Volo Daallo Airlines 159

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Volo Daallo Airlines 159
L'aereo coinvolto, visto qui nel marzo 2013.
Tipo di eventoAttentato terroristico
Data2 febbraio 2016
TipoEsplosione di una bomba a bordo
LuogoIn rotta sopra la Somalia
StatoBandiera della Somalia Somalia
Coordinate2°14′08.4″N 45°17′06.3″E / 2.235667°N 45.285083°E2.235667; 45.285083
Numero di voloDAO159 e D3159
Tipo di aeromobileAirbus A321-111
OperatoreDaallo Airlines
Numero di registrazioneSX-BHS
PartenzaAeroporto Internazionale Aden Adde, Somalia
DestinazioneAeroporto Internazionale di Gibuti-Ambouli, Gibuti
Occupanti81
Passeggeri74
Equipaggio7
Vittime1 (l'attentatore)
Feriti2
Sopravvissuti80
Danni all'aeromobileSostanziali
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Somalia
Volo Daallo Airlines 159
Dati estratti da Aviation Safety Network
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Il volo Daallo Airlines 159 era un collegamento di linea internazionale operato dalla compagnia aerea di proprietà somala Daallo Airlines. Il 2 febbraio 2016 si verificò un'esplosione a bordo dell'aereo 20 minuti dopo il decollo da Mogadiscio. L'aereo riuscì a rientrare in sicurezza all'aeroporto, riportando una vittima (l'attentatore).[1] Un'indagine successiva indicò che l'esplosione era stata causata da una bomba, fatta esplodere in un attacco suicida.[2][3][4] Il gruppo militante islamista Al-Shabaab rivendicò la responsabilità dell'attentato.[5][6][7] Un totale di dieci persone è stato condannato in relazione a quanto successo.[8]

L'aereo[modifica | modifica wikitesto]

Il velivolo coinvolto era un Airbus A321-111 di 19 anni, codice di registrazione SX-BHS, di proprietà della Hermes Airlines e operato da Daallo Airlines al momento dell'incidente. L'aereo era stato consegnato a Daallo Airlines il 5 gennaio 2015. Era stato precedentemente operato da Hermes Airlines, Air Mediterranee, Myanmar Airways International e Swissair. Il numero di serie del produttore dell'aereo (MSN) è 642 ed aveva volato per la prima volta il 6 gennaio 1997. L'aereo era stato consegnato a Swissair il 21 gennaio 1997. Era dotato di due motori CFM International CFM56 ed aveva una configurazione all-economy da 220 posti.[9] Nel marzo 2013 uscì di pista dopo l'atterraggio all'aeroporto di Lione-Saint-Exupéry.[10]

Il 9 agosto 2016 l'aereo è stato portato all'aeroporto internazionale Regina Alia per lo stoccaggio.[1]

L'incidente[modifica | modifica wikitesto]

Il 2 febbraio 2016, 20 minuti dopo il decollo da Mogadiscio, Somalia, alle 11:00 ora locale, in rotta verso la città di Gibuti, a un'altitudine di circa 14 000 piedi (4 300 m), si verificò un'esplosione a bordo che aprì un foro nella fusoliera dietro il portellone R2.[11][12][13][14] Quel giorno venne riportato che l'esplosione era accaduta molto probabilmente vicino ai sedili 15/16F, nel traverso dell'attaccatura dell'ala anteriore e dei serbatoi di carburante.[15][16] C'erano 74 passeggeri e 7 membri dell'equipaggio a bordo al momento dell'incidente.[17]

Reagendo all'esplosione, gli assistenti di volo spostarono i passeggeri nella parte posteriore dell'aereo. I piloti allertarono la torre di Mogadiscio, segnalando un problema di pressurizzazione, ma non dichiararono emergenza.[18] L'aereo tornò all'aeroporto Internazionale Aden Adde effettuando un atterraggio d'emergenza.[2] Vennero segnalati due feriti; il corpo bruciato dell'attentatore suicida era caduto dall'aereo e atterrato nella città di Dhiiqaaley vicino a Balad, in Somalia[19]; venne trovato dai residenti nelle vicinanze.[20]

Il volo aveva subito un ritardo prima della partenza, quindi al momento dell'esplosione l'aereo non era ancora alla quota di crociera e la cabina non era ancora completamente pressurizzata. Si pensava che un laptop fosse stato attrezzato con un timer per far esplodere la bomba durante il volo.[21][22]

