è simile a # mentre il bemolle è simile a una b corsiva miniuscola, ma esistono font e caratteri speciali specifici, soprattutto utili per bequadro e doppie alterazioni. Ciao --Aleacido (4@fc) 02:44, 14 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Concordo pienamente con quanto scritto da Aleacido, le note vanno scritte in maiuscolo e a riprova ho sottomano la mia non modesta collezione di spartiti musicali e testi di musicologia dove "tutti" gli autori scrivono le note in maiuscolo--Egimar (msg) 17:46, 13 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Nel Metodo completo per la divisione di Pasquale Bona (testo base usato da chiunque abbia frequentato una scuola di musica) si indicano le note con la maiuscola. --Holapaco77 (msg) 21:25, 13 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Quanto già esaurientemente spiegato, è anche riscontrabile nel Real Book[3]: le sigle (anglosassoni) degli accordi e le note in generale si scrivono in maiuscolo. E Lo stesso accade per quanto riguarda la scrittura latina. --CoolJazz5 (msg) 01:30, 14 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Premesso che io sono minuscolista per natura, quello che posso dire sia sulle note sia sui nomi delle tonalità e che la minuscola in molti casi fa smarrire la chiarezza del discorso, togliendo evidenza a un sostantivo che, nel corpo di un testo normalmente formattato, si confonde con altri monosillabi. Non importa se siano confondibili o no nel contesto, come pure può capitare. In ogni caso non sono immediatamente intelligibili. Io mi sono trovato a tradurre dal tedesco un trattato di improvvisazione e, avendo il «vizio» (buono) :-P di mettere sempre tutto in minuscolo, ho potuto notare rileggendo come molto spesso si faccia fatica a capire il senso. E ho rimesso tutto in maiuscolo. Se vogliamo conservare la minuscola nel corpo delle voci, con coerenza interna, per me va benissimo, ma teniamo presente che dovremmo ricorrere a stratagemmi (es.: wikilink fisso, anche a costo di un overlinking). E questo vale soprattutto per le tonalità, perché nel caso delle note, quando se ne citano molte, la minuscola - lo dico con dispiacere - rende difficile la lettura. Detto ciò, la stessa lettura resta comunque appesantita dalle maiuscole, nel medesimo caso --Actormusicus (msg) 10:28, 14 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Ciao Actormusicus, pur se in sintesi mi sembra di capire che giungi alla conclusione sull'uso "preferenziale" delle maiuscole per le note musicali, mi permetto però di contestare la logica con la quale arrivi a questo. Qui non si tratta di applicare regole linguistiche generali o secondo il proprio gusto, tutte considerazioni interessanti ma che cadono , in presenza di un linguaggio tecnico e nomenclature universalmente adottate, accettate ed utilizzate, che superano alla base qualsiasi altra motivazione sull'uso delle minuscole quando si parli di terminologia musicale. Anche io mi "diverto" a scrivere in minuscolo il nome di persone che non stimo o non apprezzo, ma rimane nel privato della mia scrittura privata, perfettamente conscio che si tratta di un mio vezzo e delle possibilità date alla "fantasia" di un manoscritto o di uno scritto personale (conscio di non poter così scrivere in Ns0 di WP), in quanto è un errore in qualsiasi altro caso, tanto più nella precisione dovuta in una enciclopedia, questo per bello o brutto che sia. Se l'uso della minuscola fosse prevalente nella terminologia della letteratura e scrittura musicale, ne avrei segnalato e consigliato l'utilizzo in quanto "standard" adottato, anche a scapito della chiarezza del senso. Gli unici rari casi in cui le note si trovano scritte in minuscolo è comunque quando grazie alla piccolezza di tale carattere, ciò permette di collocarle perfettamente nello spazio o sul rigo nella spiegazione della posizione delle note nei rudimenti di alcuni testi didattici. Ma l'utilizzo della maiuscola è universalmente adottato sia nei testi didattici anche accademici che nell'uso pratico e nella stampa degli spartiti, a meno di non prendere qualche vecchio manuale di armonia nel barocco del seicento o la (ho scritto una nota o un articolo?) fonte