Voivodato della Slesia

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Disambiguazione – Se stai cercando il voivodato omonimo esistito tra il 1921 ed il 1939, vedi Voivodato della Slesia (1921-1939).
Voivodato della Slesia
voivodato
Województwo śląskie
Voivodato della Slesia – Stemma
Voivodato della Slesia – Bandiera
Voivodato della Slesia – Veduta
Voivodato della Slesia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Polonia Polonia
Amministrazione
Capoluogo Katowice
VoivodaMarek Wójcik (PO)
Data di istituzione1999
Territorio
Coordinate
del capoluogo
50°15′N 19°00′E / 50.25°N 19°E50.25; 19 (Voivodato della Slesia)
Superficie12 333,51 km²
Abitanti4 524 091 (2019)
Densità366,81 ab./km²
Distretti19+17
Voivodati confinantiŁódź, Opole, Piccola Polonia, Santacroce, Regione di Moravia-Slesia (Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca), Regione di Žilina (Bandiera della Slovacchia Slovacchia)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2PL-24
Codice GUS24
TargaS
Cartografia
Voivodato della Slesia – Localizzazione
Voivodato della Slesia – Localizzazione
Sito istituzionale

Il voivodato della Slesia (Województwo śląskie in polacco), a volte chiamato anche Alta Slesia o Slesia Superiore per distinguerlo dalla Bassa Slesia, è uno dei 16 voivodati della Polonia. Il voivodato si trova a sud del territorio polacco ed è stato creato con la riforma del 1º gennaio 1999 dalla fusione dei precedenti voivodati di Katowice, di Częstochowa e Bielsko-Biała. Il capoluogo è Katowice.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Il voivodato della Slesia confina a sud con la Repubblica Ceca e la Slovacchia. I monti Beschidi (Śląski e Żywiecki) segnano il confine meridionale. I voivodati di Łódź, di Opole, della Santacroce e della Piccola Polonia lo delimitano rispettivamente a nord, a ovest, a nord-est e a est.

L'attuale unità amministrativa è solo una parte della storica Slesia (che comprendeva anche territori all'interno dei confini odierni della Repubblica Ceca e della Germania). In ogni caso gran parte dell'unità amministrativa istituita nel 1999 non coincide con la regione storica: piuttosto si può affermare che la regione storica dell'Alta Slesia copre la maggior parte del Voivodato di Opole e la parte occidentale del Voivodato della Slesia.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

È il voivodato più densamente abitato della Polonia: all'interno di una superficie di 12.300 km² ci sono quasi 5 milioni di abitanti (in base ai dati del 2010). È anche l'area più urbanizzata dell'Europa centro-orientale.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Oltre il 13% del PIL della Polonia viene prodotto qui, ragione per la quale il voivodato è uno dei più ricchi del Paese[1].

Industria[modifica | modifica wikitesto]

Le più importanti regioni industriali sono quelle estrattive, del ferro, metallurgiche (piombo e zinco), elettriche, ingegneristiche, automobilistiche, chimiche, tessili e di materiali da costruzione. In passato l'economia della Slesia era basata sull'estrazione del carbone. Attualmente, considerando il volume degli investimenti, sta diventando sempre più importante l'industria automobilistica (Fiat a Bielsko-Biała, GM Opel a Gliwice).

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Il santuario di Jasna Góra a Częstochowa

Il voivodato è circondato a nord e a sud da una "cintura verde". I monti Beschidi, con oltre 150 impianti di risalita e 200 km di piste da sci, sono luoghi popolari per gli appassionati di sport invernali. I siti di arrampicata su roccia si trovano nel Giura polacco. Una rinomata attrazione sono anche le rovine dei castelli lungo il "sentiero dei nidi delle aquile".

Destinazione annuale di oltre 4 milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo è invece il santuario di Jasna Góra a Częstochowa.

Singolare anche l'archeologia industriale, con linee ferroviarie, miniere di carbone e argento, attrezzature dei secoli XIX e XX. Nel voivodato è presente un sito Patrimonio dell'umanità UNESCO: la Miniera di piombo, argento e zinco di Tarnowskie Góry e il suo sistema sotterraneo di gestione idraulica; il museo della miniera è tra la quarantina di siti legati alla storia dell'industria della regione raggruppati nella Szlak Zabytków Techniki Województwa Śląskiego ("La Strada dei Monumenti Industriali del Voivodato della Slesia"); altri luoghi sono il museo della Distilleria della birra di Żywiec (Muzeum Browaru Żywiec), il Museo della Slesia e gli insediamenti residenziali per operai di Nikiszowiec e Giszowiec a Katowice, e le miniere Guido (Kopalnia Guido) e Regina Luiza (Sztolnia Królowa Luiza) a Zabrze.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisione del voivodato in distretti

Distretti urbani[modifica | modifica wikitesto]

Altri distretti[modifica | modifica wikitesto]

Sede del voivodato a Katowice
Sede del Parlamento slesiano a Katowice

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il terminale B dell'Aeroporto Internazionale di Katowice-Pyrzowice

L'Aeroporto Internazionale di Katowice-Pyrzowice è utilizzato per voli nazionali e internazionali. Un altro aeroporto non lontano dal voivodato è quello di Cracovia-Balice.

Katowice gode di ottimi collegamenti ferroviari e stradali con Danzica e Ostrava (autostrada A1), Cracovia (autostrada A4), Łódź (autostrada A1) e Varsavia. È anche snodo di molte strade internazionali come la E40 che collega Calais, Bruxelles, Colonia, Dresda, Breslavia, Cracovia e Kiev, o la E75 che collega la Scandinavia con la penisola balcanica.

La Linia Hutnicza Szerokotorowa (ossia "Linea metallurgica di grandi dimensioni", abbreviata con l'acronimo LHS) è una linea ferroviaria a scartamento largo - come quello russo - che va dal confine con l'Ucraina fino a una località a 25 km da Katowice, attraversando parte del voivodato; è usata unicamente per traffico merci.

Aree protette[modifica | modifica wikitesto]

La laguna di Sosina a Jaworzno

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su slaskie.pl. URL consultato il 24 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2017).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN137152383 · LCCN (ENn2001105289 · GND (DE4386280-9 · J9U (ENHE987007557546805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82119105
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