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18 ottobre


iCloud Private Relay di Apple


Ciao! Di solito le comunità bloccano le modifiche degli utenti che nascondono il loro vero indirizzo IP, ad esempio tramite open proxy oppure VPN. Adesso esiste anche un nuovo servizio di Apple chiamato iCloud Private Relay che maschera gli indirizzi IP degli utenti desktop e mobile che usano Safari.

Una volta che gli utenti di Apple avranno adottato questo nuovo servizio, stimiamo che circa il 3-5% di tutti i nostri volontari registrati o anonimi sui vari wiki avranno questi indirizzi IP nascosti. Senza intervenire, potrebbero finire bloccati nel giro di qualche mese. Anche questo wiki potrebbe subire gravi conseguenze. Molte delle persone che contribuiscono qui usano Safari come browser. E se altri browser dovessero seguire l'esempio di Apple il problema non farebbe altro che aggravarsi.

C'è bisogno che le comunità, gli utenti con permessi avanzati, la Wikimedia Foundation e tutti gli altri volontari collaborino tra loro. Dobbiamo prendere una decisione tutti insieme su come mantenere sicuri i wiki. Al tempo stesso, gli utenti in buona fede dovrebbero continuare ad avere la possibilità di contribuire.

Leggi iCloud Private Relay di Apple per maggiori informazioni. Ti chiediamo di rispondere alle domande e lasciare commenti sulla pagina di discussione. Grazie! SGrabarczuk (WMF) (msg) 15:25, 18 ott 2021 (CEST)[rispondi]

Perchè un utente dovrebbe intervenire a editare in Wikipedia in buona fede mascherando i suoi indirizzi? --Bramfab (msg) 16:23, 18 ott 2021 (CEST)[rispondi]
Esatto. Se la funzione si può disabilitare, non vedo problemi. --ValeJappo (msg) 16:24, 18 ott 2021 (CEST)[rispondi]
La domanda è l'inversa, perché un utente dovrebbe disabilitare quella impostazione quando decide di editare su Wikipedia? --Emanuele676 (msg) 18:24, 18 ott 2021 (CEST)[rispondi]
@Emanuele676 non mi sono informato bene sul funzionamento di questo strumento di Apple, ma se funziona come un VPN, c'è il rischio che un vandalo possa cambiare IP a suo piacimento, rendendo inutili i blocchi. I VPN e proxy normali sono già bloccati, chi li usa li deve disabilitare per questa ragione. Non vedo perché applicare regole diverse in questo caso --ValeJappo (msg) 18:52, 18 ott 2021 (CEST)[rispondi]
Ma questa funzione sarà attiva di default per gli utenti Apple/Safari (e quindi praticamente a insaputa di molti di loro)? --Meridiana solare (msg) 23:27, 18 ott 2021 (CEST)[rispondi]
Ciao! I'm sorry I'm not answering in Italian. Yes, it is Apple's plan to make it default. It has already been outlined on the page on Meta:
«Attualmente, l'iCloud Private Relay è disponibile in versione beta e solo per gli abbonati ad iCloud+ che abbiano espresso il proprio consenso (opt in). Probabilmente è destinato a diventare una funzionalità di default con opzione di recesso (opt out). Potrebbe inoltre venire incluso nel sistema operativo gratuitamente, similmente a quanto già avvenuto per un servizio come Mail».
SGrabarczuk (WMF) (msg) 02:55, 19 ott 2021 (CEST)[rispondi]

Se diventa un opzione di default e l'utente di turno viene magari bloccato da una schermata tipo "disabilita X nel tuo browser per editare wikipedia", nel 99% dei casi farà l'effetto di "disabilta il blocco AD per vedere queto sito", cioè alla fine perdereno tipo il 90% della possibile utenza nuova/estemporanea.--151.46.93.180 (msg) 08:16, 19 ott 2021 (CEST)[rispondi]