della nascita delle note, cioè l'inno a S. Giovanni (e anche lì... solo ogni tanto si trova), dove allora avremmo Ut re Mì fà Sòl là SI, con tanto di accenti e alternanza maiuscole/minuscole a secondo della posizione del verso e l'utilizzo del originale Ut per il poi adottato Do (Dominus o Doni? Ut è usato e raramente solo in Francia, ma loro hanno la loro "grandeur" linguistica autarchica e l'"ordinateur"). Direi di abbandonare il pur piacevole gusto per la stravaganza e le particolarità (e altri stratagemmi autoreferenziali di WP, in più complicazioni inutili di cose semplici, spesso al limite dell' erroneo ) e affidarci allo standard adottato con universale preferenza. Semplice, corretto e senza la minima pesantezza, come quando si scrive il nome di Guido d'Arezzo, Paul Warnefried o Ettore Pozzoli. Ciao --Aleacido (4@fc) 03:36, 16 giu 2021 (CEST)[rispondi]

Nessun problema ad inserire nelle nostre convenzioni l'indicazione della maiuscola (come da linguaggio tecnico), con la precisazione però che a noi interessa cosa accade nei testi che si occupano criticamente di musica, non cosa accade negli spartiti. Se anche con questa precisazione il discorso di [@ Aleacido] resta in piedi, provvediamo a modificare aiuto:minuscolo e vediamo cosa possiamo fare con i bot per aggiustare un po' il tiro, a partire dai titoli delle voci. pequod Ƿƿ 12:11, 16 giu 2021 (CEST)[rispondi]

Un'ulteriore ricerca mostra l'utilizzo delle due forme attuata da Franco Donatoni. [4] Credo che dipenda dai casi specifici, e che, malauguratamente, non ci siano certezze. --CoolJazz5 (msg) 17:58, 16 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Però quello è un testo in francese, non credo sia da prendere in considerazione --Gambo7(discussioni) 10:22, 17 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Potrebbe essere anche in cinese, le sequenze sono scritte da Donatoni, non adattate al testo francese o...cinese. Lapalissiano mi sembra. --CoolJazz5 (msg) 11:08, 17 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Ripeto cosa ha scritto Pequod, a noi interessa cosa accade nei testi che si occupano criticamente di musica, non cosa accade negli spartiti --Gambo7(discussioni) 11:25, 17 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Esattamente --Egimar (msg) 11:27, 17 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Comunque altre lingue adottano altre convenzioni, la lingua francese, come del resto inglese, tedesco, ecc., hanno convenzioni differenti dall'italiano nell'uso delle iniziali maiuscole, soprattutto nei titoli. Noi dobbiamo seguire quelle utilizzate in italiano. -- L'Ospite Inatteso - amo sentirvi 14:08, 17 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Se si ritiene che le partiture scritte da uno dei più notabili compositori del '900, Franco Donatoni, non siano suffucientemente chiarificatrici e risolutive della questione, allora atteniamoci a testi che si occupano di DIDATTICA MUSICALE, scritti da docenti riconosciuti. --CoolJazz5 (msg) 14:37, 17 giu 2021 (CEST)[rispondi]

Scusate, le voci di wp non sono spartiti. A me la maiuscola va benissimo, ma una convenzione va fondata sulla base di un tipo di testo analogo a quello che si vuol fare oggetto di convenzione. Personalmente ho dato uno sguardo veloce nelle fonti secondarie e ho visto un uso oscillante. Va bene tutto, ma cerchiamo di fare le cose per bene. pequod Ƿƿ 11:31, 18 giu 2021 (CEST)[rispondi]

Nel dubbio usare sempre la minuscola. In caso di ambiguità si può metterci un wikilink. A noi non interessa la grafia di altre fonti (come i manoscritti, dove si può trovare di tutto), dobbiamo applicare le nostre convenzioni, come facciamo in tutti gli altri casi. --Sailko 15:59, 20 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Mi permetto di non concordare con Saliko. La musica ha un suo linguaggio e scrittura tecnica, così come le formule matematiche, dove anche lì ci sono delle regole sull'uso delle maiuscole che vanno (e in generale sono) rispettate anche in WP anche quando contrarie alla semplice ortografia (anche OT in questo caso). Facciamo che WP usi le convenzioni usate dall'argomento e non da "convenzioni" usate per altri argomenti