Visto d'ingresso

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Il visto negli Stati Uniti. Rilasciato dal Consolato Generale degli Stati Uniti d'America a Milano in Italia (2014).
Visto di tipo 1 rilasciato dall'URSS (per visite temporanee di fuori dell'Unione Sovietica).
Visto di tipo 2 rilasciato dall'URSS, riservato alle persone che avevano ricevuto il permesso di lasciare l'URSS per sempre e che hanno perso la cittadinanza sovietica.
Visto dell'Impero russo (1916).

Il visto di ingresso è l'atto con il quale uno Stato concede a un individuo straniero il permesso di accedere nel proprio territorio, per un certo periodo di tempo e per determinati fini. È internazionalmente noto con il nome breve di visa, dal latino charta visa ("carta che è stata vista").

Visto brasiliano su passaporto statunitense.

Tipi[modifica | modifica wikitesto]

Il visto può essere contenuto in un documento a sé o, più comunemente, stampato sul passaporto del richiedente o contenuto in foglio da allegare al medesimo. Non tutti gli Stati richiedono il visto per l'ingresso nel loro territorio, ritenendo in certi casi sufficiente il passaporto o la carta di identità, in seguito ad accordi di libera circolazione.

A seconda del motivo di viaggio sono disponibili diversi tipi di visto:

  • Visto turistico: il più richiesto, è generalmente il meno costoso (talvolta gratuito) e permette di visitare il Paese per un periodo compreso fra 30 e 90 giorni nella maggior parte dei casi.
  • Visto di transito: rilasciato a coloro che si fermano nel Paese per un breve periodo (solitamente fra tre e sette giorni) per poi proseguire verso un Paese terzo diverso da quello di provenienza.
  • Visto di studio/lavoro: è di solito il più costoso e anche quello che dura di più (6-12 mesi e oltre), viene richiesto da chi si vuole trasferire per lavorare o studiare nel Paese, e talvolta i requisiti sono più stringenti rispetto al visto turistico.

Esistono poi altri tipi di visti per casi particolari, come i viaggi diplomatici o le operazioni chirurgiche.

Visto all'arrivo[modifica | modifica wikitesto]

In alcuni casi il visto può anche essere ottenuto all'arrivo, allo stesso prezzo di quando viene richiesto al consolato o pagando una commissione aggiuntiva. In questo caso si parla di VOA (Visa on arrival). Con il passaporto italiano si può ottenere il VOA in trentasei Paesi.

     Paesi che rilasciano il VOA a tutti i turisti

     Paesi che rilasciano il VOA a un gruppo ristretto di nazionalità (più di 10)

Visto elettronico[modifica | modifica wikitesto]

Il visto elettronico o eVisa (dall'inglese electronic visa) è una procedura semplificata di richiesta del visto, che permette di evitare le code al consolato e snellisce la burocrazia, in quanto permette di pagare con carta di credito o di debito e di stampare il visto direttamente a casa propria, ritirarlo al consolato tramite appuntamento o all'aeroporto di arrivo. Al 2020 quarantatré Paesi hanno implementato l'uso del visto elettronico. Con il passaporto italiano si ha accesso a ventidue Paesi con il visto elettronico.

     Paesi che garantiscono l'eVisa a tutti i visitatori

     Paesi che garantiscono l'eVisa a un gruppo ristretto di nazionalità

     Paesi che richiedono un'autorizzazione elettronica al viaggio (ETA) per la maggior parte di coloro che sono esenti da visto

Gli accordi internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Visto turistico per la Repubblica popolare cinese.
Visto di transito, rilasciato da Chiune Sugihara a Susan Bluman.

I cittadini degli Stati che hanno sottoscritto la convenzione di Schengen (Svizzera, Islanda, Norvegia e Liechtenstein e quasi tutti quelli dell'Unione europea tranne Irlanda, Croazia, Bulgaria e Romania) possono entrare liberamente in Italia e soggiornarvi senza limitazioni, mentre gli altri sono soggetti a controlli di frontiera, in molti casi con l'obbligo del visto d'ingresso rilasciato da un consolato italiano all'estero.

Come orientamento generale sono di regola esenti dall'obbligo del visto tutti i cittadini degli Stati del continente americano, mentre sono in genere soggetti all'obbligo del visto i cittadini provenienti da Stati del continente africano e asiatico.

Restrizioni[modifica | modifica wikitesto]

Henley & Partners ogni anno compila un indice sulle restrizioni dei visti, che classifica i Paesi in base all'apertura delle loro restrizioni sui visti e requisiti per i visti. L'indice si basa sul database International Air Transport Association.

Visa Restrictions Index 2016
(tabella parziale)
Rank Passaporto ordinario del Paese Numero di territori che consentono l'ingresso senza visto o che rilasciano un visto all'arrivo
1 Germania Germania 177
2 Svezia Svezia 176
3 Finlandia Finlandia, Francia Francia, Italia Italia, Spagna Spagna, Regno Unito Regno Unito 175
4 Belgio Belgio, Danimarca Danimarca, Paesi Bassi Paesi Bassi, Stati Uniti Stati Uniti 174
5 Austria Austria, Giappone Giappone, Singapore Singapore 173
6 Canada Canada, Irlanda Irlanda, Lussemburgo Lussemburgo, Norvegia Norvegia, Portogallo Portogallo, Corea del Sud Corea del Sud, Svizzera Svizzera 172
7 Grecia Grecia, Nuova Zelanda Nuova Zelanda 171
8 Australia Australia 169
9 Malta Malta 168
10 Rep. Ceca Rep. Ceca, Ungheria Ungheria, Islanda Islanda 167
... ... ...
104 Afghanistan Afghanistan 25

L'organizzazione mondiale del turismo nella sua annuale relazione Visa ha concluso che i trenta Paesi i cui cittadini sono stati meno colpiti da restrizioni sui visti nel 2015 sono stati (in base ai dati forniti dall'OMT, sulla base di informazioni provenienti da istituzioni ufficiali nazionali):[1]

Meno restrizioni
Rank Nazione Indice di mobilità (out of 215 with no visa weighted by 1, visa on arrival weighted by 0.7, eVisa by 0.5 and traditional visa weighted by 0)
1 Danimarca Danimarca, Finlandia Finlandia, Germania Germania, Italia Italia, Lussemburgo Lussemburgo, Singapore Singapore, Regno Unito Regno Unito 160
8 Francia Francia, Giappone Giappone, Paesi Bassi Paesi Bassi, Corea del Sud Corea del Sud, Svezia Svezia, Stati Uniti Stati Uniti 159
14 Belgio Belgio, Canada Canada, Irlanda Irlanda, Norvegia Norvegia, Portogallo Portogallo, Spagna Spagna, Svizzera Svizzera 158
21 Austria Austria, Grecia Grecia, Malta Malta 157
24 Rep. Ceca Repubblica Ceca, Nuova Zelanda Nuova Zelanda 156
26 Ungheria Ungheria, Islanda Islanda, Malaysia Malaysia 155
29 Australia Australia, Slovacchia Slovacchia 154

La media mondiale nel 2015 era 89, tra le economie avanzate il punteggio medio è stato di 154 e, tra le economie emergenti, 73 (la Russia ha ottenuto 93 punti, l'India 50 e la Cina 46).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Visa Openness Report 2016 (PDF), su dtxtq4w60xqpw.cloudfront.net, World Tourism Organization. URL consultato il 17 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2016).

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