mi pare che non sia sufficientemente chiaro da questa discussione, ma la funzionalità al momento non è "un opzione di default" per tutti gli utilizzatori di dispositivi Apple, ma è una funzionalità a pagamento. anche nello scenario più pessimistico (la funzionalità diventa default per gli utenti che adoperano iOS) mi sembra che siano percentuali ad una sola cifra. --valepert 08:46, 19 ott 2021 (CEST)[rispondi]
Perderemmo il 90% ? Risultato di una indagine di mercato commissionata da Apple?--Bramfab (msg) 09:45, 19 ott 2021 (CEST)[rispondi]
Il 90% di una supernicchia che conterà.. il 2% del totale? --Alkalin l'adminimale 10:40, 19 ott 2021 (CEST)[rispondi]
Se comprendo bene, il timore è la sorte degli utenti non registrati che scelgano di avvalersi dell'opzione (o, più avanti, che non scelgando di non avvalersene), posto che l'opzione non è attivabile/disattivabile per un singolo sito (Wikipedia) ma riguarda tutti. Io mi aspetto che un non registrato sia per lo più un utente occasionale, al quale non si può ragionevolmente chiedere di aver fatto azioni ad hoc (impostare un'eccezione) prima di contribuire a Wikipedia. Un messaggio tipo popup - al di là delle complicazioni tecniche - potrebbe alleviare il problema ma probabilmente scoraggerebbe. Quello sollevato non mi sembra quindi un problema fittizio. --Nicolabel 11:34, 19 ott 2021 (CEST)[rispondi]
"Non vedo perché applicare regole diverse in questo caso": Concordo appieno con ValeJappo. Tra l'altro Apple è nota per vendere hardware e software che sono tutt'altro che "open". Se almeno fosse un'azienda che condividesse lo stesso spirito di Wikimedia, potrebbe interessarci un po'. --Daniele Pugliesi (msg) 15:48, 19 ott 2021 (CEST)[rispondi]
Che cosa dovrebbe essere, una ripicca all'azienda perché non fa software aperto?... --Emanuele676 (msg) 17:18, 19 ott 2021 (CEST)[rispondi]
a parte che non è vero che Apple non sia "open". --valepert 17:36, 19 ott 2021 (CEST)[rispondi]
[@ Emanuele676] Niente ripicca, semplicemente Apple dai suoi albori ha deciso di percorrere la strada dell'innovazione: è ad Apple che si deve il funzionamento "a finestre" dei S.O., che poi quelli della Microsoft hanno "rubato", facendolo proprio anche nel nome "Windows". Le scelte leali e sleali di marketing che adottano sono fatti loro, ma quando si introduce una tecnologia che va a impattare sui sistemi precedenti o che non sia abbastanza compatibile, bisognerebbe chiedersi se valga la pena spingersi a certi limiti di consumismo, ovvero "o ti compri un software/hardware nuovo e butti quello vecchio o niente". Una volta se una batteria del telefonino si guastava, ne compravi una nuova e in 10 secondi la montavi, buttando solo la batteria; ora invece si butta di più e di tutto. Inoltre non trovo giusto che nonostante i siti Wikimedia siano utilizzati da tutto il mondo come uno dei pochi strumenti utili per la conoscenza, a parte Google, che mette Wikipedia in un riquadro apposito, riconoscendo appunto l'utilità, gli altri colossi si concentrano solo a integrare il proprio software con l'utilizzo di social e bambinate simili. In conclusione, perché Apple che ha tanti quattrini non rende la vita più semplice a Wikimedia? Magari ci guadagna pure utilizzando tale mossa come un loro interessamento all'etica e alla conoscenza libera.
[@ valepert] Intendo "open" nel senso che Apple spesso utilizza tecnologia propria. Anche se la rilasciasse come "opensource", sta di fatto che obbliga chi vuole utilizzare Apple di non potere utilizzare spesso hardware e software dei concorrenti di Apple. Penso agli spinotti USB Apple, ad esempio: che bisogno c'era di cambiargli forma?
Chiedo scusa per gli off-topic, comunque il senso della mia risposta è che non penso sia proficuo stare troppo a preoccuparci delle decisioni di Apple, per lo stesso motivo per cui preferiamo utilizzare OpenStreetMaps rispetto a Google Maps: se un'azienda o una tecnologia è maggiormente sensibile al tema della conoscenza libera, visto che questo è l'obiettivo di Wikimedia, ha più senso concentrarsi su di essa anziché su altre che hanno visioni e missioni più distanti da Wikimedia. --Daniele Pugliesi (msg) 17:55, 20 ott 2021 (CEST)[rispondi]

[@ Bramfab, Alkalin] Il 90% se verrà esteso a tutti i browser in futuro come detto da altro utente. Ma continuiamo a vivere pure nella nostra bolla.--151.82.33.232 (msg) 10:42, 20 ott 2021 (CEST)[rispondi]