e materie. Qui la grammatica, la sintassi e l'ortografia sono proprio fuori argomento. La notazione (anche per i motivi della sua nascita e delle regole logiche del suo uso) e la musica in generale ha regole proprie assai più simili anzi proprio in diretta relazione ai simboli e alle regole delle formule matematiche come ad es anche la tavola periodica degli elementi. la stessa musica è assai più vicina alla matematica di qualsiasi altra disciplina artistica. Ribadisco quindi, la notazione deve essere usata e considerata secondo un'ottica matematica/scientifica/tecnica e non sintattico/ortografica (e potrebbe essere che anche lì si debba considerare l'uso dei nomi propri di cosa, dove una barca si scrive "barca", ma il nome della mia barca si deve scrivere "Sirenetta"). Con tutto il rispetto per Saliko il suo discorso mi sembra davvero il trionfo dell'autoreferenzialità di WP, quando pretenda di "cambiare" il mondo (e quindi non rispettarlo) a suo uso e consumo. (si veda l'esempio della figura dell'indice il cui testo è curato da colui che universalmente è ritenuto forse il più grande esperto e didatta di scrittura/lettura della musica, Ettore Pozzoli, tra l'altro con le tre scritture latina, anglosassone e tedesca) Ciao --Aleacido (4@fc) 19:09, 21 giu 2021 (CEST)[rispondi]
(rientro; sono già intervenuto sopra con l'IP 93.36.167.230) Francamente, mi sembra che su WP ci sia un'eccessiva tendenza a voler fissare convenzioni su tutto. Non ho avuto modo di controllare, ma mi sembra che i vari manuali di scrittura ecc. non fissino convenzioni sulla scrittura delle note musicali (quindi non si sente il bisogno di normare questo aspetto), e ciononostante gli editori - mi riferisco ai testi sulla musica, non agli spartiti - non si rifanno alle regole sui nomi comuni e propri, ma usano accorgimenti diversi. Nel testo, il problema - come già ben esposto da Actormusicus - è la leggibilità: se sono presenti molti nomi di note musicali, averli in minuscolo e senza variazioni di carattere rende il testo faticoso da leggere per la necessità di distinguerli dalle comuni particelle di diverso significato (in particolare mi, la e si). Nell'edizione italiana del fondamentale manuale di armonia di Schoenberg si è adottata la soluzione di indicare i nomi delle note in minuscolo, ma in corsivo (cfr. p.26 e seguenti). È una soluzione elegante che rende il testo molto leggibile, ma non avrebbe senso prescriverla come regola qui (senza contare che insorgerebbero i custodi delle linee guida di WP, che sono estremamente restrittivi nell'uso del corsivo).
Sono ben poche, credo, le voci in cui sono citati nel testo molti nomi di note, e imho sarebbe meglio lasciare che i contributori della singola voce usino il sistema che sembra migliore in quello specifico contesto, uniformando solo la scelta all'interno della voce.
Diversa è le questione del titolo delle voci, nei casi in cui sia menzionata la tonalità. Qui è opportuno uniformare, e se quando ne abbiamo discusso nessuno ha fatto obiezioni al minuscolo, si può anche decidere per il minuscolo, dato che in un titolo il problema della comprensibilità non si pone. Questa indicazione, comunque, deve essere data nelle linee guida sui titoli delle composizioni: lì si era già stabilito che la tonalità si indica solo se è necessario disambiguare una composizione senza numero. Ma si dovrebbe finalmente "sbozzare" quella pagina.
Dopodiché, faccio sommessamente presente una cosa: su Wikipedia contribuivano alle voci di musica classica, fino a qualche tempo fa, almeno un docente di Conservatorio e diversi professionisti (o quanto meno diplomati di strumento). Di fronte al fatto che le richieste che arrivano di continuo sono quelle di valutare l'enciclopedicità di musicisti in carriera desiderosi di figurare su WP, di aggiungere altre note puntuali alla voce su J.S. Bach per poter conservare la "stellina" (note, tra l'altro, del tutto inutili: nella maggior parte dei casi dove "manca la nota puntuale" in un paragrafo è semplicemente perché il discorso continua nel paragrafo successivo, e il riferimento alla fonte è più sotto), et similia, alcuni degli utenti più competenti si sono già dati alla macchia.
