Vittoria Farnese (1618-1649)

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Vittoria Farnese
Justus Sustermans (bottega), Ritratto di Vittoria Farnese, 1648
Duchessa consorte di Modena e Reggio
In carica12 febbraio 1648 –
10 agosto 1649
PredecessoreMaria Farnese
SuccessoreLucrezia Barberini
NascitaParma, 29 aprile 1618
MorteModena, 10 agosto 1649
Casa realeFarnese per nascita
Este per matrimonio
PadreRanuccio I Farnese, duca di Parma
MadreMargherita Aldobrandini
ConsorteFrancesco I d'Este, duca di Modena e Reggio
FigliVittoria
ReligioneCattolicesimo
Ducato di Parma e Piacenza
Farnese

Pier Luigi
Figli
Ottavio
Figli
Alessandro
Ranuccio I
Figli
Odoardo I
Ranuccio II
Nipoti
Francesco
Antonio

Vittoria Farnese (Parma, 29 aprile 1618Modena, 10 agosto 1649) era duchessa di Modena e Reggio come seconda moglie di Francesco I d'Este.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vittoria era la figlia di Ranuccio I Farnese, duca di Parma e Piacenza, e di sua moglie, Margherita Aldobrandini. Da parte di padre, la principessa era nipote di Alessandro Farnese, duca di Parma e Piacenza e di Maria d'Aviz, infanta del Portogallo. Da parte di madre era nipote di Giovanni Francesco Aldobrandini, principe di Rossano, e di Olimpia Aldobrandini, nipoti di papa Clemente VIII[1].

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò a Parma il 12 febbraio 1648 Francesco I d'Este, duca di Modena e Reggio, vedovo di sua sorella Maria Farnese che aveva sposato nel 1631[2]. Dopo il matrimonio, la coppia arrivò a Modena[3][4]. In onore del nuovo matrimonio del duca, i poeti Giuliano Cassiani e Flaminio Calvi composero diverse poemi. Durante le celebrazioni, venne messo in scena il balletto "La Vittoria d'Imeneo", scritto dal compositore Benedetto Ferrari in loro onore[5][6].

Sua sorella Maria era riuscita a dare nove figli al marito prima di morire nel 1646. Vittoria invece riuscì a metter al mondo soltanto una bambina[7]:

Fu duchessa di Modena e Reggio soltanto per un anno: morì dopo aver dato alla luce sua figlia e riuscì a guadagnarsi il rispetto dei suoi sudditi per la sua pietà e generosità.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il parto, la duchessa sviluppò una febbre che durò per due giorni. Morì il 10 agosto 1649. Fu sepolta nella Chiesa di San Vincenzo a Modena.

Francesco contrasse un terzo matrimonio con Lucrezia Barberini, sposata a Loreto nell'ottobre del 1654[9].

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ottavio Farnese Pier Luigi Farnese  
 
Gerolama Orsini  
Alessandro Farnese  
Margherita d'Austria Carlo V d'Asburgo  
 
Giovanna van der Gheynst  
Ranuccio I Farnese  
Eduardo d'Aviz Manuele I del Portogallo  
 
Maria di Trastámara  
Maria d'Aviz  
Isabella di Braganza Giacomo di Braganza  
 
Doña Leonor Pérez de Guzmán  
Vittoria Farnese  
Giorgio Aldobrandini Giacomo Aldobrandini  
 
Bartolomea Ambrogi  
Giovanni Francesco Aldobrandini  
Margherita Del Corno Donato Del Corno  
 
 
Margherita Aldobrandini  
Pietro Aldobrandini Silvestro Aldobrandini  
 
Lisa Dati  
Olimpia Aldobrandini  
Flaminia Ferracci  
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rosini, Patrizia, Genealogia di Casa Farnese (PDF), in Nuovo Rinascimento. URL consultato il 5 gennaio 2017.
  2. ^ (EN) Farnese 2, su Genealogy, Miroslav Marek.
  3. ^ Anderson J., Royal Genealogies, Or the Genealogical Tables of Emperors, Kings and Princes, 1732, pp. 83.
  4. ^ Giambattista Recurti, La genealogia delle case più illustri di tutto il mondo principiando da Adamo nostro primo padre, e continuando sino al tempo presente, Venezia, Chiusole An., 1743, p. 574.
  5. ^ Tiraboschi G., Biblioteca modenese o Notizie della vita e delle opere degli scrittori natii degli stati del serenissimo signor duca di Modena, raccolte e ordinate dal cavaliere ab. Girolamo Tiraboschi, I, Modena, Societa’ Tipografica, 1782, pp. 56.
  6. ^ Assemani S. Ev., Catalogo della Biblioteca Chigiana giusta i cognomi degli autori ed i titoli degli anonimi coll’ordine alfabetico disposto sotto gli auspicj dell’eminentissimo e reverendissimo prencipe Flavio Chigi, Roma, Stamperia di Francesco Bizzarrini Komarek provisor di libri della Biblioteca Vaticana, 1764, p. 56.
  7. ^ Vittoria d'Este, su GeneAll.
  8. ^ Luigi Francesco Valdrighi, Dizionario storico-etimologico delle contrade e spazii pubblici di Modena, A. Rossi, 1880, p. 25.
  9. ^ (EN) Welf 10, su Genealogy, Miroslav Marek.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN174502733 · ISNI (EN0000 0003 5600 5911 · BAV 495/173401 · CERL cnp01411221 · GND (DE1015313825 · WorldCat Identities (ENviaf-174502733