Vincenzo Rogadeo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Vincenzo Rogadeo

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaVIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV, XV
Gruppo
parlamentare
Sinistra costituzionale
CollegioGioia del Colle (da VIII a XIII); Bari (XIV e XV)
Sito istituzionale

Senatore del Regno d'Italia
Legislaturadalla XVI (nomina 26 gennaio 1889)
Sito istituzionale

Governatore di Puglia (Governo dittatoriale di Garibaldi)
Durata mandato(post 6 settembre 1860) –
1861

Sindaco di Bitonto
Durata mandato1870 –
1875

Consigliere provinciale di Bari per il mandamento di Bitonto

Dati generali
Partito politicoSinistra Costituzionale
Titolo di studiolaurea
ProfessionePossidente

Don Giovanni Vincenzo Rogadeo barone di Calvanico e Torrequadra, nobile di Bitonto e patrizio di Ravello (Bitonto, 24 agosto 1834Bitonto, 27 gennaio 1899) è stato un politico e nobile italiano considerato tra più influenti di fine '800 in Puglia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da Eustachio e Chiara De Lerma dei duchi di Castelmezzano apparteneva alla nobile famiglia di origine amalfitana stabilitasi a Bitonto nel 1270. Studiò a Napoli dove conobbe Giuseppe Mazzini, del quale fu fervente ammiratore, e dove ebbe contatto con i carbonari. Successivamente aderì al programma di Giuseppe Garibaldi. Fu proprio l'eroe dei due mondi che il 6 settembre 1860 durante il governo dittatoriale lo nominò primo governatore di Puglia. In virtù di questo incarico cercò di adoperarsi per il riscatto sociale ed economico del Sud Italia.[1]

Fu senatore del Regno d'Italia dal 1889 e sindaco della città di Bitonto nel 1870. Come sindaco della città promosse un "consorzio per oli tipici", un "gabinetto di lettura" e una "scuola serale di disegno", oltre che occuparsi della viabilità e accessi ferroviari. Fu anche preside del rinomato Orfanotrofio "Maria Cristina di Savoia" di Bitonto.Muore nel 1899. Riposa nella tomba di famiglia nel cimitero di Bitonto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ È l’ora dell’azione: Altamura proclama il governo provvisorio -, su bari-e.it, 21 luglio 2021. URL consultato il 26 luglio 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàSBN SBLV311822