Volo LOT Polish Airlines 165 (1978)

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Volo LOT Polish Airlines 165
Il Tu-134 dirottato a Tempelhof il 30 agosto 1978.
Data30 agosto 1978
TipoDirottamento aereo
LuogoIl dirottatore costrinse l'aereo ad atterrare alla base dell'aeronautica americana all'aeroporto di Berlino-Tempelhof a Berlino Ovest
StatoBandiera della Germania Ovest Germania Ovest
Coordinate52°28′25″N 13°24′06″E / 52.473611°N 13.401667°E52.473611; 13.401667
Tipo di aeromobileTupolev Tu-134
OperatoreLOT Polish Airlines
Numero di registrazioneSP-LGC
PartenzaAeroporto di Danzica, Danzica, Polonia
DestinazioneAeroporto di Berlino-Schönefeld, Berlino Est, Germania Est
Occupanti69
Passeggeri62
Equipaggio7
Vittime0
Feriti0
Sopravvissuti69
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Il volo LOT Polish Airlines 165, della compagnia aerea polacca LOT Polish Airlines, venne dirottato il 30 agosto 1978.[1] I dirottatori della Germania Est (RDT) stavano cercando asilo politico nella Germania Ovest (FRG). L'aereo atterrò in tutta sicurezza e il principale dirottatore fu processato e condannato da una giuria della Germania Ovest nella Corte degli Stati Uniti appositamente convocata a Berlino e condannato a una pena scontata, avendo già passato in carcere nove mesi durante la custodia cautelare.

Sfondo[modifica | modifica wikitesto]

I cittadini della DDR Hans Detlef Alexander Tiede (alias Detlev Tiede), la sua amica Ingrid Ruske e la figlia di lei dodicenne, si erano recati in Polonia per incontrare il fidanzato di Ingrid, Horst Fischer, nella Germania Ovest, avendo egli pianificato di portare dei documenti falsi da oltre la frontiera per consentire la loro fuga in traghetto verso Travemünde.[2] Tuttavia Fischer non si presentò, e dopo quattro giorni di attesa Ruske e Tiede - non avendo alcuna informazione su dove si trovasse - conclusero che doveva essere stato arrestato mentre viaggiava attraverso la Germania Est.[2] Avevano ragione, poiché Fischer era stato effettivamente arrestato e in seguito sarebbe stato condannato a otto anni di carcere per aver preparato la loro Republikflucht ("diserzione dalla Repubblica"), un crimine secondo la legge della DDR.

La Ruske e Tiede conclusero di essere in trappola e che anche loro sarebbero finiti in prigione se mai fossero tornati in Germania Est.[2] Così misero a punto un piano per dirottare un aereo diretto all'aeroporto di Berlino-Schönefeld a Berlino Est e forzare un atterraggio presso la base dell'aeronautica americana all'aeroporto di Berlino-Tempelhof a Berlino Ovest.[2] Comprarono una pistola giocattolo per il tiro a segno in un mercatino delle pulci polacco, e poi prenotarono tre biglietti sul volo LOT Polish Airlines 165 da Danzica, in Polonia, a Berlino Est.[3]

Il dirottamento[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 agosto 1978, Hans Tiede e Ingrid Ruske dirottarono il Tupolev Tu-134 della LOT con 62 passeggeri durante il volo. Tiede, armato con la pistola giocattolo, prese in ostaggio un assistente di volo riuscendo a costringere l'aereo ad atterrare all'aeroporto di Tempelhof.[4]

Tra i 62 passeggeri c'erano 50 cittadini della DDR, 10 cittadini polacchi, un uomo originario di Monaco di Baviera e una donna di Berlino Ovest. Ai passeggeri fu data l'opportunità di rimanere a Berlino Ovest o di tornare a Berlino Est. Non solo Tiede, Ruske e sua figlia rivendicarono rifugio a Berlino Ovest, ma si unirono a loro anche altri sette tedeschi dell'est:[4] un assistente di radiologia di Erfurt, una coppia con due figli e una coppia di Lipsia, sebbene l'assistente tornò in Germania Est il giorno dopo.[5] I passeggeri rimanenti vennero interrogati e portati a Berlino Est su un autobus.[5]

Il processo[modifica | modifica wikitesto]