Secondo Mohamed Ibrahim Yassin Olad, l'amministratore delegato di Daallo Airlines, l'attentatore suicida e 69 degli altri 73 passeggeri a bordo avrebbero dovuto imbarcarsi su un volo della Turkish Airlines, cancellato la mattina del 2 febbraio a causa del maltempo.[3] Ciò aveva portato Daallo Airlines a portare i passeggeri a Gibuti, dove sarebbero stati trasferiti su un aereo della Turkish.[23] La cancellazione del volo turco è stata confermata da Yahya Ustun, portavoce della compagnia.[3]

Le indagini[modifica | modifica wikitesto]

L'Autorità per le indagini sugli incidenti aerei della Somalia (SAAIA) dichiarò, il 3 febbraio, che una persona era scomparsa dall'aereo una volta tornato a Mogadiscio, confermando in seguito che il corpo della persona scomparsa era stato trovato vicino a Balad.[17] La National Intelligence and Security Agency condusse un'indagine sull'attentato, in collaborazione con le autorità aeroportuali e la polizia locale. Daallo Airlines, in un'intervista, disse che un team tecnico della Hermes Airlines, il proprietario dell'Airbus, nonché l'omonimo produttore dell'aereo, avevano un ruolo attivo nell'indagine.[24] Anche l'FBI contribuì.[25]

I primi test dei danni sul volo 159 confermarono tracce di residui di esplosivo.[2] Si pensava che una bomba, forse nascosta all'interno di un computer portatile, fosse stata portata sull'aereo da una persona in sedia a rotelle.[26] Si ritiene che il passeggero fosse stato trasferito in un posto normale dopo essere stato portato sull'aereo. Due passeggeri dell'aereo, tra cui uno che era seduto sul sedile accanto, furono arrestati con l'accusa di essere suoi complici.[12] Il 6 febbraio, il ministro dei trasporti Ali Ahmed Jama confermò che l'esplosione era stata causata da una bomba che "avrebbe dovuto uccidere tutti a bordo".[20][27]

Le autorità somale hanno identificato il passeggero deceduto come Abdullahi Abdisalam Borleh, un uomo di 55 anni di Hargeisa, capitale della regione Somaliland della Somalia, ma non confermarono che probabilmente fosse l'attentatore suicida.[28][29][30][31] Borleh era un insegnante in una scuola islamica e disse che sarebbe andato all'estero per motivi di salute, secondo lo sceicco Mohamed Abdullahi, un imam della moschea di Hargeisa.[32] Un funzionario federale somalo dichiarò che Borleh era stato monitorato dagli agenti di sicurezza, "ma non lo avevamo mai considerato pericoloso". Un alto funzionario dell'immigrazione somalo disse che Borleh aveva ottenuto un visto turco per lavorare in Turchia come consigliere del ministero degli Esteri. Una lettera sarebbe stata inviata dall'ambasciata somala ad Ankara all'ambasciata turca a Mogadiscio, chiedendo ai suoi funzionari di facilitare un visto per Borleh come "consigliere del ministro degli affari esteri e della promozione degli investimenti". L'ambasciata somala ad Ankara negò di aver mai inviato una lettera del genere.[32]

Una registrazione della telecamera di sicurezza dall'aeroporto mostrava due uomini, apparentemente lavoratori aeroportuali, mentre consegnavano un laptop a Borleh.[16][25][33] Dei funzionari statunitensi riferirono della convinzione degli investigatori che l'attentatore avesse qualche tipo di collegamento con il personale della compagnia aerea o dell'aeroporto.[34]

Almeno 20 persone, tra cui funzionari governativi e i due dipendenti della compagnia aerea, vennero arrestate con l'accusa di essere collegate all'attacco.[26][35][36] Un pilota serbo, Vlatko Vodopivec, aveva criticato la mancanza di sicurezza intorno all'aereo in aeroporto, descrivendo la struttura come "caotica". In un'intervista con l'Associated Press, Vodopivec spiegò che "la sicurezza è zero. Quando parcheggiamo lì, circa 20-30 persone arrivano sull'asfalto...Nessuno ha un badge o quei giubbotti gialli. Entrano ed escono dall'aereo, e nessuno sa chi è chi...Possono metterci dentro qualsiasi cosa quando i passeggeri lasciano l'aereo".[35]

