Vitalij Bigdaš

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Vitalij Bigdaš
Nazionalità Bandiera della Russia Russia
Altezza 182 cm
Arti marziali miste
Specialità Kickboxing, lotta libera
Categoria Pesi medi
Squadra Bandiera della Russia Akhmat Fight Team
Carriera
Combatte da Bandiera della Russia Rostov sul Don
Vittorie 12
per knockout 4
per sottomissione 6
per decisione 2
Sconfitte 2
 

Vitalij Bigdaš (in russo Виталий Бигдаш?; Rostov sul Don, 25 luglio 1984) è un lottatore di arti marziali miste russo.

Combatte nella categoria dei pesi medi per l'organizzazione singaporiana ONE, dove è stato campione di categoria dal 2015 al 2017. In precedenza ha militato anche nelle promozioni ProFC e Oplot Challenge.

Carriera nelle arti marziali miste[modifica | modifica wikitesto]

ONE Championship[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver raggiunto un record di sette vittorie e nessuna sconfitta, lottanto quasi esclusivamente in Russia, nel 2015 attrae l'attenzione della promozione singaporiana ONE, che decide di metterlo sotto contratto nell'estate dello stesso anno.

L'esordio del russo avviene nell'ottobre seguente e avviene subito contro il campione dei pesi medi Igor Svirid, che al tempo cavalcava una striscia di otto vittorie consecutive: Bigdaš non delude le aspettative e detronizza il campione in carica grazie a un KO tecnico alla seconda ripresa.

Difende per la prima volta il titolo contro il birmano Aung La Nsang, salvo poi perdere la cintura nella loro attesa rivincita avvenuta cinque mesi dopo, per mano di una controversa decisione unanime.[1] Torna in azione nel maggio 2018 ma viene sconfitto dal brasiliano Leandro Ataides in rimonta, per poi ottenere una vittoria prima del limite sul nipponico Yuki Niimura nel dicembre seguente. Seguono poi ben tre anni d'inattività, dovuti a una serie di infortuni e alla sopraggiunta pandemia di COVID-19, prima di un successo per sottomissione contro il cinese Fan Rong nel dicembre 2021.

Il 25 febbraio 2022 affronta per la terza volta Aung La Nsang –– che nel frattempo aveva perso il titolo dei pesi medi e quello dei mediomassimi per mano dell'olandese Reinier de Ridder –– imponendosi per decisione unanime dei giudici grazie alla netta superiorità nella lotta a terra.[2]

Risultati nelle arti marziali miste[modifica | modifica wikitesto]

Risultato Record Avversario Metodo Evento Data Round Tempo Città Note
Vittoria 12-2 Bandiera della Birmania Aung La Nsang Decisione (unanime) ONE Championship: Full Circle 25 febbraio 2022 5 5:00 Bandiera di Singapore Singapore
Vittoria 11-2 Bandiera della Cina Fan Rong Sottomissione (ghigliottina) ONE Championship: Winter Warriors II 17 dicembre 2021 3 0:41 Bandiera di Singapore Singapore
Vittoria 10-2 Bandiera del Giappone Yuki Niimura Sottomissione (reverse triangle shoulder lock) ONE Championship 86: Destiny of Champions 7 dicembre 2018 1 4:24 Bandiera della Malaysia Kuala Lumpur, Malaysia
Sconfitta 9-2 Bandiera del Brasile Leandro Ataides KO tecnico (pugni) ONE Championship 72: Grit and Glory 12 maggio 2018 3 2:41 Bandiera dell'Indonesia Giacarta, Indonesia
Sconfitta 9-1 Bandiera della Birmania Aung La Nsang Decisione (unanime) ONE Championship 56: Light of a Nation 30 giugno 2017 5 5:00 Bandiera della Birmania Yangon, Birmania Perde il titolo dei pesi medi ONE
Vittoria 9-0 Bandiera della Birmania Aung La Nsang Decisione (unanime) ONE Championship 51: Quest for Power 14 gennaio 2017 5 5:00 Bandiera dell'Indonesia Giacarta, Indonesia Difende il titolo dei pesi medi ONE
Vittoria 8-0 Bandiera del Kazakistan Igor Svirid KO tecnico (ginocchiata e pugni) ONE Championship 32: Tigers of Asia 9 ottobre 2015 2 0:36 Bandiera della Malaysia Kuala Lumpur, Malaysia Vince il titolo dei pesi medi ONE

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) ONE Championship 56 Results: Aung La N Sang Makes History, Tops Vitaly Bigdash, su mmanews.com, 30 giugno 2017. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  2. ^ (EN) Nicolas Atkin e Tom Taylor, ONE Championship Full circle results: Reinier de Ridder mauls Kiamrian Abbasov; Vitaly Bigdash defeats Aung La N Sang, su scmp.com, 25 febbraio 2022. URL consultato il 26 febbraio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]