Violeta Parra
Questa voce o sezione sugli argomenti poeti cileni e cantanti cileni non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
Violeta Parra | |
---|---|
Nazionalità | ![]() |
Genere | Folk[1] Nueva Canción Chilena[1] |
Periodo di attività musicale | 1949 – 1967 |
Violeta Parra, all'anagrafe Violeta del Carmen Parra Sandoval (San Carlos, 4 ottobre 1917 – Santiago del Cile, 5 febbraio 1967), è stata una cantautrice, poetessa e pittrice cilena, madre dei musicisti Isabel Parra e Ángel Parra e sorella del poeta Nicanor Parra.
A Violeta Parra si deve un'importante opera di recupero e diffusione della tradizione popolare del Cile, opera proseguita poi dal movimento della Nueva Canción Chilena. Nelle sue canzoni sono sempre presenti la denuncia e la protesta per le ingiustizie sociali.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Era la terza dei dieci figli di Clarisa del Carmen Sandoval Navarrete e di Nicanor Parra Alarcón, professore di musica. Tra i fratelli sono da ricordare Nicanor Parra, matematico, fisico e celebre poeta moderno; Eduardo e Luis Roberto, musicisti, cantautori e compositori ed infine l’artista circense Oscar René, detto Tony Canarito.
Violeta vive un'infanzia difficile a causa delle ristrettezze economiche in cui versa una famiglia numerosa composta da dieci fratelli. Proprio questi problemi la spingono a cercare di guadagnare qualcosa cantando e suonando insieme ai fratelli per le strade, nei circhi e persino nei bordelli.
Nel 1937, si trasferisce a Santiago del Cile dove conosce e sposa Luis Cereceda. Da questo matrimonio, finito nel 1948, nascono i figli Ángel e Isabel, che in seguito seguiranno le orme delle madre diventando anche loro cantanti.
Violeta lavora suonando nelle sale da ballo e talvolta per piccole stazioni radio. Incomincia intanto ad interessarsi alla ricerca delle tradizioni popolari del suo paese.
Nel 1949 si sposa nuovamente e da questo nuovo legame nascono le figlie Luisa e Rosita Clara.
Nel 1953, dopo un recital a casa di Pablo Neruda viene chiamata da Radio Cile per un programma sul folclore locale. Nel 1954 riceve il premio Caupolicán ed inizia una serie di tournée che la porteranno in Europa, in occasione del Festival della Gioventù di Varsavia, ed in Unione Sovietica. Soggiorna poi a Parigi per quasi due anni, tornando in Cile nel 1956 dove inizia ad unire all'attività musicale (recital e ricerca) quella di pittrice.
Nel 1960 incontra il musicologo e antropologo svizzero Gilbert Favre, che diventerà l'amore della sua vita e al quale dedicherà centinaia di canzoni d'amore, tra cui le più conosciute sono Corazón maldito, Qué he sacado con quererte, Run Run se fue pa'l Norte e il frammento di balletto El Gavilán, Gavilán.
Nel 1961 torna in Europa, accompagnata dai figli Isabel e Ángel, per una lunga tournée che la porta anche in Italia. Nel 1964 è la prima donna latinoamericana ad esporre le proprie opere in una personale al Museo del Louvre (sezione Arti decorative). Nel 1965 ritorna in Cile. Qui installa un grande tendone (la carpa de la Reina) alle porte della capitale Santiago, che nelle intenzioni della Parra deve essere un centro culturale concentrato nella ricerca sul folclore cileno (Centro delle Arti). È sostenuta dai suoi figli e da altri artisti come Patricio Manns, Rolando Alarcón e Víctor Jara, ma non riesce ad interessare il grande pubblico.
Nel 1966 registra dei nuovi dischi, viaggia in Bolivia, dà una serie di concerti nel sud del Cile e poi torna a Santiago per continuare il suo lavoro artistico al Centro delle Arti. Qui scrive le sue ultime canzoni.
La sua relazione sentimentale con Gilbert Favre finisce. Lui parte per la Bolivia, dove diviene il cofondatore del gruppo musicale Los Jairas. Questo dramma personale ispira a Parra una delle sue canzoni più conosciute: Run Run se fue pa'l Norte. Sempre nel 1966 Parra registra il suo ultimo disco: Gracias a la vida, Volver a los 17, Rin del angelito sulla mortalità infantile, Pupila de águila, Cantores que reflexionan e El albertío.
Il 5 febbraio 1967, a quarantanove anni, colpita da una grave forma di disturbo depressivo, Violeta Parra si suicida.
La canzone Gracias a la vida è considerata il suo testamento spirituale ed è stata interpretata da numerosi cantanti.
Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1970 è pubblicata la raccolta di versi Décimas (la décima è una strofa di 10 versi ottonari rimanti ABBAACCDDC); alcune poesie sono state musicate dal compositore cileno Luis Advis, che le ha inserite nella cantata Canto para una semilla interpretata dal complesso Inti-Illimani insieme ad Isabel Parra.
Una raccolta di testi delle sue canzoni, con notevole apparato critico, è stata pubblicata in Italia col semplice titolo Canzoni[2].
Citazioni e omaggi[modifica | modifica wikitesto]
- Nel 1970 Pablo Neruda le dedica la poesia Elegía para Cantar, in cui la definisce "Santa di pura creta" (in spagnolo ¡Santa de greda pura!).[3]
- Nel 1973 è citata nella canzone Manifiesto di Víctor Jara: «Qui il mio canto trovò uno scopo / come diceva Violeta / chitarra lavoratrice / con profumo di primavera.» (in spagnolo «Aquí se encajó mi canto / como dijera Violeta / guitarra trabajadora / con olor a primavera.»)[4][5]
- Nel 1982 il cantautore italiano Franco Simone ha omaggiato la cantante con una sua interpretazione di Volver a los 17 nel suo album Nuevas canciones (pubblicato in Cile e Argentina)
- Nel 1991 è stata creata la Fondazione Violeta Parra a lei dedicata. A partire dal 27 giugno 2018 ne è presidente Carmen Luisa Letelier. La fondazione ha lo scopo di riunire ed organizzare l'opera di Violeta Parra.
- Nel 2011 Andrés Wood ha diretto la pellicola Violeta Parra Went to Heaven (Violeta se fue a los cielos) basata sul libro omonimo di Ángel Parra e interpretata da Francisca Gavilán. Il film è stato distribuito in Italia dal 4 luglio 2013 da Monkey Creative Studios.
- Nel 2017 i fumettisti Alessio Spataro e Virginia Tonfoni pubblicano la graphic novel Violeta ispirata alla vita della cantante.
Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]
Album in studio[modifica | modifica wikitesto]
- 1958 - El folklore de Chile - Vol II
- 1959 - La cueca presentada por Violeta Parra
- 1960 - Toda Violeta Parra - El folklore de Chile vol. VIII
- 1962 - El folklore de Chile según Violeta Parra
- 1964 - El folklore de Chile
- 1964 - El folklore de Chile - Vol. IV - Violeta Parra - La tonada
- 1964 - Chants et danses du Chili
- 1965 - Recordando a Chile: canciones de Violeta Parra
- 1966 - Las ultimas composiciones de Violeta Parra
- 1971 - Canciones reencontradas en París
Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]
- 2000 - En Ginebra en vivo
Libri[modifica | modifica wikitesto]
- Décimas, 1970.
- Canzoni, Roma, Newton Compton Editori, 1979.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (EN) Violeta Parra, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 4 gennaio 2020.
- ^ Canzoni, 1979.
- ^ (ES) Pablo Neruda: Elegía para cantar, su Perrerac. URL consultato il 4 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2018).
- ^ Manifiesto (1973) di Víctor Jara, su Il Deposito. URL consultato il 4 gennaio 2020.
- ^ Víctor Jara - Manifiesto, su Canzoni contro la guerra. URL consultato il 4 gennaio 2020.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Violeta Parra
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Violeta Parra
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Parra, Violeta, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Violeta Parra, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Violeta Parra, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- (EN) Opere di Violeta Parra, su Open Library, Internet Archive.
- Violeta Parra, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Violeta Parra, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Violeta Parra, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Violeta Parra, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Violeta Parra, su SecondHandSongs.
- Violeta Parra, su Canzoni contro la guerra.
- Violeta Parra, su Cultura Latina (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- Canti di Violeta Parra, su ilDeposito.org.
- Violeta Parra, musica e poesia per i diritti umani, su TerzoPianeta.info.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 98832002 · ISNI (EN) 0000 0000 8169 2678 · Europeana agent/base/63319 · LCCN (EN) n79077233 · GND (DE) 118789732 · BNE (ES) XX1061145 (data) · BNF (FR) cb134789395 (data) · J9U (EN, HE) 987007401992305171 · NSK (HR) 000103654 · NDL (EN, JA) 00472764 · CONOR.SI (SL) 248439651 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79077233 |
---|
- Cantautori folk
- Cantautori della Nueva Canción Chilena
- Cantautori cileni
- Poeti cileni
- Pittori cileni
- Cantautori del XX secolo
- Poeti del XX secolo
- Pittori del XX secolo
- Cileni del XX secolo
- Nati nel 1917
- Morti nel 1967
- Nati il 4 ottobre
- Morti il 5 febbraio
- Morti a Santiago del Cile
- Cantanti folk cileni
- Musicisti nueva canción
- Morti per suicidio