Mohamed Ibrahim Yassin Olad, CEO di Daallo Airlines, dichiarò che la compagnia aerea avrebbe continuato a volare in Somalia, nonostante l'incidente. "Siamo lì da 25 anni", ha detto. "I nostri sforzi per mantenere la Somalia collegata al resto del mondo continueranno."[3]

Il 13 febbraio, undici giorni dopo l'incidente, il gruppo militante islamista Al-Shabaab, in una dichiarazione via e-mail, rivendicò la responsabilità dell'attacco, affermando che si trattava della "punizione per i crimini commessi dalla coalizione dei crociati occidentali e dalle loro agenzie di intelligence contro i musulmani della Somalia".[5] Al-Shabaab continuò dicendo di aver preso di mira la Turkish Airlines perché la Turchia è uno stato della NATO che sostiene le operazioni occidentali in Somalia e che stavano prendendo di mira i funzionari dell'intelligence occidentale e i soldati della NATO turchi che erano a bordo.[6][7]

Condanne penali[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 maggio 2016, un tribunale militare somalo giudicò due uomini colpevoli di aver pianificato l'attentato e di essere membri di al-Shabab condannandoli all'ergastolo. Uno dei due uomini era un ex funzionario della sicurezza dell'aeroporto e l'altro, che aveva finanziato l'attacco, riuscì a sfuggito all'arresto venendo processato in contumacia.[37] Altri otto lavoratori aeroportuali ricevettero una condanna per aver favorito questo crimine, ma non essendo membri di al-Shabab furono stati condannati a pene detentive che andavano da sei mesi a quattro anni.[8] Svolgevano tutti lavori inerenti all'aeroporto, come l'addetto alla sicurezza, l'agente di polizia, il portiere e il funzionario dell'immigrazione.[37]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) ASN Aircraft accident Airbus A321-111 SX-BHS Mogadishu International Airport (MGQ), su aviation-safety.net, Flight Safety Foundation. URL consultato l'11 luglio 2020.
  2. ^ a b c (EN) Greg Botelho e Robyn Kriel, Somalia jet explosion: 2 injured, hole left in plane, in CNN, 2 febbraio 2016. URL consultato il 2 febbraio 2016.
  3. ^ a b c d (EN) Somalia plane bomber was meant to board Turkish flight: airline executive, in Reuters, 8 febbraio 2016. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  4. ^ (EN) 'Somalia plane bomber given bomb in laptop' on CCTV, in BBC News, 8 febbraio 2016. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  5. ^ a b (EN) Feisal Omar, Somalia's al Shabaab says its bomber behind airline blast, in Reuters UK, 13 febbraio 2016. URL consultato il 13 febbraio 2016.
  6. ^ a b (EN) Al-Shabab 'carried out' Somalia plane attack, in BBC News, 13 febbraio 2016. URL consultato il 13 febbraio 2016.
  7. ^ a b (EN) Somalia: Al Shabaab claims responsibility for Daallo airlines bomb explosion, in Horseed Media, 13 febbraio 2016. URL consultato il 13 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2016).
  8. ^ a b (EN) Daallo Airlines blast: Somalia sentences two to life in prison, in BBC News, 30 maggio 2016. URL consultato il 30 maggio 2016.
  9. ^ (EN) (Airbus A321 – MSN 642) (Ex F-GYAO HB-IOG), su airfleets.net, Air Fleets. URL consultato il 5 febbraio 2016.
  10. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Airbus A321-111 SX-BHS Lyon Saint-Exupéry Airport (LYS), in Aviation Safety, 29 marzo 2013. URL consultato il 3 febbraio 2016.
  11. ^ (EN) Burning man sucked out of plane at 14,000ft after explosion on board, ABP Live, 3 febbraio 2016. URL consultato il 3 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2018).
  12. ^ a b (EN) Colin Freeman, 'Wheelchair-bound suicide bomber' responsible for attack on Somali airline, in The Daily Telegraph, 4 febbraio 2016. URL consultato il 4 febbraio 2016.
  13. ^ (EN) Martin Rivers, Cause Of Daallo Airlines A321 Explosion Unclear: CEO, in Forbes, 2 febbraio 2016. URL consultato il 2 febbraio 2016.
  14. ^ (EN) Two Reported Injured After Explosion on Airliner in Somalia, in VICE News, 2 febbraio 2016. URL consultato il 2 febbraio 2016.
  15. ^ (EN) Daallo Airlines A321 damaged by explosion at Mogadishu, in JACDEC, 2 febbraio 2016. URL consultato il 3 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2017).