Il governo federale della Germania Ovest era molto riluttante a perseguire Tiede e la Ruske a causa della politica della Germania Ovest di sostenere il diritto dei tedeschi dell'est di fuggire dall'oppressione nella DDR. Ma il governo degli Stati Uniti aveva appena trascorso anni, finalmente con successo, a persuadere il governo della Germania Est a firmare un trattato di dirottamento. Di conseguenza il caso venne nella Corte degli Stati Uniti per Berlino, fino a quel momento mai convocata.[4][6]

Nonostante le obiezioni del pubblico ministero, il giudice federale statunitense Herbert Jay Stern stabilì che gli imputati avevano il diritto di essere processati da una giuria, procedura abolita in Germania dalla riforma Emminger del 1924.[2][4] Il caso contro la coimputata Ingrid Ruske cadde perché non era stata informata dei suoi diritti Miranda prima di firmare una confessione. Tiede venne assolto da tre accuse, tra cui dirottamento e possesso di arma da fuoco, ma condannato per aver preso un ostaggio. La giuria ritenne Tiede colpevole di presa di ostaggi, ma non colpevole di atti contro la sicurezza dell'aviazione civile, privazione della libertà e percosse.[2] La pena minima per la presa di ostaggi era di tre anni.[2] Tuttavia Stern condannò Tiede alla pena scontata durante la custodia cautelare, circa nove mesi.[4] Stern spiegò la situazione di emergenza di Tiede e la sua situazione di dover affrontare il carcere nella Germania Est per il tentativo di Republikflucht.[2]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Due anni dopo il suo arresto, Horst Fischer fu rilasciato dopo che il governo federale della Germania Ovest aveva pagato un riscatto alla Germania Est. Ingrid Ruske e Fischer si sposarono dopo il suo rilascio nella Germania Ovest.

Nella cultura popolare[modifica | modifica wikitesto]

Il libro del 1984 che il giudice Stern scrisse su quell'evento, Judgment in Berlin, è stato trasposto in un film con lo stesso nome nel 1988. Il giudice viene interpretato da Martin Sheen.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Lars-Broder Keil, "Aus der Flucht wird eine politische Affäre" (trl. The escape turns into a political affair, su morgenpost.de, Berliner Morgenpost, 31 agosto 2008. URL consultato il 25 luglio 2009.
  2. ^ a b c d e f g h (DE) Joachim Nawrocki, "Berlin: "Wollen Sie solche Richter?"" (trl.: Berlin: "Is this the kind of judges you want?") 11, su zeit.de, Die Zeit, 6 gennaio 1979. URL consultato il 25 luglio 2009.
  3. ^ (DE) – Matthias Göpfert, LexiTV – Wissen für alle (trl. LexiTV – Knowledge for all), first transmitted in April 2001, retransmitted in "Entführungen" (trl. kidnappings) by Mitteldeutscher Rundfunk-Fernsehen on 23 September 2008, 14:30h.
  4. ^ a b c d e US Judge: Berlin Plane Hijack Trial Had Parallels to Guantanamo, su dw-world.de, Deutsche Welle, 30 agosto 2008. URL consultato il 25 luglio 2009.
  5. ^ a b Hijacked to Capitalism: Unwitting East German Defectors Revisit Decision to Stay or Go, su spiegel.de, Der Spiegel, 20 maggio 2010. URL consultato il 19 aprile 2014.
  6. ^ UNITED STATES, as the United States Element, Allied Kommandatura, Berlin, v. HANS DETLEF ALEXANDER TIEDE and INGRID RUSKE, Defendants, su uniset.ca, United States High Commissioner for Germany, 14 marzo 1979. URL consultato il 25 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2011).
    «This is a criminal proceeding arising out of the alleged diversion ... of a Polish aircraft by the defendants from its scheduled landing in East Berlin to a forced landing in West Berlin. United States authorities exercised jurisdiction over this matter and convened this Court»
  7. ^ (EN) Volo LOT Polish Airlines 165 (1978), su IMDb, IMDb.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Antje Rávic Strubel, Tupolew 134, 31 July 2004, Munich: C.H. Beck, pp. 317, ISBN 3-406-52183-5.<
  • Stern, Herbert Jay, Judgment in Berlin, New York: Universe Books, 1984.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]