C'è chi teorizza che Wikipedia dovrebbe essere scritta da "incompetenti" che però si rifacciano strettamente alle fonti (come faccia una persona "incompetente" a scegliere e capire le fonti, mi rimane misterioso: però è vero che spesso in questo modo le voci risultano più facilmente comprensibili ai "profani"). Beh, di sicuro non serve avere una particolare cultura musicale per cambiare le maiuscole in minuscole nei titoli delle voci: però, per favore, non pretendiamo che questo lavoro sia una priorità per chi si occupa di musica classica. La voce Nota (musica) io la trovo semplicemente imbarazzante (e il colmo del ridicolo è che l'unica fonte citata in bibliografia è un libro in cui non c'è assolutamente nulla di quello che sta scritto nella voce). Mi aspetterei che ci si preoccupasse di questo, più che del fatto che do, re, mi ecc. siano scritte in maiuscolo o in minuscolo (e questo, sia chiaro, lo dico anche ai partecipanti al progetto:Musica Classica) --5.90.71.255 (msg) 21:29, 21 giu 2021 (CEST)[rispondi]
[↓↑ fuori crono]Ciao IP, mi sembra chiaro che non avrei voluto "vantarmene" per il più che giustificato rifiuto della figura dell'esperto", ma la competenza non penso si possa ignorare, dato che anche io faccio parte dei docenti accademici...fra i primi a insegnare finalmente musica moderna (materie: teoria, armonia e pianoforte) in conservatorio e altre scuole parificate (scuole civiche ecc...). --Aleacido (4@fc) 23:08, 29 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Aleacido qui si sta parlando di grafia, e la grafia viene individuata con scelte editoriali prese a monte, che non devono necessariamente tenere conto delle scelte editoriali prese da altri. Non stiamo parlando del modo di scrivere musica (notazione) o degli spartiti (assimilabili alle formule matematiche che citi), ma a argomenti sviluppati in un testo discorsivo, per cui, nell'incertezza delle fonti a riguardo e nell'impossibilità di stabilirne una più autorevole su tutte (di solito la Crusca), è bene continuare a seguire le nostre scelte editoriali, che in questo caso prevedono l'uso della minuscola. Mi sembra molto più ragionevole il discorso fatto dall'anonimo qui sopra, che ti invito a considerare con cura prima di ripartire a spada tratta alla difesa del tuo "mondo". --Sailko 16:50, 22 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Solo una precisazione sul mio pensiero (sono sempre 93.36.167.230 aka Guido): le scelte editoriali di WP sono molto spesso discusse pensando alle situazioni più diffuse o più seguite (ad esempio, le biografie di viventi - quasi tutti calciatori - e le voci sulla storia italiana del Novecento), e senza tener conto di contesti più "di nicchia" come la musica classica. A volte si ha l'impressione che su WP si persegua una specie di nemesi culturale per cui non merita discutere della voce su Ludwig van Beethoven, merita discutere se ci deve essere o no la voce su Sangiovanni; e questo giustifica, secondo me, certe reazioni che potrebbero sembrare "iperdifensive". Altra osservazione: in Italia non ci sono, diversamente da altri Paesi europei, autorità normative sulla lingua. La Crusca non lo è, anche se è riconosciuta come la fonte più autorevole.
Mettiamoci semplicemente d'accordo sui titoli delle voci, che era il problema principale sollevato da Gambo7 (sarà la volta buona che sbozziamo la linea guida? A quel punto sì che varrebbe la pena di fare una passata per uniformare i titoli fuori standard: non ci sono solo le maiuscole da mettere a posto); Per il resto, non stiamo a discutere del sesso degli angeli. --5.90.206.26 (msg) 20:25, 22 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Io non trovo che normare certe cose sia effetto di una mania stupida e cieca, e non mi piace la soluzione "uniformità all'interno della singola voce": quest'ultima è una non-soluzione, che apre all'intervento dell'utente x che vede nella voce y un uso contrario e pensa GIUSTAMENTE di correggere l'uso apparentemente distorto della voce "uniforme al suo interno". Se si vuole la tela di Penelope, l'uniformità all'interno della singola voce è il pass più sicuro. Si può legittimamente negare il problema, ma a me pare più ragionevole dire che è un "problema minore", rispetto al quale ha senso fino a un certo punto mettere avanti i problemi più seri che indubbiamente ci attanagliano.