  16. ^ a b (EN) Robyn Kriel e Faith Karimi, Airport workers seen with laptop used in Somalia in-flight jet blast, in CNN, 7 febbraio 2016. URL consultato il 7 febbraio 2016.
  17. ^ a b (EN) Simon Hradecky, Accident: Daallo A321 near Mogadishu on Feb 2nd 2016, explosion rips fuselage open, in AV Herald, 2 febbraio 2016. URL consultato il 2 febbraio 2016.
  18. ^ (EN) Inquiry outlines initial moments after explosion hit Daallo A321, in Flight Global, 11 febbraio 2016. URL consultato il 13 febbraio 2016.
  19. ^ (EN) AirLive.net: BREAKING Explosion on board an A321 few mins after taking off from Mogadishu, in Air Live, 2 febbraio 2016. URL consultato il 2 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2016).
  20. ^ a b (EN) Somali plane 'was holed by bomb' after Mogadishu take-off, in BBC News, 6 febbraio 2016. URL consultato il 6 febbraio 2016.
  21. ^ (EN) Joel Hruska, One killed in potential aircraft bombing, Somali jet makes emergency landing, in ExtremeTech, 3 febbraio 2016. URL consultato il 7 febbraio 2016.
  22. ^ (EN) Lara Rebello, Man sucked out of a hole created by blast on board Somalian aeroplane, in International Business Times UK, 3 febbraio 2016. URL consultato il 7 febbraio 2016.
  23. ^ (EN) Hamza Mohamed, Somali jet suspect 'checked in on Turkish Airlines', su Al jazeera.com, 7 febbraio 2016. URL consultato il 7 febbraio 2016.
  24. ^ (EN) Press Release for Flight D3 159, su daallo.com, DAALLO Airlines, 3 febbraio 2016. URL consultato il 3 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2019).
  25. ^ a b (EN) Harun Maruf, Somali Officials: Man Killed in Plane Bombing Given Laptop Before Flight, in VOA, 7 febbraio 2016. URL consultato il 7 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2016).
  26. ^ a b (EN) Somali airliner bombing suspect smuggled laptop onto plane: official, in Debkafile, 7 febbraio 2016. URL consultato il 7 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2017).
  27. ^ (EN) Duncan Minn, Somali plane hit by bomb, meant to kill all on board: minister, in Reuters, 6 febbraio 2016. URL consultato il 6 febbraio 2016.
  28. ^ (EN) Turkish airlines had a prior knowledge of the terror attack of Daallo airlines, in Mareeg, 9 febbraio 2016. URL consultato il 9 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2016).
  29. ^ (EN) Somali authorities identify the man that caused the blast on Daallo airlines, in Somali Current, 6 febbraio 2016. URL consultato il 6 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2016).
  30. ^ (EN) Jimmy Nsubuga, Man 'sucked out of hole in plane was suicide bomber in wheelchair', in Metro, 5 febbraio 2016. URL consultato il 6 febbraio 2016.
  31. ^ (EN) Morgan Winsor, Somalia Daallo Airlines Explosion: Wheelchair Passenger Suspected As Suicide Bomber, in International Business Times, 4 febbraio 2016. URL consultato il 6 febbraio 2016.
  32. ^ a b (EN) Somali plane bomber was known as religious but not extremist, su The Big Story. URL consultato il 18 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2016).
  33. ^ (EN) Robyn Kriel e Faith Karimi, Airport workers handled jet blast laptop, WVTM, 7 febbraio 2016. URL consultato il 7 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2016).
  34. ^ (EN) Somalia plane bomber was meant to board Turkish flight: Daallo CEO, in The Globe and Mail, 9 febbraio 2016. URL consultato il 9 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2016).
  35. ^ a b (EN) Abdi Guled e Dusan Stojanovic, Somalia Spokesman: Video Shows Laptop Handed To Bomb Suspect, in Associated Press, 7 febbraio 2016. URL consultato il 7 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2016).
  36. ^ (EN) Somalia: Airport Staff, Airline Employees Detained Over Somali Plane Blast, in GeeskaAfrika, 7 febbraio 2016. URL consultato il 7 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  37. ^ a b (EN) Somalia sentences two to life in prison for February airline blast, su Business Insider. URL consultato l'11 giugno 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]