Meglio una bolla che una sfera di cristallo chiromantica: sei sicuro che il 90% degli internauti sia disposto a pagare per questi servizi e che questi non saranno disattivabili in caso di necessità? Ripeto la domanda: Perché un utente dovrebbe intervenire a editare in Wikipedia in buona fede mascherando i suoi indirizzi? --Bramfab (msg) 10:49, 20 ott 2021 (CEST)[rispondi]
più che altro bisognerà, ammesso che il sistema diventi più comune, capire se la disattivazione sarà semplice o complicata... per me che non sono proprio uno smanettone fa la differenza... e soprattutto se si potranno fare scelte differenziate... --torsolo 11:26, 20 ott 2021 (CEST)[rispondi]
Perché parlate di 90%? La stima della Wikimedia Foundation è piuttosto questa: "Quando l'iCloud Relay diventerà di default, stimiamo che il 4,6% dei contributori connessi e il 7,2% dei contributori non connessi incorreranno in un blocco ogni mese". In media, ma con alcuni wiki più colpiti di altri. (cit.) Il vero problema verrebbe dal fatto che pur essendo relativamente "piccoli" numeri non sono davvero piccolissimi, "la procedura per richiedere un'esenzione dal blocco IP non è stata pensata per grandi numeri o gruppi globali", quindi sarebbe difficile da gestire, sia per sbloccare tanti utenti in un colpo che rispondere alle domande dei bloccati sui vari wiki. E potrebbe colpire anche gli utenti connessi, o alle prime armi, o poco esperti di dove si fanno le domande, o dei piccoli e piccolissimi wiki con pochi utenti. Questo vuol dire che, potenzialmente, alcuni utenti potrebbero essere incentivati a non restare sui progetti se diventasse troppo complicato farsi sbloccare. A mio parere la WMF cerca di anticipare e chiede semplicemente alle comunità di riflettere su queste ipotesi, e capire insieme il da farsi, se ci sono idee migliori di altre per prevenire il più possibile situazioni spiacevoli. Aggiungo che un utente che si trova bloccato dopo aver tentato una modifica non per forza sarà sufficientemente capace o motivato da "disabilire X nel browser per editare wikipedia", qui non si tratta di utenti che cercano di fare i furbi attivando Tor, bisogna pensare all'utente lambda. E' una buona cosa mettere la schermata, ma forse non sufficiente per questo tipo di situazione.--Pątąfişiķ 17:56, 20 ott 2021 (CEST)[rispondi]
Per capire meglio: stiamo parlando solo di modifiche svolte da utenti non registrati o anche di utenti registrati? Se si tratta di una complicazione per gli utenti non registrati che usano Apple, si registrano e così il problema si risolve subito e facilmente. O no? Diverso se il problema coinvolge anche utenti registrati. --Daniele Pugliesi (msg) 18:27, 20 ott 2021 (CEST)[rispondi]
@Daniele Pugliesi no, se non erro dovrebbe influire anche sugli utenti registrati. --ValeJappo (msg) 18:28, 20 ott 2021 (CEST)[rispondi]
[@ Daniele Pugliesi], si, purtroppo impatta anche i loggati, c'è scritto qui: meta:Apple_iCloud_Private_Relay/it. --Pątąfişiķ 10:14, 21 ott 2021 (CEST)[rispondi]
Come ho scritto nella sua talk, sono sostanzialmente d'accordo con [@ Patafisik], e anche se so che non bisogna fasciarci la testa prima di rompercela, io vedo per il futuro, in nome della privacy, la possibilità per l'utente di offuscare a basso costo (o gratis) molti più dati di quanto sia possibile ora. Non bisogna soffermarci alla nicchia Apple (o presunta tale), ma bisogna pensare in prospettiva a cosa potrebbe succedere in un vicino futuro se il trend continuasse. Già il fatto che anche un utente registrato potrebbe incorrere in un blocco in scrittura a causa dela Apple Relay (e di accrocchi similari), mi preoccupa, perché potrebbe non essere compresa dagli utenti, specie se nuovi. La curva di apprendimento per essere buon contributore su Wikipedia è già sufficientemente ripida per non andare a cercarci guai ulteriori. E romperci la testa :-) --Lepido (msg) 10:43, 21 ott 2021 (CEST)[rispondi]