La verità è che persone come me, che appena si dilettano di musica e non sono esperti della materia, possono ragionevolmente occuparsi di questi piccoli problemi. Non penso sia auspicabile che i dilettanti "forti" di una materia vengano lanciati a scrivere le voci: il risultato, ipotizzo, è l'imbarazzo che desta in noi la voce sulla nota.
Trovo invece giusto che i dilettanti "forti" la smettano di gonfiare il petto, in uno sfogo evidentemente inadeguato di crisi di identità su questa piazza. Ciascuno di noi tende ad avere un argomento di cui è esperto, sia la musica classica, sia il calcio, sia quello che volete. E' normale ed è giusto che ci sia anche una sorta di "scienza wikipediana", tipica degli insider, che si occupano (anche) di formattazione, di convenzioni editoriali, di questioni di connettività e di altri problemi minori che attengono squisitamente al mezzo specifico. Non c'è alcuna necessità di creare questo clima di scontro tra forma e contenuto.
Penso che la regolettina "privilegia la minuscola" in questa sede ha rilevanza nulla. Penso che i più titolati a scegliere sulla questione in oggetto siano gli utenti più legati al prg:musica e non gli insider come Sailko o il sottoscritto. I primi, però, debbono imho avere l'unica accortezza di indicare fonti pertinenti a supporto delle proprie scelte. Come scritto più volte, se vogliamo circoscrivere la questione a ciò che è (un piccolo problema), senza debordare verso lidi più sterili (metafisica dei rapporti), è appena il caso di indicare fonti analoghe al mezzo wp: in altre parole, gli spartiti non interessano; sì interessano i testi critici che parlano di musica (prego [@ CoolJazz5] di intervenire in tal senso). Se anche trovassimo oscillazione in questi testi a proposito del tema in oggetto, considerazioni di ordine pratico possono suggerirci di optare per la maiuscola, senza soluzioni faciline da wikipediano autoreferenziale.
Non capisco, Guido, perché, visto che scrivi che la minuscola oggettivamente rende più difficile la lettura, dovremmo accontentarci di una coerenza interna alla sola singola voce. Del resto, definire una convenzione non significa certo "ora però olio di gomito e mettete mano a questo problema" (piccolo problema). Si tratta solo di altro backlog, da trattare come il restante backlog, cioè secondo le priorità dettate dal buonsenso. Ma almeno avremmo una direzione! pequod76talk 16:04, 24 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Sono per larghissima parte d'accordo con il discorso di pequod76, mi sembra giusto però fare notare che spesso, i più grandi scrittori di "teoria" musicale, sono stati i musicisti stessi, che, per dimostrare le loro teorie musicali, spesso non hanno usato dottissimi trattati, ma l'uso del linguaggio a loro disposizione, cioè la musica. Bach per dimostrare l'utilità della accordatura "equabile temperata" (da lì in poi fino ai giorni nostri accordatura adottata in larga maggioranza nella musica occidentale, a parte qualche esecuzione filologica in mesotonica), non scrisse un trattatone in prosa tecnica di 1000 pagine, ma scrisse "Il clavicembalo ben temperato", che si esprime non con le "parole" ma esclusivamente attraverso le note, usato come linguaggio universale e "tecnico" oltre che artistico. Quindi a mio avviso non si può prescindere dall'uso e delle regole delle note per come usate negli spartiti, intesi come linguaggio proprio, peculiare e specifico quando si parla di musica. Lo spartito va inteso anche come una forma di linguaggio diverso dal parlato comune (e scritto), con regole proprie e specifiche che vanno rispettate, è il nostro codice esadecimale, in cui il cambio di una maiuscola con una minuscola creerebbe anche un errore logico/matematico, per cui ove si citi del codice esadecimale (anche in WP) deve essere fatto con esattezza matematica e non secondo "linguistica" per non incorrere in errori. Lo spartito è un linguaggio, ma anche una formula, da rispettare secondo le convenzioni più accettate e usate