Vittoria di Prussia

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Vittoria di Prussia
Principessa di Schaumburg-Lippe
Stemma
Stemma
In carica19 novembre 1890 –
9 luglio 1916
Nome completotedesco: Friederike Amalia Wilhelmine Viktoria
Altri titoliPrincipessa di Prussia
NascitaPotsdam, 12 aprile 1866
MorteBonn, 13 novembre 1929
Luogo di sepolturaSchloss Friedrichshof, Kronberg im Taunus
DinastiaHohenzollern
PadreFederico III di Germania
MadreVittoria di Gran Bretagna
ConsorteAdolfo di Schaumburg-Lippe
Alexander Zoubkoff

Vittoria di Prussia (lingua tedesca Friederike Amalia Wilhelmine Viktoria; Potsdam, 12 aprile 1866Bonn, 13 novembre 1929) fu una principessa di Prussia e di Schaumburg-Lippe.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era la seconda figlia dell'imperatore Federico III di Germania, e di sua moglie, la principessa Vittoria. Era una nipote della regina Vittoria del Regno Unito. In pubblico era sempre chiamata Principessa Vittoria, ma i famigliari la chiamavano Moretta o Young Vicky.

Come le sorelle, le principesse Sofia e Margherita, Vittoria era molto legata alla madre e fin da piccola adottò comportamenti ed usanze inglesi.

Relazione con Alessandro di Battenberg[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1881, il principe Alessandro di Battenberg, che era stato scelto come sovrano di Bulgaria dal 1879, visitò la corte prussiana per volere della madre di Vittoria. Siccome la madre e la nonna raccomandarono Alessandro come un possibile marito, Vittoria catturò rapidamente l'entusiasmo e si innamorò di lui. Alessandro, come i suoi fratelli, era considerato magro e focoso. I genitori della ragazza erano favorevoli al matrimonio, ma il nonno paterno, l'imperatore Guglielmo I, ed il cancelliere dell'Impero, Otto von Bismarck, si opposero all'unione: essi temevano infatti che lo sposalizio potesse offendere la Russia, dal momento che le azioni di Alessandro (Sandro) in Bulgaria stavano infastidendo i russi. Il contrasto degenerò in un'aspra battaglia di parole, ma infine i genitori della principessa Vittoria dovettero cedere ed essa dovette abbandonare l'idea di sposare Sandro.

Matrimoni[modifica | modifica wikitesto]

Primo matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 19 novembre 1890, il principe Adolfo di Schaumburg-Lippe. Il matrimonio risultò essere senza figli come conseguenza di un aborto spontaneo avvenuto durante i primi mesi di matrimonio. Adolfo morì nel 1916.

Nonostante fosse tecnicamente dalla parte della Germania durante la prima guerra mondiale, Vittoria parteggiava per la fazione britannica. Dopo la guerra essa incontrò il cugino, re Giorgio V del Regno Unito, e gli espresse il desiderio che sarebbero ritornati tutti amici in breve tempo; Giorgio le rispose che pensava che questo non sarebbe stato possibile ancora per molti anni.

Secondo matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 novembre 1927, nonostante la forte disapprovazione dei fratelli e delle sorelle,[1] Vittoria sposò Alexander Zoubkoff (25 settembre 1901 – 28 gennaio 1936), un rifugiato politico russo descritto come un «ballerino»,[2] di trentacinque anni più giovane di lei. In quel periodo le finanze della Principessa erano in uno stato piuttosto precario e Zoubkoff ne dilapidò buona parte per i suoi divertimenti, facendo raramente ritorno al tetto coniugale.[3]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Vittoria fu infine obbligata a mettere all'asta il contenuto di palazzo Schaumburg; la vendita fu condotta dal banditore di Colonia, M. Lempertz.[4] L'asta attirò però meno interesse di quanto era stato previsto e il The Times descrisse la gran parte delle offerte come «senza spirito»; si stimò che il ricavato del procedimento coprì solamente un terzo dei debiti di Vittoria (che ammontavano a 900 000 reichsmark o 45 000 sterline).[5] Dopo aver lasciato palazzo Schaumburg, la Principessa si trasferì in un monolocale arredato a Mehlem, un sobborgo di Bonn. Vittoria fu sul punto di divorziare da Zoubkoff sulla base del fatto che il suo comportamento gli era costato l'espulsione dalla Germania, che non era in grado di mantenerla e che «le relazioni coniugali non esistevano»,[6] ma pochi giorni dopo che questo annuncio venne reso pubblico essa si ammalò gravemente di polmonite e morì all'ospedale di Bonn il 13 novembre 1929.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Dama di I Classe dell'Ordine di Luisa - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di II Classe dell'Ordine reale di Vittoria ed Alberto - nastrino per uniforme ordinaria

Antenati[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Federico Guglielmo III di Prussia Federico Guglielmo II di Prussia  
 
Federica Luisa d'Assia-Darmstadt  
Guglielmo I di Germania  
Luisa di Meclemburgo-Strelitz Carlo II di Meclemburgo-Strelitz  
 
Federica Carolina Luisa d'Assia-Darmstadt  
Federico III di Germania  
Carlo Federico di Sassonia-Weimar-Eisenach Carlo Augusto di Sassonia-Weimar-Eisenach  
 
Luisa Augusta d'Assia-Darmstadt  
Augusta di Sassonia-Weimar-Eisenach  
Marija Pavlovna di Russia Paolo I di Russia  
 
Sofia Dorotea di Württemberg  
Vittoria di Prussia  
Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha Francesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
 
Augusta di Reuss-Ebersdorf  
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha  
Luisa di Sassonia-Gotha-Altenburg Augusto di Sassonia-Gotha-Altenburg  
 
Luisa Carlotta di Meclemburgo-Schwerin  
Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha  
Edoardo Augusto di Hannover Giorgio III del Regno Unito  
 
Carlotta di Meclemburgo-Strelitz  
Vittoria del Regno Unito  
Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld Francesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
 
Augusta di Reuss-Ebersdorf  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ J. Van Der Kiste, Kaiser Wilhelm II: Germany's Last Emperor, Stroud (Glos.), Sutton Publishing, 1999, p. 212.
  2. ^ The Times, lunedì 21 novembre 1927, p. 14
  3. ^ Van Der Kiste, p. 213
  4. ^ "The Times", venerdì 4 ottobre 1929, p. 25.
  5. ^ The Times, giovedì 16 ottobre 1929, p. 13
  6. ^ The Times, lunedì 4 novembre 1929, p. 11

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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