Wenno

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Wenno
Gran Maestro dei Cavalieri Portaspada
In carica1204 –
1209
PredecessoreCarica istituita
SuccessoreVolkwin
Nome completoWenno von Rohrbach
NascitaXII secolo
MorteLivonia, 1209

Wenno von Rohrbach, anche noto come Winno, Vinno, Winne o semplicemente Wenno (XII secoloLivonia, 1209), fu il primo Gran Maestro (Herrmeister) dell’Ordine dei Cavalieri Portaspada, a capo di questo dal 1204 fino alla sua morte[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Le fonti[modifica | modifica wikitesto]

Le poche informazioni di cui si dispone su Wenno sono riportate da Enrico di Livonia nelle sue cronache[2] del 1209-1238 circa, così come la Cronaca rimata della Livonia del 1290.[3] Ermanno di Wartberge lo menziona in un breve passo in un testo scritto poco prima del 1380.

La vita[modifica | modifica wikitesto]

Non si hanno notizie relativamente alla nascita di Wenno, ascrivibile verosimilmente alla metà del XII secolo. Si inizia a parlare di lui nel momento in cui acquisì la carica di Gran Maestro nel 1204: entrò a far parte dei portaspada già nel 1202, anno della fondazione dell’ordine religioso cavalleresco ad opera di Albrecht von Buxthoeven. La cronaca rimata di Livonia riferisce che "Winne" aveva costruito i castelli di Segewald e Wenden, oltre a istituire la carica di comandante (Kommende Ascheraden) e ad aver conquistato Kokenhusen. Più o meno negli stessi anni, intorno al 1208 e nel corso della crociata in corso nei Paesi Baltici, Enrico di Livonia lo menziona per la prima volta.[2]

All'inizio del 1209, il maestro fu ucciso da un colpo d’ascia da un cavaliere di nome Wickbert. Le ragioni della lite tra i due sono sconosciute: si sa solo che a seguito di questo evento, Wickbert fu condannato a morte.[2] Il suo successore Volkwin subentrò nella carica di Gran Maestro dei cavalieri portaspada nell’autunno del 1209.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Timothy Venning e Peter Frankopan, A Chronology of the Crusades, Routledge, 1º maggio 2015, ISBN 978-1-317-49642-7.
  2. ^ a b c (DE) Enrico di Livonia, Cronache, Capitolo XII, paragrafo 6 del XIII, edizione in tedesco a cura di Eduard Pabst, Tallinn, 1867.
  3. ^ Cronaca rimata di Livonia, Versi 626–738, S. 19–22, edizione in tedesco a cura di Eduard Meyer, Tallinn, 1848.
  4. ^ (EN) Dace Bula; Sandis Laime, Mapping the History of Folklore Studies, Cambridge Scholars Publishing, 2017, ISBN 978-14-43-89267-4, p. 17.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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