nel suo linguaggio "tecnico". Io non ho negato che esistano degli usi particolari di alcuni autori o a seconda del genere musicale (classica o moderna) o del periodo storico, anzi li ho sottolineati, basta leggere il mio primo intervento, il mio cercava di dare una sintesi che fosse accettabile (anzi accettata) e corretta per tutti i generi musicali e secondo le convenzioni più accettate e applicate oggi nel 2021, altrimenti mi vedrei costretto a chiedere la più estrema specificità a seconda dell'autore , sia musicale che teorico che scrittore, di cui si parla e secondo la grafia da lui usata. Siccome mi sembra un eccesso di pedanteria, ho cercato di uniformare dando una soluzione, non da me inventata ma secondo il linguaggio tecnico, la più semplice, comprensibile, e soprattutto comunque anche corretta, applicabile da tutti, anche per chi non si occupa di musica (ma ben accetta anche da chi se ne occupi o ne conosca). Ciao --Aleacido (4@fc) 18:22, 24 giu 2021 (CEST)[rispondi]
[@ Aleacido] Grazie per il tuo intervento. IMHO Bach qui non ci interessa, con tutto il rispetto che questo autore merita (non ci sarebbe nulla di quello che ascoltiamo oggi senza Bach), perché è una fonte primaria. Se tutto ciò che tu dici è vero, non dovremmo avere problemi a constatare questo uso anche nelle fonti secondarie, cioè i testi di "critica" musicale (per intenderci), i cui autori (immagino) avranno fatto il tuo stesso "percorso mentale". A quanto pare anche queste fonti secondarie oscillano (non mi spiego il perché), ma non credo che questa sia una motivazione per tuffarci nella minuscola, se questa soluzione ci mette in difficoltà su diversi fronti. Cosa potremmo scrivere in Aiuto:Maiuscolo? pequod76talk 22:09, 24 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Ciao pequod76. Come da mio intervento per queste mie e tante altre ragioni di "comprensibilità", sono d'accordissimo con l'uso della maiuscola, qualunque sia il percorso "logico" (o illogico) che porti a tale soluzione. E' già stato portato come la maggior parte dei testi didattici "in italiano" riportino l'uso della maiuscola, mentre la minuscola è riportato in una minoranza di testi, cui si sta cercando di dare parità di frequenza, con un atteggiamento che sembra voler parificare i "moltissimi" con l'uso del maiuscolo, con la cavilleria o il vezzo di "pochi" per il minuscolo. Oltre ai già citati Pozzoli, e Bona anche il fondamentale libro di teoria musicale di Luigi Rossi (pag. 6), vero punto di riferimento per la teoria musicale e nello studio dei conservatori (tutte fonti secondarie ma di eccezionale rilevanza in materia), tutte riportano i nomi con l'iniziale in maiuscolo e la seconda in minuscolo: Do, Re, ecc... Ciao :) --Aleacido (4@fc) 22:50, 24 giu 2021 (CEST)[rispondi]
[@ Pequod] [@ Aleacido], vedo adesso i vostri ultimi interventi e sono d'accordo, anche alla luce di ricerche effettuate ieri notte, la scrittura Do Re (maiuscola-minuscola) viene previlegiata in diversi testi consultati sul web. --CoolJazz5 (msg) 09:08, 25 giu 2021 (CEST)[rispondi]
La discussione si è un po' arenata da 4 giorni... :-)
Tiriamo le somme: tutti i nomi di note vanno scritti sempre in maiuscolo; i semitoni (diesis e bemolle) sempre in minuscolo, così come le tonalità relative (maggiore e minore): giusto? --Gambo7(discussioni) 21:27, 29 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Ciao Gambo7, tutto corretto, tenendo presente che per la tonalità maggiore si può anche omettere "maggiore" in quanto implicita, mentre la tonalità minore va sempre specificata. Ciao --Aleacido (4@fc) 22:44, 29 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Condivido al 100 % tutto quanto esposto da Aleacido. --Euphydryas (msg) 22:54, 29 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Condivido anch'io le ultime conclusioni: iniziale maiuscola delle note. Mi sembra la cosa più chiara. -- L'Ospite Inatteso - amo sentirvi 17:35, 30 giu 2021 (CEST)[rispondi]
Bisogna allora implementare nei manuali di stile...
