Vittorio Avondo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Vittorio Avondo

Vittorio Avondo (Torino, 10 agosto 1836Torino, 14 dicembre 1910) è stato un pittore italiano.

Biografia

Nacque da Carlo, avvocato benestante, proprietario del castello di Lozzolo, e da Giuseppina Isnardi, figlia di un celebre chirurgo. Dopo aver frequentato il Ginnasio di Vercelli, volle dedicarsi alla pittura studiando all'Accademia di Belle Arti di Pisa, poi privatamente paesaggio con il pittore Alexandre Calame, a Ginevra, dove conobbe il Fontanesi, e passando poi allo studio della pittura di Corot.

Espose i suoi quadri a Roma, dove risiedette dal 1857, ma senza successo. Nel 1860 si trasferì a Torino e nel 1866 a Lozzolo. Nel 1872 acquistò il famoso castello di Issogne di cui curò il restauro e donò allo Stato nel 1907.

Dal 1891 assunse l’incarico di direttore del Museo Civico di Torino che tenne fino alla morte. Accostato al Daubigny, pittore da lui conosciuto personalmente, i suoi paesaggi sono resi con eleganza e con delicate vibrazioni di luce e di colore.

Bibliografia

  • E. Thovez, L'opera pittorica di Vittorio Avondo, Torino 1912
  • I. Cremona, Disegni di Vittorio Avondo, Torino 1946
  • Tra verismo e storicismo. Vittorio Avondo (1836-1910) dalla pittura al collezionismo, dal museo al restauro, Atti del Convegno (Torino, 27 ottobre 1995), a cura di R. Maggio Serra e B. Signorelli, Torino 1997
  • P. Cavanna, R. Passoni, S. Berselli, Vittorio Avondo e la fotografia, Torino 2005 ISBN 8888103449