Viscosa
La viscosa è un filato in cellulosa che imita la morbidezza delle pregiate fibre usate storicamente[1] presentando inoltre una lucentezza serica, per cui veniva un tempo anche chiamata "seta artificiale". Tuttavia, ogni riferimento alla seta è stato vietato dalla legge che tutela la seta ed ora anche dalla legge europea in tema di etichettatura tessile[2].
Può essere utilizzata per produrre tessuti, con usi molto diversi, che vanno dai vestiti alle tele che rivestono l'interno degli pneumatici.
Cenni storici[modifica | modifica wikitesto]
La viscosa fu inventata nel 1883 dal chimico francese conte Hilaire Bernigaud de Chardonnet, che la presentò all'Esposizione Internazionale di Parigi nel 1891[3]. Il metodo industriale per la produzione di viscosa fu brevettato nel 1902 in Gran Bretagna dai chimici Charles Cross, Edward Bevan e Clayton Beadle[4], i quali cedettero il brevetto a Samuel Courtauld, che avviò la produzione industriale di viscosa nel 1906[4].
Chiamata dapprima seta artificiale e dal 1924 rayon, la viscosa fu creata per rispondere alla richiesta di tessuti simili alla seta, ma più economici.
Produzione e lavorazione[modifica | modifica wikitesto]
La viscosa, nelle varie forme e varietà, rappresenta circa il 14% delle fibre artificiali prodotte dall'industria.
Viene prodotta dalla polpa di legno degli alberi (o dal cotone, dalla paglia, ecc.) trattata con una soluzione di soda caustica (NaOH); viene quindi aggiunto solfuro di carbonio (CS2) e si forma xantogenato di cellulosa che viene ulteriormente disciolto con altra soda caustica.
La soluzione colloidale viene estrusa; i filamenti che escono dalla filiera formano il filo singolo che viene roccato sulla macchina di filatura. In seguito la rocca viene caricata in cantra del lavaggio e poi questo filo lavato ed asciugato su appositi cilindri a vapore è pronto per le lavorazioni tessili del rayon.
Facendo passare questa soluzione in una sottile fessura posta in un bagno di acido solforico si può ottenere il cellophane.
Microscopia[modifica | modifica wikitesto]
La viscosa (di cellulosa rigenerata) al microscopio si presenta con caratteristiche molto simili al cotone, cioè a sezione schiacciata (a fagiolo). In seguito a trattamenti con reattivi (soluzione iodo-solforica) la fibra assume un colore violaceo.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Il tessuto Viscosa: il tessuto che sembra naturale al tocco, su Industria-Tessile.com, 9 marzo 2008. URL consultato il 30 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2015 ).
- ^ Regolamento (UE) n. 1007/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2011, relativo alle denominazioni delle fibre tessili e all'etichettatura e al contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili e che abroga la direttiva 73/44/CEE del Consiglio e le direttive del Parlamento europeo e del Consiglio 96/73/CE e 2008/121/CE. Testo rilevante ai fini del SEE, su Eur-Lex.Europa.EU, 18 ottobre 2011. URL consultato il 30 agosto 2018.
- ^ Enciclopedia Treccani[collegamento interrotto]
- ^ a b Storia dell'industria chimica. I PRIMI MATERIALI PLASTICI E L'INDUSTRIA DEGLI ALTI POLIMERI, su minerva.unito.it. URL consultato il 1º settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2010).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Viscosa, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Sette canne, un vestito cortometraggio di Michelangelo Antonioni sulla produzione della cellulosa
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