Ci sono altri aspetti della terminologia musicale che richiedono chiarezza? --Gambo7(discussioni) 11:41, 1 lug 2021 (CEST)[rispondi]
Ciao Gambo7. Ho cercato di dare altre info sull'argomento e su alcune varianti terminologiche nel mio primo intervento (soprattutto nella notazione moderna). Se ci fosse bisogno sono comunque a disposizione se può risultare utile. Il principale dubbio che potrebbe sorgere, direi che è sull'uso degli accordi nell'uso anglosassone o italiano, dove vi è una inversione, simile all'uso delle date gg, mm, aa per l'italiano, mm, gg, aa per l'inglese (es: Sol con la 7ma maggiore in inglese è G major 7 ecc..., così come 11-12-21 è undici dicembre in italiano e dodici novembre in inglese), o sull'uso della "chart chord" o "slash staff" notation, introdotti dal "real book" e oggi diventato quasi uno "standard" della notazione della musica moderna, così come l'introduzione di altri simboli in apice e scritture "semplificate e veloci" come il simbolo delta "Δ" per l'accordo maj7. o "o" per diminuito o "ø" per semidiminuito, ma molti altri sono presenti, spesso già adottati quasi a livello di "standard" o degli "slash chord" per accordi con basso diverso dalla fondamentale con una esplicazione del "voicing" dei rivolti ad es G/B per accordo di Sol col basso Si (Sol/Si). Ciao --Aleacido (4@fc) 22:32, 1 lug 2021 (CEST)[rispondi]
[@ Gambo7] sì, bisogna implementare i manuali di stile. In quale si deve inserire? Così facciamo una proposta nella discussione. Poi bisognerà fare un giro di bot. E rintracciare le voci da spostare. -- L'Ospite Inatteso - amo sentirvi 08:40, 2 lug 2021 (CEST)[rispondi]
Direi:
Mi permetto una breve risposta in particolare a [@ Pequod76], sulla coerenza interna. Guido citava sopra tra le altre un'eminente fonte tecnica (musicale) che usa il corsivo in luogo del maiuscolo per rendere chiara la lettura. Come dicevo nel mio unico intervento, nel caso di note e tonalità tanto il minuscolo ostacola la lettura quanto il maiuscolo, comunque, l'appesantisce.
A questo scopo accettare la semplice coerenza interna, senza eccessi di prescrittività in un senso o nell'altro, a mio avviso è un'ottima idea, anche considerato che l'occorrenza dei nomi di note e tonalità in una voce può essere sporadica e la chiarezza supplita comodamente da diversi tipi di evidenziazione: wikilink, corsivo, qualche rara volta anche il grassetto.
Mi spingo a dire che un'espressione facilmente confondibile come la maggiore è forse addirittura più chiara come la maggiore o la maggiore che come La maggiore: in quest'ultima la maiuscola può simulare un refuso, nelle altre la formattazione è palesemente voluta.
Diverso il caso dei titoli, dove in effetti urge un'uniformità complessiva.
[@ Aleacido] Se in Schönberg si trovano i corsivi vuol dire già che in musica la maiuscola non è così necessitata; in ogni caso, Wikipedia non è l'orticello dei musicisti :-) o di qualunque altro settore della cultura --Actormusicus (msg) 09:48, 7 lug 2021 (CEST)[rispondi]
Questo non significa [@ Actormusicus] che i musicisti non possano intervenire per esprimere quanto di loro conoscenza ;). Come puoi vedere, non ho scritto che il mio intervento sia il "verbo", ma dato che si richiedeva uno "standard", ne ho proposto uno con sicurezza adottato, conforme e accettato per tutti i generi musicali, senza negare che ne esistano altri, comunque minoritari e non sempre validi per tutti i generi, stili e periodi musicali. Anche nell'uso pratico e di facilità di scrittura, l'uso del maiuscolo che si risolverebbe con una sola digitazione del solo tasto Shift mi sembra più veloce e "pratico" del corsivo, ma niente in contrario se venisse adottato come sistema obbligatorio (cioè in caso di nome della nota in minuscolo è obbligatorio il corsivo o il grassetto), ma mi sembra più " bizantino" e più lungo... oltre che a rischio di non essere troppo applicato proprio per tali ragioni di "lungaggine", per cui poi si dovrebbe procedere sicuramente alle numerose correzioni, tanto più avendo di fronte una alternativa maggioritaria, più veloce, pratica, facile e altrettanto corretta. Non è che ti stai perdendo in tali "bizantinismi"? A memoria, in 12 anni, questa è la prima volta che intervengo su un tema "tecnico" e in una sede "tecnica" di argomento musicale. Non mi sembra proprio che finora abbia considerato e trattato la musica in WP come il mio orticello... Ciao --Aleacido (4@fc) 17:20, 7 lug 2021 (CEST)[rispondi]