Vincenzo Brunacci

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Ritratto di Vincenzo Brunacci, circa 1802

Vincenzo Brunacci (Firenze, 3 marzo 1768Pavia, 16 giugno 1818) è stato un matematico italiano, allievo di Lagrange.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Strumenti astronomici appartenuti a Vincenzo Brunacci, Museo per la storia dell'Università di Pavia

Studiò, presso l'Università di Pisa, medicina, astronomia e matematica con Pietro Paoli, laureandosi in Medicina nel 1788. Nello stesso anno venne nominato professore straordinario di Fisica all'Università di Pisa[1]. Intorno al 1790, in seguito alla nomina di professore di Matematica e Nautica, iniziò l'insegnamento matematico presso l'Istituto della Marina di Livorno[2].

Nel 1796, quando Napoleone entrò in Italia, fu tra i molti matematici che aderirono al nuovo ordine. In seguito alla reazione austriaca si trasferì in Francia tra il 1799 e il 1800, insieme a molti scienziati coinvolti nella causa repubblicana.

Al rientro occupò la cattedra che era stata di Pietro Paoli presso l'Università di Pisa. Nel 1801 si trasferì all'Università degli Studi di Pavia e ne divenne rettore. Nel 1803 entrò a far parte dell'Istituto Nazionale Italiano, fondato dai francesi sulla falsariga dell'analogo istituto parigino e nel 1806 della "Società italiana delle Scienze", di cui vinse il premio nel 1818. Furono suoi allievi Antonio Bordoni, Giovanni Taddeo Farini e Ottaviano Fabrizio Mossotti.

Collaborò inoltre con l'amministrazione pubblica: nel 1805 aveva fatto parte della Commissione per il progetto del Naviglio Pavese, e l'anno seguente fu nominato " Ispettore di Acque e Strade". Nel 1809 entrò a far parte della "Commissione per il nuovo sistema di misure e pesi", e dal 1811 fu ispettore generale della Pubblica Istruzione per tutto il Regno d'Italia. Nel 1806 aveva ricevuto il titolo di Cavaliere della Corona ferrea.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Trattato di navigazione, 1817

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mario Di Fidio, Claudio Gandolfi, Idraulici italiani (PDF), su beic.it, Fondazione BEIC, 2014, p. 335 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2021).
  2. ^ Mario Di Fidio, Claudi Gandolfi, Idraulici italiani (PDF), Fondazione Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, 2015, p. 333-334. URL consultato il 15 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2021).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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